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Autore: Rinalamisteriosa    15/05/2010    4 recensioni
La sua bambina era adorabile.
Quando sorrideva, quando faceva le smorfie e gesticolava, quando parlava, quando le chiedeva qualcosa con la curiosità tipica dei suoi quattro anni d'età: in una parola, sempre.
Più la guardava, più si diceva che se avesse avuto la possibilità di tornare indietro e cambiare il passato, avrebbe rifatto le stesse, identiche cose pur di scoprire che non l'aveva mai perduta veramente.

- Partecipante al Contest "Through the Window" indetto da DarkRose86 -
Genere: Introspettivo, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Rinalamisteriosa

Titolo: Adorabile
Fandom:
Kill Bill (film)
Numero scelto:
12 (2)
Personaggi/Pairing: Beatrix Kiddo, Bibì / No pairing
Genere:
fluff, introspettivo, slice of life
Rating: verde
Avvertimenti:
One-shot
Beta-reading:
no
Note dell'Autore:
La finestra capitatami è semplice, perciò non credo proprio di essere stata originale.

Certo, è presente e ho anche cercato di descriverla al meglio e di darle importanza – come se ciò che si vede fuori rispecchi la vita normale e tranquilla che Beatrix vuole dare alla figlia – ma non mi sento di dire che sono stata bravissima su questo punto ^^’’

Comunque mi è piaciuto immensamente scrivere questa scenetta che immagino avvenga due mesi dopo la fine del secondo film (dicevano che avrebbero fatto il terzo, ma se ci sarà andrà avanti di dieci anni! XD) e che spero sia gradevole da leggere…

E so che mi sono anche lasciata prendere dalla mia solita dolcezza, ma vabbe’ u.u' ormai è fatta!

Solo un appunto: il nome originale della bambina è BB, ma io ho preferito scriverlo così come si pronuncia.
Introduzione: La sua bambina era adorabile.

Quando sorrideva, quando faceva le smorfie e gesticolava, quando parlava, quando le chiedeva qualcosa con la curiosità tipica dei suoi quattro anni d'età: in una parola, sempre.

Più la guardava, più si diceva che se avesse avuto la possibilità di tornare indietro e cambiare il passato, avrebbe rifatto le stesse, identiche cose pur di scoprire che non l'aveva mai perduta veramente.

 

 

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La sua bambina era adorabile.

Quando sorrideva, quando faceva le smorfie e gesticolava, quando parlava, quando le chiedeva qualcosa con la curiosità tipica dei suoi quattro anni d'età: in una parola, sempre.

Più la guardava, più si diceva che se avesse avuto la possibilità di tornare indietro e cambiare il passato, avrebbe rifatto le stesse, identiche cose pur di scoprire che non l'aveva mai perduta veramente.

Dare una svolta abissale alla propria vita, da pericolosa e movimentata a monotona e tranquilla; essere quasi uccisa durante le prove del matrimonio, con il pancione prominente e l'abito da sposa; risvegliarsi quattro anni dopo dallo stato comatoso, cercare i quattro membri delle Vipere Mortali per vendetta, arrivare alla geniale mente criminale e uccidere anche lui.

E fu proprio nella lussuosa villa di Bill che aveva ritrovato sua figlia, la loro bambina, che fino ad allora aveva creduto morta ingiustamente.

Tutto, proprio tutto, solo per la presenza di BiBì accanto a sé.

Quando una mattina - circa due mesi dopo quel giorno - si era svegliata e non l'aveva trovata nel lettone, la leonessa aveva alzato di scatto la testa, sensi all'erta, poi aveva strizzato gli occhi e tirato un sospiro di sollievo nel vedere la cucciolotta semplicemente affacciata alla finestra intonacata di bianco, le gambe piegate sopra uno sgabello di legno, i gomiti appoggiati sul davanzale e lo sguardo all'esterno.

La brezza estiva scompigliava delicatamente i boccoli dorati dei suoi capelli di media lunghezza allorché Beatrix decise di alzarsi dal letto e raggiungerla.

All'esterno si estendeva un vasto prato verdeggiante, s'intravedeva un ceppo tagliato e in lontananza tanti alberi vicini tra loro.

Il cielo era celeste e privo di nuvole; c'era persino una tenda beige a fantasia floreale che drappeggiava lenta sulle loro teste dritte.

Incredibile come Bibì fosse l'unica in grado di addolcire la sua indole dirompente da killer rigorosamente fatale, spietata e implacabile; l'unica in tutto il mondo.

E avrebbe rinnegato la sadica giustificazione del masochismo dell’amato-odiato Bill, dimostrandogli che anche una come Black Mamba poteva condurre una vita normale, comune.

"Ti piace questo posto, tesoro?"

"Mh, mh".

"Se lo desideri, io e te possiamo stabilirci qui per sempre, sai?"

D’altronde i soldi non erano un problema: durante il suo viaggio, ne aveva racimolati abbastanza per permettersi quella e – perché no? – qualche altra casa in periferia.

"Mh, mh".

Non faceva che annuire, ma andava bene anche così.

Con un braccio le cinse con dolcezza le spalle e portò la mano libera sul marmo, per accarezzarlo distrattamente mentre con la sua bambina fissava il paesaggio ameno fuori dalla finestra.

"Ma papà verrà a trovarci, qualche volta?"

Bibì inclinò la testa di lato, dubbiosa. Adorabile.

Accennare un sorriso costruito, reso credibile dall'esperienza, fu abbastanza semplice.

"Quando tornerà dal suo lungo viaggio sicuramente lo farà..." rispose, ben consapevole che non era ancora tempo che venisse a conoscenza di tutto, della vendetta attuata e del fatto che non l’avrebbero più rivisto.

E poi aveva sempre avuto questo lato materno e dolce insito nella profondità dell’essere, magistralmente celato, che contribuiva a reprimere ogni possibile turbamento derivante da un passato la cui ferita si è cicatrizzata solo da poco tempo, soffiando come una ventata d'aria fresca sulla pelle libera.

Quando la piccola mise il broncio, la prese prontamente in braccio e le mormorò piano all'orecchio: "Facciamo colazione, poi usciamo fuori a giocare, d'accordo?"

Mosse la testa per annuire; non pesava nulla, oltre al semplice fatto che adorava tenerla tra le braccia apparentemente esili ma forti che, fino a pochi mesi prima, avevano impugnato solo katane e fatto del male a chiunque avesse tentato di sbarrarle la strada e impedire di proseguire verso quei cinque obiettivi principali.

Ma questo ovviamente è il passato…

 

 

 

Se per caso qualcuno, dopo un'ora, si fosse affacciato alla finestra spalancata e avesse guardato fuori, subito lo sguardo sarebbe corso alla mamma e alla sua bambina che correvano veloci volgendogli le spalle.

Solo una madre e una figlia chiaramente concentrate in un futuro radioso, senza altre ombre alle spalle se non quelle create dalla naturale luce del Sole.

 

 

 

FINE

 

 

 

 

 

***

XI classificata

 

Adorabile [ immagine n.12 ]

di Rinalamisteriosa

 

Correttezza grammaticale: 9,5/10

Stile e lessico: 8,5/10

Trattazione dei personaggi: 10/10

Attinenza al tema ( l'immagine ): 10/10

Originalità: 6/10

Apprezzamento personale: 3,5/5

 

Voto complessivo: 47,5/55

 

Giudizio: adorabile.

Lo so, è strano iniziare una recensione utilizzando il titolo stesso della fanfiction, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente.

Non avevo mai letto storie su Kill Bill, sebbene ami i due film, ed iniziare con la tua mi ha fatto molto piacere, perché è veramente adorabile. Lo so, mi sto ripetendo, ma trovo che questo sia il miglior modo per dimostrare quanto mi è piaciuta.

Un ottimo lavoro davvero, sotto tutti gli aspetti, a parte l'originalità; come tu stessa hai scritto nelle note, in questo senso la tua storia non brilla molto. Certo la tua finestra era una delle più semplici, ma io sono dell'idea che per quanto semplice sia l'elemento da cui bisogna partire per scrivere un racconto, se ci si impegna al massimo si può ricavare da esso qualcosa d'innovativo, ma purtroppo non è questo il caso.

Tuttavia l'ho molto apprezzata perché, a parte quel che ho scritto sopra, per il resto è quasi perfetta. Grammaticalmente parlando è ottima, salvo una discrepanza nei tempi verbali nella terza frase. A parte ciò, non ho notato errori.

Lo stile è molto buono, pulito e scorrevole, e anche il lessico è abbastanza ricco.

I personaggi sono praticamente perfetti, mi sono piaciute le descrizioni riguardanti i loro stati d'animo, penso non ci sia nient'altro da dire su questo. Anzi, una cosa voglio dirtela: voglio complimentarmi con te proprio perché sei riuscita a caratterizzare le tue protagoniste in maniera eccelsa nonostante la brevità della fanfiction, che spesso impedisce di impegnarsi in questo senso per lasciare spazio agli avvenimenti narrati che qui comunque risultano ben descritti - per quanto semplici essi siano - e piacevoli da leggere.

Ho trovato la tua storia molto dolce, il perfetto ritratto dell'amore tra madre e figlia, tema che raramente viene descritto nelle fic ma che, quando possibile, a parer mio dovrebbe essere considerato maggiormente.

Sull'attinenza al tema non c'è nulla da dire, hai utilizzato l'immagine magistralmente, prestando attenzione ad ogni particolare. Brava, l'ho apprezzato parecchio.

La cosa che più mi ha entusiasmata è la dolcezza della bambina, e mi si stringe il cuore ogni  volta che rileggo la parte in cui chiede alla mamma quando potrà rivedere il suo papà, ignara della morte di quest'ultimo; è così tenera ed innocente, proprio come la BiBì del film.

Non c'è molto altro da aggiungere, se non che hai scritto a mio parere una storia veramente carina e assolutamente da leggere.

 

 

Ulteriore nota: Va benissimo così, non mi aspettavo nulla di particolare in questo periodo per me non molto creativo XD

E' bello che alcuni contest possano ispirare idee su fandom poco popolati come questo, non è la prima e non sarà neanche l'ultima volta che ne approfitterò!

Un sincero grazie a DarkRose per questo giudizio soddisfacente e tanti complimenti alle altre diciassette partecipanti (Sì XD eravamo proprio tante).

Spero vi sia piaciuta ^^

 

Un bacione!

Rinalamisteriosa

 

  
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