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Autore: Hayley Lecter    04/05/2010    2 recensioni
Di chi è la causa non l'ho ancora scoperto, ma sta a vedere se poi quel migliaio di miglia non lo percorrerò. Quanto siamo distanti effettivamente? Quanto sarà lontana Amburgo da Roma? Odio le distanze, i chilometri. Pongono limiti così ingiusti, che non fanno altro che incasinare la mente umana già intrippata di suo. Fortuna che di umano, di personale abbiamo quel regno incantato, quel piccolo anfratto che non facciamo che ampliare, come una grande terra da conquistare noi lo estendiamo di più, sempre di più e da un piccolo punto in un luogo impreciso della nostra incoscienza, si tramuta in un continente, dove Cristoforo Colombo non avrebbe mai potuto sbarcare.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A thousand miles.

Canzoni d'amore, guancie rosse e tanto coraggio. Ecco di cosa mi armo quando il computer è acceso e appare una tua foto, oppure quando la musica inizia a scorrermi fluida dappertutto, dopo aver fatto ingresso nel condotto uditivo, prende forma in tutto il mio corpo, forse è a causa sua se adesso mi ritrovo qui a scrivere. O forse causa tua.

Di chi è la causa non l'ho ancora scoperto, ma sta a vedere se poi quel migliaio di miglia non lo percorrerò. Quanto siamo distanti effettivamente? Quanto sarà lontana Amburgo da Roma? Odio le distanze, i chilometri. Pongono limiti così ingiusti, che non fanno altro che incasinare la mente umana già intrippata di suo.

Fortuna che di umano, di personale abbiamo quel regno incantato, quel piccolo anfratto che non facciamo che ampliare, come una grande terra da conquistare noi lo estendiamo di più, sempre di più e da un piccolo punto in un luogo impreciso della nostra incoscienza, si tramuta in un continente, dove Cristoforo Colombo non avrebbe mai potuto sbarcare.

Mari, coste, la natura la creiamo noi. Un albero lo possiamo spostare e non darà fastidio a nessuno, il mare lo possiamo prosciugare, il sole si può spegnere come la vecchia bat-jour sul comodino della nonna, le persone cambiano qui. Io vedo la maggior parte delle volte, visi distesi, sorrisi aperti, naturali, veri. Si, tra quei sorrisi c'è anche il tuo, come posso non ammetterlo? Ed è così bello, che nei miei sogni, in quel continente sperduto, per me è l'unico sole esistente.

E non ci sono stramaledette cifre, non ci sono macchine, aerei o treni. Si cammina, si cammina sempre e non si suda, non ci si stanca, non c'è lontananza tra uno stato e l'altro. C'è uno strano magnetismo, in un sol colpo tutti gli stati diventano uno. Tu puoi decidere se in quel momento quello stato prenderà le sembianze dell'Italia, della Germania o della Bulgaria. Cazzo ti frega? Sei lì e quel posto non lo sostituiresti con nessun'altro.

Di tanto in tanto mi capita di scorgere una me triste, delusa ed amareggiata anche nei sogni. Succede quando la Jessica pessimista decide di fare capolino anche in Germ-Italia e allora vedo una ragazza mingherlina sperduta, l'ambiente attorno diventa nebuloso e tu non ci sei, non ci sei più, te ne sei andato e mi hai lasciata sola, sei tornato nel mondo reale dove una fottuta cifra si è permessa di dividerci.

Spesso ormai mi capita di immaginare che te ne vai, a causa mia, per colpa mia. E ci rimango di merda, anche se niente di tutto questo sia poi accaduto nella tua vita o nella mia. Come potrei farti del male? Siamo distanti, no? Inutile starselo a ricordare. L'ultima volta forse c'era un centinaio di metri a fare spazio, fra me e te. Ricordo benissimo, cosa pensavo e cosa facevi. Pensavo "Bill, girati." Tu ti giravi, incredibile, ma vero. E non me ne fotte una beneamata ceppa se è solo illusione, se quegli sguardi alla fine li hai rivolti verso un'altra persona. Io ho sentito addosso i tuoi occhi, e la distanza se n'è andata a farsi fottere per conto suo quella sera. So questo, so tantissime altre cose che tu neghi di conoscere, perchè naturalmente come potresti conoscerne l'esistenza? Io stessa, stento a credere di averti avuto così vicino quasi un mese fa.

Più di tanto al momento, non posso fare. Ho la maturità, e non attendo altro che prendere il diploma. E chi lo sa... Chi lo sa, magari queste parole le leggerai, perchè no, non mi manca la faccia di venire ad Amburgo, cercarti per tutta la città anche a piedi e mettere questa lettera sulla tua porta. L'ho fatto tantissime altre volte, perchè adesso la situazione dovrebbe essere diversa? Perchè sei un cantante? Cazzate! Perchè ci sono ragazze migliori di me, perchè ce ne sono tante che ti meriterebbero più di me? Certo, sicuramente il mondo sarà pieno di soggetti femminili mentalmente più sviluppati di me, non ho problemi ad ammetterlo. Il fatto che io sia scema e un'idiota agli occhi degli altri è una cosa che mi è indifferente, è come se mi infilassi per intero in un lago ghiacciato e non sentissi freddo per niente. Finalmente ho capito che, bisogna mandare a fanculo un bel pò di cose, prima di iniziare a correre. E' proprio lo stesso principio di una corsa ad ostacoli. Ognuno ha il suo metodo, c'è chi ha bisogno di rilassarsi, altri di respirare a fondo, altri ancora di caricarsi. Starà a te, la vincita o la perdita. E' assolutamente il mio principio, la mia filosofia di vita. Dopo quel "Ready Set Go!" la mia è cambiata radicalmente, anche se per un tempo sfortunatamente lungo, io riconosco di averti perso. La corsa si era fatta pesante, cominciavo ad avere il fiatone, e davanti a me un bivio. Dalle scelte impariamo quello che vogliamo veramente e capita anche di sbagliare, ma non sempre non si può rimediare. Capita di correre e cadere, sbucciarsi un ginocchio. Chissà quante volte sarà accaduto alla gente. Basta applicare un cerotto e ricominciare. Io porto questa cicatrice con fierezza. E sai perchè? Porta il tuo nome, Bill.

  
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