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Autore: JimmyHouse    12/05/2010    5 recensioni
Non fatevi ingannare dal titolo, non c'è nulla di serio, assolutamente niente... si tratta di un'accesa discussione tra alcuni membri della squadra che.. beh.. leggete!
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Abigail Sciuto, Anthony DiNozzo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tornata con un’altra fantastica stupidissima storia, ancora più demenziale della precedente.

-No, no, no- disse Tony cercando in un qualche modo di enfatizzare le parole con un lento gesto della testa. -Oh sì invece- ribatté Abby con fare sicuro. Era riuscita a convincere Ziva, McGee, Ducky e Palmer e doveva riuscirci anche con DiNozzo. -Ti ho detto di no e questa è la mia risposta definitiva, ci scoprirebbe ancora prima di cominciare, chiaro?- ormai era da mezz’ora che litigavano chiusi nella sala autopsie con gli altri che facevano da spettatori. -Se posso intervenire- s’intromise Ducky con il suo solito tono tranquillo- credo che Abigail stia per l’appunto trovando un sistema perché Gibbs ci scopra. -Esatto!- esclamò lei alzando le braccia in alto. -Sì, ok- disse lui ricominciando con il suo tono polemico- il problema è che se tu gli fai uno scherzo ti dà un bacino, se io ci provassi mi farebbe volare la testa fuori dalla finestra con uno scappellotto- naturalmente non disse tutto quello che aveva in mente, altrimenti la frase sarebbe andata avanti più o meno così: Dopo di che, trovando la mia testa per strada l’avrebbe presa, messa in macchina e portata a casa, l’avrebbe usata come un pallone, giocando per lo più a basket o a calcio. Dopo averla quasi demolita del tutto l’avrebbe portata nella sua cantina e, mettendola in una magica pozione costituita da Bourbon e segatura l’avrebbe mummificata, per poi farne un trofeo di guerra.
Forse era davvero il caso di tralasciare quella parte.
-Senti DiNozzo, lo sai bene anche tu che tra una settimana è il suo compleanno, giusto?
-Sì lo so- Ovviamente non aggiunse che aveva già comprato almeno sette regali diversi perché perennemente indeciso su quale fosse il migliore.
-E allora perché non vuoi fargli una festa?
-Non è quello che ho detto- spiegò quasi al limite dell’esasperazione Tony congiungendo le mani e pregando che presto quella tortura finisse.
-E allora cosa staresti tentando di dire?
Uh,, questa era una novità, Abby che lo lasciava parlare. Strano. Tanto lo avrebbe interrotto a metà discorso o giù di lì.
-Beh, potremmo organizzare la festa, ma non vedo perché…
-ECCO- sbottò lei tutto d’un tratto interrompendo (come da programma) il ragazzo, anche lei sembrava essere al limite dell’esasperazione ed il pubblico cominciava ad annoiarsi- vedi? Non la vuoi organizzare!
-Sì INVECE!!! Se tu mi ascoltassi mentre parlo l’avresti già capito! Voglio…
-LASCIA CHE SIA IO A…-
-VEDI NON MI LASCI…-
-TONY IO SO-
-Ragazzi, ragazzi, RAGAZZI- intervenne Jimmy Palmer tentando di prendere in mano la situazione. Tutti si voltarono verso di lui che immediatamente si ridimensionò, così loro cominciarono di nuovo ad urlare.
Ad interromperli, molto fortunatamente per loro, non fu Gibbs, bensì il direttore Sheppard, che passava di là per alcune carte molto importanti.
Dopo aver capito quello che stava succedendo dovette schierarsi dalla parte di Abby, soprattutto per due motivi: primo voleva che qualcuno facesse degli scherzi a Gibbs e non ci trovava nulla di male, secondo Abby riusciva a tenere il broncio per molto, molto, molto tempo.
-Siete tutti contro di me. La festa va bene, ma perché dovremmo fare anche degli scherzi?
Finalmente riuscì a completare la frase e si sentì quasi euforico per un breve momento mentre pensava a tutto il tempo che gli era servito per dirla tutta.
-Perché altrimenti scoprirebbe subito la festa, sono come un diversivo.
-Molto pericoloso.
-Bene- disse Abby alzando gli occhi al cielo- chi ha paura della reazione di Gibbs alzi la mano.
Tony non alzò la mano, non voleva apparire codardo, così tutti lo guardarono con disappunto.
-Beh, non ho paura della sua reazione perché non ho intenzione di fargli niente.
Il direttore Sheppard venne chiamato proprio in quel momento così, dopo aver salutato tutti e raccomandato di tornare presto al lavoro, se ne andò.
Non appena le porte si furono chiuse alle sue spalle Abby cominciò, seguita da tutti gli altri, a fare a Tony il verso del pollo.
Non poteva permettere a loro di prenderlo in giro in quella maniera. Ci pensò bene. In quegli anni aveva accumulato insulti, scappellotti e beh, più o meno ogni cosa. Uno in più non avrebbe fatto alcuna differenza.
-Va bene, ok, ci sto.
Quando Abby finì di esultare cominciarono a preparare il loro piano.

Nessuno di loro si era accorto che dalla telecamera del laboratorio qualcuno li stava osservando con un sorriso compiaciuto stampato sul volto dall’inizio della riunione. Scosse la testa sempre sorridendo.
Appunto mentale: dare uno scappellotto a DiNozzo

Sì, come avrete notato sono una maniaca degli scappellotti, ma che ci volete fare?? Molto bene… hai letto questa storia? Ora sei gentilmente obbligato a commentarla. =)
  
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