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Autore: Jenny_Malfoy    27/08/2005    6 recensioni
Lily vuole dare una lezione a James e Sirius...e chi è il più indicato a darle una mano se non Severus Piton? - Ecco qui la mia prima fiction di HP ambientata al tempo dei Malandrini... spero di essermela cavata, anche se non ne sono pienamente soddisfatta...buona lettura! E recensite, please!! ^_^ (Ho messo "Spoiler" perchè viene nominato un personaggio che appare nel sesto libro...)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ok, questa è la proma one-shot che scrivo ambientata ai tempi dei Malandrini

Ok, questa è la proma one-shot che scrivo ambientata ai tempi dei Malandrini...non ne sono particolarmente convinta, devo anchìora ambientarmi con questi perosonaggi, ma spero di non aver fatto un disastro completo!! Fatemi sapere!! ^_^

Principalmente una Remus/Sirius e Lily/James...ma anche un pizzico di Severus/Lucius...

Zauuuuuuuuu!

JM

 

***

 

~SOLO UNA PICCOLA INNOCENTE VENDETTA...~

 

-Mocciosus!!- la voce squillante e tremendamente irritante di Black risuonò in tutta la sala Grande.

Severus ignorò quella voce e si concentrò sulla propria cena.

-Mocciosus!!- ripeté insistente il Grifondoro. -Che hai, il serpente ti ha mangiato la lingua?- lo canzonò sogghignando.

-Sirius, piantala dai...- gli bisbigliò Remus tirandogli una debole gomitata.

-E perchè? Io mi sto divertendo!- rispose tranquillo l'altro.

-Ma lui no!- esclamò indignata una voce alle loro spalle.

-Evans, ma che piacere vederti!- intervenne sornione James.

-Taci Potter.- replicò secca lei. -Black, tu sai qualcosa dello scherzo fatto a Severus?- proseguì guardando severa il ragazzo.

-Io? E cosa dovrei saperne? Ha semplicemente sbagliato una pozione, se è un fallito non è colpa mia!- si difese spavaldo il moro.

-Certo, come no...- rispose sconcertata Lily. -E comunque i falliti siete tu e il tuo amico Potter, non di certo Severus!- aggiunse stizzita andandosene.

-Lo ha appena difeso?- domandò allibito James.

-Sì, e ti ha dato del fallito!- confermò altrettanto stupito Black. -Era solo uno scherzo innocente il nostro! Che diavolo le viene in mente di patteggiare per quello?? -

-Ha ragione lei.- esordì improvvisamente Remus alzandosi. -Dovreste crescere.- aggiunse pacato, rivolgendo ad entrambi uno sguardo di rimprovero.

Raccolse i libri e raggiunse Lily, che lo aspettava sulla soglia della Sala Grande.

-Ma che hanno tutti oggi?- domandò irritato Sirius.

Il moretto gli rispose con una semplice alzata di spalle.

 

 

-Stai lavorando a qualcosa di nuovo?- domandò Lucius sedendosi nella Sala Comune di Serpeverde.

-Esatto.- rispose semplicemente Severus.

-Vedo che la tua lingua è tornata del colore normale...- osservò serafico il biondo.

-Già.- ringhiò Piton.

-Perchè non lasci perdere questa assurda vendetta?- domandò Malfoy alzando gli occhi al cielo.

-Sempre semplice per te! Non sei tu quello che prendono di mira un giorno sì e l'altro anche!- si infuriò l'altro.

-Calmati! Era solo una proposta!- esclamò infastidito il biondo.

-Scusa...è che mi rendono nervoso...Black più di tutti...- sibilò tra i denti Severus.

-Lo so...- mormorò comprensivo Lucius.

-Ma avranno una piccola lezione...lui e il suo caro amico Potter...- mormorò con un ghigno Severus, parlando più a sé stesso che all'altro. Controllò l'ultima volta gli ingredienti della pozione poi si alzò deciso. -Vado da Slughorn.- annunciò.

 

 

-Remus!! Ehi Remus!- chiamò Sirius correndo per raggiungerlo.

-Che c'è?- chiese il licantropo continuando a leggere seduto all'ombra di un albero.

-Dove sei finito ieri dopo cena? Non ti si è visto fino a tardi!- replicò il moro sedendoglisi accanto.

-Studiavo Aritmanzia con Lily...- rispose lievemente seccato Lupin, chiudendo il libro.

-Passate molto tempo insieme tu e lei...- osservò vago Black, strappando un ciuffo d'erba e giocherellandoci.

-La cosa ti da fastidio?- domandò sospettoso Remus.

-No, certo che no! Però sai com'è fatto James...la gelosia...- si giustificò Sirius.

-Capisco.- ribatté asciutto Lupin. -Se James ha qualche problema, sa che me ne può parlare...- aggiunse riprendendo a leggere.

-Remus, ma che ti succede?- domandò Black sorpreso da quell'atteggiamento distaccato.

-Nulla.- rispose semplicemente l'altro senza alzare il viso.

-Remus...- chiamò di nuovo il moro.

Il mannaro alzò lo sguardo ambrato, che si posò in quello incerto di Sirius.

-Ok, vuoi sapere che c'è? C'è che non ne posso più delle tue bambinate! Sei al sesto anno e dovresti pensare a qualcosa di più serio che dare fastidio a Severus!- sbottò irritato Lupin.

-Io...io pensavo che le apprezzassi, che aiutassero a farti ridere, a farti sentire meglio...- mormorò Black abbassando lo sguardo.

-Una volta forse....ma ora l'unica cosa che riuscirebbe a farmi sentire meglio sarebbe che tu iniziassi a comportarti come una persona adulta che si prende le sue responsabilità, non come un undicenne.- replicò Remus continuando a fissare il suo viso ostinatamente rivolto verso il basso.

-Sono fatto, così...e sarò fatto così anche tra dieci anni...se la cosa non ti va bene, non ti obbligo a starmi vicino.- sbottò l'altro ferito, alzandosi improvvisamente e andandosene furioso.

Lupin lo fissò per un attimo con un misto di stupore e amarezza nello sguardo, ma non lo seguì. Sapeva che aveva ragione, ma sapeva anche che si sarebbe cacciato in un mare di guai con quell'atteggiamento insolente e irresponsabile. Non lo voleva cambiare, voleva solamente che potesse calmarsi un po', almeno quanto bastava per tenersi fuori dai guai...

 

 

Per i giorni successivi Remus e Sirius non si rivolsero la parola, limitandosi a frasi del tipo "Mi passi il succo di zucca?" e affini. James cominciava a non sopportare più quella situazione; Black gli aveva rivelato le parole dure che Lupin gli aveva rivolto e non ne era rimasto troppo sorpreso. Era un po' che osservava il licantropo e lo trovava sempre più malinconico, triste, quasi deluso. E la luna era ancora lontana. Non sapeva spiegarsi cosa lo avesse reso così, ma era determinato a scoprirlo. Infondo erano amici, no?

-Potter, mi stai ascoltando?- domandò seccata Lily, seduta accanto a lui a colazione.

-No Evans...- mormorò in risposta James.

-E' successo qualcosa?- chiese lei cauta, sorpresa dalla reazione così "calma" del moretto.

-Niente, tranquilla...che dicevi?- replicò con un sorrisetto Potter.

-Lascia perdere. Vado in biblioteca, Remus mi sta aspettando...- ribatté lei alzandosi.

James la osservò andare via e finì la colazione proprio mentre un Sirius di pessimo umore lo raggiungeva.

-Codaliscia starà in infermeria ancora per parecchio...- informò atono sedendosi. -Hai litigato di nuovo con la Evans?- chiese poi indicando la ragazza che usciva dalla stanza.

-No, doveva incontrare Remus in biblioteca...- rispose Potter senza entusiasmo.

-Tu pensi che...?- azzardò cauto Black.

-Non lo so.- replicò semplicemente il moretto.

-Andiamo!- esclamò risoluto Sirius dopo qualche istante.

-No!- rispose deciso James.

-Da quando ti fai scrupoli di coscienza?- chiese esasperato l'altro. -Coraggio, muovi quel culo e vieni in biblioteca.- aggiunse sicuro.

Senza replicare James si alzò e lo seguì rassegnato.

 

 

-Sei sicura?- domandò titubante Remus.

-Certo! Figurati se quei due mettono piede in biblioteca!- rispose sicura Lily.

-Ehi! che vorrebbe dire?- soffiò James da dietro lo scaffale.

-Silenzio imbecille! Non sento cosa sta dicendo!- bisbigliò Sirius.

-E' che si comporta da idiota...- mormorò afflitto Lupin.

-Ne so qualcosa...- sospirò la Evans.

-Non posso dirglielo, e di certo non lo capirà da solo preso com'è da se stesso...- proseguì Remus con un sorrisetto ironico.

-Per questo va tanto d'accordo con James, si comportano da lattanti tutti e due...- precisò Lily con un ghigno.

-Ma James è pazzo di te, solo che...- esclamò il mannaro.

-Solo che non saprà mai che anch'io lo sono.- concluse lei.

-Perchè non ti decidi a dirglielo?- chiese confuso Lupin.

-Non lo so...forse ho paura che non faccia sul serio...- mormorò la rossa mesta.

-Come "non faccio sul serio"!?- sibilò Potter.

-Shhh!- lo ammonì innervosito Black.

-Tu piuttosto...- riprese la ragazza. -Dovresti parlarci, dirgli tutto...-

-Coraggio...hai mai visto nessuno più eterosessuale di lui?- domandò scoraggiato Remus.

-A dire la verità sì...- replicò Lily con un sorrisetto. -Ma il punto è che non potrai mai saperlo se non gli parli!-

-L'ultimo tentativo non è andato un granché bene, come avrai notato...- obbiettò lui.

-Ma a chi si riferisce Remus?- domandò confuso James.

-Fai silenzio!- ripeté irritato Sirius.

-Non devi fargli una predica, devi dirgli cosa provi.- protestò la rossa.

-Ma Lily...non è possibile...non intendo mettere a rischio la nostra amicizia.- decretò il licantropo.

-Senti, l'ho osservato parecchio, ultimamente è sempre giù di corda, mangia poco e parla meno del solito...non che sia un problema, ma è strano...- iniziò la Evans.

-Come puoi pensare che c'entri?- domandò Lupin testardo.

-Allora lo farò io!- esclamò decisa Lily ignorando la domanda dell'altro.

-Cos...NO!- ribatté Remus beccandosi un'occhiataccia da Madama Prince. -No! Non ti azzardare...- riprese a bassa voce.

-Ehi, stavo scherzando!- rise lei. -Oh, devo andare, ho un appuntamento...- aggiunse alzandosi.

-Un appuntamento?- domandò confuso Lupin.

-Ti spiegherò!- esclamò la Evans già lontana.

Senza farsi notare James e Sirius sgusciarono fuori dalla biblioteca, avviandosi verso il giardino.

-Vuoi dirmi che ti prende? Di chi parlava Remus? Dove diavolo è Lily?- chiese isterico Potter, mentre Black rimaneva in silenzio, assorto nei suoi pensieri e visibilmente innervosito dalle domande dell'altro.

-Parlava di me idiota!! Remus parlava di me!- esplose fermandosi improvvisamente. -E che diavolo vuoi che ne sappia di Lily?- aggiunse esasperato.

-Cos...di te!?- domandò confuso James.

-Sì, di me!- confermò Sirius prendendosi la testa tra le mani.

Prima che il moretto potesse dire altro l'amico aveva fatto dietrofront ed era tornato sui suoi passi.

 

 

-Sei sicuro?- domandò titubante Lily.

-Certo, sta' tranquilla...- la rassicurò scocciato Severus.

-E va bene, ma questa cosa non mi convince...- acconsentì lei controvoglia.

-Non ti fidi di me?- chiese il ragazzo con un sorrisetto.

-Non è questo, è che...- esordì lei incerta. -Non gli farà del male vero?-

-No, li metterà solamente un po' nei guai...- rispose tranquillo lui consegnando la boccetta alla giovane. -Mi raccomando, Potter e Black, non sbagliare.- si raccomandò Piton.

 

 

Quella sera a cena non si videro né James, né Sirius.

-E' molto strano, dove diavolo saranno finiti?- chiese Remus alzandosi da tavola. Lily lo imitò e insieme si avviarono verso il dormitorio Grifondoro.

-Non lo so, non li vedo da ore...- rispose lievemente preoccupata la rossa.

Entrati nella sala comune la Evans notò Potter sul divano e si affrettò prima che riuscisse a sfuggire.

-Di' un po', Potter, dove siete finiti tu e il tuo amico Black?- chiese con fare severo.

-Lil...ehm, Evans...ma che pia-piacere...- balbettò James saltando in piedi e iniziando ad indietreggiare.

-Che ti prende?- domandò la ragazza perplessa.

-N-nulla...- rispose con una risatina nervosa Potter, inciampando in qualcosa e cadendo all'indietro. Quel qualcosa lanciò un impropero e si alzò in piedi.

-Black?- chiese esterefatta la rossa. -Che ci facevi lì dietro?-

-Io...ehm, ecco...ah, Re-Remus, ci sei anche tu...- esordì imbarazzato, aiutando maldestramente James ad alzarsi.

-Ragazzi, che succede?- domandò sospettosa Lily, assottogliando gli occhi.

-Nulla, è che...- cercò di giustificarsi Potter.

-E' che non ci sentiamo bene!- concluse per lui Sirius.

-Capisco...- borbottò lei pensierosa. Era un'occasione d'oro. -Domani abbiamo un compito di Pozioni, prendete questa altrimenti sareste capaci di non presentarvi...- disse porgendo loro la boccetta.

-Grazie Evans.- rispose stupito James.

Lei fece un cenno e con un abbozzo di sorriso salutò i presenti e si defilò velocemente nel proprio dormitorio.

-Io adoro quella ragazza...- mormorò sognante il moretto

Nel frattempo Remus si era accomodato nel divanetto lì accanto, immergendosi nella lettura di un enorme tomo di Trasfigurazione.

James e Sirius si guardarono perplessi, non aveva detto neanche una parola.

-Coraggio parlagli!- sussurrò Potter.

-E che dovrei dirgli?- chiese agitato Black.

-E io che ne so??- bisbigliò il moretto con un'alzata di spalle. Poi svitò il tappo della boccetta e ne bevve un sorso, porgendola poi a Sirius, che lo imitò.

Si sedettero per un attimo sul divano, Potter immerso nei propri pensieri e Black intento ad osservare di nascosto Remus.

Improvvisamente il moretto si alzò e si incamminò deciso verso la scala dei dormitori femminili.

-James, ma che diavolo stai facendo?- chiese Lupin perplesso osservando l'amico finire con il sedere a terra.

-Devo assolutamente parlare a Lily!- esclamò determinato ricominciando a salire e finendo a terra.

Remus si alzò sbuffando e salì nel dormitorio maschile, alla ricerca di un po' di tranquillità, mentre Potter continuava la sua battaglia contro la scala.

 

 

-Sei sicuro che ti puoi fidare di lei?- domandò preoccupato Malfoy.

-Calmati Lucius...- esordì Severus sedendoglisi accanto. -Darà loro la pozione...-

-Lo spero...non ti voglio vedere nei guai per colpa di quel traditore di Black e della sua compagnia...- rispose il biondo accarezzado il volto dell'altro.

-Tranquillo, non ha modo di mettermi in mezzo...- replicò con un sorriso Piton, sporgendosi a baciare Lucius a fior di labbra. -Adesso vai...la tua Cissy ti aspetta...- aggiunse separandosi da lui.

-Stanotte può anche aspettare, abbiamo una tua vittoria da festeggiare, no?- ribatté malizioso Malfoy, attorando a sé l'amante.

 

 

La porta del dormitorio si era appena chiusa a chiave, lo aveva udito distintamente. Eppure sentiva ancora i rumori provenienti dalla sala comune che testimoniavano che James stava ancora lottando contro i suoi mulini a vento.

-Sirius sei tu?- chiese sporgendosi dal baldacchino.

Vide il ragazzo appoggiato alla porta chiusa che gli rivolgeva uno strano sguardo.

-Sirius, ti senti bene?- domandò inquieto.

Black avanzo velocemente fino al letto e vi si sedette, fissando negli occhi il licantropo. Con un gesto fulmnineo chiuse il libro e lo gettò a terra, prendendo le mani di Remus tra le sue.

-Si-Sirius...che hai?-  chiese di nuovo Lupin, fissandolo impietrito.

-Ho sentito te e Lily in biblioteca.- rispose semplicemente Black, senza staccare gli occhi da quelli del mannaro, il cui viso assunse un'assurda tonalità di rosso.

-Cosa? Hai origliato??- domandò esterefatto.

-Esattamente...- replicò tranquillo Sirius. -Volevi che mi prendessi le mie responsabilità?- aggiunse poi.

-Sì..ma cos...- ma le parole gli morirono in gola quando Black si sporse e fece incontrare le loro labbra.

Incredulo Remus non si oppose e si lasciò andare, ricambiando il lento e tenero bacio che Sirius aveva iniziato.

-Aprite!! Presto! James si è sentito male!- una voce preoccupata e familiare giunse loro da dietro la porta.

Saltarono in piedi e la aprirono, trovandosi davanti a Lily Evans, estremamente agitata e in pigiama.

-Che succede?- domandò allarmato Remus.

-James...lui è...- ma non riuscì a finire la frase. Sirius si accasiò a terra privo di sensi, mentre il suo volto si faceva sempre più pallido.

-Portiamolo in infermeria!- esclamò Lupin preoccupato.

 

 

-Coraggio...vedrai che non è niente, avranno mangiato qualcosa andato a male....- cercò di rassicurarla Remus.

-No, è colpa mia!! Mia e della mia stupidità!- esclamò lei mentre le lacrime le scendevano dagli occhi color smeraldo.

-Cosa stai dicendo Lily?- chiese confuso Lupin.

-Severus...mi ha detto che la pozione non avrebbe fatto loro del male!- rispose lei lasciando si abbracciare.

La porta dell'infermeria si aprì e Madama Chips fece loro un piccolo sorriso.

-Staranno bene...- annunciò osservando i due lasciar andare il respiro.

-Possiamo vederli?- chiese ansiosa la ragazza.

-Certo.- acconsentì la donna. -Tra poco arriverà il preside, vuole sapere che è successo...- aggiunse facendo loro strada verso i letti.

Li lasciò soli e i due si avvicinarono a James e Sirius, che bevevano controvoglia un medicinale dal nome impronunciabile.

-Come stai?- chiese timorosa la rossa a Potter.

-Alla grande...- rispose sarcastico il moretto.

-Puoi dirci che diavolo era quella pozione!?- scattò Black infuriato.

-Io...io non lo so...- mormorò lei abbassando lo sguardo.

-Come sarebbe a dire che non lo sai?- domandò incredulo James.

-Io volevo solo che la smetteste di prendervela con lui...ha detto che non vi sarebbe accaduto nulla di male...- singhiozzò lei. Remus le cinse le spalle amichevolmente.

-Di chi parli?- chiese incerto Black.

-Severus...quel verme mi ha ingannato...e io che mi sono fidata! Sono una stupida!- replicò facendo per andarsene.

James si alzò a fatica e la raggiunse nello scompartimento accanto.

-Mi dispiace...- mormorò Sirius. -Non volevo ferirti...-

-Di che stai parlando?- chiese Remus confuso.

-Mi sento un idiota per come ti sono piombato addosso prima...- replicò distogliendo lo sguardo.

-A me non è dispiaciuto...- commentò con un ghigno Lupin.

Sirius alzò lo sguardo sorpreso e sorrise a sua volta, facendo cenno al mannaro di avvicinarsi. L'altro obbedì e si sedette sul letto, passandogli una mano sulla guancia.

-Stupido, perchè non mi hai mai detto nulla?- chiese in un sussurro Black.

Remus si fece scappare un risatina ironica, poi lo fissò negli occhi.

-Mi sentivo uno stupido ad amare il mio migliore amico... e poi, con quello che sono ti avrei portato solo guai...- rispose imbarazzato, distogliendo lo sguardo.

-Ehi, io adoro tutto di te...compresi i malumori mensili!- rispose l'altro appoggiando la fronte contro quella del licantropo, che sorrise apertamente.

Senza dire altro Black fece incontrare di nuovo le loro labbra, scattando indietro non appena qualcuno si schiarì la voce dietro di loro.

-Li-Lily...- balbettò Remus assumendo una simpatica colorazione scarlatta.

-C'è il preside...- annunciò con un sorriso, aiutando James a rimettersi a letto e posandogli un bacio sulla guancia.

Un uomo alto e con un'espressione grave fece il suo ingresso nella stanza.

-Bene ragazzi, gradirei sapere che è successo.- esordì severo.

Lily fece per parlare e spiegare il tutto, ma James fu più veloce.

-E' colpa mia professor Dippett.- informò con profondo stupore della rossa. -Volevo proparare una pozione che aiutasse me e Sirius a memorizzare le informazioni per il compito di Pozioni, dato che eravamo molto indietro...ma qualcosa è andato storto...- mentì assumendo un aria colpevole.

-Mi sembra che lei non sia proprio il miglior studente della scuola in Pozioni, è stato un gesto sconsiderato. Trenta punti in meno a Grifondoro e una punizione di tre giorni con Slughorn, magari imparerà che si studia in tempo per i test!- decretò il preside prima di lasciare la stanza.

-Perchè hai fatto una cosa del genere?- domandò Lily severa avvicinandosi al moretto.

-Perchè non voglio vedere queste belle mani rivinate dal pulire calderoni...- rispose sorridente Potter prendendo le mani della rossa e posandovi dei lievi baci. -E poi ci sono abituato...- aggiunse con un ghigno. -Piuttosto...voi due potreste spiegarci la scena di poco fa?- riprese mentre il ghigno si allargava.

Remus riprese il colorito amaranto di poco prima e Sirius sorrise attirandolo a sé.

-Fatti un po' gli affari tuoi Potter!- lo sgridò Lily abbassandosi a baciarlo, mentre Black approfittò della "distrazione" dell'amico per avvicinarsi a al licantropo e mormorargli qualcosa all'orecchio.

Remus si ritrasse con un enorme sorriso e si avventòsulle sue labbra, mormorando un confuso -Anch'io- in risposta.

 

 

~THE END~

 

  
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