Goodbye!
Era una
giornata piuttosto afosa, e all’interno degli uffici del CBI era difficile
rimanere concentrati sul proprio lavoro, mentre tutto intorno a te si
scioglieva sotto i caldi raggi di sole che entravano prepotentemente attraverso
alcune fessure delle tende affisse alle finestre.
Erano
passati due anni esatti da quando la loro vita era cambiata irrimediabilmente.
Red John
era rimasto ucciso in un conflitto a fuoco dopo essere stato scovato e
circondato dagli agenti del CBI e dalle forza dell’FBI, giunti in soccorso.
Da quel
giorno…tutto il resto divenne passato.
Lisbon
era stata promossa a capo del dipartimento, dopo che
Le loro
vite erano cambiate, ma le loro strade continuavano ad incrociarsi; l’unico ad
essersi allontanato definitivamente fu Jane, che dopo aver lasciato il CBI si
trasferì chissà dove senza lasciare né un indirizzo né un numero di telefono;
ma in fondo c’era da aspettarselo, dopotutto non li aveva neanche salutati.
Lisbon
non riusciva a capacitarsene; rimase chiusa in casa per una settimana tentando
di capire il motivo di tutto ciò; gli aveva frantumato il cuore in mille
pezzettini.
Dopo
quello che avevano passato, dopo tutti gli anni che avevano trascorso l’uno
affianco all’altra, e dopo quello che lui rappresentava per lei, non era stato
neanche capace di dirgli addio.
Se ne era
andato all’improvviso, proprio come era entrato a far parte della sua vita…come
un fulmine a ciel sereno.
Il resto
della squadra non l’aveva certo presa meglio…Cho e Rigsby si sentivano traditi
dal suo comportamento; ormai pensavano di meritarsi un po’ di rispetto,
dopotutto lo consideravano un amico; Van Pelt invece, che era sempre stata
affascinata dal comportamento e dagli atteggiamenti di Jane, rimase
profondamente delusa; lo considerava come un fratello maggiore con un grande
vuoto nel cuore, che voleva a tutti i costi colmare con l’aiuto della squadra.
Con il
passare degli anni erano diventati una famiglia, dove ognuno aveva bisogno
dell’altro per completarsi.
Ciascuno
aveva portato qualcosa di nuovo nella vita dell’altro, e caso dopo caso erano
diventati parte di qualcosa.
Una sera,
tornando nel suo ufficio dopo aver tenuto una conferenza con diversi
giornalisti riguardante l’ultimo caso, Lisbon trovò una lettera sulla sua
scrivania.
Si
sedette comodamente sulla sedia, e non appena riconobbe la calligrafia, il suo
cuore perse un battito.
“Cara
Teresa,
sono
consapevole del fatto che tu sei ancora infuriata con me, e sono più che certo
che qualsiasi cosa ti dica adesso, non mi perdoneresti mai, ma vorrei provare a
spiegarti.
Al mio
arrivo al CBI ero un uomo distrutto, con un unico scopo in mente: la vendetta.
Con il
passare degli anni però, mi sono affezionato ai ragazzi, ma soprattutto a te!
Sapevo che non potevo permettermelo, perché avrei messo te in grave pericolo,
ma era altrettanto vero che faceva terribilmente male starti accanto senza
poterti dire quanto ti amassi!
Ogni
giorno nascondevo i miei sentimenti il più lontano possibile dal mio cuore, in
modo da alleviare il dolore, ma presto mi accorsi che non mi era d’aiuto perché
tu possedevi ogni parte di me.
So di
essere stato insopportabile, irritante ed egoista, ma cercavo solo di creare
una barriera che mi impedisse di relazionarmi con gli altri ed evitare così di
soffrire in futuro.
A
distanza di anni dal nostro primo incontro, a volte ripenso a quanto tu sia
cambiata rimanendo però…al contempo…la stessa Teresa!
Ti ho
scritto questa lettera per farti sapere quanto tu sia stata importante per
me…quanto tu mi abbia migliorato e per questo te ne sarò eternamente grato.
Spero che
tu un giorno possa perdonarmi per tutto quello che ti ho fatto passare, ma so
che in parte lo hai già fatto…è per questo che sei così speciale!
Mi ha
fatto piacere rivederti anche se per poco, oggi alla conferenza, e non ho
potuto fare a meno di notare la tua infinita bellezza; NESSUNO meglio di te era
in grado di prendere il posto di Minelli!
Fai le
mie scuse anche a Grace, Wayne e Cho che immagino se la stiano cavando bene
anche senza di me…e mi raccomando tienili d’occhio!
E
ricordati…anche se non mi vedrai, sappi che io sarò SEMPRE accanto a te!
Ti amo!
Tuo per
sempre Patrick”
Un
sorriso amaro comparse sulle labbra di Teresa, proprio mentre una lacrima
andava ad insinuarsi tra le sue labbra; non lo avrebbe più rivisto, ma lo
avrebbe sempre portato nel cuore.
Angolo dell’Autrice:
Piccola One-Shot tristissima scritta in poco più di un’ora!
Noterete che non ho specificato il motivo della “fuga” di Jane, proprio per
lasciare libera sfogo a tutte le opinioni che vi balzeranno in mente come
possibili spiegazioni al suo gesto. Vi annuncio che ho altre ff a capitoli in
cantiere ma non so ancora dirvi quando inizierò a postarle…comunque presto!
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a più non posso! Bacio