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Autore: esthernathalie    16/05/2010    8 recensioni
NON POSSO aspettare fino a settembre... la mia mente si è messa a lavorare e tadaaaan ecco come immagino la seconda stagione di TVD! SPOILER PRIMA STAGIONE e possibili spoiler involontari della seconda, casomai indovinassi quel che succederà xD
Genere: Romantico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Elena entrò in casa e chiuse la porta dietro di sé. Poi si sporse in avanti verso la rampa di scale che portava al piano superiore e chiese a voce alta:
“Jeremy? Sei ancora sveglio?”
Prima di poter ricevere alcuna risposta Elena sentì distintamente un rantolo provenire dalla cucina.
Esitante mosse il primo passo e poi ne fece un altro e un altro ancora, circospetta.
Entrò in cucina e le si presentò davanti una scena agghiacciante.
John, l’uomo che aveva scoperto essere suo padre, giaceva morto sul pavimento in una pozza di sangue.
Sul tavolo da cucina Elena vide le dita che mancavano ad una mano di John. Poco distante, un coltello con la lama rossa spiegava tutto.
“Hei, questo è strano! Siamo quasi identiche.”
Fu allora che Elena si girò e vide Katherine, in un angolo della cucina in piedi a guardarla curiosa con la testa inclinata.
La vampira si mosse veloce e in un attimo giunse di fronte alla ragazza: “Piacere di conoscerti, Elena.”
E in quel preciso istante Elena urlò, indietreggiando.

Jenna stava piegando dei vestiti al piano di sopra, quando sentì l’urlo e scendendo di corsa le scale entrò in cucina. Inutile dire che le persone a gridare divennero due.
Con una piccola smorfia seccata Katherine si portò le mani alle orecchie, e avanzando verso Jenna mostrò i canini.
A quel punto Jenna cadde a terra pesantemente, svenuta, ed Elena corse da lei, chiamandola disperata .”No, Jenna!”
Katherine sbuffò e la sua faccia tornò umana. “Immagino che la ucciderò quando si riprenderà… “ Detto questo con la tipica velocità dei vampiri scattò in avanti, prese Elena, che inginocchiata scuoteva Jenna, e in un attimo la sbatté contro il muro.
La guardò per un secondo poi sbuffando la lasciò andare. “Non è ancora il momento, c’è molto da fare prima… dunque, confesso che nonostante tua madre mi aveva rivelato la nostra somiglianza non mi immaginavo che avrei trovato una mia copia identica. Certo, tu sei meno forte e meno veloce e… beh, meno. In generale.” Tacque e la scrutò ancora per un po’, poi quando stava per parlare di nuovo una figura entrò veloce in cucina. Katherine ed Elena si voltarono verso Damon, che raggiunto il tavolo della cucina aveva alzato per un attimo il sopracciglio alla vista delle dita mozzate di John, ma poi aveva riportato la sua attenzione su Katherine ed Elena, incredibilmente serio nella sua espressione indecifrabile.
La situazione di stallo fu sbloccata da un nuovo arrivo.
Tutti i presenti –a parte Jenna svenuta e John morto, chiaro- si girarono istintivamente verso l’ingresso della cucina.
L’ultimo fratello Salvatore arrivato aveva la bocca semiaperta e un espressione di assoluta idiozia stampata in faccia.
“Stefan!” Elena corse da lui e lo abbracciò forte, incurante degli altri. Lui, immobile all’ingresso, continuava a guardare verso la vampira, con la stessa espressione di prima.
Aprì la bocca per parlare ma solo dopo qualche secondo trovò il modo di far uscire le parole. Disse un nome.
“Katherine…”

Sarebbe stato meno doloroso se il cuore di Damon fosse stato artigliato e stritolato con forza da una mano con unghie affilate.
Sarebbe stato meglio se qualcuno lo avesse trafitto all’istante.
Damon ignorò il dolore, cercò disperatamente di cacciarlo indietro, perché quello che provava era peggio degli effetti dell’invenzione dei Gilbert subiti quella stessa giornata.
Avrebbe fatto di tutto per salvare Elena, eppure ora la vedeva abbracciare il fratello, come se ne andasse della sua stessa vita.
Odiava sé stesso e il suo evidente istinto masochista. Perché era lui che aveva scelto Elena, lui, che aveva scelto di salvarla, anche se sapeva che non avrebbe ricevuto in cambio niente.
Un masochista. Sono un fottuto masochista.
Eppure gli bastava vederla viva, salva, anche se guardarla abbracciare Stefan lo faceva infuriare… Stefan, che tra l’altro non aveva risposto al suo abbraccio e continuava a fissare come un pesce lesso Katherine.
Rivolse tutta la sua rabbia verso quest’ultima, arginandola in un’unica parola: “Katherine.”

La vampira spalancò gli occhi e aprì la bocca, guardando alternativamente da Damon a Stefan a Elena. Sembrò incredibilmente smarrita, e guardando Elena abbracciata a Stefan incurvò le labbra in una smorfia addolorata.
Poi esclamò con foga e incredulità: “Katherine… no, è lei Katherine, io sono Elena! Stefan… sono io!” passò lo sguardo sperduto da un fratello all’altro. “Damon… Damon guardami. Tu lo sai. Sono Elena!”




BUM! Ci cascheranno? To be continued

  
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