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Autore: Nami    10/11/2003    0 recensioni
Shank il rosso giunge con i suoi uomini su un'isola dove incontrerà una misteriosa ragazza molto affascinante e dalle capacità fisiche straordinarie. Da che cosa saranno dovute? E inoltre per quale motivo Shank vuole ritrovarla? Più avanti si scoprirà che tra i due non c'è molta differenza di età e quindi qualcosa potrebbe anche scaturire..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 27: Valle di lacrime


Si lasciò cadere sulle ginocchia stringendosi nel mantello, mentre lentamente il respiro tornò regolare. Sentiva un gran dolore alle gambe e alle braccia ma stava bene.. era felice. Poi sentì due calde braccia stringerla forte. Shank si era chinato accanto a lei abbracciandola.
SHANK: Sei stata fantastica! Max, ci hai salvati!
La ragazza afferrò le braccia di Shank.
MAX: Lo so! Ancora non ci credo! Però adesso sono a pezzi!
Poggiò il capo su di lui.
SHANK: Tranquilla! Ora mi prendo io cura di te!
La sollevò tenendola in braccio mentre lei si abbandonò tra i suoi arti muscolosi.
CHRIS: Evvaiiiiiiiii!
Esplose un grido generale di felicità. Ormai nessuno correva alcun pericolo.. o almeno.. questo era quello che pensavano.. Nessuno sapeva spiegarsi come quella ragazza, così coraggiosa avesse trovato la forza necessaria per lanciare la bomba in aria evitando così la distruzione dell’isola. Sapevano solo di esseri vivi, e questo era ciò che più contava. Max, era ricercata, per cosa? Nessuno immaginava il motivo.. aveva compiuto un’opera di bene e sembrava buona e generosa. Come poteva essere ricercata come una criminale?
CAPO: Bene bene bene! Dunque quella storia della bomba era vera!
A sorpresa il generale della marina spuntò davanti a loro, un po’ ammaccato, ma stava in piedi.
BEN: Tu? Non ti avevo sistemato?
CAPO: Eh eh eh.. se pensavi di poter mettere KO il sottoscritto con dei pugni, ti sbagliavi di grosso!
Si avvicinò con le mani dietro alla schiena, rivolgendosi all’agente che aveva disertato.
CAPO: Devo farti i miei complimenti Chris! Ci sono proprio cascato! Ho creduto alla tua fedeltà.. invece hai sempre avuto intenzione di tradirmi vero?
Chris rimase in silenzio per qualche secondo, poi diede la sua risposta con un grosso ghigno stampato in faccia.
CHRIS: Esatto! Hai indovinato!
L’uomo sentiva un gran prurito alle mani ma pensava di non sprecare energie, quelle poche che gli rimanevano dopo i colpi subiti.
CAPO: Bene! In questo caso, visto che è questo il ringraziamento per averti preso in caserma e addestrato a dovere.. sei licenziato! Ti do ventiquattro ore per sgomberare la tua stanza e rilasciare la tua divisa!
Chris sbadigliò e si pulì gli occhi impiastricciati per la stanchezza.
CHRIS: Ok!
Disse con estrema tranquillità. Il comandante rimase spiazzato. Conoscendo la situazione economica di quel ragazzo si aspettava una scenata ma.. dovette ricredersi. CAPO: Ah.. bene!
Tossicchiò riprendendo la sua aria di superiorità.
CAPO: Quanto a voi!
Si rivolse alla ciurma del rosso.
CAPO: Sarete nuovamente rinciusi mentre la ricercata sarà giustiziata entro le sette di stasera!
Ci fu un grido generale di disapprovazione. Nessun abitante dell’isola approvava quella decisione. Era inammissibile. Lei aveva salvato anche lui e ora.. quel disgraziato voleva toglierla di mezzo.. era un’eroina..
CAPO: Si, ci avrà anche salvati ma.. è ricercata, non dobbiamo dimenticarlo! Quindi ora, vi portiamo dentro!
Un gruppo di marine giunse in piazzetta fermandosi con i fucili in mano.
Shank strinse Max ancora più forte, anche a costo della vita, non la avrebbe lasciata. Avrebbe continuato a tenerla fra le braccia.
CAPO: Uomini! Attaccate!
Fece in tempo a finire la frase che una voce possente dietro alla massa si fece sentire.
UOMO: Fermatevi tutti!
L’attenzione fu portata su colui che pronunciò quelle due parole. Dietro ai marine sbucarono tre uomini incappucciati. Uno dei tre, il più alto, colui che aveva appena fatto sentire la sua voce, si avvicinò al comandante della sede.
UOMO: E’ inammissibile! Non posso credere che uno come lei sia il comandante di una base militare!
CAPO: MA TU CHI…
Dovette fermare le sue parole, quando i tre individui misteriosi fecero scendere il cappuccio mostrando la loro vera identità. Tutti i marine lasciarono cadere le armi terrorizzati e il loro capo abbassò il capo facendosi improvvisamente piccolo.
CAPO: Chie..chiedo umilmente perdono signori! Non.. vi avevo riconosciuti! Ditemi! Cosa.. cosa posso fare per voi?
MAX: Chris! Chi sono quelli?
Domandò la donna con un filo di voce.
CHRIS: Sono gli agenti principali della marina, i supremi. Coloro che comandano su ogni flotta mondiale.. i capi per eccellenza!
A quella risposta Max deglutì e riportò lo sguardo sui nuovi arrivati.
UOMO: E’ molto semplice caro comandante! Siamo qui per ricevere le sue dimissioni!
L’uomo sussultò.
CAPO: Di..dimissioni?
UOMO: Si! Ha capito bene! Riteniamo che lei non sia in grado di gestire una sede militare! E’ del tutto incapace!
Alzò la voce irritato fissando il comandante con i suoi occhi verde acqua.
CAPO: Ma.. io.. io non... che ho fatto di sbagliato?
L’uomo ghignò voltandosi e ritornando dai i suoi colleghi. Uno dei tre, una donna, piuttosto affascinante, con lunghi capelli biondi raccolti in una cipolla, un paio di orecchini ad anello, due occhi del colore del cielo, estrasse qualcosa dalla tasca del grosso cappotto. Una specie di pergamena arrotolata. La srotolò e iniziò ad elencare.
DONNA: Mancanza di senso di protezione verso i suoi cittadini, rigidità troppo forte con i suoi dipendenti, alcun senso del lavoro, pigrizia in altre parole, violenza, e questa voglia di giustiziare chiunque non gli vada a genio o qualcuno che nonostante sia un eroe, come in questo caso, solo perché possiede una taglia assai elevata sulla testa! Vuole che continuo signore?
Il comandante rimase in silenzio. All’apparenza non aveva la minima idea di cosa dire per salvarsi da quella situazione. UOMO: Un'altra cosa!
Esclamò il terzo.
UOMO: Abbiamo fatto una piccola ispezione alla base e abbiamo trovao un marine chiuso in un armadio privo di divisa, legato e imbavagliato! Mi può spiegare?
Sussultò.
CAPO: Come? Ma io non so niente!
DONNA: Non si era neanche accorto della mancanza di uno dei suoi uomini? Questo dimostra la sua incompetenza!
Max si portò la mano alla bocca per non ridere. Le tornarono in mente le parole di Goldron. Aveva aggredito un marine, lo aveva privato della divisa e lo aveva rinchiuso. Ora quello si stava beccando tutta la colpa, proprio quello che si meritava.
UOMO: Avanti! Uomini! Voi tornate in caserma! Quanto a lei.. venga con noi! Ah, dimenticavo!
Posò i suoi occhi verde acqua su Max che sussultò.
UOMO: Tu sei la ricercata vero?
Deglutì nuovamente. Shank avvicinò il capo a lei sussurrandole “Stai tranquilla” nell’orecchio.
UOMO: Ho sentito molte cose su di te! E se devo essere sincero sono rimasto molto colpito. Hai tentato di salvare un locale da un ladro, rischiando di essere catturata, hai salvato una locanda, hai compiuto molti gesti nobili e amichevoli e oggi.. hai salvato un’intera isola! Da tutto ciò mi sono chiesto.. come può questa donna essere ricercata per crimini? Silenzio.
UOMO: Perciò.. ho capito che forse.. il vero motivo della taglia è perché hai le potenzialità del frutto del diavolo.. ma non per questo devi essere giustiziata, né, catturata! Impongo che da questo momento, la taglia che possiedi…
Max sentiva il cuore battere a mille. Aspettava la fine di quella frase..
UOMO. Venga definitivamente repressa!
Tutti urlarono felici. Max si aggrappò al collo di Shank con le lacrime che le scendevano. Era tutto finito.
SHANK: Hai visto tesoro? Te l’avevo promesso!
MAX: Grazie!!!!
Lui aveva fatto di tutto per difenderla sempre, in ogni occasione, e ora, si era risolto tutto. Se non lo avesse mai incontrato, chissà come sarebbe finita e soprattutto dove si sarebbe trovata in quel momento.
UOMO: Quanto a voi pirati..
Ricatturò l’attenzione dei presenti.
UOMO: Per questa volta vi permetto di andarvene! Avete contribuito per la salvezza dell’isola e avete protetto la ricercata, perciò siete liberi! Ma vi avverto! Alla prima mossa falsa sarete ricompensati a dovere!
Shank sorrise annuendo. I tre comandanti afferrarono il generale pronti a portarlo alla sede per cancellare il suo nome dalla scheda che racchiudeva i dati e le descrizioni di tutti i marine che popolavano la sede.
DONNA: Ah, a questo punto sarà meglio eleggere un nuovo capo! Pensiamo che l’unico in grado di sedere su quella poltrona sia solo lei! Agente Chris!
Chris, che fino a quel momento era appoggiato ad una parete allo stremo delle forze, riprese improvvisamente tutte le energie.
CHRIS: Eh? Come? Io? Proprio io?
MAX: E bravo Chris!
Sorrise Max.
CAPO: No, un momento.. io.. non è possibile che lui…
Shank scoppiò in una risata fragorosa, con aria trionfante.
SHANK: Non hai ancora capito che sei solo un fallito? Hai avuto quello che ti meritavi! Ha ha ha ha ha!
Digrignò i denti. Come osava quel pirata ridere di lui? Estrasse la pistola dalla giacca.
CAPO: Eh no! Avete tutti capito male!!
Puntò la canna dell’arma sulla tempia di uno del trio.
CAPO: Mi dispiace, ma dovrete ripensarci! Io non posso rinunciare al mio posto! Solo io sono in grado di portare avanti questa armata di scansafatiche! Allora? Volete che prema il grilletto o preferite fare come vi dico io?
Il trio sembrava assolutamente privo di paura. I membri se ne stavano immobili e in silenzio, come Shank e gli altri erano soliti a fare.
UOMO: Allora vuoi proprio finire male eh?
Esclamò colui che aveva l’arma puntata contro. All’improvviso con un gesto veloce afferrò il braccio del comandante stritolandolo così forte che egli fu costretto a lasciare andare la pistola.
UOMO: Pensi forse di poterci comandare?
Gli scagliò un pugno nello stomaco che lo fece cadere sulle ginocchia.
UOMO: Prendetelo!
I colleghi afferrarono l’uomo per le braccia. Max rimase attonita a guardare la scena. Non era per nulla che quei tre fossero i comandanti supremi. Avevano potere, molto potere. MAX: Shank! Puoi mettermi giù ora!
Il pirata desiderava poterla stringere ancora a lungo.. e poi temeva che fosse ancora debole. Aveva compiuto uno sforzo sovrumano.
SHANK: Sei sicura?
MAX: Si, ora sto meglio!
E fu così che a malincuore la posò a terra lentamente. Si sentiva meglio. Il dolore agli arti era diminuito, riusciva perfettamente a stare in piedi senza barcollare.
Nel frattempo l’ex comandante della marine si dimenava per riuscire a liberarsi della presa della triade ma senza risultato. Era ormai stravolto, dopo i colpi di Ben aveva incassato anche quelli dei suoi principali.. poi però.. riuscì a ritrovarsi con una mano libera e afferrò nuovamente la pistola.
MAX: E’ tutto finito vero?
SHANK: Si! Stai tranquilla!
Caricò la pistola velocemente e prese la mira.
MAX: Meno male! Possiamo andarcene allora!
Si preparò a premere il grilletto.
SHANK: Si! Non c’è più nulla che ci trattenga!
Gli sorrise. Max gli sorrise felice. Finalmente le immagini che si era creata nella mente potevano diventare realtà. Stavano per ritornare alla nave per vivere una fantastica vita insieme. Ma qualcosa purtroppo andò storto. Max si accorse che l’ormai non più comandante della marina aveva la pistola in mano puntata contro la schiena di Shank. Non gli era andata giù tutta quella storia, la messa in scena iniziale, la loro liberazione e ora anche la sua presa in giro. Doveva vendicarsi.
MAX: ATTENTO!!
Gli urlò. Ma fu troppo tardi. Uno sparo fuoriuscì dalla canna dell’arma prima che l’uomo perse i sensi facendo ricadere la pistola.
Max, con un riflesso eccezionale si mise davanti a Shank che si era voltato sentendo il grido della donna. E fu così che il proiettile la colpì in piena schiena. Sbarrò gli occhi e sentì le gambe tremarle. Shank, incredulo, avvolse Max con le braccia mentre lentamente lei crollava a terra.
SHANK: Max! No! Amore!
Tremava. Tutti corsero in direzione della donna mentre il trio decise che l’unico posto in cui quell’uomo doveva stare era in galera.
SHANK: Max! Rispondimi! Dimmi qualcosa!
Era disperato. La sosteneva tenendole il viso e chiamandola senza sosta mentre i suoi occhi si chiudevano sempre più e la vista le si annebbiava.
SHANK: Rispondimi ti prego!! Dimmi qualcosa! Qualunque cosaaa!
MAX: Ah.. i.. io..
Faceva ormai fatica anche a parlare. Sentiva che le forze la stavano abbandonando.
MAX: Ti.. ti amo!
Riuscì a dire solo questo.
MAX: Ti amo!
E la figura di Shank, di Ben, Chris e tutti coloro che le stavano intorno, diventò sempre più opaca fino a mostrare solo l’ombra e poi.. buio..
SHANK: MAAX! SVEGLIATI TESORO! TI PREGO!
Chris si alzò di scatto chiamando un medico. Aveva appena ritrovato la sua amica. Ora non poteva perderla per sempre. SHANK: Noo!
Posò il viso su di lei. Non poteva finire così. Non dopo tutto quello che avevano passato. Era finalmente finita, tutti i suoi problemai, i loro problemi, erano terminati.. e ora.. lei era.. no.. non poteva crederci. Posò delicatamente una mano sul suo collo e lo sentì pulsare..
SHANK: Grazie al cielo!
Immediatamente la folla si diradò e un uomo con valigetta si avvicinò al rosso.
UOMO: Sono un dottore! Portatemela in studio! Cercherò di fare il possibile!
Il pirata la sollevò mentre gocce di sangue colavano dalla sua schiena. Fu accompagnato da Chris e da Ben, quest’ultimo aveva ordinato agli altri di tornare alla nave e avvertire i loro compagni che la partenza era rinviata. In realtà Lucky e Yasop, i più affezionati alla ragazza, avevano polemizzato dicendo che avevano intenzione di rimanere accanto al loro capo e vegliare sulla dolce Max ma si sapeva che con Ben, in quanto a vice della ciurma, non si transigeva.
DOTTORE: Mettila sul letto!
Shank entrò con Max tra le braccia. Lo studio era piccolo, tre lettini, un tavolo e un armadio.
SHANK: Ha un proiettile conficcato nella schiena! Potrebbe morire da un momento all’altro! E.. sta perdendo molto sangue!
DOTTORE: Per il sangue non importa! Pulirò dopo! Non ti preoccupare! Mi sembra una donna dal tempramento forte! Altri sarebbero già stecchiti! Sdraiala lì!
Si avvicinò a uno dei tre letti.
SHANK: La coperta è bianca!
DOTTORE: Chi se ne frega! Vuoi che salvi la tua fidanzata o no?
SHANK: Certo! Mi scusi!
La sistemò sul letto accuratamente mentre l’uomo si infilò il suo camice bianco ed estrasse degli strumenti dalla valigetta. Li posò tutti uno accanto all’altro sulla scrivania ampia, poi prese una sedia e si avvicinò a Max.
DOTTORE: Mh!
Prese ad osservarla con la mani.
DOTTORE: Respiro e battito debole..
Posò lo sguardo sul sangua che fuoriusciva dalla schiena della ragazza e che la coperta bianca stava assorbendo sempre più. DOTTORE: Le condizioni sono piuttosto gravi! Ora però.. devo chiederti di uscire! Devo operarla!
SHANK: Ma si rimetterà, vero? La salverà?
Domandò più preoccupato e terrorizzato che mai. Il dottore sospirò.
DOTTORE: Eh! Non posso dirlo.. io ce la metto tutta! Ora, vai! Shank uscì richiudendo la porta alle sue spalle. Subito tutti gli si avvicinarono preoccupati per le cindizioni della ragazza.
SHANK: Ora, la sta operando!
Chris sembrava il più spaventato.. ma come biasimarlo? Conosceva Max forse anche meglio di lui e tredici anni di lontananza non erano serviti a cancellare l’indissolubile amicizia che esesteva tra i due. Giocavano sempre insieme quando erano bambini, era comprensibile ora vederlo così in ansia.
Il rosso si sedette su una panca di legno posizionata contro il muro della casetta medica con i ciuffi rossi che gli ricadevano sul viso coprendogli gli occhi.
BEN: Spero davvero che si riprenda!
Anche Ben si era attaccato molto a Max.. si divertiva a parlare con lei e soprattutto .. a perdere contro di lei nelle partite a carte o nei diverbi.
CHRIS: Io sento che ce la farà! Insomma, è forte, molto! Non credi anche tu?
Cercò di convincere sé stesso e si rivolse a Shank nella speranza di ricevere un po’ di conforto.. ma si morse subito la lingua per non aver considerato soprattutto i suoi sentimeti. Vide delle lacrime colare sulle sue guance per la disperazione che gli scendevano dagli occhi coperti dai ciuffi rossi.
SHANK: Sento come.. se una parte di me si fosse spezzata.. se lei muore.. questa parte si staccherà definitivamente.. e allora, che ne sarà di me?
Non poteva. Non poteva andare avanti senza di lei. Ripensò alla sua vita prima di incontrarla.. era bella, tranquilla e movimentata allo stesso tempo.. poi, ripensò alla sua vita dopo averla conosciuta.. era perfetta. La vita che aveva sempre sognato. Lui, i suoi compagni di viaggio.. e qualcuno accanto che lo riempisse d’amore. Qualcuno come una donna, qualcuno come Max. Non poteva fermare la sua valle di lacrime.. perché temeva il peggio.. forse il destino non li voleva insieme ma non gli importava. Voleva vivere con lei ad ogni costo. E se l’avesse perduta cosa ne avrebbe fatto di se stesso?
  
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