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Autore: dublino    03/05/2010    10 recensioni
 
Alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts la nuova preside, la professoressa McGranitt, ha deciso di dare spazio alla conoscenza degli oggetti babbani, degli stili di vita di cui godono coloro che sono privi di poteri magici. Draco Malfoy non gradisce molto! Una passeggiata nel parco, per un ragazzo annoiato e scorbutico, si trasformerà nella scoperta di qualcosa di molto, molto piacevole, e inaspettatamente... babbano!
Draco ed Hermione in una mia nuova storiella.
Buona Lettura
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Pattini a rotelle

 

Uno splendindo sole primaverile illuminava il parco della scuola di magia e stregoneria di Hoghwarts conferendo alla flora meravigliosa un aura di magica dolcezza. Aprile,il mese che da inizio alla primavera vera e propria,era ormai quasi alla metà.. La scuola era in fermento e nell'aria si sentiva quell'allegria frizzante che stimola tutti all'attività frenetica,a quella gioia spontanea e rincuorante che rende tutto più facile,o meglio,quasi tutto. Il sabato di quel mese d'aprile era cominciato nel modo migliore per tutti.. Molti ragazzi si recavano ad Hogsmead per visite ai negozi più in voga,altri restavano a poltrire nel loro caldo letto,alcuni decidevano di passeggiare o anche studiare in vista delle interrogazioni che si sarebbero tenute nel corso della settimana prossima. Sui visi giovani degli alunni della scuola si leggeva soddisfazione,a tratti felicità e consapevolezza della propria effimera,ma anche per questo perfetta,libertà. La felicità.. Era come una regola fugace ed emblematica: erano giovani,desiderosi di diverirsi e stare in compagnia,godere del clima temperato e carezzevole.. Ma tutte le regole,anche le più ferree hanno la loro eccezzione: Draco Malfoy,in questo caso rappresentava l'eccezione alla regola di cui parliamo.

Quel giorno Draco Malfoy si era alzato di cattivo umore e niente assolutamente niente che non fosse un bel temporale l'avrebbe messo dell'umore giusto per sfoderare quel suo ghigno famoso e sadico. I motivi del malumore di Malfoy erano svariati e avevano natura eterogenea e preoccupante.. Si poteva benissimo affermare che il giovane si fosse alzato con il piede sbagliato.. I maligni e i pettegoli sussurravano che alla base del suo sguardo cupo,più del solito,ci fosse una delusione amorosa,altri dicevano basandosi su insensate e sciocche leggende metropolitane che non riuscisse più a pettinare i capelli in modo consono alla sua personalità. Niente di tutto ciò era vero,anzi.. le versioni che circolavano in giro,per la scuola,erano talmente ridicole e oscene da farlo vomitare e storcere la bocca come da tanto non ne aveva occasione..

Uno degli avvenimenti che concorrevano senza dubbio al suo malumore era la decisione della nuova preside di Hoghwarts:la professoressa McGranitt di dare spazio ai marchingegni babbani,di mettere in evidenza la vicinanza della loro scuola ai nati babbani e ai filobabbani. Non che questo dispiacesse a Draco Malfoy,solo che lo irritava.. Gli dava fastidio asoltare i discorsi affascinati dei babbanofili e le continue domande che venivano rivolte a chi aveva la sfortuna,in tutti i sensi,di essere un nato babbano. Draco faceva di tutto per non ascoltare i discorsi snervanti e inutili delle persone che gli stavano accanto.. non che i suoi compagni serpeverde fossero diventati all'improvviso estimatori del mondo babbano,ma si respirava un aria più rilassata e il pettegolezzo riguardante le decisioni della presidenza erano arrivate anche nei sotterranei. Draco fingeva di non ascoltare, ma nonostante la sua famosa freddezza e la sua non comune capacità di nascondere i sentimenti non riusciva sempre ad isolare quelle voci penetranti e noiose..

'McGranitt,patticosi,telofoni,babbani,babbanerie,cazzate babbane,mezzosangue,nati babbani,Granger!' queste voci risuonavano nella mente seccata di Draco Malfoy inducendolo ad essere più astioso e arrabbiato del solito,e ciò era molto difficile ma non molto sorprendente. Cercava invano di nascondere le parole sostituendole con una fila di vocaboli di molto più vicini al suo animo amabilmente nero.. Perciò si ripeteva,ogni sera prima di dormire e ogni mattina appena apriva gli occhi grigi,come un mantra:

'purosangue,magia nera,temporale,pioggia,fulmini,purosangue,OMICIDIO,suicidio,purosangue..' con voce sottile cercando di scacciare con attenzione quelle parole che lo perseguitavano sostituendole con queste,rassicuranti e familiari. Ma per quanto Draco Malfoy ci provasse,tutti sappiamo che più una persona si sforza di esiliare la sua ossessione più questa viene a galla e lo trascina inequivocabilmente in un mondo che il povero diavolo non avrebbe,a ragione,mai voluto visitare.

Quella mattina Draco Malfoy aveva deciso di esiliarsi dal resto del mondo scolastico,allontanandosi per tutta la giornata.. Voleva starsene in pace con se stesso e mandare al diavolo tutti quegli schizzati che sublimavano l'aria delle loro sciocchezze e fissazioni. A Draco non interessavano le cose babbane,ne le città babbane,per non parlare dei babbani.. Li detestava. Da che mondo e mondo Draco Malfoy aveva sempre detestato i babbani e nonostante la fine della guerra e l'esito positivo che avevano avuto per lui e la sua famiglia i vari procedimenti giudiziari,egli manteneva sempre un riserbo più che resistente riguardo a quel mondo. Dopo colazione Draco uscì fuori rendendosi presto conto che avrebbe dovuto sbrigarsi se non voleva che qualcuna delle sue spasimanti lo pregasse di condurla ad Hogsmead,oppure imbelegarsi in una conversazione terribile con Blaise Zabini,insospettabilmente appassionato da qualche tempo del mondo babbano e affini. Draco scosse il capo al pensiero,passò una mano bianca e curata sul colletto della giacca nera, e respirò a fondo.. dopotutto la primavera non era tanto male;almeno poteva congedersi una lunga passeggiata in solitudine. Cominciò quindi a camminare portandosi velocemente sul sentiero più brullo e oscuro del parco di Hoghwarts.. La stradina era colma di erica profumata,ai suoi lati era costeggiata da alti alberi.. Draco piegò le labbra in un piccolo ghigno quando si accorse che era un sentiero.. Chissà dove portava.. Infilò una mano in tasca carezzando la stoffa pregiata dei pantaloni neri e ne trasse una piccola scatola in argento,la aprì con uno scatto e ne trasse una sottile sigaretta bianca.. Avrebbe fumato un po' in santa pace senza avere rogne con i prefetti della scuola. Accese la sigaretta con un gesto veloce e silenzioso della bacchetta e la portò alle labbra aspirando delicatamente il fumo,chiudendo per un istante gli occhi. Il venticello caldo soffiava imperterrito facendogli volare i capelli davanti al viso,rendendo la sua passeggiata più piacevole e per certi versi meno solitaria visto il rumore quasi sospirato della brezza.

Ad un certo punto la piccola strada cominciò ad assottigliarsi e si aprì in un due possibili altenative,come una piccola x.. Draco Malfoy alzò un sopracciglio e senza pensare imboccò la stradina alla sua sinistra. Era quella che gli era sembrata più impervia. Rise al pensiero e proseguì rammentendo a se stesso,di tanto in tanto,che niente poteva esserci di pericoloso,purtroppo; niente c'era di favoloso o almeno diverso da scoprire e osservare.. Si sbagliava e non lo sapeva,l'avrebbe scoperto di lì a poco.

Continuò a camminare affondando con noncuranza i piedi nell'erica morbida,respirando affondo i profumi della natura che si amalgamavano all'odore dolciastro della sigaretta alla menta. Un piccolo particolare attirò la sua attenzione: per terra accanto ad un piccolo mazzo di erica gialla giacevano un paio di collant! Draco ghignò e li afferrò con una mano strofinando i polpastrelli sulla consistenza setosa del piccolo indumento. Chi aveva lasciato un paio di collant babbani per terra,quasi nella foresta,senza curarsi che qualcuno avrebbe potuto trovarli?

Draco fece spallucce,convinto di avere preso la giusta direzione e continuò a camminare.. infilò con un gesto garbato e veloce i collant nella tasca dei pantaloni,tenendo la sigaretta fra le labbra. Molto strano..

Sgranò gli occhi,sul suo viso apparve una smorfia di pura incredulità e meraviglia quando i suoi passi decisi lo portarono difronte allo spettacolo più inimmaginabile..

Di fronte a lui era stata istallata una pista da pattinaggio,un luogo,gli parve di notare,utilizzato dai babbani per lanciarsi su piccoli oggetti con le rotelle simili a scarpe ma molto veloci e quasi impossibili da fermare se non si era abbastanza allenati. Il campo era lungo almeno 400 metri e la sua larghezza era approssimativamente sui 150.. il pavimento era di un color sabbia molto delicato e sembrava liscio e adatto a scivolare a tutta velocità con quei piccoli irritanti aggeggi. Ai lati del campo da pattinaggio c'erano delle ringhiere adatte al sostentamento,utili per reggersi ed evitare di cadere per terra. Draco fece involontariamente un passo osservando la snella figura che danzava leggera sulla pista.

Una giovane donna scivolava velocemente sulla pista,ondeggiando con grazia i fianchi,muovendo in un andatura ritmica e dolce le gambe snelle e nude.. Draco sorrise stringendo la mano sui collant che nascondeva nella tasca anteriore dei pantaloni neri. La fanciulla si lasciava andare con una grazia mai vista sulla pista di pattinaggio reclinando dolcemente il capo mentre eseguiva dei rischisi movimenti all'indietro.. Sembrava che le piacesse molto girare su se stessa,chiudendo gli occhi alcune volte.. Aveva lunghi capelli ondulati,di un caldo color cioccolato,alla luce del sole che penetrava attraverso gli alberi alti,sembravano risplendere in colori più chiari a volte dando una luce dolce e avvolgente al viso delicato e leggermente rosato. Draco fece un altro passo in avanti scrutando affondo la figuretta snella prendere la rincorsa e fermarsi appena in tempo per tenersi alle sbarre della pista. Indossava con sommo compiacimento del giovane,una tunica a maniche lunghe,aderente e per nulla scollata,che le fasciava il corpo deliziosamente snello e sinuoso.. le gambe della ragazza erano molto chiare e attiravano nude e leggermente sudate lo sguardo curioso di Draco Malfoy. Gli occhi della ragazza,quell'espressione di vittoriosa felicità,fecero esplodere nella mente fino a quel momento assorta di Draco il campanello d'allarme: era Hermione Granger.

La ragazza alzò proprio in quel momento lo sguardo e sembrò sussultare visibilmente quando riconobbe nel suo silenzioso spettatore.. Draco Malfoy.

Chinò il capo in segno di cordiale e rispettoso saluto e si avvicinò piano alla pista dove la ragazza era immobile e lo sguardava quasi spaventata.

'Granger! ma quale sorpresa è questa.. Non credevo che fossi un artista nell'ambito degli sport babbani..' disse con evidente sarcasmo nella voce melliflua. Hermione sbattè più volte le ciglia come se volesse convincersi che quello che le stava davanti,con un ghigno divertito e l'espressione vincente fosse proprio Draco Malfoy. Si fece coraggio e scivolò verso di lui, appoggiandosi alla ringhiera,accanto alla piccola porta che permetteva l'uscita dalla pista.

'Malfoy.. Cosa ci fai quì?' chiese velocemente.. Ebbe come il desiderio di riavvolgere tutto per dare alla sua voce un inflessione meno preoccupata e stupita.. Non voleva di certo dare gusto a Malfoy,ne tanto meno renderlo partecipe del suo imbarazzo.

Draco ghignò e con un piccolo balzo salì sulla pedana portandosi a poco dalla ragazza appoggiata alla ringhiera. Inarcò le sopracciglia in un espressione che voleva significare puro divertimento e aprì le labbra per parlare..

'Una semplice passeggiate Granger si è trasformata in una caccia al tesoro.. ' disse modulando la voce,rendendola più delicata e melliflua del solito. Hermione assottigliò gli occhi mostrando al suo interlocutore la sua congeniale espressione scettica e si mise le mani sui fianchi stretti.

Cosa voleva Malfoy?

'quale tesoro?' chiese infatti,sospettosa e stranamente curiosa. Draco fece spallucce,abbassò lo sguardo studiando l'abbigliamento succinto della ragazza.

Hermione si sentì stranamente sotto esame,un dolce calore cominciò a salirle lungo il petto e colorirle velocemente le guance mentre lo sguardo di Draco ritornava sul suo volto seccato. Gli occhi di Draco si illuminarono quando vide che la ragazza era evidentemente in imbarazzo. Si passo la lingua sulle labbra sottili pronto all'attacco.. Sorrise dentro di se.. Quel giorno sembrava potesse migliorare,alla faccia delle previsioni pessimistiche che aveva elaborato a colazione.

'mh.. Niente Granger,niente di cui valga la pena parlare ora..' disse in modo lento,passandosi una mano fra i capelli.

Hermione corrugò le sopracciglia,le braccia si incrociarono attorno al petto,gli occhi scrutavano l'espressione del biondo con attenzione.

'Si,be.. Ora va Malfoy,non ho bisogno di compagnia. Voglio fare qualche altro giro e poi tornerò al castello..' disse con evidentente desiderio di restare sola. Draco ghignò ancora.. La mezzosangue voleva liberarsi presto di lui,magari all'istante,era sorprendente come cercasse ogni volta di non restare sola con lui. Forse la Granger.. Draco scosse il capo al suo stesso pensiero e lanciò un occhiata alla strada dietro di se. Bisognava comunque battere il ferro quando era ancora caldo.

'Perchè tutta questa fretta di sbarazzarti di me,Granger?' chiese appoggiando le braccia alla ringhiera,inchiodando il suo sguardo grigio in quello nocciola a ambra della ragazza. Hermione roteò gli occhi al cielo.. se Malfoy aveva intenzione di prenderla in giro o peggio ancora di farle perdere tempo poteva scordarselo.. lei aveva da fare e non glielo avrebbe permesso a nessun costo. Alzò una mano sventolandola in aria,come per alleggerire l'atmosfera e gli lanciò uno sguardo annoiato.

'Malfoy.. Cosa ti importa di quello che faccio! Te ne vuoi andare si o no?!' esclamò mandando al diavolo tutte le decisioni prese in quell'attimo di rendere le cose facili e di mandarlo via velocemente.

Draco sospirò assumendo una finta espressione dispiaciuta.. Sentiva che la Granger si stava seccando e innervosendo e ciò gli dava piacere,senza dubbio.

'Granger.. Hai forse paura di restare sola con me?' chiese sicuro di quello che lei avrebbe risposto

'Certo che no' Orgoglio Grifondoro,tasto dolente.

'E allora,mezzosangue.. Cosa c'è che ti turba?' chiese lentamente fissandola negli occhi.. Era sicuro di se,conduceva sempre lui il gioco,neanche la piccola mezzosangue l'avrebbe vinto. La vide mordersi le labbra rosee e indurire lo sguardo. Hermione Granger si stava arrabbiando sul serio e quello che la infastidiva più di tutto non era il fatto che lui fosse lì,nemmeno che lei fosse vestita in modo non proprio consono,ma il suo sguardo derisorio e antipatico,nonchè oltremodo sicuro di se. Doveva fargliela pagare..

'Tu! La tua presenza quì..' disse sicura di spiazzarlo e offenderlo. Il volto di Draco si colorì inaspettatamente di soddisfazione,il ghigno sulle labbra ben definite si accentuò.. Hermione sentì forte il desiderio di sprofondare proprio lì,nella pista di pattinaggio,rendendosi conto della gaffe appena commessa.

'mh.. bene Granger. Dopotutto era solo questione di tempo prima che lo ammettessi anche tu..' disse dosando la voce,rendola un sussurro vellutato e roco. Hermione arrossì di più e si morse le labbra violentemente, con altrettanta forza strinse le mani sulla ringhiera,cosicchè le nocche sbiancarono visibilmente.

'Come osi,Malfoy.. Tu hai capito male,anzi capisci sempre male' disse con evidente e banale tentativo di rimettere le cose a posto.

'Non c'è bisogno che ti scaldi così tanto,piccola mezzosangue..' disse con evidente soddisfazione. Hermione strinse la presa sulla ringhiera,lo fulminò con lo sguardo. Era incredibile la sua capacità di innervosirla ogni volta!

'Malfoy.. Sappiamo entrambi che tu vuoi solo farmi saltare i nervi,perciò ti consiglio di andare via pacificamente prima che io faccia saltare in aria te..' disse tentando di rimanere calma. Sbattè le ciglia diverse volte mentre parlava con foga cercando di convincere il ragazzo ad abbandonare il campo. Draco annuì seguendo attentamente e seriamente l'arringa della ragazza.

'Come al solito,Granger,mi sottovaluti.. Non credi che forse questa volta potrei voler mirare a qualcosa di più?' chiese con tono lento,fissandola divertito.

Hermione scosse il capo fissandolo.. Era possibile che ogni volta dovesse fare forza su se stessa e tentare di fare ragionare quella sorta di serpeverde sadico? Non era possibile.. Insomma! Lei era di certo paziente ma non come un dolce tassorosso e poi aveva sempre pensato che dovesse esserlo in primis con chi lo meritava e Malfoy non era esattamente uno di questi,anzi.. Hermione chiuse un momento gli occhi pensando ad un modo intelliggente per scacciarlo senza destare nel ragazzo troppi sospetti.. No,ormai doveva parlare chiaro.. Anche se era risaputo che con Malfoy era impossibile sostenere una conversazione civile,che fosse composta da sostantivo,verbo,complementi e aggettivi vari.. No con lui ci si poteva infilare qualche imprecazione ma dimenticare il proprio obbiettivo costruttivo e diplomatico. Hermione aprì gli occhi e sussultò notando che Draco Malfoy nello spazio di un breve istante in cui si era distratta era sparito..

Che idiota..

Hermione girò il capo da una parte all'altra.. Sospirò.. Forse Malfoy si era deciso a lasciarla in pace per una volta. Fece spalluce sollevata e soddisfatta. Questa volta ne erano usciti illesi,almeno.

Un fresco venticello scompiagliava giocoso i capelli di Hermione,ribelli e scomposti sul collo e sulle spalle della ragazza.. Sentì alcune ciocche volarle attorno al viso e solleticarlo,sfiorarle le labbra,carezzarle la fronte liscia e chiara. Sussultò fortemente e una mano si posò involontarimanete sul lato sinistro del petto quando due mani le si adagiarono dolcemente sugli occhi. Hermione fece un piccolo salto e non potè fare a meno di lanciare un urletto..

Che cavolo faceva quel pazzo?!

La mano di Malfoy scivolò sulla bocca di Hermione tappandogliela per un istante in modo da sopprimere l'urlo di terrore che la ragazza aveva emesso in quel momento. Hermione si girò velocemente e lo fulminò con lo sguardo in modo talmente feroce che avrebbe di sicuro fatto invidia al defunto Aragog,il fedele amico di Hagrid.

Draco Malfoy la fissava immobile,sembrava quasi che i suoi tratti eleganti fossero stati resi in una fotografia tanto era statica la sua posizione. Hermione continuava a guardarlo male.. Improvvisamente Draco gettò indietro la testa e si abbandonò ad una lunga risata di gola..

'ah ah ah Granger dovevi vedere la tua faccia!' disse cercando di parlare in modo compiuto,nonostante le grasse risate che rischiavano e potevano,sperava Hermione,di strozzarlo.

Hermione mise le mani sui suoi fianchi e allargò leggermente le gambe assumendo una posa inquisitoria e colma di furia.. I suoi occhi lanciavano scintille

'Malfoy,idiota.. La smetti di ridere,per Godric Grifondoro?!' A quelle parole la risata di Draco non solo non si fermò ma cominciò ad espandersi,tanto che il ragazzo si dovette premere una mano sullo stomaco per reggersi.

Lo sguardo omicida di Hermione si trasformò presto in un espressione perplessa..

Draco alzò lo sguardo lucido fissandolo in quello furente della ragazza bruna e si morse le labbra tentando di porre fine a quel divertente altergo a cui aveva dato inizio lui medesimo. Alzò le mani,posate in modo precauzionale sullo stomaco, e le portò sul petto a lisciare le pieghe invisibili della giacca nera. Sperava di riacquistare quell'espressione fredda che sapeva appartenergli e che gli si confaceva in modo perfetto, ma non ci riusciva più.. Voleva con tutto se stesso continuare a ridere della Granger,del suo viso scandalizzato e offeso,della sua espressione stranamente graziosa nonostante fosse visibilmente contrariata in quel momento.

'Hai finito Malfoy? Perchè se hai bisogno di un altro po' di tempo per sfogare la tua idiozia puoi anche chiedere.. Anzi,perchè non vai a sfogarti con in tuoi compari serpeverde? Hai anche il particolare succulento della mezzosangue che pattina!' disse tutto d'un fiato Hermione Granger passandosi nervosamente una mano fra i capelli elettrici e scombinati. Il suo sguardo nervoso e offeso dardeggiava sul volto di Malfoy e sulle sue mani ancora impegnate a carezzarsi distrattamente la giacca,scivolare eleganti sulla camicia nascondendosi poi nelle tasche.. Al solo pensiero che aveva osato toccarla,con quelle mani.. Hermione sentì di nuovo quella spiacevolissima sensazione di calore travolgerla e salire verso le guance lisce,pensando alle mani di Draco Malfoy che si chiudevano sui suoi occhi e poi scivolavano sulle labbra,toccavano piano la sua bocca morbida nel tentativo di soffocare l'urlo che ne era scaturito.

Draco sorrise dentro di se figurandosi distrattamente il motivo per cui la mezzosangue era in imbarazzo.. Era inutile darlo per scontato,persino cercare di nasconderlo.. gli piaceva la sensazione di calore che aveva provato quando la Granger era arrossita. Fece un passo indietro,senza darle le spalle, e si appoggiò alla ringhiera. Alzò le braccia e le stese comodamente sui pali in legno chiaro.. Era curioso di vedere cosa avrebbe fatto Hermione Granger,come avrebbe risposto alle sue provocazioni.

'Sei in imbarazzo,Granger?' chiese senza smettere di fissarla,consapevole che così facendo l'imbarazzo della ragazza sarebbe cresicuto a dismisura

Hermione sgranò gli occhi,sbattè violentemete le ciglia,i suoi occhi sembrarono fondersi amalgamandosi nell'ambra più chiara e confortante,rilucendo poco dopo di consapevolezza: la sua rabbia cresceva in modo proporzionale all'imbarazzo più che odiato. Alzò un braccio e lo lasciò poi cadere su un fianco,portò la mano sinistra ai capelli..

'No!' la negazione le era uscita come un sibilo stridulo e disperato.. In quel momento Hermione Granger stava pregando tutti i santi che conosceva affinchè le concedessero che Malfoy la bevesse.. Dimenticava spesso che era un serpeverde? No.. più che altro aveva troppa fede e non rammentava il libero arbitrio.

Draco annuì conferendo alla sua espressione una falsa serietà,che faceva a pugni con la luce deliziata dei suoi occhi grigi. Era straordinariamente divertente la Granger con quella sua espressione stralunata e la sua incapacità di mentire

'E allora perchè sei arrossita?' chiese in un sussurro scrutandola attentamente negli occhi,osservando con sommo compiacimento il rossore delicato aumentare rendendola quasi tenera,quasi simile ad un piccolo cerbiatto: una splendida e succulenta preda.

'Non sono arrossita' ribattè Hermione cercando con minimo successo di riprendere il controllo di se

'Come vuoi Granger..' disse studiando i suoi movimenti frenetici,crogiolandosi nella calma che lo invadeva e lo scaldava

Hermione fece un passo in avanti,scivolando leggera verso di lui..

'Non mi interessa niente di quello che pensi tu,Malfoy.. Non è affar tuo in ogni caso!' disse muovendo il capo avanti e indietro,come per accompagnare le sue parole e conferirgli quella forza che sentiva mancare nel tono della voce. Sentiva ora il respiro accellerare in modo lento ma inesorabile,il suo sguardo cadde ancora sulle mani lisce e bianche di Malfoy,ritornò sul viso pallido e raggiunse le labbra,poi gli occhi. In quel momento sentì il desiderio di non dargliela vinta possederla come non mai,fece un piccolo passo all'indietro inclinando il piede e portandolo accanto all'altro,piegato in una posizione aggrazziata e poco formale.

Il cambiamento di umore della ragazza giunse a Draco in un momento,il suo sguardo cambiò come era mutato dentro di se il sentimento di vittoria.. Piegò il capo studiando la figura della grifondoro per intero,poi ghignò.. Non si sarebbe certo fatto scappare il suo tesoro,ora che era così a portata di mano.. Sarebbe stato egoista come al solito,tanto una volta più una in meno non avrebbe fatto una grande differenza.. L'avrebbe presa per il gusto di farlo,avrebbe colto il momento. Le parole giuste gli sgorgarono dalle labbra quando il vento cominciò ad aumentare l'intensità del suo soffiare..

'In generale dovresti avere ragione,Granger.. Ma in questo caso temo di doverti contraddire..' disse carezzando con la mano il filo di ferro sporgente dalla ringhiera

'che novità..' disse lei veloce sorridendo sarcastica,gli occhi scrutavano di tanto in tanto le mani di lui

'.. se sono io la causa del tuo imbarazzo..' soffiò cominciando una lenta carezza del filo di ferro,accompagnando con due dita l'intreccio a forma di stella che lo rendeva particolare

Draco attese.. Le parole appena pronunciate riaccessero,anche se in maniera flebile,il delicato rossore sulle guance di Hermione.. Ghignò soddisfatto,respirando affondo l'aria fresca e frizzante,il quieto delirio che si stava impossessando di lui in quell'attimo di caccia: adrenalina

La pronta risposta di Hermione lo stupì non poco rendendo la sua mente prodiga di nuovi piani eccitanti e prossimi

'Non mi sorprendi,Malfoy.. Egocentrico fino al midollo! ma non preoccuparti non dirò a nessuno del tuo desiderio di protagonismo anche con me.. Perchè lo sanno già tutti' disse con soddisfazione visibile sul suo viso roseo e amabile.

Stranamente Draco non ribattè ma rise ancora,in modo talmente gioioso e fuori dai suoi canoni che inquietò Hermione più di ogni altra cosa

Era incredibile la mezzosangue... Un minuto prima sembrava una tenera preda,l'attimo dopo si prendeva gioco di lui con facilità tale da lasciarlo basito.. E Draco Malfoy non restava basito facilmente,eh no..

In quel momento fugace di silenzio irreale,Hermione fissava ancora le mani di Malfoy.. quella destra inseguiva con cura il ricamo semplice del piccolo e sottile filo di ferro,la sinistra giochicchiava con un pezzetto di legno smozzicato. Riportò lo sguardo sul viso del ragazzo quando si accorse che imbambolarsi a guardare le mani di Draco Malfoy non era di certo normale e che non era fra le cose che lei voleva accadessero. Lo sguardo di Draco le parve più vicino.. Molto più vicino persino di quando le aveva sfiorato le labbra e poi l'aveva guardata in attesa di una reazione,molto più vicino di quando lei,imprudente e desiderosa di vincere,gli si era avvicinata.. Hermione sentì forte il desiderio di allontanarsi unirsi a quello sciocco e irrazionale di avvicinarsi a lui,cercò di scacciare quest'ultimo,non ci riuscì..

Draco sorrise debolmente notando le barriere della Granger cedere lentamente,i suoi muri di difesa abbassarsi e fargli spazio in modo ammaliante e rimase senza fiato per un momento.. Grazie ai pattini a rotelle le loro altezze erano equiparate,anzi Hermione sembrava quasi superarlo,visto lo spessore degli oggetti babbani che calzava.

'Voglio provare..' le sussurrò rendendo la sua voce carezzevole e invintante,densa di promesse troppo dolci per essere ignorate

Hermione chiuse un momento gli occhi,notando dentro di se e analizzando il tepore che provava crescere e scaldarla,preoccuparla e darle sicurezza in un unico momento.. Era lì,non riusciva a muoversi,non riusciva a distogliere gli occhi da quelli compiacenti e profondi di Malfoy,dalle sue iridi grigie come il cielo nuvoloso,pensose e colme di segreti lontani eppure così vicini. Sussultò e sentì che cominciava a tremare leggermente,si sentiva malferma e instabile per la prima volta sui suoi pattini a rotelle. Si morse le labbra notando che il volto di Draco Malfoy si avvicinava troppo piano,in un modo talmente lento che le stava diventando insopportabile.. Socchiuse gli occhi in modo da assecondare il suo torpore dolce,ma decisa a non perdere di vista quel volto di cui bramava il contatto. Era estremamente confortante pensare che se fino a poco prima non aveva mai pensato di potere volere baciare Malfoy,ora non desiderava altro che farlo.

Era una siocca

Chiuse gli occhi,non riuscendo a trattenersi quando vide il volto di Draco a pochissimi centimetri di distanza.. fremette quando sentì l'alito fresco del ragazzo carezzarle le labbra,avvolgerla in una nuvola completamente nuova di magia e sconvolgimento. Respirò a fondo desiderando di non perdere nemmeno una particella di quel profumo così buono,di quella perdizione rara e incredibile che stava assaporando per la prima volta nella sua vita.. Non credeva potesse esistere.

Il suo cuore perse un battito quando il volto di Draco Malfoy si allontanò e il suo sguardo splendette di divertimento e comprensione quando incontrò quello di lei.. Si chinò leggermente verso il candido orecchio di lei,lanciando un ultima occhiate alle labbra rosee..

'Che ne dici di insegnarmi ad usare i pattini a rotelle?' chiese lanciandole uno sguardo ai piedi,risalendo lentamente su per le gambe snelle e così vellutate alla vista.. Sentì le mani prudere in modo irritante,invece di poggiarle dove voleva le mise in tasca,rammentandosi che doveva avere pazienza.

Cosa? Cosa?! Lui,lui era.. Era un mostro! Stava per,si insomma.. lui stava per baciarla,ne era sicura.. La mancata soddisfazione di quel bisogno si fece sentire in modo intenso,colpendo forte in basso verso lo stomaco,avvolgendo in una stretta dolorosa il cuore di Hermione. Si diede velocemente della sciocca,ricacciò indietro quell'invitante desiderio di lasciarsi andare e diede fondo alla sua capacità più nascosta: la recita

'E sentiamo,perchè dovresti volere imparare? Draco Malfoy non è allergico al mondo babbano e affini?' chiese distogliendo lo sguardo da quello di lui,arretrando con sforzo.

Draco annuì serio,inarcò le sopracciglia in un espressione scherzosa

'Non esattamente,Granger.. Direi che l'espressione adatta è intollerante..' disse curandosi di rendere la sua voce simile a quella di lei nel momento dell'interrogazione. Hermione soffocò una smorfia di orrore.. Si era convinta ormai che bisognava guardarlo in faccia,non doveva fargli capire che ser l'era presa,piuttosto dargli l'impressione che il suo stupido giochetto non le avesse fatto ne caldo ne freddo. Alzò quindi gli occhi fissandoli in quelli grigi di Draco Malfoy..

'Certo.. E come mai puoi vincere la tua intollerenza?' chiese cercando di arginare il suo problema,tentando disperatamente di dimenticare il profumo di Malfoy,il desiderio disperato che in quel momento aveva avuto di assaggiare le sue labbra,di scontrarsi con lui in tutti i sensi. Si automaledisse per quei pensieri idioti,ricordandosi a più riprese di non essere affatto una dodicenne alle prime armi e di avere altre priorità.. Baciare Malfoy non era fra queste.

'Non voglio vincerla,piccola mezzosangue.. solo aggirarla per una volta..' disse fissandole morbosamente le labbra.. Si automaledisse per non riuscire a darsi il tempo che ci voleva,per non riuscire ad aspettare prima di cedere e renderla pronta. Si ricordò che baciare la Granger non era fra le sue priorità quella mattina.. Ghignò.. La lista delle priorità si evolve velocemente.

Hermione scosse il capo a quella risposta,mise la mano destra dietro la schiena e chiuse due dita sulla carne tenera pizzicandola.. Doveva tornare in se!

'ok...' sussurrò solamente. Prese la bacchetta e la piegò verso le scarpe nere di Malfoy.. La agitò senza pronunciare vocalmente la formula e pochi istanti dopo, poco secondo Hermione,troppo secondo Draco, le nere,pregiate,costose scarpe erano alti e scuri pattini a rotelle.

Malfoy non si mosse di un millimetro,aspettando che Hermione dicesse qualcosa,osservando con curiosità quelle scarpe strane e stupide che piacevano tanto alla piccola mezzosangue. Desiderava che lei lo toccasse ma non doveva avere fretta..

'Allora,Granger.. vediamo se sei una brava insegnante,oltre che un allieva modello' disse ghignando come se la sua riuscita dipendesse esclusivamente da lei e non lo coinvolgesse minimamente. Hermione aggrottò le sopracciglia,gli rivolse un espressione di rimprovero. Si fece indietro osservando il contegno altezzoso di Malfoy,il suo personale statuario.

'Innanzitutto Malfoy devi scioglierti.. Non puoi restare fermo come un palo,datti da fare su..' disse Hermione con tono imperioso girando lentamente attorno a lui,studiandolo ancora. Si girò allontanandosi e raggiungendo la panchina al lato opposto della pista di pattinaggio. Draco ghignò non visto..

'Granger! si può sapere cosa stai facendo?' chiese ormai stanco dopo ben due minuti di attesa,osservando la ragazza cercare qualcosa in una piccola borsa di perline.. Hermione alzò una mano senza girarsi facendogli cenno di tacere e continuò a cercare

'Malfoy meglio che non ti muovi se non vuoi rovinarti il faccino con una bella caduta..' disse Hermione ritornando verso di lui e porgendogli due strani fagotti

Draco la guardava spaesato,prese quello che la ragazza gli porgeva senza capire di cosa si trattasse. Alzò in fine lo sguardo dopo un attenta ma infruttuosa analisi degli oggetti che la Granger gli aveva dato.

'E cosa sarebbero di grazia?' chiese alzando i piccoli fagotti di spugna e gomma rivestiti in un materiale a lui sconosciuto.

Hermione roteò gli occhi al cielo.. Aveva dimenticato che lui era un purosangue razzista privo di una qualsiasi conoscenza di base sugli oggetti babbani. Li prese dalle sue mani e li levò in aria mettendoli in mostra agli occhi del ragazzo.. Lo squadrò con una vena isterica negli occhi,poi sospirò decisamente afflitta..

'Malfoy sono paraginocchi e paragomiti..' disse con tono flebile.. ' E questo è il casco..' disse scandendo lentamente le parole,come se stesse parlando con un bimbo o con un povero idiota..

Draco annuì e ghignò indeciso sul da farsi

'C- A -S- C- O, Malfoy' disse di nuovo osservando lo sguardo stralunato del ragazzo

Le labbra di Draco si aprirono in un ghigno soddisfatto,poi un espressione cordiale si fece spazio sul suo viso unendosi poco dopo ad piccolo sorriso derisorio

'piacere casco ' disse ghignando ancora

'Smettila di dire idiozie,Malfoy..' disse Hermione mettendo in mostra la sua evidente mancanza di gradimento per la presa di spirito del ragazzo

'Volevo essere cordiale con il tuo amico,Granger..' disse con finto tono indifferente

Hermione scosse il capo e fece sciocchiare le labbra,indispettita.

Draco sgranò gli occhi rendendoli ancora più grandi,schiuse le labbra e prese a guardarla intensamente sperando di smuoverla almeno un pochino,di distrarla almeno..

Hermione sussultò internamente.. Lo sguardo di Malfoy gli provocava un senso di languore non indifferente,difficile da ignorare.. Doveva pensare ad altro.. Niente labbra,niente mani e niente occhi di Malfoy.. Fissò la sua attenzione sui piedi di Malfoy fingendo di decidere l'angolazione giusta e provocando nel serpeverde una soddisfazione particolarmente difficile da riprodurre,almeno nel suo intimo esssere.

'Bene. Credo che tu debba cominciare a muoverti.. Appoggiati alla sbarra,Malfoy' disse con tono gentile

Draco fece un passo in avanti alzando i piedi ignorando il modo con cui Hermione scivolava leggiadra sulla pista.. Era meglio per lui se si limitava a trascinare i piedi alzandoli,nonostante fossero pesanti. Quei cosi babbani erano ingombranti oltre che brutti e idioti. Quando la mano sinistra di Draco raggiunse la staccionata Hermione tirò un sospiro di sollievo e si mise accanto a lui sussurrando consigli e correggendolo velocemente,con garbo.

'Granger.. Ho capito! Non c'è bisogno di restare quì così a lungo... Il mio apprendimento è veloce,mica come quello di voialtri grifondoro..' disse con tono maligno riferendosi con evidente soddisfazione agli amici di Hermione.

'Non ti smentisci mai,vero Malfoy?' chiese la ragazza facendogli cenno di lasciare la staccionata e di cominciare a scivolare oltre

'Perchè dovrei farlo,Granger?' disse corrugando le sopracciglia.. Era evidente che non capiva perchè avrebbe dovuto farlo

Hermione annuì e si tese in attesa che si decidesse a muoversi.. Perchè,perchè,quel mattino doveva soffrire in quel modo a causa di Malfoy?

'Granger.. Credo che questi cosi siano difettosi!' la voce irritata di Malfoy la riscosse dai suoi pensieri e si trovò ben presto ad avanzare verso di lui,osservandolo curiosa.

Il volto di Malfoy era contratto in un espressione di puro malcontento,le labbra erano semi aperte e mostravano una fila di denti bianchissimi.. gli occhi erano concentrati su di lei,aspettavano di cogliere un espressione,un pensiero,un desiderio.. solo quello e poi il resto l'avrebbe fatto tutto lui.

'Che succede?' chiese compita incrociando le braccia sotto al seno

Draco soppresse un ghigno compiaciuto e rese la voce più lamentosa del solito..

'Non frenano.. Sono di sicuro rotti' disse velocemente

'E' il tuo modo di dirmi che non sai come frenare,Malfoy?' chiese senza fingere il suo divertimento

'Per nulla,Granger..'

Hermione annuì espressamente divertita

'Devi inclinare i pie..'

'No Granger,credo che sia meglio fare in un altro modo' disse cercando di rimanere stabile,spezzando la frase di lei

Sapeva che doveva fare per avvicinarsi ancora a lei.. era indispensabile e l'avrebbe fatto di sicuro

'E cosa,Malfoy?!' esclamò Hermione che cominciava a seccarsi

'Credo che tu non voglia che io cada,vero? Sarebbe un insuccesso personale per te,Granger.. Quindi devi fare di tutto affinchè io non solo esca incolume da questa lezione ma che impari anche egregiamente a destreggiarmi su questi pattini' disse con voce molto convincente,concentrato,desideroso di renderla della sua stessa falsa opinione..

Hermione annuì infatti e non tentò di obbiettare..

In effetti sarebbe stato un successo,anche se piccolo,riuscire a rendere Draco Malfoy,l'emblema dei purosangue razzisti,capace di pattinare e anche soddisfatto della sua lezione.. Se invece non fosse riucita,lo sapeva,lui l'avrebbe presa in giro a vita.. Non poteva accadere,doveva difendere la sua dignità. Non si lamentò quindi,mentre Malfoy le porgeva la mano invitandola a sorreggerlo affinchè non cadesse. Il contatto con la mano di Draco le provocò un ondata di piccoli e pungenti brividi in tutto il corpo,un calore avvolgente e piacevole salì per lo stomaco raggiunse le guance.. Sgranò gli occhi guardando oltre quando la mano di Draco non solo si strinse nella sua ma si intrecciò dito per dito con quella di lei.. La sensazione di stretta che ne ricavò le fece balzare il cuore in gola,sbattere forte le ciglia nel tentativo di ricomporsi,mordere in modo impacciato le labbra. La mano della Granger era tiepida,piccola,liscia,la strinse godendo approfonditamente del contatto intimo.. lanciò uno sguardo al viso di lei,delicatamente rosato e notò che stava fissando la loro mano.. sorrise e lasciò che anche l'altra mano prendesse quella corrispondente di Hermione e la stringesse nel medesimo intimo modo. Gli venne voglia di sospirare di piacere quando vide che Hermione arrossiva di più,ma la sua soddisfazione non derivava dall'imbarazzo della ragazza,bensì dalle sensazioni che lei doveva provare in quel momento,che lo rendevano euforico ed agitato,colmo di desiderio di continuare a toccarla in quel modo come non aveva fatto con nessuna ma che sentiva necessario fare con lei.

Hermione alzò finalmente lo sguardo e lo fissò in quello conturbante e grigio di lui.. Non disse nulla,non ci poteva riuscire, nonostante i suoi buoni propositi non comprendessero volere restare in quella posizione con Malfoy,voleva godere ancora del tocco delicato ma deliziosamente possessivo di lui.

'Non è difficile.. Basta solo farci l'abitudine' sussurrò lei guardandolo negli occhi

Draco annuì..

'Si,lo credo anche io..' disse in risposta. Hermione stava immobile,quasi avesse paura che lui potesse lasciarla andare.. Draco sorrise cogliendo al volo il pensiero della ragazza e rafforzò la presa sulle loro mani. La sentì rabbrividire e si avvicinò scivolando lentamente sul piccolo pezzo di pista che li separava.. Raccolse aria a sufficenza per guardarla negli occhi mentre si avvicinava di nuovo alle sue labbra delicate.. Lei era lì,aspettava che si desse una mossa,che raccogliesse i desideri di entrambi e mettesse fine a quella tortura tanto piacevole quanto stressante.

Sentì il vento entrargli nei capelli,scostarli con decisione sadica nascondendole così parte del viso destro.. E adesso?.. se lui si fosse sentito in dovere di scostarglieli,le loro mani si sarebbero lasciate.. Il peso di questo problema crollò addosso ad Hermione facendole sbarrare gli occhi con forza. Non voleva che lui lasciasse le sue mani,senza il tepore confortante di quelle sue mani bianche sapeva che si sarebbe sentita persa e sola come mai era stata.. Non poteva permettere che succedesse. Non sapeva che Draco non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare..

Draco Malfoy chinò il capo,il naso incontrò la setosa e invitante consistenza del viso di Hermione.. vagò dolcemente incontrando solo piacevoli sensazioni,solo desiderio di continuare.. con la punta del naso sfiorò le ciocche dispettose di capelli,le accompagnò delicatamente dietro l'orecchio destro della ragazza e ritornò alla sua occupazione precedente: esplorazione. Mentre Draco continuava la sua scoperta delicata,quasi infantile del suo volto,Hermione tratteneva il respiro.. Come un bimbo che si sente immerso in uno stato di grazia eccezionale a causa della presenza di un uccellino sulla sua mano tremante. Il cuore nonostante tutto batteva forsennato,senza reprimere nessuna sensazione,accompagnava i desideri di entrambi. Chinò leggermente il capo all'indietro permettendogli di continuare la sua carezza,quella coccola meravigliosa che sapeva di inesperienza tanto caduca e imprecisa,tanto sognata e dolce. Al naso di Draco si sostituirono le labbra,risalirono sul collo,respirarono la sua pelle in modo calmo e necessario per se stesso,esasperante e perfetto per Hermione.

Non riusciva più a trattenersi.. Si sentiva come se non l'avesse mai fatto,come se non avesse mai avuto un contatto così intimo con un ragazzo.. Con lui era tutto nuovo,tutto migliore,sembrava avere profondità e importanza.. Distrattamente pensò che non aveva mai provato delle sensazioni come quelle e che non doveva perciò meravigliarsi di sentirsi intondita,come se la sua mente fosse allo stesso piano del cuore e dello stomaco e tutti e tre stessero volando veloci fuori dal suo controllo.

Aprì le labbra in cerca d'aria quando Draco morse piano il morbido lobo dell'orecchio sinistro e chiuse gli occhi.. Di nuovo il desiderio di confodersi con lui,di sentirlo,amalgamarsi, si fece vivo in lei facendole sgranare gli occhi e sussultare ad ogni suo tocco. Le labbra di Draco la raggiunsero quando quasi non ci sperava più,quando credeva che sarebbe morta per combustione e danni irrimediabili al cuore.. Desiderò allora di permettergli tutto affinchè continuasse e non lasciasse mai più le sue labbra.. Il sapore di Malfoy era fresco e denso insieme,le faceva comprendere che non avrebbe più potuto farne a meno mentre esplorava la sua bocca e stringeva le dita in quelle di lei.

Il calore morbido e setoso della bocca di Hermione accolse la consisteza compatta e fresca delle sue labbra.. Vi affondò chiudendo gli occhi,amalgamandosi finalmente in quel calmo delirio dei sensi,in quell'incendio dell'animo.

Quando Draco staccò le labbra dalle sue,Hermione faticò molto ad aprire gli occhi.. poi alla fine lo fece,attirata dal desiderio di guardarlo,e chinò il capo sul collo del ragazzo. Lo vide prendere una cosa dalla tasca dei pantaloni neri,sfiorarla delicatamente con le dita e alzarla svogliatamente..

'Sono tuoi questi Granger?' chiese malandrino mostrandole i suoi collant trasparenti

Hermione sorrise e annuì,poi scosse il capo,questa volta non attese oltre e ricominciò a baciarlo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piccolo spazio per me:

Salve miei adorati!

L'altro giorno sono andata al parco con le mie cugine per pattinare.. E c'erano dei ragazzi che si allennavano e pattinavano veloce,benissimo,scivolavano su quei piccoli pattini a rotelle come se fosse la cose più facile del mondo ...UN INVIDIA.... (io sono pericolosa per vostra informazione sui miei pattini.. Vi auguro infatti di non incontrarmi mai se andate a pattinare) Insomma io guardavo e guardavo e ad un tratto ho sentito la fatidica lampadina accendersi! hi hi..

Spero che la mia nuova storiella vi sia piaciuta! Mi raccomando aspetto le critiche e i commenti..

*Questa storia è dedicata alla mia S e alla mia M, reduci della nostra prima vacanza insieme,anche se non lo saprete mai! Fate parte di un mondo un po' meno entusiasmante del paese delle meraviglie che è EFP ,ma non meno magico a volte*

Un bacione a tutti voi che avete letto e grazie in anticipo ^__^

   
 
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