Ingaggiamo piccole e grandi crociate contro il mondo.
Continuamente agiamo, ci muoviamo
e davvero poco riflettiamo
ma non ne abbiamo proprio tempo!
Nessuno non ci aspetterebbe!, e quindi corriamo
per un dove
inseguendo un qualcosa
spinti da un perché
partendo da chissà cosa.
Il presente non esiste e il passato non è di moda!
Viviamo nel futuro?
Quindi da nessuna parte,
e se partiamo da nessuna parte dove vogliamo arrivare?
Se ci muoviamo dal nulla a nessun posto alla fine restiamo fermi,
ma allora torniamo al punto di partenza!
Però il mondo così proprio non gira
e quella chimera che fatalisticamente invochiamo come realtà non c'è
o più semplicemente non la vediamo come vorremmo
e ci siamo proprio in mezzo.
Il problema allora diventa:
viviamo nelle schegge della realtà o in una realtà scheggiata?
Si scelga il male minore.
poesia abbastanza senza senso direi, spero possa piacere e si possa capire il senso generale, volevo solo precisare il perchè delle schegge: la realtà non è 'bella' ma è proprio come una scheggia, che si infila senza permesso, a volte fa male, il punto è capire se viviamo tanti pezzi di realtà che fanno male e che sono duri o se è proprio un problema di fondo.
poesia abbastanza senza senso direi, spero possa piacere e si possa capire il senso generale, volevo solo precisare il perchè delle schegge: la realtà non è 'bella' ma è proprio come una scheggia, che si infila senza permesso, a volte fa male, il punto è capire se viviamo tanti pezzi di realtà che fanno male e che sono duri o se è proprio un problema di fondo.