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Autore: Ire94    04/05/2010    1 recensioni
Eravamo amici da una vita, non c'era una cosa che io e lui non avessimo fatto insieme. Poi quella stupida malattia...e lo lascia per sempre.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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◊ FOREVER SACRED ◊

 

 

Eravamo amici da una vita, e quando dico da una vita, intendo proprio da una vita. I nostri genitori si conoscevano da prima che noi nascessimo.

Nonostante ci fosse la differenza di quattro anni, io, Tom e Bill eravamo cresciuti insieme, avevamo passato i momenti più belli della nostra vita insieme, ed entrambi mi avevano sempre considerato come un sorella minore.

Ma non so perché con Tom c’era sempre stato un rapporto più intenso, insomma era lui quello che chiamavo quando mi serviva aiuto, o quando stavo una merda per qualche motivo, era lui quello che c’era sempre per qualsiasi cosa.

 

Driiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnnnn…

-Ok, ragazzi, ci vediamo domani, e mi raccomando studiate, che domani  interrogo- disse con tono minaccioso la professoressa di tedesco, uscendo dalla classe.

-Domani questa racchia interroga a me, di sicuro- mi lamentai con la mia compagna di banco, allontanandomi dalla classe.

-E bhè, dai che ti importa, tanto oggi ha spiegato poco, ci metti due minuti a studiare oggi- mi rispose, cercando di non farmela pesare.

-Ahahah, sai quanto è che non studio io? Sono rimasta indietro di almeno due capitoli, e oggi non ho proprio intenzione di studiare, con questo sole-  dissi, uscendo di scuola, mi guardai un po’ intorno, sperando che qualcuno dei miei genitori si era degnato di venirmi a prendere.

E invece mi ritrovai,appoggiato alla sua brillante Cadillac nera, uno splendente Tom, che mi stava aspettando a braccia conserte.

 

-Toommmmmmmmmmmmmmmmmmmm!!- urlai correndogli incontro. Era un sacco che non ci vedevamo, da quando era partito per il nuovo tour.

Mi accolse in un abbraccio caloroso e mi fece fare qualche giro in aria, per poi riappoggiarmi a terra, e stamparmi un bacio sulla guancia.

-Corri, corri in macchina che se mi scoprono è la fine- mi sussurrò all’orecchio, ed entrambi corremmo all’interno della lussuosissima Cadillac nera, per poi partire a tutta velocità.

-Dove stiamo andando?- gli chiesi tutta felicissima.

-Dove vuoi tu, oggi sono completamente a tua disposizione, era un sacco che non passavamo un bel pomeriggio insieme io e te, non ti sono mancato un po’ in questi mesi?- mi chiese sorridendomi.

-Oh, Tom a dire la verità mi sei mancato tantissimo, come mi machi tutte le volte che parti per questi maledetti tour di merda! Senza contare che tu sei uno stronzo, e non ti fai mai sentire, ho anche provato a chiamarti qualche volta…- gli dissi un po’ scocciata.

-Tesoro scusami ma non ho avuto praticamente mai il cellulare dietro, eravamo impegnatissimi tutti quanti…- si scusò guardandomi.

-Dai vabbè vaa, basta che oggi ti fai perdonare, e quindi andiamo a casa tua, sempre se si può definire una casa quella…- gli dissi, felicissima.

-A casa? Come mai a casa? Non vuoi fare niente di speciale?- mi domandò, forse un po’ deluso.

-No Tom, a me basta passare una giornata con il mio migliore amico, e sono la persona più felice del mondo.- gli dissi, con gli occhi lucidi.

-O piccola miaaa, come sei dolce!-  ammise anche lui quasi commosso dalle parole, pronunciate poco prima.

Arrivati a casa, entrai e vidi Bill, in cucina che stava preparando il pranzo, e a essere sinceri era proprio una catastrofe.

-Billlllllllllllll!!- dissi ad alta voce in modo che mi sentisse, appena mi vide lasciò perdere tutto, mi venne incontro e mi prese in braccio facendomi volare.

-Cucciola miaaa, come mi sei mancata in questi mesii…- disse, riappoggiandomi a terra.

-Anche tu Bill, tantissimo. Non ho fatto altro che pensarvi ad entrambi…- gli risposi, dandogli un bacio, e in quel momento entrò Tom.

-No no, non hai capito proprio niente fratello, oggi è soltanto mia, e non ho intenzione di dividerla con nessuno, quindi fatti da parte…- disse Tom al fratello.

-Sei sempre il solito stronzo, egoista di merda.- controbatte Bill.

-Ok ok, che hai preparato da pranzo mio adorato fratellino?- chiese Tom.

-Pasta, semplicemente, uno squallido piatto di pasta, ma penso che farà schifo, dato che sono proprio negato a cucinare.- rispose Bill.

 

Pranzammo tutti e tre insieme, mi raccontarono del loro tour, di come era andato, e mi subii anche i racconti di Tom a proposito delle sue conquiste, ogni volta era sempre peggio, non sarebbe cambiato mai, e io li informai riguardo che cosa avevo combinato in quei mesi. Dopo pranzo Bill ci lasciò, per andare a fare un po’ di shopping. E io e Tom ci stravaccammo sul divano, a parlare di noi, come sempre…

Poi decisi che lo doveva sapere, insomma alla fine era praticamente mio fratello, e doveva assolutamente essere a conoscenza di quello che mi stava accandendo…

Eravamo abbracciati sul divano quando presi coraggio…

-Tom ti devo assolutamente parlare di una cosa importantissima…- gli dissi seria.

-Dimmi tutto cucciola mia…- mi rispose, anche lui con aria piuttosto seria, avendo visto la mia piuttosto preoccupata.

-Appena siete partiti per il tour, sono andata a fare un controllo in ospedale, così per vedere se andava tutto apposto…- gli dissi, con gli occhi lucidi.

- Kyra che stà succedendo? – disse, questa volta molto preoccupato.

-I dottori hanno scoperto che ho un tumore al fegato- aggiunsi scoppiai a piangere, e mi abbracciò teneramente tre le sue braccia.

 

Rimanemmo in silenzio, per alcuni minuti, neanche lui sapeva cosa dire, non se lo aspettava, d’altronde chi si poteva aspettare una cosa del genere?  Da quel momento io e Tom stavamo praticamente tutti i giorni insieme, sapevamo che sarebbe passato poco tempo prima che me ne andassi, il tumore ormai si era allargato e non c’era più modo di fermarlo e guarirlo. Passarono due mesi, in seguito a un malore mi ricoverarono in ospedale, sapevamo tutti che da un giorno all’altro me ne sarei andata per sempre, ma nessuno ci voleva credere. Tom mi era rimasto vicino sempre, non mi aveva abbandonato neanche per un secondo…

Ero stesa su uno di quei squallidi lettini di ospedale, Tom mi era accanto come sempre, tenendomi una mano.

 

-Tom, grazie di tutto davvero, hai reso la mia vita fantastica, non so come avrei fatto senza di te, sei stato un amico fantastico, il fratello che non ho mai avuto, ma che sempre ho desiderato.- sussurrai, con un filo di voce.

-To me you’ll be forever SACRED!- mi disse all’orecchio.

 

Quelle furono le ultime parole che sentii, e chiusi gi occhi per sempre, una volta per tutte…

 

  
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