Quel sangue che colava dalle sue mani, caldo e buono.
Il collo morbido da cui l’aveva succhiato.
Lentamente, gli occhi - tremolanti - scivolarono sulla ragazza.
Sei un mostro.
Gli sembrava quasi di sentirlo pulsare, mentre gli scorreva dentro.
Delizioso, succulento, vivo.
Il tremolio delle sue labbra aumentò; la lingua colse quel poco sangue posato su di esse.
Bruciante, il desiderio ardeva nuovamente in lui e aspettava di avere altro, altro ancora.
Di lei voleva tutto.
La mano si alzò verso l’alto, afferrò quel corpo esile.
Con il naso le sfiorò la guancia, poi scese.
Penetrò la carne.
Estasi.
Sei un mostro.
[100 Parole]