Dolce
come i dango
di slice
Shikamaru si stende
sul suo prato con uno sbuffo che sa quasi di soddisfazione.
Il
sole è alto, il primo pomeriggio è scorso lento
nell'ufficio di Kakashi-sama e l'indomani avrà una missione
per conto del Daymio, ma ora il sonnellino non glielo toglie nessuno.
Infatti
quando sta per cadere in catalessi arriva, acuta, la voce della sua
compagna di team. Non si chiama 'Nessuno', lei.
“Non avresti
dovuto chiedermelo così,” sbraita Ino contro Sai.
Beh,
fin qui tutto è nella norma. Shikamaru s'indigna però
che lo facciano lì, a dieci metri da lui. Sul suo
prato!
La Yamanaka insiste dicendo cose che possono sembrare
scollegate, ma che lui sa sono tutte legate da un filo visibile solo
alle donne; la ragazza è davvero inviperita e, nella testa del
genio, si dipinge l'immagine della compagna che morde una vipera
perché pensare il contrario è così sbagliato che
lo farebbe sbuffare.
Sai cerca di prendere parola, ma la voce di
Ino è sempre più vicina ad incrinarsi e il ragazzo
sembra non sapere davvero dove ha sbagliato. Ma niente panico, ci
pensa lei ad urlarglielo in faccia, non sia mai sia diventato sordo
tutto ad un tratto.
“Ci dovrebbe essere silenzio,”
dice Ino; e Shikamaru annuisce senza rendersene conto, pienamente
concorde. “Ci dovrebbero essere migliaia di margherite bianche,
ti saresti dovuto mettere in ginocchio e...” tira su con il
naso, piagnucolante, “e dov'è l'anello?” conclude,
stridula.
Improvvisamente è tutto troppo chiaro e il Nara
aggrotta la fronte aprendo gli occhi mentre si volta nella loro
direzione.
Sai tira fuori una scatolina e Ino piange più
forte.
Che palle. Tutto quel frignare e poi dice sì lo
stesso. Mah. Donne!
Intanto sorride mentre lo pensa perché
Ino è la sua migliore amica e lui ha visto l'inizio di quel
travagliato tira e molla tra lei e Sai, quindi era giusto vedesse
anche la fine.
Si sente un po' di troppo però, e allora gli
lascia il suo prato, cosciente del fatto che non varrà
come regalo di nozze.
Senza farci troppo
caso si trova a percorrere la strada che porta al quartiere Uchiha.
Sospira.
Non c'è versi, neanche se ne accorge più.
Che fastidio!
Bussa a quel portone recentemente
ristrutturato, come il resto della villa, ma nessuno apre.
Si
passa una mano sui capelli sbuffando, poi si dirige a sud del
quartiere dove sa che c'è un piccolo prato.
Dormire è
bellissimo.
La maggior parte delle volte il suo è un
sonnecchiare, soffice e caldo, non un vero e proprio sonno, ma è
un po' che non si concede tranquillità grazie a Nakaru,
il figlio di Kurenai e di Asuma, ed è proprio per questo che
si lascia irretire dalle spire della pesante fase rem.
Quello non
è il suo prato, ma è verde, è
accogliente. È silenzioso, soprattutto. E lo culla.
Sta sognando di
rientrare a casa quando, facendo gli scalini, crede di cadere. Si
sente cadere davvero, il suo corpo ha uno spasmo, mentre la sua mente
torna un minimo cosciente e la nebbia onirica si dirada poco alla
volta, con graduale e confortante lentezza. L'odore d'Itachi gli
palesa la sua presenza, e un altro, forte e delicato insieme, gli
pervade le narici.
Inspira e aggrotta le sopracciglia aprendo gli
occhi. Quando la visione laterale è offuscata, dal verde,
pensa la sua mente senza conseguente e opportuna spiegazione logica,
si accorge di non essere sullo stesso prato dove si è
addormentato.
Questo pensiero invece arriva subito, lo fa scattare
a sedere come se fosse stato punto da un insetto. E finalmente ha una
visione completa.
Non c'è una spiegazione logica, ma la sua
testa registra tutto quel che vede intorno a sé, annotandosi
la purezza e la bellezza del luogo e del gesto, il significato
di ciò che gli viene offerto senza la costrizione o la pretesa
di un anello. La testa gli gira e gli sembra di avere gli occhi
vagamente lucidi, ma va bene perché ha la bocca asciutta, in
compenso.
Rimane senza fiato, a bocca aperta: si sente piccolo lì
in mezzo, in un campo di migliaia di margherite bianche.
Quando
avverte un leggero movimento accanto a lui si rende conto anche dello
sguardo che ha addosso. Si preme le dita sugli occhi e nasconde il
viso con i palmi mentre torna sdraiato.
Toglie le mani dal viso
arrossendo lievemente, suo malgrado, e guarda l'altro mangiare dei
dango con la sua solita noncuranza.
È così
strano, e grottesco, e surreale. È lui, Itachi, che rende
tutto così strano. Shikamaru non sa come definirlo subito, ma
poi trova risposta in qualcosa che credeva esistesse solo nel
vocabolario femminile. È qualcosa di necessario, che stringe
il cuore e, invece di far male, fa stare così bene che non
faresti altro.
É dolcezza. Ma è la stessa dolcezza
dei dango: non stucca e non annoia.
E non c'è niente di
imbarazzante, scopre, niente che lo sminuisce come uomo, niente che
stona in quella parola posta tra loro due. Gli sta bene così.
E già lo sapeva anche se non lo aveva mai ammesso nemmeno con
sé stesso.
Si gira, prono, e
allunga una mano nel sacchettino dei dango.
L'Uchiha lo sta ancora
guardando mentre ne mangia uno.
Quando però incrocia i suoi
occhi, Itachi rivolge lo sguardo al cielo e Shikamaru lo vede: sulle
labbra è un leggero stirarsi, ma gli occhi sorridono e
brillano, e lui non può che chinarsi a baciargli una guancia.
Se lo è meritato dopotutto, pensa lo stratega prima di
riavere quegli occhi neri su di sé.
Scuote la testa,
mangiandosi una pallina di riso, dolce, e sorride; non riesce ad
evitarselo.
“Che seccatura,” mormora beato, guardando
una margherita che penzola nella sua direzione, quasi parlasse con
lei.
Owari
Nakaru è un anagramma delle consonanti di Kurenai (KRN) e delle vocali di Asuma (AUA), ho fatto questa scelta per la simmetria - persino le mie storie risentono della mia nevrastenia – che si crea: le consonanti in 'Kurenai' sono tre come le vocali di 'Asuma', e formano un nome di tre sillabe. Loro, dopotutto, saranno sempre in tre, no?
Oh insomma, cosa
volete che vi dica? Questi due mi sanno di maschio e di dolcezza
insieme!
Perché, chi mai ha deciso che una cosa escluda
l'altra? Non sono sdolcinati, sono dolci, come i dango. XD
Itachi
adora i dolci, Itachi mi sa di dango, non so, è un uomo, ma mi
sa di dolcioso, a suo modo. E Shikamaru ne rimane abbagliato e
sconvolto. Da una parte gli piace, dall'altra si chiede quello che mi
son chiesta io - ottocientocinquantatre volte, per la precisione -
mentre scrivevo questa shot: non rischieremo tutti il diabete? E la
risposta è sì, ma il nostro - mio e di Shikamaru u.u -
è un problema di prospettiva: chi se ne frega del diabete se
ho Itachi!
Nota: questa trovata delle margherite non è nuova; non è la stessa, copiata pari pari, ma non è comunque mia. Ho visto troppo “Una mamma per amica”. u___u
Vorrei ringraziare qui le persone che hanno recensito le precedenti shot facenti parte di questa raccolta: grazie davvero, a tutte/i. Sono felice che vi siano piaciute.
“Abitudine”
Salice:
ho uno stile delicato e sognante? ^^ Grazie! Urdi usa termini come
'onirico' per parlare di come tratto questa coppia, ma non ho mai
ricevuto un complimento così, è bellissimo,
grazie.
Rohchan: 'graziosa' è un termine che non
speravo nemmeno si potesse attribuire alle mie storie. Non voglio
sminuire altri termini, lo sai come sono e ogni commento positivo per
me è una gioia e una sorpresa, ma 'grazioso' indica qualcosa
di così delicato e ben trattato che mi fa voglia di
abbracciarti! XD Grazie.
“Espulso”
Urdi:
amora! Kakashi Rokudaime è d'obbligo, la vecchiaccia deve
abdicare! Kakashi for president, forever! XDD *fangerlismo mode: on*
Il fatto che i suoi pensieri riempiano la sala e che si veda
quella sensazione che gli esplode dentro e quel dolore che viene,
appunto, espulso, sono felicissima. Era in definitiva quel che
volevo! Grazie tata, grazie davvero.
Elos: è normale
che tu detesta la piega che ha preso il manga, la detesto anch'io. È
così ingiusto che fa davvero rabbia. Sasuke schivo come sempre
ma che ha una motivazione diversa dall'odio per non guardare verso il
fratello fa lo stesso effetto anche a me, fidati. È bello, e
rinfrescante. Grazie. Anche per quello stupendo “è piena
di luce”. *___*
Ainsel: certo che puoi! u.u Eeeh, mi
dispiace ma è una cosa diversa quella che ho scritto, non è
una ItaSasu. XD Però ok, ne prendo nota! ^^ Sakura e Naruto
fanno parte di qualsiasi scena in cui ci sia Sasuke secondo me,
direttamente o indirettamente. Grazie mille.
Chu
I personaggi e i luoghi non mi appartengono, e non c'è lucro.