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Autore: Nano    09/05/2010    3 recensioni
Pubblichiamo anche qui.. Dopo Papà (Nell'omonima festa) Ci dedichiamo oggi alla.. Mamma! Esatto. Auguri a tutte le mamme. Spero vi piaccia. *Che fantasia, gente*
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Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mamma

Ziva stava tornando a casa dall'ufficio. Tony era fuggito dopo la pausa pranzo con la scusa di dover andare a prendere la loro bimba più piccola. Scusa idiota dal momento che tornava sempre a casa con il fratello.
Le mancava il caos della sua famigliola tutta riunita alla sera. Da qualche giorno a quella parte era usanza cenare sempre separati. Perfino lo scorso sabato sera erano andati divisi a mangiare la pizza. Se Tony era in casa, lei non c'era. Se lei era in casa, Tony era in ufficio.
Da quando stavano insieme non era sempre stato così. Un tempo Gibbs era più disposto a farli stare con i loro bambini. Ma ora c'era sempre più bisogno di loro. E chiaramente il tempo andava tolto alla famiglia.
Le mancavano le serate tutti e quattro insieme.
E chissà perchè, quella giornata - il 9 maggio - la possibilità di stare insieme c'era. Ma lei non aveva per nulla voglia di festeggiare il suo pessimo lavoro di madre assente.

"Sssh!"
"Zitta un pò!"
"Papààà.. Mi dice zitta!"
"Ssshh!"
"Eccola!"
Tony fece un salto quando vide la macchina di Ziva entrare nel vialetto della loro casa.
"Ma, papà!"
"Forza ragazzi, ai posti di combattimento."
Il ragazzo più grande annuì con vigore e, prima che la sorellina ricominciasse a protestare, la prese per le braccia e la trascinò con se al piano di sopra.
In cima alle scale scambiò un segnale con il padre, che cominciò a ridere sommessamente.

Il giro della chiave nella serratura riportò i due all'ordine. Tony si lanciò sul divano e chiuse gli occhi mentre il ragazzo andò con la sorella in camera sua, tenendole la bocca chiusa la mise sotto le coperte e si sdraiò con lei.
"Zitto!"
"Zitta tu!"
La piccola rise e si accucciò contro la maglia del fratello.

"Sono a casa!"
Ziva chiuse la porta alle sue spalle e lanciò le chiavi sul tavolino.
Accese le luci del salotto, ma quando vide la sagoma di Tony immobile sul divano spense tutto e lasciò la stanza nel buio totale. Trovò in cucina un biglietto:
La cena è nel forno. Buonanotte.
Ziva accartocciò il biglietto.
Almeno si sarebbe risparmiata tutta la storia della festa della mamma. Si avviò su per le scale, sperando di trovare almeno i suoi piccolini svegli. Aprì piano la porta di una delle due camere, dentro alla quale regnava il buio e il silenzio più totale. Allora andò nell’altra stanza, dove trovò i due bambini addormentati uno a fianco al’altro.
Tornò piano in cucina. L'orologio segnava solo le nove, era strano che tutti fossero già a letto. C'era una pace spettrale, quasi quasi rimpiangeva che le facessero le feste.

"Aahhahaha."
"Zitta!"
"Che bravi che siamo!"
La porta della stanza si riaprì e Tony entrò nella stanza.
"Attori professionisti?"
"Hai visto papà? Ci ha creduto!"
"Ma stai zitta, che tra un pò dormivi davvero."
"Forza, è tutto pronto?"
"Si, papà"
"Perfetto."
"Aspettiamo?"
"Quanto ci mette?"
Tony si sedette sul letto e prese tra le braccia la bimba, tirandole la coda.
"Ci mette poco, fidati di me."

Ziva tornò in salotto, un piatto in mano e un bicchiere nell'altra. Le sue intenzioni di svegliare Tony e farsi fare un pò di coccole furono presto cancellate quando al posto di Tony trovò il divano vuoto.
Lasciando piatto e bicchiere sul tavolo in salotto si avviò alla ricerca di Tony su per le scale.

"Ssssh senti che casino fai!"
"Guarda che se non ti stai zitto non sentiamo la mamma!"
La porta si aprì improvvisamente e la mamma entrò nella stanza, illuminata da decine di candele rosa.
"Mamma?!"
"Mammaaa!"
"Ziva?!"

"Vi chiederei cosa state facendo.. Ma non credo di essere stata invitata!"
"Certo che sei invitata!"
"Sei la festeggiata!"
I due bambini andarono incontro alla madre e la abbracciarono.
"Buona festa, mamma."
Mentre abbracciava i due Ziva guardò dall'alto Tony che sorrideva mentre finiva di accendere le candele.
"Centra qualcosa, lei, signor DiNozzo?"
"Io? Impossibile. Non è stata una mia idea."
Ziva gli sorrise dolcemente, invitandolo ad avvicinarsi.
"Pensavi che ci saremmo dimenticati di te?"
Chiese Tony avvicinandosi alla sua famiglia.
"Non l'ho mai messo in dubbio."
Tony prese in braccio la bimba più piccola e strinse con un braccio libero la donna che più amava, baciandole le labbra.

 

   
 
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