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Autore: _AkAtSuKiNa_    18/05/2010    2 recensioni
Sasuke e Hinata: due vite così diverse eppure così simili. Paure e dolori affrontate in maniera distinta. Caratteri opposti. Ideali diversi. Sotto questi punti di vista, la coppia più improbabile del manga di Naruto ma, dopotutto non sono gli opposti ad attrarsi?
E poi qualcosa in comune ce l'hanno: il desiderio di poter tornare a vivere.
[Partecipante al contest "Storm in Heaven" indetto da hachi92 e Red Diablo]
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dalla sofferenza nasce la felicità - New version





So di non essere molto brava a scrivere, soprattutto le storie romantiche, ma ho voluto provare lo stesso.
La storia è narrata in prima persona da Hinata tranne che nel flashback: ho preferito usare la terza persona per descrivere meglio ciò che accadeva e i cambiamenti dei protagonisti. ^^
Questa narra di una ipotetica guerra che comprende più nazioni nella quale Sasuke è un loro nemico. Non conosco gli eventi del manga quindi ciò che ho scritto è puramente casuale. Buona lettura! (almeno lo spero =.=")




Dalla sofferenza nasce la felicità




Inspiro lentamente il dolce profumo nell'aria mentre il tepore della primavera mi avvolge.
Mi trovo in un bellissimo giardino pieno di fiori variopinti.
Mi sento come dentro un'illusione... una bellissima illusione.
Questo posto ha un qualcosa di magico, non so dire cosa.
Sarà perché mi ha stordito con il suo profumo e i suoi colori, o perché è intrinseco di ricordi: come il giorno in cui fui portata qui per la prima volta dalla persona più importante della mia vita.
È solo passato un anno; poco, se si pensa che la vita media di un uomo è di circa settanta anni, ma davvero tanto per chi rischia la vita ogni giorno.

Ed è come se avessi cominciato a vivere proprio da quel giorno. Possibile che abbia dormito per così tanto tempo? 

Osservando Naruto ho imparato a fingere di essere felice e spensierata per nascondere il mio dolore.
Lui ha sempre cercato di superare i problemi stringendosi agli altri per dimenticarsi della tristezza.
Anche se lo imitavo la situazione non cambiava.

Illuderti di essere come non sei ti rende davvero gioiosa?

Mio padre non aveva smesso di farmi sentire non all'altezza del mio clan.
Nonostante il mio impegno non ottenevo risultati che lo rendessero orgoglioso, mi considerava di peso sia per la mia squadra che per la famiglia: la nobile casata Hyuga, che i nemici temevano e gli amici stimavano.
Quanto ho odiato nella mia adolescenza sia il titolo che il nome?
 
Ho sempre sofferto per il destino di chi fa parte della casata cadetta.
Da bambina mi chiedevo innocentemente perché, anche se erano della nostra stessa famiglia, dovevano comportarsi come se fossimo degli estranei.
Per fortuna il tempo passa e tutto ciò riguarda ormai il passato. Certo non è stato facile, ma sono contenta che le cose ora vadano diversamente.

Chiudo gli occhi per ripensare a tutte le cose belle vissute in questi anni, tali da riuscire a cancellare ogni fallimento e sconfitta che avevano segnato la mia infanzia.
Li riapro lentamente dopo aver avvertito una forte folata di vento.

Mai visto uno scenario simile o... forse sì: delle piccole pervinche, ormai staccate dai loro rami, mi danzano intorno.

Tante sfere azzurrognole fluttuano leggere e mi restituiscono il ricordo che mi sfuggiva. 
È a causa di questo che il mio fidanzato decise di portarmi in questo giardino al nostro primo appuntamento. Per entrambi significò l'inizio di una nuova vita.  


***

È tarda sera e lo scontro con i nemici continua.
A Konoha regna una gran confusione.
Le persone sono state messe in salvo nel rifugio dentro la roccia sulla quale giacciono scolpiti i 5 volti degli Hokage, ma non per questo mancano le vittime.
Corpi senza vita vengono calpestati da chi ancora combatte: innocenti che non sono riusciti a scappare e numerosi ninja sconfitti dai loro avversari.
L'aria è infestata dall'odore di sangue che le guerre non risparmiano.
Hinata abbatte l'ennesimo nemico con il juken; per tutto il giorno ha tenuto il Byakugan attivo e adesso il suo corpo ne risente.

Sfruttando l'agitazione causata da un nuovo attacco dell'Akatsuki alcuni gruppi di ninja, provenienti da piccole e grandi terre, hanno invaso il Paese del Fuoco per avere il dominio e sottomettere la più grande potenza militare.
I migliori jonin affrontano i membri della nota organizzazione mentre i genin, avendo ancora poca esperienza, aiutano i feriti e supportano moralmente le persone terrorizzate dal fatto di assistere all'ennesima Grande Guerra Ninja; resta ai chunin occuparsi degli invasori e sopprimere alcune squadriglie di traditori che aspettavano l'indebolimento del villaggio per potersi ribellare. Questi ultimi, non è difficile a pensarci, sono capitanati da Danzo il quale, è sempre stato in disaccordo sulla politica e sui modi d'agire del Terzo Hokage.
 
La battaglia non accenna a terminare e tutti sono ormai allo stremo delle forze: molti si accasciano al suolo privi di energia, mentre i più tenaci riescono a stare in piedi grazie alla sola forza di volontà; tutti sfruttano le loro risorse per dare il meglio di sé per uscirne vittoriosi.

Con il respiro irregolare e con i battiti cardiaci accelerati, la giovane Hyuga si difende mentre, con la coda dell'occhio, non abbandona lo sguardo sullo scontro distante due centinaia di metri da lei.

Ancora una volta, Naruto e Sasuke sono costretti a confrontarsi.
Sono entrambi fortissimi e hanno lasciato tutti sbigottiti alla vista delle loro potenzialità.

Un'occhiata... Naruto sembra in vantaggio.

Un secondo per voltarsi verso il nemico, un secondo per sferrare l'attacco.

L'ennesima occhiata... ed è Sasuke che sta per avere la meglio sul biondo... ecco il colpo decisivo.


"Naruto!" pensa prima di sorpassare gli avversari a grande velocità.

Con il juken devia l'attacco del moro,
che la colpisce in un fianco, salvando l'amico a terra svenuto. La ferita è profonda, per questo è costretta a stringere la parte con la mano per limitare la fuoriuscita del sangue. Nonostante il dolore non si lamenta o versa una lacrima sul suo volto già turbato dalla preoccupazione.

« Perché ti sei intromessa? » dice con tono composto l'Uchiha nascondendo la rabbia.

« Perché Naruto è un tuo amico e... cof... ucciderlo sarebbe l'errore più grande della tua vita! Cof! » si sforza di rispondere tra un tossire e l'altro.

Il nukenin prende fiato per stabilizzare la respirazione; nonostante il duro scontro non sembra affatto provato.

« Naruto è stato il mio più caro amico, ma ho chiuso i legami con lui e con Konoha da tempo »

Hinata rimane ad osservarlo per un tempo indefinito.
Eretto con posa fiera; calmo e indifferente anche dopo aver parlato di un argomento così delicato. Non è il tipo che torna sui suoi passi! Se poi anche l'Uzumaki non è riuscito a farlo rinsavire, quante speranze ha lei di farlo?
Dopo questo breve ragionamento la corvina riprende la parola.

« Non_non posso permetterti di far del male ai tuoi compagni! » esclama con voce ferma.

« Quali compagni? Io sono solo. Sono il vendicatore »

Una fitta improvvisa alla gola costrige la kunoichi a tossire violentemente, mentre dei rivoli di sangue le scivolano fuori dalla bocca lungo il tratto fine del volto. Rovina sulle ginocchia, ma non abbandona quello sguardo deciso di chi non vuole arrendersi nemmeno di fronte alla morte.

Sasuke lo conosce bene; quante volte ha assunto quell'atteggiamento nei combattimenti per non sottomettersi al nemico?

Rimane leggermente sorpreso dal temperamento della ragazza che poco si addice alla dolcezza del suo viso.
Non ha mai voluto conoscerla più di tanto, per lui restava la compagna silenziosa e timida.
A volte si dimenticava della sua esistenza. Dopotutto che cosa poteva mai avere in comune con lei?
Cosa ne sa lei del dolore e delle disgrazie che lo hanno colpito?
Aver perso la sua famiglia, aver perso un fratello che veramente lo amava e che è stato costretto a prendersi carico di qualcosa più grande di lui.
Konoha ha distrutto la sua vita e lo ha reso quello che è ora.
Un tempo stimava e proteggeva il villaggio e i suoi abitanti, ora non può evitare di portargli rancore.
Nonostante provi rabbia non perde la capacità di ragionare razionalmente, così con flemma si prepara a parlare perché pensarci oltre sarebbe inutile...

« Se quello che vuoi è morire, ti accontento subito. Preparati! »

Scatta in avanti con la katana in mano pervasa da una scintilla elettrica.
Hinata, condizionata dai riflessi, si sposta indietro man mano che lui avanza.
Lo scontro va avanti per le lunghe e senza rendersene conto, si ritrovano in un luogo isolato in mezzo al bosco e si fermano per pochi secondi per riprendere fiato perché entrambi sono reduci di una dura battaglia.
Anche sul volto del bell'Uchiha iniziano a comparire i primi segni della stanchezza.

« Basta, mettiamo fine a quest'incontro! » si rivolge alla ragazza stremata.

Glielo si legge negli occhi che non ce la fa più.

« Perché... perché continui a camminare sulla via della vendetta? » sussurra la kunoichi ormai al limite.
 
« Perché ho perso tutto, Hinata. È la mia unica ragione di vita. » risponde arrogante

« Hai abbandonato la tua casa e i tuoi amici per uccidere tuo fratello e adesso stai meglio? »

Il ragazzo esita.

« Rispondimi Sasuke! » insiste non ottenendo alcuna risposta.

« Mio fratello ha protetto così tanto questo stupido villaggio da perdere la vita. Le cose sarebbero potute andare diversamente se avessi saputo prima la verità e io non sarei rimasto solo! »

Ripensare ad Itachi e al suo clan distrutto gli fa provare una forte rabbia, per questo stringe i pugni con tutta la forza che ha in corpo e guarda con odio la persona che ha di fronte che ha osato riaprire questa dolorosa ferita.


Passano secondi di solenne silenzio e finalmente la ragazza riprende a parlare.

« Mi dispiace che tu soffra tanto. Volevo aiutare Naruto a ritrovare il suo compagno di squadra e voglio ancora aiutarlo, ma diversamente da come pensavo, non posso costringerti a ritornare in un posto che odi. Nessuno ti ha mai giudicato, abbiamo continuato a considerati un compagno anche se ci avevi traditi. Ma adesso le cose sono cambiate, non posso permetterti di distruggere Konoha. Tutti per un motivo o per un altro, abbiamo avuto dei momenti difficili, ma siamo riusciti a superarli perché non eravamo da soli. Puoi riuscirci anche tu, devi solo volerlo, perché vendicarti di chi ti ha fatto del male non ti restituirà ciò che hai perso! » 

« Non dovresti sprecare i tuoi ultimi secondi per darmi delle lezioni di vita - aggiunge severo per niente colpito dal suo discorso - Aggrappati ai tuoi ricordi felici con la tua famiglia, perché loro non potranno essere qui quando esalerai l'ultimo respiro »

« Mi sarebbe piaciuto averli... » si blocca mentre un sorriso amaro si apre sul suo viso.

Sasuke rimane perplesso, per un attimo non sa come comportarsi. Dentro quegli occhi bianchi riesce a leggere la sofferenza che racchiude dentro al cuore, capisce così che probabilmente anche lei ha patito gli stessi dolori della sua infanzia.
Questo però non basta a commuoverlo...


Dall'altra parte la corvina si rassegna all'idea di morire... può leggerlo nei suoi occhi freddi come il ghiaccio.

« Hai superato davvero i tuoi problemi con l'aiuto dei tuoi amici? Allora perché non sei felice? » ribatte, mentre si avvicina con la sua lama alla ragazza immobile.

Ridestata dai suoi pensieri dopo aver sentito quelle parole, ritrova una nuova forza che le permette di contrattaccare.
Grazie alla specialità del suo clan, con una mossa fulminea, blocca le chiusure del chakra nelle gambe del moro che finisce col cadere a terra.

Hiashi Hyuga sarebbe soddisfatto nel vedere che la primogenita, finalmente, è stata in grado di eseguire il juken in modo perfetto, degno di chi un giorno sarà a capo del clan. Peccato che non potesse ammirarla in quel momento!

Sasuke cerca di sorreggersi con le braccia; guarda quella posa fiera, tipica dello stile Hyuga, incredulo.

Strano il destino, un attimo prima pensi di aver vinto e subito dopo ti ritrovi attaccato ad un esile filo tra la vita e la morte.
Stringe forte i denti; come ha potuto permettere che una kunoichi debole come lei lo riducesse in quello stato!
Per salvare almeno il suo orgoglio decide che la miglior fine per un ninja è quello di morire in battaglia.


« Avanti fallo! Hai vinto » dice rassegnato, troppo debole per opporsi al fato.

« No » risponde flebile.

« Dovresti approffittare della fortuna che hai avuto, Hinata. Potresti non avere un'altra occasione, dopotutto mi hai sconfitto »

« Non sempre cedere equivale ad essere sconfitti - con questa affermazione lo sorprende - « Anch'io poco fa mi sono data per sconfitta, ma... mi hai ricordato che devo proteggere le persone care... per di più devo ancora essere accettata da una persona molto importante e non potevo morire senza almeno provarci! Mi hai chiesto perché non ero felice... hai ragione forse ancora non lo sono, però, penso di essere sulla buona strada. I miei amici mi hanno aiutato molto a superare dei momenti difficili che pensavo non avessero soluzioni, perché non ci provi anche tu... »

« Non essere ridicola, io non ho più amici » l'interrompe bruscamente.

« Questo non è vero ci sono Naruto, Sakura, il maestro Kakashi e... ed io. Non sei da solo, ricominciamo tutto dall'inizio, permettici di aiutarti, torna a vivere Sasuke »

Il vento stacca dai suoi rami delle splendide pervinche che li bagnano come la pioggia d'estate, inebriando i loro volti stremati con quel delicato profumo.

« Ritornare a vivere... - ripete in un sussurro - questo è impossibile! »

« Nulla è impossibile » risponde con dolcezza la ragazza.

Il moro chiude gli occhi e prende un lungo respiro:
« ... tsk » dice prima di svenire accennando un sorriso.

Ormai anche la Hyuga non riesce a reprimere la sensazione di vuoto causata dalla perdita dei sensi, così si lascia cadere sulla terra umida, mentre i primi raggi del sole mattutino illuminano i loro volti sereni.

***


Ci risvegliammo dopo 3 giorni nella stessa camera d'ospedale.
Pensavo che dopo la nostra battaglia qualcuno l'avrebbe ucciso perché rappresentava una minaccia per Konoha.
Invece si trovava di fronte a me, stava in silenzio assorto nei suoi pensieri.
I nostri sguardi s'incrociarono per pochi secondi, non sapevamo cosa dire, per fortuna i nostri occhi parlavano più di mille parole.
I nostri dannati e splendidi occhi.
Fu quella volta che lo vidi per la prima volta sorridere.
 
Mentre abbraccio questo ricordo, rivedo quel sorriso che mi ha fatto sussultare il cuore veramente.
Sasuke si avvicina con passo lento nascondendo qualcosa dietro la schiena: un mazzo di fiori ma, diversamente da quel che si può pensare, non sono rose, ma dei meravigliosi Amaryllis di un delicato rosa.
Me li porge senza fissarmi in volto; li accetto imbarazzata mentre divento sempre più rossa guardando la confezione.

Allegato ad essa c'è un bigliettino:
"Questo fiore mi parla di te: perché con la tua timidezza ti ho notato, con la tua eleganza mi hai affascinato e con la tua fierezza mi hai conquistato! Buon anniversario Hinata!"








Note dell'autrice:

Dunque siamo arrivati alla fine... ed ecco i commenti di questa mediocre autrice U.U
Per farla breve, questa, è uno dei tanti modi che ho pensato per la fine del manga anche se, ovviamente, mi sono concentrata solo sulla coppia SasuHina, quello che accade è solo di contorno e lascio immaginare a voi il seguito =)
Anche se credo che non si verificherà neanche una cosa di quello che ho scritto XD 
Il racconto è ambientato un anno dopo il primo appuntamento che si è verificato molto tempo dopo la guerra. Tutto non è nato subito, ma è un traguardo che è stato raggiunto a piccoli passi; si può considerare ciò di cui ho parlato come il primo passo.
Quindi non è determinata l'età attuale dei personaggi ^//^
La scelta di far scontrare Hinata e Sasuke forse è stata troppo azzardata, però penso che la Hyuga avrebbe fatto di tutto per proteggere Naruto e non procurargli altre sofferenze :) e poi combattere per qualcuno ti da più forza di quando si combatte per vendetta e questo Sasuke l'ha dimenticato. 
Ed ecco il significato dei fiori:
la pervinca è un fiore legato al ricordo per questo mi è piaciuto usarlo per ricordare ad entrambi quel giorno per loro speciale mentre, nel linguaggio dei fiori l'Amaryllis simboleggia l' eleganza e la fierezza, uniti alla timidezza e trovo sia perfetto per descrivere Hinata ^.^
Comunque fatemi sapere cosa ne pensate, sempre se siete riusciti a leggere fino in fondo XD

... Baci... ^.-     Alla prossima!
  
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