Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: sweetevil    12/05/2010    3 recensioni
Ho deciso di dare una possibilità alla storia che mi gira per la testa da un pò di tempo. Eccola qua! Dal primo cap:Non so cosa farò, se mi accamperò in qualche giardino pubblico sperando che nessuno mi scopra o se avrò la fortuna di incontrare qualche anima persa come me che mi offra rifugio- Spero vi piaccia Ho modificato il rating, perchè come sappiamo, quei cinque non sono certo il massimo di finezza e galanteria!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ok... tutte queste meravigliose fan fic sui mitici Guns n' Roses hanno riacceso in me la voglia di scrivere, perciò... questa è la storia che aleggia da un pò nella mia mente,  spero vi piaccia, e se non fosse così, vi prego informatemi che è una cosa oscena, ok?



Los Angeles.

Una gran bella città penserete voi.  Ma vi assicuro che se doveste percorrerla tutta a piedi cambiereste sicuramente idea. Non mi piace fare l’autostop e chiedere passaggi a persone che non conosco. Non si sa mai in che persone potresti imbatterti. Anche se neanche io sono molto raccomandabile. Indosso un paio di Jeans scoloriti strappati in più punti, All Star nere distrutte pure quelle e una maglia senza maniche scolorita. Forse un tempo era blu, non lo so. Chi vorrebbe mai offrire un passaggio a una così? A parte qualche maniaco si capisce. Eppure mi piace. Questa città così piena di vita sin dalle prime luci dell’alba, o forse dalla notte precedente. Non so cosa farò, se mi accamperò in qualche giardino pubblico sperando che nessuno mi scopra o se avrò la fortuna di incontrare qualche anima persa come me che mi offra rifugio. Ma ho uno scopo, devo ritrovare mio fratello. Non è veramente mio fratello, la sua famiglia mi ha adottato quando ero piccola, ma lui è l’unico punto di riferimento che abbia mai avuto nella vita. È  triste che io abbia solo 20 anni e nessuno scopo nella vita, nessun sogno. Lui si invece. Aveva un bel sogno, ambizioso, forse da megalomane, ma era il suo sogno e se ne è andato per inseguirlo. Sono felice che l’abbia fatto, questa città è sicuramente in grado di permettergli di divenire ciò che desidera, solo.. non doveva farlo in quel modo. Non una parola, nessun segnale da interpretare, nessun indizio. Una sera sono andata a dormire e lui era nel letto accanto al mio, a ridere e scherzare come sempre e la mattina dopo era sparito insieme al suo zaino e qualche vestito. Sopra il suo letto ancora fatto c’era un biglietto con scritte tre misere frasi “Scusa ma qui non riesco più a vivere, vado a tentare la fortuna nella città degli angeli. Mi mancherai, mi manchi già ora. Ti amo”. Ho aspettato la fine della scuola, per far contenta la donna che chiamo mamma, e il mattino dopo la chiusura della High School ho preso un pullman per L.A. Non avevo soldi per fare il biglietto, così quando è salito il controllore mi sono nascosta sotto i seggiolini agli ultimi posti, e ho passato le ultime due ore di viaggio rannicchiata sotto il culo di due vecchiette che non si sono minimamente accorte della mia presenza. Gli ho rubato anche qualche soldo, avevano lasciato le borsette ai loro piedi, così.. Ma l’importante è essere arrivati. Sono distrutta fisicamente, sfiderei chiunque a non esserlo visto la scomoda posizione che sono stata costretta ad assumere, ma non mi arrenderò per un po’ di stanchezza, devo scovare mio fratello tra migliaia di altre persone, e non idea di dove cominciare, perciò è meglio se mi do una mossa.

Mi avvicino con fare da turista a un negozietto che vende veramente un po’ di tutto, dai souvenir ai pacchetti di patatine e altre schifezze, e mentre controllo che il commesso –un giovane dai capelli neri unti appiccicati alla fronte, con una logora coppola grigia sulla testa intento a sfogliare un giornale con aria molto interessata- non mi noti metto in borsa una cartina della città, qualche pacchetto di sigarette e qualcosa da mettere sotto i denti, poi mi avvicino alla cassa. Sembrerebbe che abbia qualcosa da nascondere, se dopo aver passato qualche minuto immersa tra gli scaffali me ne andassi subito, quasi scappando. Perciò decido di prendere una bottiglia di vino da un dollaro –Dio solo sa che schifezza sia- e vado a pagare. Ci mette un po’ ad accorgersi di me –avrei potuto benissimo andarmene senza passare dalla cassa- e quando alza lo sguardo arrossisce in modo vistoso e butta il giornale che stava guardando sotto la cassa. Ci credo che era interessato, non era certo letteratura quella, era uno di quegli squallidi giornali con foto di modelle in topless o completamente nude che mettono il mostra il loro seno abbondante o i loro culi perfetti. Mi hanno sempre innervosito quelle, non che abbia niente da invidiargli –oddio, un pochino di seno in più non guasterebbe, ma tutto sommato anche con una misera seconda faccio la mia figura- ma non riesco a capire come possano accettare di vendersi in quel modo. Non credo lo facciano per soldi, la maggior parte di loro viene da famiglie agiate e non avrebbero faticato molto per trovarsi un lavoro. Dopo aver pagato il mio “Night Train Express” –il nome del vino- mi allontano veloce ma non troppo da quello squallido ragazzo, che sono sicura, non appena mi sono girata ha iniziato a guardarmi il culo, magari immaginandoselo nudo come quelli che osservava nel giornale di poco fa. Poco male, almeno non ha notato la borsa particolarmente gonfia.

Ed ora, eccomi qua. Non so che darei per stringere quel pazzo tra le mie braccia, e invece l’unica cosa che posso stringere è la bottiglia nella mia mano. Credo che inizierò a berla, sto iniziando a deprimermi, e ho davvero bisogno di qualcosa che mi tiri un po’ su. Tolgo l’adesivo dal tappo, lo svito e.. giù il primo sorso tutto alla goccia, come mi ha insegnato il mio fratellone.

-Ahhh cazzo!!- Accidenti è troppo forte! Fammi un po’ vedere.. 19 gradi.. praticamente ti distrugge il fegato anche solo a guardarlo

-Tutto a posto?- il ragazzo del negozio mi fa sussultare, sbucando da dietro l’angolo

-Ehi che fai, mi segui? Guarda che non sono una compagnia molto raccomandabile, posso diventare pericolosa se voglio. Conosco un paio di mosse in grado di mettere KO anche un pugile professionista- ok, forse ho esagerato, ma questo qua non mi ispira per niente fiducia, e preferisco tenerlo il più lontano possibile

-No, no io non ti stavo seguendo, ho finito ora il mio turno, stavo andando a casa-

- Ah.. ok- Non so perché, ma qualcosa mi dice che la prima impressione che ho avuto su di lui era sbagliata, comunque preferisco ignorare la seconda impressione e continuare ad ascoltare la prima, come si dice, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio

- Di un po’, tu non hai un posto dove stare vero? Scommetto che è la prima volta che metti piede nella città degli angeli, altrimenti sapresti che non è tanto facile fregare il vecchio Izzy-

-Come scusa?- credo di aver capito dove porta questo discorso. Lui si è accorto che ho rubato, ma mi ha lasciato uscire dal negozio facendo finta di niente, dopo di che mi ha seguito e ora pretenderà che faccia sesso con lui se non voglio essere denunciata.. ma che sfiga, eppure mi consideravo brava in questo genere di cose.

- Non preoccuparti, non ti denuncerò se è questo di cui hai paura- ed ecco che arriva il ricatto – anch’io l’ho fatto un’infinità di volte prima di trovarmi un lavoro! Ah, piacere io sono Izzy-

Guardo la mano che ha allungato verso di me, e pian piano gli do la mia

- Piacere, sono Keira. Sentiamo, per quale motivo non vuoi denunciarmi? Ho rubato nel negozio nel quale lavori-

- Ah, allora avevo ragione! Sai non ero sicuro che avessi rubato veramente, ti sei fregata da sola!-

Non ci credo. Mi ha fregato. Accidenti che stupida. Lo guardo che si appoggia ad un palo mentre ride

-Non è divertente-

-Si che lo è invece! Dai, non fare quella faccia! Non voglio davvero denunciarti, non mi importa nulla, se fosse per me potresti venire a rubare in quel negozio quando ti pare, è solo un modo per mettere un po’ di soldi da parte. E, sai che ti dico? Mi sei simpatica, posso offrirti un posto dove stare, per il momento gratis, non appena avrai trovato un lavoro mi pagherai l’affitto-

- E di preciso, dov’è questo posto che mi stai offrendo?-  Scommetto che è a casa sua

- Ho una stanza in più, tanto Axl preferisce il garage..-

- Lo sapevo! Sei un maniaco sessuale che ricatta le ragazze in cambio di sesso! Mi spiace ma con me questa cosa non attacca, denunciami piuttosto, ma non verrò mai a letto con te!- mi guarda come se avessi detto la cosa più strana del mondo, comincio a pensare che non sia un maniaco, ma solo scemo, molto molto scemo.

-Cosa? Io maniaco sessuale? No! Ma scherziamo? è vero che mi piace il sesso,se poi tutte le ragazze fossero carine come te.. ma no, non sono un maniaco- Forse dice la verità, o forse no, ma tanto non ho nulla da perdere, e sinceramente, tra una stanza nella casa di un tipo alquanto strano e il bordo di una strada poco trafficata.. bhè preferisco la prima per passare la notte.

-Allora? accetti?-

-Chi è Axl?-

-L'altro coinquilino- ma mi ha preso per scema?

- Fin qui c'ero arrivata anche da sola, intendevo dire che tipo è, cosa fa per vivere , se è un tipo a posto-

-Bhè.. Axl è Axl, niente di più, niente di meno. è unico e irripetibile. Axl non ha 24 anni, ha un milione di anni, lui ha visto tutto-

- Ma.. è un tipo tranquillo oppure uno psicopatico con tendenze omicide?-

-E' tranquillo, a meno che qualcuno o qualcosa non lo faccia incazzare, in quel caso diventa uno psicopatico con tendenze omicide- Perfetto, vivrò in casa con un malato di mente e uno scemo, non potevo aspirare di più dalla vita!

- Ok, verrò a casa tua, fammi strada-

- Vedrai, non te ne pentirai!-

-L'ho già fatto-

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: sweetevil