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Autore: chiocciolina79    26/08/2005    6 recensioni
ciao a tutte! Ho letto il romanzo quest'estate per la prima volta e visto il film solo ieri, ma sono completamente stregata da 3msc! L'idea per questa ff mi è venuta dopo averne letta una stupenda (arcobaleno), ma premetto che non si tratta di plagio! Spero vi piaccia e che la recensirete in tanti, altrimenti grazie ugualmente. Alla prossima, @79
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sua voce strozzata dai singhiozzi gli risuonava ancora nelle orecchie: Pallina era arrivata di corsa e li aveva avvisati de

La sua voce strozzata dai singhiozzi gli risuonava ancora nelle orecchie: Pallina era arrivata di corsa e li aveva avvisati dell’accaduto. La corsa in auto per arrivare sul posto, la vista del sangue, della moto, distrutta, erano immagini così vive nei suoi ricordi… troppo forti per poterlo abbandonare, come la vista del suo corpo senza vita, steso a terra dentro un sacco nero della spazzatura. Non aveva fatto in tempo a salutarlo, dargli un’ultima pacca sulla spalla, dirgli per la prima volta quanto gli volesse bene e quanto gli sarebbe mancato… perché? Perché proprio lui? [Perché, Pollo, te ne sei andato? Non dovevi, come farò senza di te, senza la tua allegria? chi leverò dai casini ora? Chi mi verrà a svegliare per portarmi i tramezzini al salmone?… E’ tutta colpa mia… solo colpa mia non dovevo lasciarti solo, dovevo venire con te… “Questa sera vinco, me lo sento, Step”… vinto… che cos’hai vinto, Pollo, dannazione! – un colpo secco contro il muro, dato col pugno destro lo fecero accorgere che le lacrime gli stavano rigando il volto -  Un posto di sola andata per l’altro mondo?!] Ecco, ce l’aveva fatta di nuovo: anche da morto lo aveva fatto arrabbiare! Morto… ancora non riusciva a credere che il suo amico non fosse più fra loro… Una voce lo distolse da questi pensieri: “È ora di andare” – Paolo gli mise una mano sulla spalla e lo accompagnò in auto alla funzione. Quando arrivarono erano tutti quanti lì, fuori della chiesa ad attendere il feretro per porgere l’estremo saluto al compagno di avventure, a un degno rivale, all’amico fidato, al ragazzo che sotto l’aria da duro nascondeva un animo dolce e sensibile, desideroso di affetto. Pallina era lì, ferma e immobile, lo sguardo fisso verso il punto in cui avrebbe visto spuntare il carro, gli occhi lucidi e gonfi, ma privi di lacrime, perché piante già tutte. Babi le era accanto, premurosa, anche se si sentiva terribilmente a disagio in quel frangente: non aveva mai condiviso certi comportamenti e aveva sempre saputo che continuando in quel modo ci avrebbero rimesso la vita, prima o poi. Il suo pensiero corse a Step: che cosa avrebbe fatto se fosse capitato a lui? Lo vide arrivare, gli sorrise dolcemente, ma il ragazzo non rispose: si diresse verso Pallina, che in un attimo crollò, gettandogli le braccia al collo e scoppiando, fragile come non mai, in un pianto disperato.

 

[…]

 

Il momento più triste era arrivato: le parole del prete erano state molto commoventi, piene di speranza e coraggio, ma c’era davvero la salvezza? Veramente il caro vecchio Pollo era passato “a miglior vita” e non soffriva più? Step non riusciva a credere a quelle parole: il suo amico era lì, chiuso in una bara, il suo corpo sbrindellato per le ferite riportate e per l’autopsia, e presto si sarebbe decomposto, e tutti gli dicevano che, ora, Pollo, stava meglio??? Sentiva crescere la rabbia dentro, avrebbe voluto mettersi a urlare, prendere a pugni chiunque, ma poi qualcosa lo calmò. Un tiepido raggio di sole illuminava il volto di Pallina: stava sorridendo mentre porgeva la rosa rossa sulla bara prima che fosse tumulata. Gli aveva mandato un bacio e aveva fatto un ciao con la mano. Sembrava serena, come se non sentisse quella terribile lontananza che lo tormentava, quasi avvertisse la sua presenza accanto. Si fermò a osservare la sua foto: sorridente e allegro come sempre, fiero e scanzonato, incosciente come al suo solito. Era questo il Pollo che voleva ricordare. All’improvviso l’immagine del suo corpo insanguinato e senza vita, fino ad allora sempre presente davanti ai suoi occhi, lo abbandonò e sorrise: sì, pollo era lì con loro in quel momento, stava dicendo loro di andare avanti, di farsi coraggio e non soffrire per lui.

Stava parlando a ognuno di loro, presenti in chiesa e al cimitero per salutarlo un’ultima volta, e stava regalando a ognuno un ultimo sorriso, un ultimo pensiero per ciascuno.

 

 

 

Vorrei poterti ricordare così
con quel sorriso acceso d'amore
come se fosse uscita di colpo lì
un'occhiata di sole
Vorrei poterti ricordare lo sai
come una storia importante davvero
anche se ha mosso il sentimento che hai
solo un canto leggero
sto pensando a parole di addio
dando un dispiacere
ma nel deserto che lasciano dietro
se trovano da bere

Certi amori regalano
un'emozione per sempre
momenti che restano così
impressi nella mente
Certi amori ti lasciano
una canzone per sempre
parole che restano così
nel cuore della gente

Pallina era stata la prima ragazza a dargli fiducia, affetto: era sempre così materna e protettiva nei suoi confronti da farlo sentire sempre a casa, lui che una “casa” non l’aveva mai avuta. Con lei avrebbe voluto metterne su una, costruire una famiglia, ma il destino, ancora una volta, era stato ingrato con lui. Vedendola sorridere con quella rosa in mano, mentre si accingeva a salutarlo per un’ultima volta, però, non poté non provare gratitudine verso quel Dio di cui ora contemplava il volto per averla portata sulla sua strada e avergli concesso di percorrere una parte di quel cammino insieme. E poi la sua gratitudine era rivolta a Step: all’amico che tante volte lo aveva tolto dai guai, che lo aveva difeso e protetto e, soprattutto, che gli aveva dato fiducia. Si sentiva orgoglioso di essere il suo migliore amico: Step, una freccia nella notte a cavallo della sua moto, l’idolo delle ragazze, il terrore dei teppisti, una leggenda per tutti. Aveva sentito le sue ultime parole: “mi mancherai, Pollo”. Anche lui. Già ora. Tutti i ricordi dei momenti trascorsi insieme, gli stessi a cui stava pensando Step, gli scorrevano davanti.


Vorrei poterti dedicare di più
più di quel tempo che ti posso dare
ma nel mio mondo non ci sei solo tu
e perciò devo andare
Ci sono mari e ci sono colline
che voglio rivedere
ci sono amici che aspettano ancora me
per giocare insieme

Step, non ti voglio lasciare così, come tutti gli altri amici che ci hanno abbandonato prematuramente… E’ vero, l’ho fatto anche io con te, ma voglio tu sappia che da te ho imparato tanto e che, se adesso sono qui, è perchè ora voglio provare a camminare da solo per la mia strada, anche se è un’altra strada. Non ce l’ho mai fatta da solo nella vita terrena, perché ho sempre avuto te e Pallina accanto, angeli custodi sempre presenti, ma ora voglio provarci. Devo provarci. Devo riuscirci.

Non vi dimenticherò mai, amici miei, vi porterò sempre nel mio cuore e mi spiace di non poter più stare con voi, ma io sto bene. Ricordatemi così, felice.


Certi amori regalano
un'emozione per sempre
momenti che restano così
impressi nella mente
Certi amori ti lasciano
una canzone per sempre
parole che restano così
nel cuore della gente
nel cuore della gente!

Certi amori regalano
un'emozione per sempre
momenti belli che restano così
impressi nella mente
di quelli che restano così
nel cuore della gente

 

“Sì, Pollo: è così che ti voglio ricordare”. Step prese per mano Pallina e, insieme agli altri si avviarono ognuno verso la propria casa.

  
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