Una lezione molto istruttiva

Quel giorno la lezione di Babbanologia della professoressa Burbage era particolarmente noiosa, questo stava pensando James Potter, mentre non si curava neppure di evitare sonori sbadigli in faccia all'insegnante. Come a voler ricordare a se stesso il motivo per cui aveva accettato a seguire quel corso inutile, si voltò in direzione di Lily Evans.

La ragazza dei suoi sogni stava diligentemente prendendo appunti su un chilomentrico foglio di pergamena, a differenza del resto della classe, che a occhio e croce si sarebbe detto annoiato almeno quanto James. In fondo quella stessa scena si ripeteva praticamente a tutte la lezioni della Burbage, famosa nel corpo docenti per essere la seconda insegnate più noiosa, dopo Rüf ovviamente.

Ma quel giorno c'era una lampante, e sconvolgente, differenza.

-Cosa stai facendo?-, chiese un Potter incredulo alla vista del suo migliore amico, Sirius Black, chino sul banco.

Interpellato, quello si degnò appena di alzare lo sguardo dal foglio sul quale sembrava aver scritto ogni singola parola pronunciata dalla Burbage quel giorno. -Prendo appunti.-, rispose noncurante il Malandrino, come fosse la cosa più ovvia del mondo. -Dovresti farlo anche tu, di tanto in tanto.-, e detto ciò si rituffò tra i suoi appunti.

James continuò a fissarlo allubito ancora per un po', ma poi convenne che se Sirius era tanto interessato alla lezione sulle pubglicidà, o come diavolo si chiamavano, doveva esserci un valido motivo.

Il giorno seguente James capì che aveva visto giusto, riguardo le intenzioni di Sirius.

-Siete stati voi due! Confessate!-, li accusò platealmente la Direttrice della loro Casa, la professoressa McGranitt, marciando decisa verso i due membri più rappresentativi dei Malandrini.

-A cosa si sta riferendo, professoressa?-, si informò il giovane Black, esibendo il sorriso più angelico ed inocente del suo repertorio.

-Venire fuori, forse così le idee vi si schiariranno.-, sbraitò l'insegnante di Trasfigurazione, trascinandoli in direzione del cortile d'ingresso.

Al centro di quest'ultimo torreggiava imponente in enorme cartellone pubblicitario babbano, sistemato in modo che fosse ben visibile da tutti. -Non vorrete continuare a negare.-, esclamò la McGranitt, esasperata dalla loro ultima trovata.

-Sono stato io, professoressa, lo ammetto. Ma non è nulla di illegale, semplicemente un modo per esprimere il mio interesse per le lezioni di Babbanologia-, affermò Sirius, serissimo; contemporaneamente il suo compagno di Casa stava ridendo come un pazzo, assieme a gran parte dei presenti.

Sul cartellone una gigantesca mano tratteneva la testa di Severus Piton per gli untuosi capelli, facendone fuoriuscire una generosa quantità d'olio d'oliva, mentre lo slogan recitava "MOPITONARI Una spremuta di capelli"!

Angolo dell'aUtrice (con la "U" maiuscola)

Salve a tutti coloro che hanno avuto il coraggio di arrivare fino a qui!

Come anticipato questa è solo una fic demenziale, senza troppe pretese, ma mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate, visto che ne ho già altre in mente...

Letizia