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Autore: crystalemi    06/05/2010    4 recensioni
Fanfiction partecipante al 2010: a year together, indetta dal Fanfiction Contest ~ { Collection of Starlight }
Pensateci un attimo.
Ma pensateci seriamente, perché non è una cosa da poco.
E non dovete partire con l’idea che sono cattivo.
Non sono mai stato io quello cattivo, e voglio dimostrarvelo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Peter Minus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Apologia di un Reo Confesso




«What could have I done? The Dark Lord... you have no idea... he has weapon you can’t imagine... I was scared, Sirius, I was never brave like you and Remus and James. I never meant it to happen... He Who Must Not Be Named forced me-»





Pensateci un attimo.
Ma pensateci seriamente, perché non è una cosa da poco.
Quindi lasciate da parte quello che state facendo, anche se, lo so, è una giornata di maggio troppo bella per essere sprecata ad ascoltare una brutta storia.
Ma fatelo e pensateci seriamente per un attimo.
E non dovete partire con l’idea che sono cattivo.
Non sono mai stato io quello cattivo, e voglio dimostrarvelo.
Quando avevo undici anni - ero un bambino, molto carino, un po’ paffutello, davvero adorabile - non avevo amici, solo nemici. Proprio perché ero un bambino così invidiabile.
Il figlio ideale, quello che ogni madre desidera nel profondo.
Ed ero un mago in una famiglia di puro sangue, anche questo era ciò che mia madre desiderava.
Non l’ho mai delusa tanto quanto al primo anno di Hogwarts ho stretto amicizia con un mezzosangue, Remus. L’ho delusa molto, ma per Remus ho tentato di farle capire che non era importante la provenienza della magia, importava quanto uno era capace di usarla. E fortunatamente Remus era uno dei migliori.
Remus mi ha costretto a mentire a mia madre parecchie volte. Lo facevo comunque, perché Remus era importante, gli volevo bene.
Non ho mai detto a mia madre che era un licantropo, poveretta, sarebbe morta sul colpo. Non era molto aperta mentalmente, era una purosangue, seppure di una delle famiglie meno importanti.
Già lo odiava perché era un mezzosangue, se avesse saputo che bestia fosse non gli avrebbe mai permesso di tornare ad Hogwarts. Perché sua madre, al contrario di Remus che gli aveva chiesto di diventare un ratto per stargli accanto durante la luna piena, sua madre lo amava e voleva solo il suo bene, povera donna. Remus, invece, Remus si divertiva a prenderlo in giro passandogli i risultati sbagliati, costringendolo a poter copiare i suoi compiti solo dopo che Sirius e James li avevano copiati, Remus che lo guardava con tanta pena, senza nemmeno capire che anche lui era ignorato da James e Sirius.
Per non parlare di Moony, il mannaro. Oh, come si divertiva quella bestia a farlo volare per la stanza, a stringerlo tra i denti, sbavargli addosso. E ha sempre tenuto la bocca chiusa su quei dettagli, perché credeva che Remus in fondo gli volesse un po’ di bene.
Ma dopo la fine della scuola Remus è stato il primo ad abbandonarlo, accampando scuse per non dirgli direttamente che l’aveva usato per farsi tenere compagnia quando Sirius e James non lo guardavano. Poi Sirius si era accorto che Remus esisteva, e chi ha più bisogno di Peter Pettigrew?
Non è bello sentirsi traditi così, non è affatto bello essere messi da parte per abbracciare chi è più forte.
Ma il secondo ad averlo abbandonato è stato proprio Sirius.
Non che fossero andati molto d’accordo dopo il quinto anno, per colpa di Sirius, più che altro.
Doveva fare il ribelle, non poteva mostrarsi debole perché lui era il ragazzo bello e dannato, il Black rinnegato, la pecora nera e tutte le altre cazzate per cui piagnucolava con James quando erano talmente ubriachi che Sirius tentava perfino di baciare dei ragazzi (solitamente Remus, che però scappava prima di essere attaccato; lasciandomi da solo, quando era suo compito di prefetto aiutarli, e non mio).
Sirius è sempre stato viziato ed egoista, fin dal primo anno. Ma ciò che era ancora più fastidioso è che tutti lo lasciavano fare, solo perché era Sirius Black e poverino stava litigando con sua madre. Come se per colpa di Remus non ci stessi litigando anche io, con mia madre. Ma no, i miei litigi erano stupidi, mica così tragici come i suoi. Mia madre non mi ha mai cruciato, mentre la sua lo faceva per sport praticamente.
E tutti gli credevano. Nessuno si è mai accorto che stava recitando, come recitava sempre, qualsiasi ruolo dovesse interpretare. Anche io, solo adesso mi rendo conto di quanto ci abbia presi in giro tutti.
Perché Sirius che piange fa davvero pena, e James e Remus si scioglievano e lo rassicuravano, ma a Sirius non bastava, durante l’anno che è morto suo zio piangeva ogni giorno, chiuso nel cesso.
E’ stato in uno di quei frangenti che mi ha chiaramente mostrato quanto mi disprezzasse.
Era in bagno a piangere, dopo le vacanze di Natale e io mi ci sono imbattuto per caso, checché lui dicesse che lo stavo seguendo. Già, era anche paranoico. In ogni caso mi urlò di andarmene, che non erano affari in cui dovevo mettere il mio sudicio naso da Snivellus.
Non lo avevo mai visto piangere, in realtà, dato che lo faceva solo con James e Remus. Loro, li sentivo parlare la notte quando Sirius dormiva. Discutevano sul da farsi, perché, povero caro, Sirius era a pezzi.
Chiaramente a nessuno interessavano i miei sensi di colpa per aver permesso che mi costringessero a diventare un animagus illegalmente, o il senso di colpa verso mia madre che credeva in me nonostante avessi amici sudici e ibridi.
Ma Sirius, tuttavia, è stato il più onesto. Me l’aveva già detto che mi odiava, proprio quella sera, con quelle lacrime da coccodrillo agli occhi e la richiesta di stargli lontano.
Però fa comunque male sentirsi tradire da uno dei propri amici, quando hai più bisogno di lui e dovrebbe capirti meglio di chi ha delle famiglie da sogno.
E ora vorrei parlarvi di James, ma prima di lui si deve parlare di Lily. Perché è lei che l’ha cambiato. Prima James era il prototipo del Malandrino, era il migliore fra di noi, il più divertente, il più simpatico, quello che ci voleva davvero bene, e non faceva la vittima del destino infausto come Remus e Sirius.
Anche quando le decantava il suo amore, era sempre il vecchio James.
Poi è arrivata lei, fuori dal nulla, un giorno come un altro, e l’ha baciato davanti a tutti in Sala Comune. E James è cambiato. Ha cominciato a dimenticarsi di noi, di me. Esisteva solo Lily, più di quando non le poteva nemmeno parlare. Fosse finita qui. Lei con il suo distintivo di Caposcuola perfettamente lucido ha cominciato a costringerlo a prendersi le sue responsabilità, ad essere adulto, a comportarsi da persona matura, una specie di Remus senza piagnistei su quanto il destino fosse stato crudele a privarlo della bellezza della luna.
Cosa c’era di bello in lei? I suoi capelli erano di un rosso scuro e smorto, sempre lisci e gonfi, aveva la faccia piena di lentiggini che sembravano cicatrici di pustole particolarmente violente, i denti storti in alcuni punti e degli occhi che sembravano vuoti. Odiavo il suo sorriso quanto l’occhio magico di Moody.
Ma James l’amava e si è lasciato condizionare, dimenticandosi chi eravamo, tradendo i Malandrini per primo. E presto mi ha lasciato solo anche lui, con scuse come il matrimonio da preparare, Lily da accudire, Lily da servire, Lily da aiutare, e tutte quelle cazzate che Remus e Sirius si bevevano, oppure che ignoravano, dato che comunque sembravano aver di meglio da fare, per poi litigare come una coppia vecchia di cent’anni.

Cosa avreste fatto voi, se i vostri migliori amici avessero cominciato ad allontanarvi come la peste?
Avreste fatto come me: vi sareste trovati nuovi amici, e se questi amici erano importanti purosangue, meglio ancora, dato che mia madre avrebbe sempre desiderato vedermi frequentare gente degna della nomea di mago.
Poi, l’incontro con il Signore Oscuro è capitato.
Facevo già parte dell’ordine, ed ho tentato di resistere con tutte le mie forze, ma cosa avrei potuto fare? Voleva uccidermi! Voi che mi giudicate così tanto cattivo ditemi cosa potevo fare.
Ho accettato, l’ho servito.
Ero spaventato, mi minacciava utilizzando i miei familiari come ostaggi.
Se un mago potente vi dicesse: «Servimi o di addio a tua madre» voi cosa fareste?
Se fosse dipeso da me, non l’avrei fatto, avrei chiesto aiuto, ma si trattava di mia madre, e di tutta la mia famiglia. Non ho potuto fare altrimenti, e nemmeno voi avreste scelto diversamente al mio posto.
Era la scelta più giusta, dato che quelli che erano i miei amici non volevano nemmeno più vedermi. Glielo leggevo in volto tutte le volte che mi chiedevano di uscire, per poi avere anche la faccia tosta di sembrare dispiaciuti quando rifiutavo.
In realtà, all’inizio non avevo capito che sarebbero dovuti morire. All’inizio pensavo che non si sarebbe fatto male nessuno. Ero un ragazzo, avevo diciannove anni, non avevo idea di cosa fosse la guerra. Avevo visto persone senza nome e senza volto morire. Ma gli estranei non ti toccano mai abbastanza a fondo, e quando qualcuno di vicino a me è morto, beh, era troppo tardi per tirarmi indietro.
E’ stata la morte dei genitori di James a farmi aprire gli occhi. Ho avuto paura, ero nel gruppo di quelli che li hanno uccisi, e vederli morire così è stato atroce. Li amavo, erano stati degli ottimi ospiti durante le estati e certi Natali.
Ma cosa avrei potuto fare? Mia madre rischiava sempre di morire, James non mi ha nemmeno guardato al funerale, come se non esistessi davvero. Per un attimo ho avuto paura che sapesse. Se avesse saputo mi avrebbe odiato, e non sapevo se era meglio essere ignorato od odiato, perciò preferii andare avanti.
Per quando si seppe della profezia tutto era degenerato troppo e io dovevo solo obbedire.
Morivo di paura, facevo fatica a dormire.
Avevo paura del Signore Oscuro, tanto quanto che gli altri capissero qualcosa, e in quei giorni tutti sapevano della spia. La licantropia di Remus per una volta mi è stata utile, persino Sirius credeva fosse lui la spia.
Poi Sirius fece cambio con me, come Custode Segreto, e vidi la mia unica possibilità di scampo.
Il trentuno ottobre del 1981 pensai che fosse finalmente finita, lo credei davvero quando svelai al mio Signore di Godric’s Hollow.
Ma qualcosa andò storto e il Signore Oscuro fallì. Scappai,avevo paura, ora non avevo contro solo l’Ordine della Fenice – perché ero sicuro che Sirius avrebbe detto a tutti cosa era successo – ma anche i Mangiamorte, che mi credevano sicuramente quello che aveva tradito il Signore Oscuro, conducendolo in trappola.
Ma Sirius era troppo stupido per dire a chiunque quello che sapeva prima di correre a cercarmi. E glielo lessi in faccia appena mi guardò, furioso, pronto ad uccidermi.
Cosa avrei dovuto fare? Ormai era tutta una questione di istinto di sopravvivenza, così feci la prima cosa che mi fosse passata per la testa. Urlai a tutti che era colpa su, poi feci saltare tutto in aria con diverse Bombarda Maxima. Mi trasformai, mi trovai una casa accogliente e aspettai.
Cos’altro potevo fare? Ora non mi rimaneva che riscattarmi davanti al Signore Oscuro per essere sicuro di poter sopravvivere, per poter anche solo tornare a camminare sulle gambe, senza la coda.
E ebbi fortuna, perché quello che mi era stato assegnato come padrone era il miglior amico della causa di tutte le mie sventure. Ma Remus e Sirius sono ricomparsi appena in tempo per salvarlo.

Ma non è davvero colpa mia, tutto questo. Se loro non mi avessero mentito, se loro avessero capito, si fossero guardati intorno, mi avessero voluto bene...
Se loro ci fossero stati per me come io c’ero stato per loro, la storia sarebbe andata diversamente.
Prima ancora che io diventassi una spia, ero già stato tradito da tutti loro.



«DON’T LIE!» Bellowed Black.







Note di argomento:
*Le frasi in inglese ad inizio e fine storia sono prese pari passo da “Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban”, capitolo diciannove “Il servitore di Lord Voldemort”.
* Fanfiction partecipante al 2010: a year together, indetto dal « Collection of starlight », said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »
* Il sottotitolo è infatti il tema scelto: prompt 45 – Apologia di un reo confesso, per l’appunto
* Inoltre, perché voglio essere chiara e limpida come l’acqua di sorgente, non è il mio punto di vista. Sirius e Remus sono i miei personaggi preferiti di tutta la saga e James e Lily sono una delle poche coppie etero di cui leggo volentieri. Questi sono i pensieri di Peter Pettigrew e, anche se li ho pensati io e credo che questo fosse il suo punto di vista, sappiamo bene che nessuno di loro è così. Sirius non piange ogni notte, per quanto sia sicura che lo abbia fatto almeno una volta. Remus non ha costretto nessuno a diventare animagus, non passava le risposte errate ma era piuttosto Peter a non capire, e se Peter era l’ultimo a copiare i compiti di Remus, questo dipendeva dal fatto che probabilmente o era l’ultimo a chiedere o l’alternativa era discutere con Sirius e James.
Anche per quanto riguarda sua madre, sta palesemente mentendo.
Da questa fic sembrano tutti OOC ma l’effetto è desiderato; è distorto da un altro punto di vista, diverso dal solito Peter=male, James-Remus-Sirius=bene. Probabilmente, Peter si è anche sentito trascurato, nonostante dal mio punto di vista pretendeva troppo, nel voler rimanere appiccicati come a scuola.
E nonostante tutto, resto dell’idea che quei tre si sono tirati dietro la catastrofe, soffocando inconsapevolmente una personalità debole con le loro, molto più forti e decise. Ma non pensiate che con ciò io dia ragione a Peter. Non c’è giustificazione che regga al suo comportamento, un tradimento non ha scusanti.

Mi raccomando: Read & Review!


Edit del 6/3/11: Vi invito caldamente a leggere il remake fatto da michiru_kayou7 per un'iniziativa della community livejournal "wolfstar_ita: « Quel posto che non c'è »
   
 
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