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Autore: Kalie    04/05/2010    6 recensioni
[CIT]"Una vita senza di voi mi provocherebbe molto più dolore di quanto ne ho provato in questo periodo senza i miei genitori. non c'è assolutamente paragone. Credo che si tratti di dipendenza, ecco. non credo che vada bene ma... se è questa la felicità perchè fuggire via?" l'aveva detto senza pensarci, e si aspettava quasi dei volti spaventati. Eppure erano tutti e cinque là, a sorriderle: la pensavano esattamente come lei. Non c'era nessuno più importante di loro. Erano ognuno la forza dell'altro. [Fine CIT.]
Quando non si ha alternativa, non si può far altro che partire. E' quello che succede ai nostri protagonisti che, seppur a malincuore devono abbandonare la Terra alla ricerca dell'unica cosa che può salvare l'intera umanità, che come al solito è in pericolo. Fortunatamente l'amicizia tra Pan, Bra, Marron, Goten, Trunks e Uub è indissolubile. O no?
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bra, Goten, Pan, Trunks | Coppie: Bra/Goten, Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non era mai stato facile vivere sulla terra per la loro famiglia, eppure quello era decisamente un periodo felice. Da quando il capostipite della famiglia Son era partito insieme al Drago Shenlong non era accaduta nessuna catastrofe intergalattica, tanto che lei e gli altri erano arrivati a scherzarci su, descrivendo Goku come calamita per disastri o addirittura come Iettatore. Ovviamente il tutto con estremo rispetto, semplicemente era più facile ormai scherzarci su. Anche perché ormai ne erano passati di anni: ben sette dalla lotta contro i sette draghi, da quel lungo viaggio nello spazio… Per lei era stata un’esperienza magnifica. Aveva sempre amato combattere, ma trovarsi a tu per tu con il nemico vero e proprio era stato fantastico. Aveva anche avuto modo di conoscere meglio Trunks, il fratello di una delle sue migliori amiche, al quale era già abbastanza legata.

Ovviamente, per continuare una storia già iniziata da tempo, dobbiamo fare un piccolo excursus sulle nuove vite dei nostri protagonisti. Ormai Pan aveva ben ventidue anni, e non era più la ragazzina di un tempo. Era maturata sia nel fisico che nel corpo, mantenendo comunque quel non so cosa che la rendeva perennemente allegra e pronta all’avventura. Portare i capelli più lunghi non l’aiutava certo ad essere più femminile, per quanto ne possano dire Marron e Bra, ma le piacevano. Ormai era diventata lo specchio di sua nonna Chichi, quando aveva più o meno la sua età. Le sarebbe tanto piaciuto prendere gli occhi della madre, però i geni del padre, evidentemente, erano decisamente troppo dominanti. Dire che era diventata una bella ragazza era poco, ma non le importava più di tanto. Anche perché quando girava insieme a Bra e Marron erano tutte allo stesso livello. Erano unite dal profondo, da un legame più forte dell’amicizia. Forse perché loro facevano parte di una grande famiglia allargata, unita da amicizie primitive, da legami più forti di qualunque altro.

Per quanto riguarda Bra, come sempre era la ragazza più ambita dovunque lei andasse: i suoi modi di fare femminili, la sicurezza che esprimeva in ogni suo gesto, la distinguevano da tutte le altre. Il tutto senza mai essere volgare, o sprezzante verso gli altri. Ovviamente a meno che non la trattassero male, stiamo sempre parlando della Principessa dei Saijan. Lei aveva ventitre anni, e tutto ciò che desiderava dalla vita era diventare una stilista di moda. Non che le riuscisse difficile in effetti, aveva sempre tenuto particolarmente al look la nostra Bra, e se c’era qualcosa che non andava in quello che indossava… beh, ovviamente lo migliorava immediatamente con semplici ritocchi qua e la. Inoltre si dilettava in piccole invenzioni e revisioni meccaniche, dono ereditato dalla splendida madre. Anche Marron dal canto suo si dava da fare. La più grande delle tre infatti studiava per diventare un politico, carriera particolarmente tosta, specialmente per lei che è sempre stata una persona pacata e gentile con tutti. Nonostante tutto, brillava in tutto quello che faceva, specialmente perché con i suoi modi aggraziati, riusciva ad ottenere le simpatie di chiunque, e voleva sfruttare questo suo punto di forza per migliorare il mondo. Pan ovviamente continuava nei suoi allenamenti, ma sapeva che non voleva diventare come suo Nonno Satan, anche lei aveva un sogno nel cassetto. Avrebbe dato qualsiasi cosa pur di diventare un medico, ma con le sue sole forze. All’università aveva nascosto a tutti il fatto di essere la nipote di ben due eroi mondiali! Lei ce l’avrebbe fatta comunque, anche senza l’aiuto della fama dei due uomini. Dopotutto è sempre un’orgogliosa Saijan.

Per quanto invece riguarda i nostri tre ragazzoni preferiti, sappiamo bene come sono messi. Goten è sempre il solito rubacuori, forse alla ricerca della donna dei suoi sogni che gli faccia battere ancora una volta il cuore. Eterno studente all’università di Lettere, era seriamente intenzionato a diventare un giornalista, ma chissà per quale dei tanti motivi, ha cominciato a scoraggiarsi e da allora ha iniziato a fare un esame ogni due anni e mezzo. Uub probabilmente è l’unico dei nostri tre eroi ad essere realizzato: gestisce da anni una palestra tutta sua, che va alla grande. Fa quello che ama e riesce anche a guadagnare per se stesso e per la sua lontana famiglia. Il suo unico problema in effetti sono le donne: eternamente inseguito da loro, non riesce a provare interesse per nessuna delle sue spasimanti, tanto che è stato costretto a prendere un aiuto insegnante per le richieste di allieve. Ovviamente parliamo di Pan: chi meglio di lei poteva aiutarlo a liberarlo da quelle arpie, tenendo i corsi femminili? Infine passiamo a parlare del nostro Trunks, forse quello più infelice. Uno spirito libero nascosto dietro ad un paio di occhiali finti, rinchiuso in un ufficio, incatenato ad una scrivania che non riuscirà mai a comprenderlo come un avversario durante una dura ed aspra lotta. Se non fosse che ama sua madre, prenderebbe baracca e burattini, chiudendo per sempre la Capsule Corporation. Peccato che anche lui ami tanto quel posto che però lo fa sentire come se avesse un cappio al collo. Qualcosa di molto simile ad una cravatta.

Mi direte voi, come fa ad essere così unito un gruppo così disomogeneo; hanno tutti vite diverse, certo, interessi opposti. Eppure trovano sempre un’ora libera per il pranzo, talvolta mangiando persino alle quattro del pomeriggio pur di far coincidere gli orari e farsi un po’ di compagnia, lontani dalla routine, lontani dagli obblighi e dalla gente che mai potrà capire cosa li leghi. Eppure, nonostante fossero così uniti, sapevano che c’era qualcosa che mancava. Sapeva che non servivano altre persone nel loro gruppo, erano talmente chiusi nella loro amicizia che allontanavano chiunque provasse ad entrare, suscitando gelosia e irritazione sia da parte del genere maschile che da quello femminile. Eppure… eppure qualcosa mancava. Qualcosa di nascosto; qualcosa che stava per sbocciare. Prima o poi qualcosa sarebbe accaduto.

 

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Salve a tutti!
Spero che questo capitolo vi abbia incuriosito! Più che un capitolo sembrerebbe una vera e propria prefazione, tanto per spiegare la situazione. In effetti forse è proprio così.
Comunque sia credo che aggiornerò molto presto, anche se temo che sarà una storia un po’ lunghetta.

Buon divertimento!

*-._Kalie_.-*

  
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