ADDIO
AMORE MIO.
Una vita piena di ostacoli, la mia. Un susseguirsi di problemi e angosce.
Momenti felici? Pochi, ma sono contentissima di essi.
La goccia che ha fatto traboccare questo vaso colmo di tristezza? Tu… o meglio, la tua morte... ti avevo detto di non bere, te lo avevo ripetuto per tutta la sera, ricordandoti che ti dovevi mettere al volante, ma tu niente, non mi hai dato retta; neanche quando ti dissi di sederti al posto del passeggero e che avrei guidato io. Mi prendesti per il braccio e mi scaraventasti sul sedile vicino al posto di guida, intimandomi di restare seduta, arrivando persino a minacciarmi…ancora adesso non capisco quel tuo comportamento. Ti mettesti alla guida e dopo neanche 1000 metri…FINE. Finì tutto lì, a quel maledetto incrocio, tu moristi sul colpo, io ne uscii praticamente indenne, successivamente seppi che alla guida dell’altra macchina coinvolta nell’incidente vi era un ragazzo della nostra età, che ubriaco come te aveva deciso di mettersi alla guida.
Ho provato ad andare avanti dopo quella maledetta sera, ci ho provato davvero ma non ci sono riuscita, ti odio e mi odio, odio l’alcol ed il mondo intero. Non riesco ad andare avanti, è troppo difficile…
Per questo ho deciso di
raggiungerti, potrà sembrare il gesto stupido di
un’adolescente stupida con una motivazione stupida, ma ho
deciso che VOGLIO essere un’adolescente stupida che compie un
gesto stupido con una motivazione stupida. Sarà come
addormentarsi, ne sono quasi certa. Prendo un semplice frammento di
vetro e via…lo faccio correre sulla pelle
dell’avambraccio sinistro, facendo una lieve pressione per
recidere le vene… esce un bel liquido color cremisi, esce,
esce ed esce. Lentamente va via, e mentre lui scorre via io mi avvicino
sempre di più a te, dannato stupido amore mio.