Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
Segui la storia  |       
Autore: oscar1755    07/05/2010    8 recensioni
Rieccomi dopo tanto tempo…. Dopo il 43 ed il 44 ed in attesa del 45 …..riprendo da dove l’autrice ha interrotto (per breve tempo, spero) la storia. Maya e Masumi rimasti soli sulla nave che sta salpando. Contiene SPOILER – tutti i personaggi sono di proprietà di Suzue Miuchi
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- La signorina è mia ospite – puntualizzò Masumi con voce severa.
Gli inservienti trasalirono e, dopo un rapido inchino, si allontanarono velocemente.
Lo sguardo penetrante del presidente della Daito si addolcì mentre si posava sul volto sorpreso della ragazza.
Notò il rossore diffuso sulle gote e piegò le labbra in un sorriso ironico.
- Sono sorpreso di trovarti qui, ragazzina – disse, simulando un’impassibilità che era bel lungi dal provare.
- Volevo incontrare la signorina Shiori – farfugliò, interrompendosi bruscamente.
Rifletté su quanto poteva svelare a Masumi senza provocare la sua ira. Strinse la borsa con forza, cercando una scusa plausibile.
- Desideravo chiarire con la sua fidanzata gli equivoci sorti durante il nostro ultimo incontro – aggiunse, infine, con un sospiro – mi dispiace di aver rovinato il suo vestito, ma non l’ho fatto intenzionalmente. Non so neppure come l’anello di fidanzamento sia finito nella mia borsa, la prego di credermi signor Hayami – concluse agitata.
- Calma, ragazzina. Sono io che devo scusarmi con te – alzò le mani in segno di resa – mi sono lasciato guidare dalla collera senza permettere che tu ti spiegassi - scosse la testa, ricordando chiaramente le accuse pesanti che le aveva rivolto alla vista dell’anello di Shiori – sei una persona dall’animo nobile e non potresti mai compiere azioni tanto spregevoli, per quelle ho io la prerogativa – si schernì, liquidando l’argomento con un gesto della mano.
Volse lo sguardo verso la città, ammirando la nitida sagoma dei grattacieli nella luce rossastra del sole al tramonto.
Assaporò pienamente l’emozione di avere Maya accanto a sé, riflettendo su un evento, tanto inatteso quanto gradito, che gli concedeva l’opportunità di potersi riconciliare con lei.
- La nave è salpata – asserì laconico – e non attraccherà prima di domani all’alba.
Maya arrossì imbarazzata ed, incapace di replicare, abbassò lo sguardo.

Un cameriere si avvicinò alla coppia e, tossicchiando, interruppe la conversazione - signor Hayami, la cena sarà servita a breve nel salone. Se lei e la sua ospite volete seguirmi, vi accompagno al vostro tavolo.
Una mano calda avvolse la sua. Maya sgranò gli occhi per la sorpresa, ma si lasciò guidare da Masumi.
Un brivido sconosciuto le corse lungo la schiena, causandole un aumento improvviso dei battiti del cuore.
- Andiamo a cena, ragazzina? – propose pacato.
All’interno, il lusso eccessivo del salone, unito alle voci concitate degli altri passeggeri, la misero a disagio.
Come un automa si accomodò sull’elegante poltrona che Masumi aveva scostato dal tavolo, bisbigliando un timido ringraziamento.
- Desideri che ordini anche per te? – le chiese mentre consultava la carta dei vini.
L’impercettibile cenno di assenso della ragazza lo indusse a sorridere.
Mentre era concentrato sul menu, Maya si concesse la libertà di osservarlo con attenzione. Gli sfarzosi lampadari del salone producevano bagliori che illuminavano i capelli di Masumi rendendoli ancora più chiari. Era bello, senza ombra di dubbio.
Soggiogata dal suo fascino, Maya riusciva a stento a rimanere impassibile. Si mosse a disagio sulla sedia, giocherellò con le posate, poi si strinse nervosamente le mani.
Si chiese se avesse mai trovato il coraggio di confessargli che era a conoscenza dell’identità dell’ammiratore delle rose scarlatte. Il timore di dover affrontare una realtà scomoda e dolorosa, che avrebbe frantumato i propri sogni, le impediva di rivelargli che aveva, da tempo, scoperto il suo segreto.
L’amore che provava per lui si era rafforzato nel tempo e dubitava di riuscire a nascondergli ancora a lungo i propri sentimenti.  
Si accarezzò le labbra con un dito, incantata dal luminoso sguardo azzurro.
Trasalì all’udire il tono ironico della sua voce.
- Nervosa?
- Che cosa? – farfugliò, arrossendo vistosamente..
- Sembri immersa nei tuoi pensieri, ragazzina – sollevò il calice e bevve un sorso di vino – stai forse pensando alla tua Dea scarlatta?
- Le prove sono impegnative ed il signor Kuronuma è molto esigente – replicò asciutta, evitando di tradirsi.
Masumi la studiò con interesse, chiedendosi quali fossero i suoi pensieri più intimi.
- Sei di poche parole questa sera – scosse il capo, pensieroso – di solito sei agguerrita e mi contrasti vivacemente. Che cosa ti succede, ragazzina?
- E’ solo un po’ di stanchezza – sbuffò costernata – è difficile identificarsi in Akoya, ma troverò la mia Dea.
Masumi non replicò, limitandosi a sorseggiare il vino.
- Non riesco a comprendere pienamente i sentimenti che Akoya nutre per Isshin – continuò Maya, meravigliandosi delle sue stesse parole – l’amore che provano l’uno per l’altra non è un sentimento comune, ma le emozioni che albergano nei loro cuori sono ancora un mistero per me.
- L’amore che unisce due anime gemelle … – mormorò Masumi socchiudendo gli occhi con aria assente – esiste davvero un sentimento così completo e coinvolgente da annullare qualsiasi differenza di ceto e di età?
Maya posò lo sguardo su di lui. Era affascinante ed irraggiungibile. Cercò di mantenere una apparente imperturbabilità mentre il cuore le batteva furiosamente.
Ricordava con estrema chiarezza la straordinaria magia vissuta nella valle dei susini ed il desiderio di poter ripetere quella meravigliosa esperienza si faceva ogni giorno più intenso.
Doveva evitare di crearsi illusioni e speranze, Masumi era fidanzato con una donna bellissima e sofisticata e prossimo alle nozze.
Allontanò bruscamente una ciocca di capelli dagli occhi – tutto sembrava possibile nel paese natale della Dea scarlatta – sussurrò infine – ma la realtà è qui, in questa città, nella vita che viviamo tutti i giorni.
Un penetrante sguardo azzurro scivolò su di lei percorrendone senza fretta il volto e la curva delicata del seno fino a raggiungere le mani che stringevano tremanti il calice di vino.
Un brivido improvviso le corse lungo la schiena. Si raddrizzò sulla sedia cercando di rimanere impassibile sotto quel lento e sensuale esame.
- Il cinismo non ti si addice, Maya – la contraddisse sollevando un sopracciglio – si adatta molto di più all’affarista senza scrupoli della Daito. Tu sei un’attrice, dovresti credere nei sogni e perseguire i tuoi ideali. La passione per la recitazione ha liberato tuo innato talento, grazie al quale ora sei candidata al ruolo della Dea scarlatta – tornò a fissarla negli occhi – non puoi scoraggiarti proprio adesso.
- A dispetto delle mie convinzioni, signor Hayami, il nostro ruolo è quello di essere antagonisti – puntualizzò con tono vibrante.
- Ruolo? Intendi dire che noi due stiamo recitando? – la fissò, incredulo.
Rimase composto cercando di non farsi prendere dalla collera. Possibile che Maya stesse cercando di provocarlo?
Si passò una mano tra i capelli, sospirando lievemente. Non riusciva a trovare le parole per cambiare il corso di quella conversazione. Maya non si fidava e lui non poteva certo darle torto.
- Lei vuole i diritti di rappresentazione della Dea scarlatta ed io farò quanto mi è possibile per vincere la competizione con Ayumi – replicò – come vede ci troviamo, oggettivamente, su fronti opposti.
Il gelido silenzio che seguì la fece rabbrividire. Si chiese dove avesse trovato il coraggio di sfidarlo apertamente. Le tornarono alla mente le parole di Shiori che rimarcavano il bruciante desiderio di Masumi di entrare il possesso dei diritti dell’opera di Ozaki e di come lei rappresentasse un ostacolo all’obiettivo del suo fidanzato.
Non era sua intenzione essere aggressiva, ma un’improvvisa frustrazione l’aveva spinta a provocarlo.
- Credi che io possa agire in modo scorretto? – le chiese impassibile – potresti avere ragione, ragazzina. A quanto pare, mi hai già condannato in nome del mio passato.
- Ha sempre affermato di volere i diritti della Dea scarlatta a qualsiasi costo, in questo è stato onesto, glielo concedo – sostenne, chiedendosi se il coraggio, o meglio l’incoscienza, con cui lo stava affrontando le derivasse dal troppo vino bevuto – per quale motivo dovrei ritenerla capace di comportarsi altrimenti?
Comprese immediatamente che la sua provocazione, decisamente infantile, stava travalicando il buon senso. Cosa pensava di ottenere? La confessione di Masumi di essere l’ammiratore segreto?
- Mi scusi, signor Hayami – mormorò, infine, mortificata.  
- Perché scusarti, ragazzina? Non nego di volere i diritti della Dea scarlatta o almeno un contratto in esclusiva con la vincitrice – replicò tranquillo – ma il tuo odio diminuirebbe se ti assicurassi che agirò correttamente?
Maya trasalì – io non la odio affatto, ormai dovrebbe saperlo.
- Davvero? – le sorrise compiaciuto – quindi, se vincerai la sfida con Ayumi posso sperare di convincerti a stipulare un contratto con me? – le chiese con disinvoltura.
Arrossì vistosamente, mentre la sua impertinenza scompariva sotto lo sguardo ardente di lui.
Chinò il capo, consapevole di avere perduto. Non sarebbe mai riuscita ad allontanare Masumi dal proprio cuore.
L’espressione imbarazzata di Maya lo commosse. Avrebbe desiderato prenderla tra le braccia ed assicurarle che si sarebbe preso cura di lei per sempre.
Era pienamente cosciente di essere prigioniero di una vita che altri avevano stabilito per lui, ma non riusciva ad ideare un modo per sottrarvisi senza rischiare di danneggiare la persona a lui più cara.
Nonostante cercasse di mantenersi razionale, la speranza che Maya potesse, un giorno, ricambiare i propri sentimenti non lo abbandonava. Sempre più indizi lo portavano a credere che lei fosse innamorata del suo ammiratore segreto, pur non avendolo mai incontrato.
Che cosa sarebbe accaduto se lei avesse scoperto la sua vera identità? Lo avrebbe odiato oppure gli avrebbe concesso il perdono tanto agognato?
Scosse la testa in preda al dubbio e si alzò dalla sedia.
- Vogliamo uscire? – disse, rompendo un silenzio che era durato troppo a lungo.

L’aria della sera, fresca e frizzante, le accarezzò il viso accaldato. Lo sguardo venne di nuovo attratto dall’alta ed elegante figura di Masumi.
Le parve di scorgere tenerezza in quegli occhi penetranti fissi su di lei e tremò per l’emozione.
- Hai freddo? – le chiese, posandole la giacca sulle spalle.
Le mani indugiarono per un istante sulla sua schiena - le luci della città nascondono le migliaia di stelle nel cielo, così come le paure celano i veri sentimenti del nostro animo – le rammentò con voce profonda.
Maya sorrise, cercando di nascondere il proprio turbamento.
Un’impalpabile carezza le sfiorò il viso. La mano di Masumi era calda e rassicurante.
Senza riflettere, sollevò una mano e posò dolcemente le dita sulla piccola cicatrice che aveva sulla fronte.
- Non l’ho ancora ringraziata per avermi protetta dall’aggressione di quei malviventi – gli disse, rabbrividendo al ricordo.
- Tu sei importante, Maya. Non potevo permettere che ti facessero del male – si avvicinò e le sollevò il mento fissandola nei profondi occhi scuri  – sai, mentre ero privo di sensi ho sognato Akoya.
Maya si scostò e trasse un profondo respiro – non ero presente, signor Hayami – mentì, ricordando come Shiori l’aveva cacciata via malamente.
Masumi trasse dalla tasca interna della giacca un fazzoletto sporco di sangue e le sue labbra si piegarono in un sorriso ironico.
Maya sgranò gli occhi per la sorpresa ed il cuore prese a batterle furiosamente. Mosse un passo indietro, cercando di allontanarsi da lui.
- Suppongo che questo sia tuo - le disse afferrandola per un braccio – eri tu accanto a me, ragazzina, erano tue le parole che ho udito, erano tue le labbra che mi hanno sfiorato – affermò cingendole la vita.
Maya smise di lottare e nascose il volto sulla sua spalla lasciando che il caldo e possessivo abbraccio di Masumi la conducesse alla soglia dell’oblio.

Continua
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Il grande sogno di Maya / Vai alla pagina dell'autore: oscar1755