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Autore: Dils    10/05/2010    4 recensioni
"Il filo sottile che legava i nostri destini, così impossibili da convivere, si è spezzato ed è impossibile sistemare le cose con un nodo ben fatto, ormai. Ho temporeggiato a lungo, cercando un tempo che io stessa non avevo, la mia vita è così breve rispetto alla loro, credevo che, prima o poi, avrei trovato un motivo valido per abbandonare uno dei due e donarmi completamente all’altro."
E se il destino avesse avuto in serbo qualche altro finale per Jacob, Edward e Bella?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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The thread of our destiny.

 

La vita è maligna, beffarda e, spesso, crudelmente ironica. Chi avrebbe mai detto che sarebbe finita così?

Sono stata egoista, lo ammetto, e terribilmente effimera, chiusa nella mia perenne indecisione, nel mio totale menefreghismo.

Ma come potevo scegliere?

Due creature tanto diverse quanto similmente perfette.

Uno fuoco, l’altro ghiaccio.

Uno tenebre, l’altro luce.

Ero attratta da entrambi con la stessa intensità, un’intensità così forte da riuscire a distruggere me e tutto ciò che mi circondava.

Il filo sottile che legava i nostri destini, così impossibili da convivere, si è spezzato ed è impossibile sistemare le cose con un nodo ben fatto, ormai.

Ho temporeggiato a lungo, cercando un tempo che io stessa non avevo, la mia vita è così breve rispetto alla loro, credevo che, prima o poi, avrei trovato un motivo valido per abbandonare uno dei due e donarmi completamente all’altro.

Ma più cercavo, meno trovavo.

Come potevo rinunciare alla vitalità, alla gioia, al calore di una vita terrena? E donarmi completamente, senza rimpianti, alla perfezione del gelo eterno?

E, nello stesso momento, potevo donarmi alla vita ignorando il mio passato e colui che era per due anni aveva rappresentato la mia metà?

Avevo spesso cercato di valutare chi fosse il migliore tra i due, eppure sapevo che i difetti e i pregi dell’uno erano eguali per numero a quelli dell’altro.

Da una parte c’era Edward, il buon vampiro, fermo in una glaciale bellezza da ormai un secolo, con la sua cavalleria, i suoi modi così antichi, il profondo altruismo e quel’alone di mistero che lo contraddistinguevano da chiunque altro.

Poi c’era Jacob, il licantropo spavaldo che aveva fin da subito lottato per me.

Caldo, ironico, solare passionale… rappresentava tutto ciò che la vita poteva offrirmi.

Vivo, Jake era vivo.

E, stare con lui, significava sentire il calore, la vivacità, la speranza, la spensieratezza di una vita terrena più intensamente che mai.

Bello nella sua totale imperfezione, così grande e grosso da sembrare minaccioso anche all’uomo più spavaldo, ma io sapevo che oltre a quella maschera si nascondeva ancora il mio Jacob.

Erano così diversi, eppure così troppo per me.

Sembrava che non se ne accorgessero, che io, stupida umana, rappresentassi tutto ciò che di più bello esistesse al mondo, per loro.

Come facevano a vedere in me tanto?

Non vedevano nell’altro quella perfezione che li completava?

Se Edward era la ragione, Jacob la passione.

Se Jake rappresentava la vita, Edward la morte.

Mi trovavo tra due  metà, nell’incapacità di scegliere.

Ma sapevo che, prima o poi, avrei dovuto fare quella scelta, e che se non ci sarei riuscita qualcuno lo avrebbe fatto per me.

In molti potevano distruggere le mie incertezze, primi tra tutti le due creature che più amavo.

Per quanto ancora avrebbero tollerato il mio silenzio?

Chiusa nei miei dubbi e nelle mie paure, non mi accorgevo che qualcosa era in procinto di cambiare, che quella scelta era ormai stata fatta senza che io potessi fare niente.

 

 

Non erano stati molti i momenti in cui Jacob ed Edward erano rimasti da soli, senza nessun altro, umano, vampiro o licantropo che fosse, fino al momento in cui, ironia della sorte, non furono obbligati a stare vicini per la mia incolumità.*

Per molte sere e molti notti non si parlarono, né guardarono, standosene ognuno al proprio posto, in silenzio.

Edward sembrava una statua di marmo, immobile come non mai, con un’espressione dura, intento a guardare il vuoto. Avrei scommesso che stesse cercando di ignorare i pensieri dell’altro che ne stava seduto non lontano dal vampiro con una strana espressione soddisfatta.

Poi, quasi per caso, incrociarono lo sguardo, e Jacob sorrise.

Un sorriso sincero e cordiale, così accecante e malizioso da non poter essere ignorato.

Ed Edward inevitabilmente rispose, con quella smorfia sghemba e maledettamente sexy che mi aveva fatto innamorare di lui.

In quell’attimo tutto cambiò.

Jacob scoppiò a ridere, ed Edward lo seguì.

Io, dall’alto della mia stanza, silenziosa e sbalordita seguivo rapita la scena.

Poi parlarono, parlarono a lungo.

Non seppi mai cosa si dissero, eppure rimasi tutto il tempo lì, a quella finestra, intenta ad osservargli con assoluta ammirazione.

Se divisi erano creature divine, insieme erano qualcosa di indescrivibile.

Poi Jacob si porse in avanti, prese Edward per la nuca, e lo obbligò a guardarlo negli occhi.

Sapevo che Edward stava leggendo nella mente di Jake e, per qualche motivo, per un attimo, la sorpresa attraversò i suoi occhi.

Eccoli lì, gli uomini (poco importava se uomini non fossero) che più amavo al mondo, uno davanti all’altro, così vicini da sfiorarsi.

Poi successe.

Edward si avvicinò maggiormente a Jake e lo baciò. Un bacio casto e quasi infantile, subito interrotto.

Jacob, poi, sorridendo congiunse le labbra per la seconda volta a quello che, per natura, era sempre stato il suo più grande nemico.

La luce incontrò le tenebre.

Il fuoco si fuse con il ghiaccio, con un’incredibile armonia.

E lo vidi, nitido come non mai, l’alone di amore che li circondava, capii che non sarebbero mai stati raggiungibili per me, ero solo stata l’anello che li aveva fatti congiungere.

Non urlai, non piansi, né mi disperai.

Sapevo che, prima o poi, qualcuno avrebbe scelto per me, ed ero felice che quel qualcuno fossero stati loro due.

Dopotutto avevo saputo che, in qualche modo, in quella storia, ero io quella di troppo.

Loro si appartenevano.

 

 

 

 

Notes.

Uhm. Allora… Ho una spiegazione per questa cosa, sapete? u.ù Il fatto è che non sopporto Isabella Swan, ma adoro immensamente Jacob e, solitamente, scrivo su Jacob e Bella. Ma, ultimamente, mi sono innamorata delle yaoi, in particolare delle Jake/Edward! *-*

Ed è così che è nata questa shot. Spero non abbia scritto una totale schifezza (anche se sono quasi sicura che sia così xD), in tal caso, ma anche in caso contrario eh, un commentino sarebbe gradito :D

Bacioni,

Sbranina alias Diletta.

 

 

* Parlo di quando, in Eclipse, la proteggono da Victoria :)

  
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