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Autore: Isaka chan    17/05/2010    2 recensioni
Come tutti sappiamo,di Sanji si conosce solo il passato che riguarda il suo incontro con Zef e il naufragio sulla scogliera della morte. Prima di tutto ciò non c'è nulla,la sua nascita,il paese in cui è nato... La mia ff è incentrata sul suo primo passato,quello vero,ovviamente inventato di sana pianta da me... Un brutto incidente darà modo alla ciurma di conoscere il vero io del loro amico cuoco.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Sanji
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La Sunny navigava tranquilla tra le onde calme e blu del mare su cui stava passando.

La ciurma era come al solito impegnata nelle faticose (si fa per dire) faccende quotidiane:Robin che leggeva,Franky e Usopp che armeggiavano con gli attrezzi,Rufy che sbavava vicino a Sanji che cucinava,Zoro che dormiva (sai che novità!),Brook che intonava una dolce musica,Chopper che leggeva (e si,ragazzi,anche Chopper ha la sindrome di Nico Robin!) e Nami che scrutava il cielo e le carte nautiche.

N< ... Che strano... La temperatura è scesa di ben 2° nel giro di poche ore... >

S:”Nami,Robin!!Tesori miei!!Vi ho preparato uno stuzzichino!!!”

R:”Perché non lo prepari anche me?!?!?”

S:”Zitto tu,pozzo senza fondo!!”

R:”Ma io ho fame!!”

S:”Tieni,Robin,una deliziosa quanto sana e leggera macedonia di frutta!”

NR:”Grazie signor cuoco... Sei sempre molto gentile”

S:”Dovere,mia cara...NAMI!!!Tesoro!!!”

La navigatrice uscì dalla sua camera con un’aria piuttosto preoccupata che fece preoccupare (scusate il gioco di parole) il suo ammiratore n°1.

S:”Nami!C’è forse qualcosa che non va?”

La rossa annuì e chiamò a raccolta tutta la ciurma che si riunì intorno a lei nel giro di pochi secondi (tranne Zoro che fu ovviamente trascinato a calci da Sanji perché non si era svegliato all’urlo della bella piratessa).

N:”Ragazzi,la temperatura si è abbassata velocemente e continua a calare. Prevedo una tempesta per stasera...”

F:”E ci hai chiamato solo per questo?”

N:”Nh?Si,perché non sarà una tempesta leggera!”

F:”Tsk!Forte o debole che sia,non c’è tempesta che possa far paura alla Sunny!!Non preoccuparti ragazza,possiamo dormire sonni tranquilli!”

U:”Franky ha ragione!Mi ha fatto vedere la struttura interna della nave e ti assicuro che è 10 volte se non addirittura 100 volte più resistente della Going Merry!”

N:”Se lo dite voi...”

Tutti tornarono ai propri doveri e Sanji poté finalmente dare il suo capolavoro culinario alla sua bella.

N:”Grazie Sanji,mi ci voleva... Forse mi sto preoccupando troppo...”

S:”Non ti preoccupare Nami,tanto questa notte farò di nuovo le ore piccole per pulire la cucina e potrò controllare il tempo.”

N:”Grazie,mi sento più tranquilla a saperti sveglio”

S:”Figurati,per te questo e altro!”

Come aveva anticipato quella mattina,Sanji si ritrovò a pulire la cucina all’1.00 di notte e la tempesta si fece viva proprio in quei minuti.

Il cielo cominciò a tuonare,il vento aumentò e la pioggia iniziò a cadere dapprima lenta per poi aumentare d’intensità nel giro di pochi minuti.

S< Nh?La tempesta è arrivata... Come al solito Nami aveva ragione! >

Mentre Sanji finiva di lavare gli oltre 200 piatti di quella sera,fuori dalla cucina le onde si ingrossavano e aggredivano la nave con una violenza inimmaginabile.

La Sunny ondeggiava e ad ogni ondata sembrava dovesse capovolgersi.

S:” Ma che succede?!?”

Il temporale si fece ancora più aggressivo e scosse pesantemente la nave che ormai era in balia delle onde.

S:”Accidenti,devo avvertire subito gli altri!”

Un’onda molto alta colpì il fianco della Sunny e Sanji perse l’equilibrio,andando a sbattere contro il frigorifero.

Le stoviglie che stava lavando rotolarono insieme a lui creando più disordine di prima.

S:”Ah... La mia testa...”

Il cuoco si sedette premendosi la testa,ma ritrasse subito la mano quando sentì un liquido caldo colare lungo il suo collo.

S:”S-Sangue?De-devo chiamare Chopper...”

Sanji si alzò barcollando e si diresse verso la porta che dava sul ponte.

Uscendo trovò tutti i suoi compagni impegnati a tenere a bada la nave che sembrava essersi arresa alla furia del tempo.

Z:”Era ora che arrivassi razza di cuoco fannullone!!Vieni a darci una mano!!!”

Sanji tentò di fare due passi,ma al primo la sua vista si oscurò e svenne.

Z:”Ehi,non è il momento per dormire questo!!”

Le urla dello spadaccino non arrivarono alle orecchie del ragazzo che rimase a terra privo di sensi.

C:”Sanji!Sanji che cos’hai?!?Zoro!!Vai da Sanji!Magari sta male!”

Z:”Vacci tu,no?In fondo sei il medico!”

C:”Lo farei,ma se lascio queste funi la vela principale si aprirà!”

Z:”Tsk!Ma guarda te se devo fare da balia a quello stupido cuoco!”

Lo spadaccino si diresse lentamente,per non scivolare,verso il compagno,ma sia lui,che il resto della ciurma furono investiti da un’ennesima onda che allagò il ponte.

Z:”Accidenti...”

N:”Zoro!!!Sanji è finito fuori bordo!!”

Z:”Cosa?”

Zoro alzò lo sguardo verso il punto dove pochi secondi prima giaceva l’amico e non lo vide.

C:”Zoro,corri a prenderlo!”

Il ragazzo eseguì gli ordini: prese una fune,legò un’estremità intorno alla vita e l’altra all’albero maestro e si gettò in mare.

Sanji affondava velocemente,ma il suo compagno lo prese e lo riportò in superficie,tenendolo abbastanza forte affinché non scappasse più.

C:”Portalo nella sua camera!”

Z:”Uff...”

Ormai convinto che il cuoco l’avrebbe pagata cara per quest’opera di baby-sitting,Zoro portò il ragazzo ancora privo di sensi nella sua camera e poi tornò a compiere il suo dovere (per una volta!).

Solo in un secondo momento si accorse di avere il braccio sporco di sangue e disse alla renna di andare a controllare ‘ quell’idiota arricciato’.

 

 

 

La tempesta si placò alle prime luci dell’alba e la ciurma,stravolta,si distese nel primo posto disponibile che aveva,anche in quelli annacquati o dissestati.

R:”Mamma mia... mi sento deboleee...”

NR:”Anche io...”

B:”Oh... E io no?Anche se sono solo ossa mi sento debole come se avessi corso per giorni interi...”

N:”E l’acqua del mare ragazzi,è normale...”

R:”Dov’è Chopper?”

Z:”Da Sanji. Quello stupido cuoco si è ferito”

N:”Cosa?Era ferito?”

Z:”E questo quello che succede quando ci si addormenta nel bel mezzo di una tempesta!!”

U:”Senti da che pulpito...”

Z:”Hai detto qualcosa Usopp?”

U:”Io?!?No no,niente!”

Mentre i pirati si riposavano dopo la lunga notte insonne passata sul ponte,Chopper uscì dalla stanza del cuoco con la testa bassa. Gli occhi dei membri della ciurma si fissarono sul piccolo corpo peloso,che però non alzò la testa.

N:”Allora?Come sta Sanji?”

C:”Non bene...”

Le parole di Chopper furono pronunciate con così tanta freddezza che i ragazzi ebbero i brividi al solo sentirle.

U:”Che-che cos’ha?”

C:”Ha sbattuto la testa in modo molto violento e ha avuto un’emorragia... Perdeva una gran quantità di sangue... Aveva i capelli rossi quando l’ho visitato...”

N:”Cosa?!?E ora?Come sta?”

C:”Ve lo ripeto... Non bene...Mi preoccupa il fatto che sia svenuto... Anche se spero di sbagliarmi,quasi certamente ha subito dei gravi danni cerebrali... E probabilmente...”

F:”Probabilmente...?”

C:”Sono irreversibili...”

L’ultima frase della renna fece calare un silenzio sovrannaturale sulla nave:ognuno di loro pensava a Sanji,specialmente Zoro, che lo aveva trattato come un nullafacente quando invece stava male e aveva bisogno di aiuto.

Lo spadaccino si guardò incredulo il braccio ancora macchiato di sangue:eppure non era la prima volta che batteva la testa!

Come se avesse letto nei suoi pensieri,la renna spiegò il perché di quella diagnosi.

C:”Deve aver sbattuto contro qualcosa di molto duro,tanto da spaccargli la testa e provocargli quell’emorragia... Qualcuno di voi sa dove si trovasse prima che svenisse sul ponte?”

N:”I-in cucina...”

La ciurma si diresse in cucina e si ritrovò davanti ad una scena terrificante:la stanza era completamente sottosopra,le pentole erano sparse per terra e piatti e bicchieri erano andati in frantumi.

N:”Santo cielo!Qui la tempesta ha fatto parecchi danni!”

NR:”Ragazzi... Venite a vedere qui...”

I ragazzi raggiunsero l’archeologa vicino al frigo e osservarono shockati l’agghiacciante scena che si presentò loro davanti: una lunga scia di sangue partiva dal lucchetto che teneva chiuso l’elettrodomestico e scendeva fino a formare una piccola chiazza rossa sul pavimento.

N:”Sanji...”

U:”Mio dio...”

C:”Ecco cos’è che gli ha distrutto la testa... Il lucchetto...”

Silenziosamente,Rufy prese degli stracci e cominciò a pulire.

R:”Diamoci da fare... Non possiamo far trovare a Sanji la cucina in queste condizioni...”

Tutti annuirono e si diedero da fare.

Il morale della ciurma era a terra;nessuno si aspettava una cosa del genere dopo tutto quello che avevano passato insieme.

Nei giorni successivi,solo Chopper andò dal cuoco per visitarlo e cambiargli la medicazione e dopo quasi una settimana di incoscienza,Sanji si svegliò e uscì dalla sua camera.

N:”Sanji!”

Nell’udire quel nome,tutti smisero di fare le loro mansioni e corsero dal loro amico.

Il biondo passò lo sguardo da un componente all’altro.

C:”Ti senti meglio,Sanji?”

Il ragazzo guardò la renna e scappò subito dopo terrorizzato urlando:

Ahh!!Un procione che parla!!!!!”

Sanji si rifugiò tra i rami dell’albero di mandarini,sulla parte superiore della nave.

La ciurma rimase sbigottita dal comportamento del loro compagno e rivolse lo sguardo verso l’unica persona in grado di dare una spiegazione.

R:”Chopper... che significa questo?”

C:”No... Non è possibile...”

F:”Che cosa gli è preso?”

C:”Sanji... Ha perso la memoria...”

Tt:”Cosa?!?!”

C:”Di tutti i danni che poteva subire,questo è il peggiore...”

N:”Il peggiore?Perché?”

C:”Perché non sempre il soggetto colpito da amnesia riacquista la memoria... In più lo shock potrebbe portarlo ad avere paura di noi...”

NR:”E a lasciare la ciurma..”

R:”No...”

S:”Ehi tu!!Brutto buzzurro verde lasciami!!!Mollami immediatamente!!”

Zoro,senza farsi vedere,andò a prendere Sanji,lo trascinò per il colletto e lo legò all’albero maestro con la stessa fune che aveva usato per salvarlo.

C:”Zoro che fai?Così peggiori solo la situazione!”

S:”Lasciatemi andare brutti pirati!”

Z:”Stai zitto!”
Lo spadaccino affondò una delle spade nel tronco,vicino alla testa del biondo che,terrorizzato,si ammutolì di colpo: persino per Zoro fu difficile vedere come il suo amico si sottometteva alla sua autorità.

C:”Non ti preoccupare,qui nessuno vuole farti del male...”

S:”Si può sapere che diavolo volete da me?”

C:”Vedi Sanji,hai avuto un brutto incidente e hai perso la memoria...”

S:”E chi sarebbe questo Sanji?Mi state confondendo con qualcun altro!!”

R:”No no,sei proprio tu Sanji,guarda!”

Rufy mostrò orgoglioso la foto segnaletica del cuoco.

S:”e questo sarei io?Ma mi prendete per scemo forse?!?”

R:”Ma no,sei tu,fidati!”

Sanji si arrese,avendo capito che la persona che aveva di fronte non spiccava per intelligenza.

S:”Uff... Ammettendo che quella cosa sia io,resta il fatto che non mi chiamo Sanji e che non so chi siate voi!”

Z:”E l’amnesia che ti fa parlare così”

S:”Ti sbagli faccia d’alga!”

B:”Bè,almeno ricorda come insultare lo spadaccino!!Oh oh oh!!!”

S:”Ahh!!!!Quello scheletro parla!!!”

B:”Già,ma non devi avere paura di me,io sono solo il pianista della nave e mi chiamo Brook...”

S:”Eh eh... Molto piacere...”

N:”Cosa significa che non ti chiami Sanji?”

S:”Vede mia bella signorina,Sanji è un bruttissimo nome che nella mia lingua significa ‘persona inutile’”

Z:”Che nome azzeccato...”

S:”Tsk,infatti a giudicare dalla faccia da pesce lesso che hai direi che starebbe meglio a te come nome!”

Z:”Io ti faccio fuo...”

N:”Basta Zoro!!Senti,ci vuoi dire allora come ti chiami?”

S:”Io... ehm... Non me lo ricordo...”

NR:”Bugiardo,si vede benissimo che sai qual è il tuo nome”

S:”Ma no,lo giuro!Io non ricordo il mio nome!”

NR:”Però hai detto immediatamente che Sanji non era il tuo nome,o sbaglio?Questo significa che sai di non chiamarti così e che ricordi almeno il tuo vero nome,giusto?”

S:”Ah!Ok,ho capito,sei troppo perspicace e non posso dartela a bere...Uff... Il mio nome è Shirai,Shirai Deniùr...”

NR:”Cosa?!?”

R:”Che c’è Robin?”

Robin trascinò tutta la ciurma lontano dal ragazzo per poter parlare con loro del nome che diceva di avere.

NR:”Il nostro cuoco si definisce un Deniùr...”

R:”E con ciò?”

NR:”Ma voi non conoscete un minimo di storia?Non sapete nulla della disgrazia di quella famiglia e dell’isola sulla quale abitavano?”

Tt:”No”

NR:”Allora ve la racconterò io...”

Robin raccontò che i Deniùr erano una potentissima famiglia di imperatori che governava un’isola chiamata Zerk Shar,famosa in tutti gli oceani perché principale centro di scambi commerciali della Marina.

NR:”15 anni fa,però,l’isola fu al centro di uno scontro tra pirati e marine. La guerra scatenatasi portò ad un’insurrezione del popolo che rovesciò il governo... L’isola fu data così alle fiamme e tutta la popolazione morì.”

R:”E questo cosa vorrebbe dire?”

NR:”Non lo so,ma per ora credo che l’unica cosa da fare sia aiutare il nostro cuoco a recuperare la memoria”

Intanto,ancora legato,Sanji/Shirai urlava come un ossesso perché voleva essere liberato.

Rufy accolse la sua richiesta e liberò il ragazzo che,arresosi all’idea di non poter scappare,si isolò intimorito nella stanza dalla quale era uscito.

Il capitano era preoccupato,non tanto della memoria dell’amico quanto del suo stomaco:non poteva più mangiare i cibi scadenti e costosi di Nami!

Deciso più che mai a riempirsi la pancia,sfondò la porta della stanza e trascinò il compagno urlante in cucina.

S:”Mi vuoi lasciare ragazzino?Ma qui le buone maniere non le usa nessuno?!?”

R:”Tu ora cucini,chiaro?”

S:”Co-cosa?!?Ma io non so cucinare!”

Shock. Rufy sgranò gli occhi e per poco non gli venne un infarto:come poteva Sanji aver dimenticato l’unica cosa che sapeva fare bene?

Per nulla contento dell’affermazione ricevuta,Rufy cacciò il ragazzo ai fornelli.

Il povero Sanji,non sapendo che fare,mise a casaccio degli ingredienti nella pentola e attese. Una volta pronto Rufy si offrì di fare la cavia e assaggiò la brodaglia che aveva di fronte.

Non ci volle molto perché il capitano dallo stomaco di ferro uscisse di corsa fuori sul ponte e si buttasse in mare.

Zoro lo prese e lo riportò su: il ragazzo di gomma aveva un’aria sofferente e disgustata e si premeva lo stomaco.

R:”Bleah,che schifo!!Non ho mai mangiato niente di più orrendo in vita mia!E dire che io mangio di tutto!!!”

S:”Io te l’ho detto che non so cucinare...”

N:”M-ma non è possibile!Tu sei il migliore cuoco del mondo!!Come hai fatto a dimenticare anche come si cucina?”

S:”Mi dispiace signorina,ma come ho già detto prima,credo che mi abbiate preso per qualcun altro”

N:”No Sanji,ti sbagli!Hai avuto un brutto incidente e ora non ti ricordi più che sei e non ti ricordi nemmeno di noi!”

S:”Un incidente?Anche il procione prima lo aveva accennato...Di che incidente sta parlando signorina?”

N:”E smettila di chiamarmi signorina!Io ho un nome ed è Nami!”

U:”Scusa,ma non ti sei accorto di avere la testa fasciata?”

S:”Nh?E’ vero... Il nasuto ha ragione!”

U:”Questo nasuto come lo chiami tu,in realtà è il grande capitano Usopp!”

S:”Sei tu il capitano,dunque?”

N:”No,è solo uno stupido bugiardo”

C:”Comunque... Hai battuto la testa tanto forte da provocare un’emorragia e la conseguente amnesia”

S:”Da come parli sembri un medico... Sei stato tu a curarmi?”

C:”Si”

S:”Allora ti ringrazio,hai fatto un’ottima fasciatura”

Chopper,imbarazzato,cominciò a gongolare.

S:”Che procione simpatico”

Z:”Guarda che è una renna e si chiama Chopper”

S:”E tu?A vederti sembri un vecchio zoticone,ma le spade mi suggeriscono che sei uno spadaccino”

Z:”Zoticone?!?Come ti permetti?!?”

Zoro sferrò un pugno che colpì il cuoco in pieno volto scaraventandolo contro la parete.

Lo spadaccino rimase stupito:credeva,anzi sperava che si sarebbe difeso e invece aveva preso in pieno il colpo.

S:”Tsk!Per essere uno zoticone sei forte...”

Sanji si alzò e corse,molto arrabbiato,verso Zoro con un pugno alzato pronto a colpirlo.

NR:”Ora basta...”

Evocando i suoi poteri,Robin immobilizzò il biondo a pochi centimetri dal viso dello spadaccino.

S:”Ma quanti fenomeni da baraccone ci sono su questa nave?Una renna parlante- medico, uno scheletro- pianista e ora una donna multi arti??”

NR:”Non solo,anche il nostro capitano è dotato di poteri sovrannaturali”

R:”Già!Hihi... Guarda!”

Rufy allungò un braccio e afferrò un mandarino dall’albero. Sanji era piuttosto incredulo: quello che pensava fosse un idiota era in grado di allungarsi e di modificare il suo corpo come se fosse di gomma e per di più era il capitano!

S:”Tu saresti il capitano?”

R:”Proprio così!”

S:”Non è possibile...”

R:”E perché no?Io sono Rufy cappello di paglia e un giorno sarò il re dei pirati!”

S:”Cappello di paglia...”

C:”Senti Sanji...”

S:”Io mi chiamo Shirai!”

C:”Ehm... Shirai,noi vogliamo aiutarti a recuperare la memoria se tu ce lo permetti...”

S:”Ok,tanto non ho nulla da perdere,no?A parte la pazienza...”

U:”Perfetto!!!Allora finirei con le presentazioni!La ragazza multi arti come l’hai definita tu si chiama Nico Robin ed è un’archeologa”

S:”Anche molto bella aggiungerei”

U:”Si,come dici tu... Il tizio in mutande è Franky”

F:”Piacere,io sono il carpentiere di bordo e questa nave l’ho costruita io!”

S:”Veramente?!?Ma è fantastico!!E una nave meravigliosa... Complimenti!!Devi essere un ottimo carpentiere!”

F:”Modestamente...”

U:”... E lo zoticone,ehm... Lo spadaccino si chiama Zoro”

S:”Tsk!Come se mi interessasse!”

Z:”Avrai anche perso la memoria,ma il brutto carattere ti è rimasto!”

S:”Scommetto che ti odiavo anche prima!”

Z:”E ora io ti odio ancora di più!Sei insopportabile!”

S:”Se volete aiutarmi fate in modo che sto tizio non ci sia o assaggerà i miei calci!”

Nessuno fece caso a quella frase particolare,ma Robin e Zoro (stranamente anche lui) sì:istintivamente Sanji aveva detto calci anziché pugni,testate,gomitate ecc... Forse non tutto era perduto.

 

 

   
 
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