NoVeMbeR
Oggi, 25 Settembre.
Adoro Novembre. Specialmente quando ho un po’ di tempo per allontanarmi dalla città
e dal lavoro. L’aria si riempie del profumo intenso della nebbia, delle
foglie bagnate, dell’Inverno imminente. Il 5 Novembre scorso ha segnato una grande data per noi tutti, ma credo che in particolare abbia
cambiato la vita di Trè... Adesso, ripensandoci,
tutta l’intera faccenda assume un colorito vagamente comico e assurdo, ma
allora, quasi un anno fa ormai, vedevamo le cose sotto una luce totalmente
diversa. Ricordo perfettamente quando è suonato il campanello..ero a casa solo, Adrienne era uscita per andare a prendere i bambini a
scuola. In realtà, quello era mio solenne compito, ma ero
completamente preso dalla stesura dell’ultima canzone del nostro nuovo album,
che sarebbe uscito di lì a qualche mese nei negozi. Infastidito ho lasciato
cadere la matita sul ripiano della cucina, ho sbattuto la sedia all’indietro,
rischiando quasi di farla cadere; sono andato alla porta e l’ho aperta…
Ieri,
5 Novembre
Rimango perplesso, aprendo
la porta…all’improvviso tutto il fastidio che mi ero
caricato addosso a causa di quell’inaspettata
interruzione, è scivolato via dal mio corpo come la neve che si scioglie al
sole. Di fronte ho una ragazza. Nonostante la temperatura
rigida di questi primi giorni di novembre, indossa solo una camicia larga a
quadretti e un paio di jeans lisi e strappati, quasi avesse usato solo quelli
per mesi. Un paio di scarpe di tela bianche ai piedi,
che solo a vederle mi viene freddo e i lunghi capelli corvini raccolti dietro
la nuca in una coda. Non ha più di vent’anni,
forse meno. E soprattutto mi sembra di averla già
vista da qualche parte, solo che al momento la mia memoria sembra voler fare
cilecca. Mi ha guardato per qualche minuto senza fiatare..così ho preso io
l’iniziativa “Posso aiutarti?” Non so
nemmeno come mi è venuta fuori. Lei mi guarda, scuote la testa e mi tende la mano, sorridendomi in un modo tutto suo..con sfida. E la stessa sfida gliel’ho
letta chiara nella voce “Tracy Devies..l’ex ragazza del
tuo amico Trè…” Ecco dove l’avevo già vista…
Sei mesi prima…
“Adrieeneeee!!!” un urlo che riecheggia nella casa, la giovane donna che
sobbalza, lasciandosi sfuggire di mano la mela che stava mangiando. Si volta,
correndo lungo il corridoio, aprendo con un solo movimento la porta della
stanza del marito..”Oddio Billie,
stai male?” Travolta quasi all’instante da una qualche specie di uragano, la
ragazza viene sollevata da terra, stretta fra le braccia del marito, girano insieme
ora, sull’orlo di una caduta rovinosa. “Dio Adrienne,
l’ho trovata. L’ispirazione è tornata da me, ho già buttato giù la prima
canzone!!” Adesso capiva il motivo di tutta quell’agitazione..erano settimane
che non riusciva più a scrivere nemmeno una parola, non gli veniva alcuna idea,
niente di niente, vuoto più totale. E adesso…”Bene Billie,
sono felice, ma adesso lasciami giù..” scoppia a ridere, non può farne a meno. La bacia
ripetutamente sulle labbra, senza smettere nemmeno quando
i due bambini dai capelli neri si affacciano alla porta della stanza e
ridacchiano come matti nel vedere i genitori impegnati in tale comica. La
lascia andare infine, portando le braccia dietro la testa “Devo andare a dirlo
a Mike..e a Trè..” eccitato come un bambino.
Questo è il paragone giusto. Il giovane Armstrong
recupera le sue carte, nuovamente un bacio alla moglie, uno ai suoi due
splendidi figli, i suoi gioielli più preziosi. Nel
giro di pochi minuti si ritrova a casa di Mike Dirnt, sorprendendolo nella cura della
piccola Estelle. “Guarda Stella…guarda che brutto lo zio Billie..” ride,
tenendo la piccola sulle spalle, mentre indica con un dito l’amico, ancora
sulla soglia. Parlano per una mezz’ora, entrambi si ritrovano
nell’eccitazione più totale..il fatto che Billie si sia finalmente sbloccato è una grande notizia per
tutti. L’uscita del nuovo album non si prospetta più così lontana… “Passo da Trè ora..” Billie
si è voltato verso la porta, ma questa volta è Mike a trattenerlo. “Ah senti Billie…ho
saputo che il nostro ragazzo ha una nuova amichetta…” il tono della voce, un
misto fra il divertito e il preoccupato, lascia l’amico decisamente
perplesso “Mike, non è la prima volta..perchè dovrebbe suonare strano?” Solleva le spalle. Non è
cosa nuova che Trè si trovi
qualche ragazza, come chiunque d’altronde. “Lo capirai quando
la vedrai..” Un sorriso..poi lascia la casa, tornando in macchina, curiosità che
sale alle stelle. Qualcosa di strano questa ragazza
deve pur averlo…
Una decina di minuti forse
lo separano dalla casa di Trè.
Una bella villetta dall’aria anonima, un piccolo giardino a circondarla..l’unica
cosa che sicuramente la fa proprietà dell’amico, è l’adesivo attaccato vicino
al cancello: la faccia di un famoso Clown, Pennywise..protagonista
di un libro e un film dell’orrore. Si lascia sfuggire una
risata mentre entra all’interno, andando a bussare alla porta. “Trè sono io, avanti apri..ho grandi notizie!” Passi
aldilà della porta…quest’ultima che si apre. Proprio
mentre il giovane fa per lanciarsi all’interno sul batterista, si blocca. No, decisamente quello non è Trè…di
fronte a lui si ritrova una ragazza. Bellissima da tirar
scemi, capelli corvini sciolti sulla schiena, grandi occhi azzurri, indosso
solo una camicia appartenente all’amico. Ma una
bambina. Non poteva avere più di diciotto, diciannove anni. Adesso capiva cosa
aveva voluto dire Mike…
“Tu sei Billie
Joe, giusto?” quel tono di voce, impregnato di sfida
gli rimase sempre appiccicato addosso, fin dal primo momento. Lo invita ad
entrare, senza aspettare una risposta…gli da le
spalle, senza preoccuparsi di mettere in mostra quella biancheria intima che la
camicia non riesce a coprire “Trè, c’è un tuo amico
qui..” Rimane per un attimo impalato all’ingresso, finchè
non arriva il ragazzo a prenderlo ed accompagnarlo fino al salotto “Vedo che
hai conosciuto TRacy”…