La Sunny
navigava tranquilla tra le onde calme e blu del mare su cui stava passando.
La ciurma
era come al solito impegnata nelle faticose (si fa per dire) faccende
quotidiane:Robin che leggeva,Franky e Usopp che armeggiavano con gli
attrezzi,Rufy che sbavava vicino a Sanji che cucinava,Zoro che dormiva (sai che
novità!),Brook che intonava una dolce musica,Chopper che leggeva (e
si,ragazzi,anche Chopper ha la sindrome di Nico Robin!) e Nami che scrutava il
cielo e le carte nautiche.
N< ...
Che strano... La temperatura è scesa di ben 2° nel giro di poche ore... >
S:”Nami,Robin!!Tesori
miei!!Vi ho preparato uno stuzzichino!!!”
R:”Perché
non lo prepari anche me?!?!?”
S:”Zitto
tu,pozzo senza fondo!!”
R:”Ma io ho
fame!!”
S:”Tieni,Robin,una
deliziosa quanto sana e leggera macedonia di frutta!”
NR:”Grazie
signor cuoco... Sei sempre molto gentile”
S:”Dovere,mia
cara...NAMI!!!Tesoro!!!”
La
navigatrice uscì dalla sua camera con un’aria piuttosto preoccupata che fece
preoccupare (scusate il gioco di parole) il suo ammiratore n°1.
S:”Nami!C’è
forse qualcosa che non va?”
La rossa
annuì e chiamò a raccolta tutta la ciurma che si riunì intorno a lei nel giro
di pochi secondi (tranne Zoro che fu ovviamente trascinato a calci da Sanji
perché non si era svegliato all’urlo della bella piratessa).
N:”Ragazzi,la
temperatura si è abbassata velocemente e continua a calare. Prevedo una
tempesta per stasera...”
F:”E ci hai
chiamato solo per questo?”
N:”Nh?Si,perché
non sarà una tempesta leggera!”
F:”Tsk!Forte
o debole che sia,non c’è tempesta che possa far paura alla Sunny!!Non
preoccuparti ragazza,possiamo dormire sonni tranquilli!”
U:”Franky ha
ragione!Mi ha fatto vedere la struttura interna della nave e ti assicuro che è
10 volte se non addirittura 100 volte più resistente della Going
Merry!”
N:”Se lo
dite voi...”
Tutti
tornarono ai propri doveri e Sanji poté finalmente dare il suo capolavoro
culinario alla sua bella.
N:”Grazie
Sanji,mi ci voleva... Forse mi sto preoccupando troppo...”
S:”Non ti
preoccupare Nami,tanto questa notte farò di nuovo le ore piccole per pulire la
cucina e potrò controllare il tempo.”
N:”Grazie,mi
sento più tranquilla a saperti sveglio”
S:”Figurati,per
te questo e altro!”
Come aveva
anticipato quella mattina,Sanji si ritrovò a pulire la cucina all’1.00 di notte
e la tempesta si fece viva proprio in quei minuti.
Il cielo
cominciò a tuonare,il vento aumentò e la pioggia iniziò a cadere dapprima lenta
per poi aumentare d’intensità nel giro di pochi minuti.
S< Nh?La
tempesta è arrivata... Come al solito Nami aveva ragione! >
Mentre Sanji
finiva di lavare gli oltre 200 piatti di quella sera,fuori dalla cucina le onde
si ingrossavano e aggredivano la nave con una violenza inimmaginabile.
La Sunny
ondeggiava e ad ogni ondata sembrava dovesse capovolgersi.
S:” Ma che
succede?!?”
Il temporale
si fece ancora più aggressivo e scosse pesantemente la nave che ormai era in
balia delle onde.
S:”Accidenti,devo
avvertire subito gli altri!”
Un’onda
molto alta colpì il fianco della Sunny e Sanji perse l’equilibrio,andando a
sbattere contro il frigorifero.
Le stoviglie
che stava lavando rotolarono insieme a lui creando più disordine di prima.
S:”Ah... La
mia testa...”
Il cuoco si
sedette premendosi la testa,ma ritrasse subito la mano quando sentì un liquido
caldo colare lungo il suo collo.
S:”S-Sangue?De-devo
chiamare Chopper...”
Sanji si
alzò barcollando e si diresse verso la porta che dava sul ponte.
Uscendo
trovò tutti i suoi compagni impegnati a tenere a bada la nave che sembrava
essersi arresa alla furia del tempo.
Z:”Era ora
che arrivassi razza di cuoco fannullone!!Vieni a darci una mano!!!”
Sanji tentò
di fare due passi,ma al primo la sua vista si oscurò e svenne.
Z:”Ehi,non è
il momento per dormire questo!!”
Le urla
dello spadaccino non arrivarono alle orecchie del ragazzo che rimase a terra
privo di sensi.
C:”Sanji!Sanji
che cos’hai?!?Zoro!!Vai da Sanji!Magari sta male!”
Z:”Vacci
tu,no?In fondo sei il medico!”
C:”Lo
farei,ma se lascio queste funi la vela principale si aprirà!”
Z:”Tsk!Ma
guarda te se devo fare da balia a quello stupido cuoco!”
Lo
spadaccino si diresse lentamente,per non scivolare,verso il compagno,ma sia
lui,che il resto della ciurma furono investiti da un’ennesima onda che allagò
il ponte.
Z:”Accidenti...”
N:”Zoro!!!Sanji
è finito fuori bordo!!”
Z:”Cosa?”
Zoro alzò lo
sguardo verso il punto dove pochi secondi prima giaceva l’amico e non lo vide.
C:”Zoro,corri
a prenderlo!”
Il ragazzo
eseguì gli ordini: prese una fune,legò un’estremità intorno alla vita e l’altra
all’albero maestro e si gettò in mare.
Sanji
affondava velocemente,ma il suo compagno lo prese e lo riportò in
superficie,tenendolo abbastanza forte affinché non scappasse più.
C:”Portalo
nella sua camera!”
Z:”Uff...”
Ormai
convinto che il cuoco l’avrebbe pagata cara per quest’opera di baby-sitting,Zoro portò il ragazzo ancora privo di sensi
nella sua camera e poi tornò a compiere il suo dovere (per una volta!).
Solo in un
secondo momento si accorse di avere il braccio sporco di sangue e disse alla
renna di andare a controllare ‘ quell’idiota arricciato’.
La tempesta si
placò alle prime luci dell’alba e la ciurma,stravolta,si distese nel primo
posto disponibile che aveva,anche in quelli annacquati o dissestati.
R:”Mamma
mia... mi sento deboleee...”
NR:”Anche
io...”
B:”Oh... E
io no?Anche se sono solo ossa mi sento debole come se avessi corso per giorni
interi...”
N:”E l’acqua
del mare ragazzi,è normale...”
R:”Dov’è
Chopper?”
Z:”Da Sanji.
Quello stupido cuoco si è ferito”
N:”Cosa?Era
ferito?”
Z:”E questo
quello che succede quando ci si addormenta nel bel mezzo di una tempesta!!”
U:”Senti da
che pulpito...”
Z:”Hai detto
qualcosa Usopp?”
U:”Io?!?No
no,niente!”
Mentre i
pirati si riposavano dopo la lunga notte insonne passata sul ponte,Chopper uscì
dalla stanza del cuoco con la testa bassa. Gli occhi dei membri della ciurma si
fissarono sul piccolo corpo peloso,che però non alzò la testa.
N:”Allora?Come
sta Sanji?”
C:”Non
bene...”
Le parole di
Chopper furono pronunciate con così tanta freddezza che i ragazzi ebbero i
brividi al solo sentirle.
U:”Che-che
cos’ha?”
C:”Ha
sbattuto la testa in modo molto violento e ha avuto un’emorragia... Perdeva una
gran quantità di sangue... Aveva i capelli rossi quando l’ho visitato...”
N:”Cosa?!?E
ora?Come sta?”
C:”Ve lo
ripeto... Non bene...Mi preoccupa il fatto che sia svenuto... Anche se spero di
sbagliarmi,quasi certamente ha subito dei gravi danni cerebrali... E
probabilmente...”
F:”Probabilmente...?”
C:”Sono
irreversibili...”
L’ultima
frase della renna fece calare un silenzio sovrannaturale sulla nave:ognuno di
loro pensava a Sanji,specialmente Zoro, che lo aveva trattato come un
nullafacente quando invece stava male e aveva bisogno di aiuto.
Lo
spadaccino si guardò incredulo il braccio ancora macchiato di sangue:eppure non
era la prima volta che batteva la testa!
Come se
avesse letto nei suoi pensieri,la renna spiegò il perché di quella diagnosi.
C:”Deve aver
sbattuto contro qualcosa di molto duro,tanto da spaccargli la testa e
provocargli quell’emorragia... Qualcuno di voi sa dove si trovasse prima che
svenisse sul ponte?”
N:”I-in cucina...”
La ciurma si
diresse in cucina e si ritrovò davanti ad una scena terrificante:la stanza era
completamente sottosopra,le pentole erano sparse per terra e piatti e bicchieri
erano andati in frantumi.
N:”Santo
cielo!Qui la tempesta ha fatto parecchi danni!”
NR:”Ragazzi...
Venite a vedere qui...”
I ragazzi
raggiunsero l’archeologa vicino al frigo e osservarono shockati l’agghiacciante
scena che si presentò loro davanti: una lunga scia di sangue partiva dal
lucchetto che teneva chiuso l’elettrodomestico e scendeva fino a formare una
piccola chiazza rossa sul pavimento.
N:”Sanji...”
U:”Mio
dio...”
C:”Ecco
cos’è che gli ha distrutto la testa... Il lucchetto...”
Silenziosamente,Rufy
prese degli stracci e cominciò a pulire.
R:”Diamoci
da fare... Non possiamo far trovare a Sanji la cucina in queste condizioni...”
Tutti
annuirono e si diedero da fare.
Il morale
della ciurma era a terra;nessuno si aspettava una cosa del genere dopo tutto
quello che avevano passato insieme.
Nei giorni
successivi,solo Chopper andò dal cuoco per visitarlo e cambiargli la
medicazione e dopo quasi una settimana di incoscienza,Sanji si svegliò e uscì
dalla sua camera.
N:”Sanji!”
Nell’udire
quel nome,tutti smisero di fare le loro mansioni e corsero dal loro amico.
Il biondo
passò lo sguardo da un componente all’altro.
C:”Ti senti
meglio,Sanji?”
Il ragazzo
guardò la renna e scappò subito dopo terrorizzato urlando:
“Ahh!!Un procione che parla!!!!!”
Sanji si
rifugiò tra i rami dell’albero di mandarini,sulla parte superiore della nave.
La ciurma
rimase sbigottita dal comportamento del loro compagno e rivolse lo sguardo
verso l’unica persona in grado di dare una spiegazione.
R:”Chopper...
che significa questo?”
C:”No... Non
è possibile...”
F:”Che cosa
gli è preso?”
C:”Sanji...
Ha perso la memoria...”
Tt:”Cosa?!?!”
C:”Di tutti
i danni che poteva subire,questo è il peggiore...”
N:”Il
peggiore?Perché?”
C:”Perché
non sempre il soggetto colpito da amnesia riacquista la memoria... In più lo
shock potrebbe portarlo ad avere paura di noi...”
NR:”E a
lasciare la ciurma..”
R:”No...”
S:”Ehi
tu!!Brutto buzzurro verde lasciami!!!Mollami immediatamente!!”
Zoro,senza
farsi vedere,andò a prendere Sanji,lo trascinò per il colletto e lo legò
all’albero maestro con la stessa fune che aveva usato per salvarlo.
C:”Zoro che
fai?Così peggiori solo la situazione!”
S:”Lasciatemi
andare brutti pirati!”
Z:”Stai
zitto!”
Lo spadaccino affondò una delle spade nel tronco,vicino alla testa del biondo
che,terrorizzato,si ammutolì di colpo: persino per Zoro fu difficile vedere
come il suo amico si sottometteva alla sua autorità.
C:”Non ti
preoccupare,qui nessuno vuole farti del male...”
S:”Si può
sapere che diavolo volete da me?”
C:”Vedi
Sanji,hai avuto un brutto incidente e hai perso la memoria...”
S:”E chi
sarebbe questo Sanji?Mi state confondendo con qualcun altro!!”
R:”No no,sei
proprio tu Sanji,guarda!”
Rufy mostrò
orgoglioso la foto segnaletica del cuoco.
S:”e questo
sarei io?Ma mi prendete per scemo forse?!?”
R:”Ma no,sei
tu,fidati!”
Sanji si
arrese,avendo capito che la persona che aveva di fronte non spiccava per
intelligenza.
S:”Uff...
Ammettendo che quella cosa sia io,resta il fatto che non mi chiamo Sanji e che
non so chi siate voi!”
Z:”E
l’amnesia che ti fa parlare così”
S:”Ti sbagli
faccia d’alga!”
B:”Bè,almeno
ricorda come insultare lo spadaccino!!Oh oh oh!!!”
S:”Ahh!!!!Quello
scheletro parla!!!”
B:”Già,ma
non devi avere paura di me,io sono solo il pianista della nave e mi chiamo
Brook...”
S:”Eh eh...
Molto piacere...”
N:”Cosa
significa che non ti chiami Sanji?”
S:”Vede mia
bella signorina,Sanji è un bruttissimo nome che nella mia lingua significa
‘persona inutile’”
Z:”Che nome
azzeccato...”
S:”Tsk,infatti
a giudicare dalla faccia da pesce lesso che hai direi che starebbe meglio a te
come nome!”
Z:”Io ti
faccio fuo...”
N:”Basta
Zoro!!Senti,ci vuoi dire allora come ti chiami?”
S:”Io...
ehm... Non me lo ricordo...”
NR:”Bugiardo,si
vede benissimo che sai qual è il tuo nome”
S:”Ma no,lo
giuro!Io non ricordo il mio nome!”
NR:”Però hai
detto immediatamente che Sanji non era il tuo nome,o sbaglio?Questo significa
che sai di non chiamarti così e che ricordi almeno il tuo vero nome,giusto?”
S:”Ah!Ok,ho
capito,sei troppo perspicace e non posso dartela a bere...Uff...
Il mio nome è Shirai,Shirai Deniùr...”
NR:”Cosa?!?”
R:”Che c’è
Robin?”
Robin
trascinò tutta la ciurma lontano dal ragazzo per poter parlare con loro del
nome che diceva di avere.
NR:”Il
nostro cuoco si definisce un Deniùr...”
R:”E con
ciò?”
NR:”Ma voi
non conoscete un minimo di storia?Non sapete nulla della disgrazia di quella
famiglia e dell’isola sulla quale abitavano?”
Tt:”No”
NR:”Allora
ve la racconterò io...”
Robin
raccontò che i Deniùr erano una potentissima famiglia di imperatori che
governava un’isola chiamata Zerk Shar,famosa in tutti gli oceani perché
principale centro di scambi commerciali della Marina.
NR:”15 anni
fa,però,l’isola fu al centro di uno scontro tra pirati e marine. La guerra
scatenatasi portò ad un’insurrezione del popolo che rovesciò il governo...
L’isola fu data così alle fiamme e tutta la popolazione morì.”
R:”E questo
cosa vorrebbe dire?”
NR:”Non lo
so,ma per ora credo che l’unica cosa da fare sia aiutare il nostro cuoco a
recuperare la memoria”
Intanto,ancora
legato,Sanji/Shirai urlava come un ossesso perché voleva essere liberato.
Rufy accolse
la sua richiesta e liberò il ragazzo che,arresosi all’idea di non poter
scappare,si isolò intimorito nella stanza dalla quale era uscito.
Il capitano
era preoccupato,non tanto della memoria dell’amico quanto del suo stomaco:non
poteva più mangiare i cibi scadenti e costosi di Nami!
Deciso più
che mai a riempirsi la pancia,sfondò la porta della stanza e trascinò il
compagno urlante in cucina.
S:”Mi vuoi
lasciare ragazzino?Ma qui le buone maniere non le usa nessuno?!?”
R:”Tu ora
cucini,chiaro?”
S:”Co-cosa?!?Ma
io non so cucinare!”
Shock. Rufy
sgranò gli occhi e per poco non gli venne un infarto:come poteva Sanji aver
dimenticato l’unica cosa che sapeva fare bene?
Per nulla
contento dell’affermazione ricevuta,Rufy cacciò il ragazzo ai fornelli.
Il povero
Sanji,non sapendo che fare,mise a casaccio degli ingredienti nella pentola e
attese. Una volta pronto Rufy si offrì di fare la cavia e assaggiò la brodaglia
che aveva di fronte.
Non ci volle
molto perché il capitano dallo stomaco di ferro uscisse di corsa fuori sul
ponte e si buttasse in mare.
Zoro lo
prese e lo riportò su: il ragazzo di gomma aveva un’aria sofferente e
disgustata e si premeva lo stomaco.
R:”Bleah,che
schifo!!Non ho mai mangiato niente di più orrendo in vita mia!E dire che io
mangio di tutto!!!”
S:”Io te
l’ho detto che non so cucinare...”
N:”M-ma non
è possibile!Tu sei il migliore cuoco del mondo!!Come hai fatto a dimenticare
anche come si cucina?”
S:”Mi
dispiace signorina,ma come ho già detto prima,credo che mi abbiate preso per
qualcun altro”
N:”No
Sanji,ti sbagli!Hai avuto un brutto incidente e ora non ti ricordi più che sei
e non ti ricordi nemmeno di noi!”
S:”Un
incidente?Anche il procione prima lo aveva accennato...Di che incidente sta
parlando signorina?”
N:”E
smettila di chiamarmi signorina!Io ho un nome ed è Nami!”
U:”Scusa,ma
non ti sei accorto di avere la testa fasciata?”
S:”Nh?E’
vero... Il nasuto ha ragione!”
U:”Questo
nasuto come lo chiami tu,in realtà è il grande capitano Usopp!”
S:”Sei tu il
capitano,dunque?”
N:”No,è solo
uno stupido bugiardo”
C:”Comunque...
Hai battuto la testa tanto forte da provocare un’emorragia e la conseguente
amnesia”
S:”Da come
parli sembri un medico... Sei stato tu a curarmi?”
C:”Si”
S:”Allora ti
ringrazio,hai fatto un’ottima fasciatura”
Chopper,imbarazzato,cominciò
a gongolare.
S:”Che
procione simpatico”
Z:”Guarda
che è una renna e si chiama Chopper”
S:”E tu?A
vederti sembri un vecchio zoticone,ma le spade mi suggeriscono che sei uno
spadaccino”
Z:”Zoticone?!?Come
ti permetti?!?”
Zoro sferrò
un pugno che colpì il cuoco in pieno volto scaraventandolo contro la parete.
Lo
spadaccino rimase stupito:credeva,anzi sperava che si sarebbe difeso e invece
aveva preso in pieno il colpo.
S:”Tsk!Per
essere uno zoticone sei forte...”
Sanji si
alzò e corse,molto arrabbiato,verso Zoro con un pugno alzato pronto a colpirlo.
NR:”Ora
basta...”
Evocando i
suoi poteri,Robin immobilizzò il biondo a pochi centimetri dal viso dello
spadaccino.
S:”Ma quanti
fenomeni da baraccone ci sono su questa nave?Una renna parlante- medico, uno
scheletro- pianista e ora una donna multi arti??”
NR:”Non
solo,anche il nostro capitano è dotato di poteri sovrannaturali”
R:”Già!Hihi...
Guarda!”
Rufy allungò
un braccio e afferrò un mandarino dall’albero. Sanji era piuttosto incredulo:
quello che pensava fosse un idiota era in grado di allungarsi e di modificare
il suo corpo come se fosse di gomma e per di più era il capitano!
S:”Tu
saresti il capitano?”
R:”Proprio
così!”
S:”Non è
possibile...”
R:”E perché
no?Io sono Rufy cappello di paglia e un giorno sarò il re dei pirati!”
S:”Cappello
di paglia...”
C:”Senti
Sanji...”
S:”Io mi
chiamo Shirai!”
C:”Ehm...
Shirai,noi vogliamo aiutarti a recuperare la memoria se tu ce lo permetti...”
S:”Ok,tanto
non ho nulla da perdere,no?A parte la pazienza...”
U:”Perfetto!!!Allora
finirei con le presentazioni!La ragazza multi arti come l’hai definita tu si
chiama Nico Robin ed è un’archeologa”
S:”Anche
molto bella aggiungerei”
U:”Si,come
dici tu... Il tizio in mutande è Franky”
F:”Piacere,io
sono il carpentiere di bordo e questa nave l’ho costruita io!”
S:”Veramente?!?Ma
è fantastico!!E una nave meravigliosa... Complimenti!!Devi essere un ottimo
carpentiere!”
F:”Modestamente...”
U:”... E lo
zoticone,ehm... Lo spadaccino si chiama Zoro”
S:”Tsk!Come
se mi interessasse!”
Z:”Avrai
anche perso la memoria,ma il brutto carattere ti è rimasto!”
S:”Scommetto
che ti odiavo anche prima!”
Z:”E ora io
ti odio ancora di più!Sei insopportabile!”
S:”Se volete
aiutarmi fate in modo che sto tizio non ci sia o assaggerà i miei calci!”
Nessuno fece
caso a quella frase particolare,ma Robin e Zoro (stranamente anche lui)
sì:istintivamente Sanji aveva detto calci anziché pugni,testate,gomitate ecc...
Forse non tutto era perduto.