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Autore: birilloorsettokinder    05/05/2010    2 recensioni
( Cap 1 ) Ho sete ….
Sete di te mi incalza in questa notte affamata .
Ma resisto.
Con un movimento delicato ti avvicini di più al mio corpo.
Davvero troppo avventata piccola mia ...Ebbro di sete, pazzo di sete ….
Sete di metallo ardente che penetra nella mia gola riarsa …
Sete di radici avide che percorrono il tuo corpo pallido ….
(Cap 2)E in un attimo ogni cosa che è stata adesso non è più … tutto ciò che esiste … tutto ciò che sento … non è ciò che ho mai sentito … è nuovo … un mondo mio … l’ho costruito con fatica e devozione e oggi lo tengo tra le mani.
(cap 3)Osservo il tuo corpo di donna immerso nell’acqua, le bianche colline dei tuoi seni rigonfi, le sfioro con la punta delle dita, sono così morbide …
Le cosce magre, pallide, appena dischiuse, le tocco, sono così calde …
Salgo più su, il tuo ventre pieno di una vita sbagliata.
Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.
( Cap 5 )Con il tuo profumo e la tua mente muta sei giunta fin qui per farmi scontare tutte le vite che ho reciso e senza fine io t'odio, e odiandoti ti prego di starmi tanto lontana, ma non più d’un palmo per cortesia, perché non sopporto non averti.
(cap 6) E allora forse, anche se non mi è dato sapere, credo di aver capito cosa popola i tuoi sogni, io.
E un’emozione mi coglie, felicità. La felicità di sapere di essere amato.
Mi ami, con la disperazione e la forza di un Dio. In questi momenti ti temo, temo
l’impossibilità di vincerti, perché non posso, perché non voglio.
(cap 7)“Sposami”dico nel vento. Confessando alla Terra la mia folle passione e l’amore smisurato.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio che la tua mente ha attraversato lasciandomi solo con te vicina.
“No” rispondi amandomi con le mani.
“Sposami” ripeto guardando i tuoi occhi scuri.
“E’ escluso”.
Il tuo bacio è per me accogliente come una vecchia strada, ti popolano echi e voci nostalgiche del racconto di una vita troppo lontana per avere dei contorni netti e delineati.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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sete di te m'incalza

Ispirazione tratta da una poesia di Pablo Neruda che ho trascritto alla fine della One- shot



 Sete di te m'incalza



 

Ti addormenti con il volto caldo sul mio petto duro. La tua mano sul mio ventre.

Respiri lentamente, ma ogni respiro inonda l’aria del tuo straordinario odore, mia Bella.

Rimango fermo, godo del calore che emana il tuo corpo fragile così pericolosamente vicino al mio .

Faccio un respiro profondo, pazzo … infinitamente pazzo …

Il tuo profumo mi inonda le narici e scende più giù lunga la gola facendo contorcere lo stomaco.

Un fiotto di veleno nella bocca mi ricorda chi sono, mi ricorda perché non dovrei essere qui con te.

Mando giù il veleno non riuscendo a trattenere una smorfia per il suo sapore disgustoso.

Tutto il mio corpo, adesso, tende verso di te, ti vuole … ma io sono forte, rimango fermo e contraggo i muscoli.

Non mi perdonerei mai un tale peccato!

Ho sete ….

Sete di te mi incalza in questa notte affamata .

Ma resisto.

Con un movimento delicato ti avvicini di più al mio corpo.

Davvero troppo avventata piccola mia ...

Un’altra ondata del tuo odore giunge a me facendo scalpitare il mostro che sto disperatamente tentando di incatenare.

Con la bianca mano tremante mi avvicino lentamente alla tua vita … un ringhio basso sfugge al mio controllo.

Ebbro di sete, pazzo di sete ….

Sete di metallo ardente che penetra nella mia gola riarsa …

Sete di radici avide che percorrono il tuo corpo pallido ….

Non riesco a starti lontano, dovrei, ma non posso.

Nelle sere in cui i tuoi meravigliosi occhi nocciola non viaggiano verso i miei io non faccio altro che attendere il momento in cui rincontrerò il tuo sguardo fragile.

Quando ti vidi la prima volta così indifesa ed impacciata ed avvertii il tuo profumo dannatamente irresistibile, tutto il mondo che con fatica avevo costruito intorno a me si sfracellò senza pietà facendomi divenire colui che non ero.

Il tuo odore, il tuo delizioso e delicato odore, giunto a me ha abbattuto qualsiasi barriera rendendomi vulnerabile a te come non lo ero mai stato ad alcun altro mortale o immortale.

Sei piena di tutte le ombre che mi spiano …

Con il tuo odore hai svegliato il mostro che si era assopito, quel mostro che per un secolo avevo domato.

Tutte le ombre buie che con fatica tentavo di lasciarmi alle spalle mi si sono parate davanti agli occhi quando ho percepito la tua fragranza deliziosa e ho capito che sarei potuto morire pur di assaggiarti, sarei stato in grado di mettere in pericolo la mia famiglia pur di sentire il tuo sangue scorrere nella mia gola …

Ogni caratteristica della mia natura che ho con odio rifiutato adesso è tornata a galla rendendo manifesta la mia infinita debolezza.

Eppure non riesco a separarmi da te, dovrei correre infinitamente lontano dal tuo sangue ma sei parte di me, il ricordo di te mi insegue come gli astri inseguono la notte.

Mia madre mi partorì più di cento anni fa pieno di domande sottili … tu a tutte rispondi con i tuoi occhi scuri e la tua pelle candida.

Il tempo, la vita, l’eternità, scorreva sotto di me senza che io me ne curassi.

Tu, come una bianca ancora, mi hai stretto forte e hai fermato il mio eterno vagare tenendomi con te nel mare che attraversiamo insieme.

Mi hai accolta nella tua tenera vita creando un solco nell’ anima che ti appartiene per il mio torbido nome.

Esista una terra mia che non copra la tua orma, un luogo, nell’universo, in cui tu non esisti, dove io possa rifugiarmi per renderti libera del mio demonio senza più vedere i tuoi incantevoli occhi scuri errare nella notte.

Verso dove ti sto conducendo con la presenza al tuo fianco di un mostro, anima mia?

A causa di ciò che provo per te sei la mia sete irrefrenabile e l’unica che possa saziarla.

Ma come potrei non amarti se è proprio per questo che ti amo?

In che modo privarti di una amore malato, quale il mio, se è la tua stessa esistenza che mi impone di amarti?

Se è questo il nostro legame, se siamo uniti dal fatto che io esisto e tu esisti, come poterlo recidere?

Come, amore mio, senza ferire il tuo fragile cuore?

Come?

Come se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa?

Dormi cullata dalla melodia della notte …

Dormi tra le crudeli braccia del tuo assassino …

Angelo mio …….

Tu riposi col capo chino sul mio petto di ghiaccio inconsapevole … ingenuamente inconsapevole del dolore che nasce in me nel disperato tentativo di resistere alla sete che ho di te.

Ho sete …

Ho sete ….

Ho sete …. Urla la mia gola in fiamme.

Ho sete …. Urlano i miei muscoli contratti per lo sforzo.

Ho sete … urlo io che ti amo.

Sete che durante le notti buie mi morde come un cane, senza pietà, senza compassione.

Gli occhi hanno sete perché esistono i tuoi occhi.

Sono stato miope fino al nostro incontro, non ho mai visto, non ho mai osservato, oggi ti osservo angelo mio, e muoio dal desiderio di te.

La bocca ha sete perché esistono i tuoi baci.

Dolci, caldi, delicati, passionali, tentatori, dolorosi i tuoi baci infiammano le mie labbra di ghiaccio e seviziano con cura il mio autocontrollo.

Anima morta, anima abbandonata, anima che brucia all’inferno da cento anni, anima che non mi appartiene …. proprio codesta anima è accesa dalle mia braccia che ti amano troppo.

Se solo sapessi sotto questa pelle granitica e fredda come arde l’incendio vivo del desiderio di te, del tuo sangue invitante, delle tue labbra bagnate, del tuo corpo femminile …

Un altro ringhio sfugge al controllo, più forte, più ribelle del precedente.

E tutto in me brucia dolorosamente di sete.

Sete infinita, sete che ti cerca per trovare la tua sete.

Ti cerco, ti cerco nel sonno della tua notte e del mio inferno ….

…… ti trovo, trovo il tuo sorriso accompagnato dalla tiepida luce del giorno, e ritrovo i tuoi occhi scuri che si scontrano con i miei e riesci in ciò di cui solo tu sei capace : spegni la mia sete con il tuo amore, come l’acqua nel fuoco.

 

 


Sete di te m'incalza nelle notti affamate.
Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
Ebbra di sete,

pazza di sete,

sete di selva riarsa.
Sete di metallo ardente,

sete di radici avide.
Verso dove,

nelle sere in cui i tuoi occhi

non vadano in viaggio verso i miei occhi,

attendendoti allora.


Sei piena di tutte le ombre che mi spiano.
Mi segui come gli astri seguono la notte.
Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.
Tu a tutte rispondi.

Sei piena di voci.
Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo.
Solco per il torbido seme del mio nome.
Esista una terra mia che non copra la tua orma.
Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove.


Per questo sei la sete

e ciò che deve saziarla.
Come poter non amarti se per questo devo amarti.
Se questo è il legame

come poterlo tagliare, come.
Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.
Sete di te,

sete di te,

ghirlanda arroce e dolce.
Sete di te,

che nelle notti mi morde come un cane.
Gli occhi hanno sete,

perchè esistono i tuoi occhi.
La bocca ha sete,

perchè esistono i tuoi baci.
L'anima è accesa di queste braccia che ti amano.
Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.
Di sete.

Sete infinita.

Sete che cerca la tua sete.
E in essa si distrugge

come l'acqua nel fuoco.

 Pablo Neruda

  
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