Uther stava camminando avanti e indietro nel corridoio. Stava per avere un figlio, un erede. Quando aveva scoperto che sua moglie era sterile era andato a chiamare un mago per avere un figlio con la magia. E il mago glielo stava per far avere. Tuttavia Uther aveva un brutto presentimento. Si ricordava di non aver fatto qualcosa, qualcosa che avrebbe segnato la vita sua e del popolo. Gaius e le balie stavano facendo il possibile: sembrava un parto difficile. Uther continuò a camminare nel corridoio. Quasi correva per l'emozione. Fuori tutto il popolo aspettava di vedere il nuovo Principe. Artù. Così avevano deciso di chiamarlo lui e sua moglie. Un nome nobile e con un bel suono a parere del Re. Era il nome del loro capostipite. Artù... Artù Pendragon... ci suona bene! Uther era proprio contento. Un sorriso riempiva la faccia del Re di Camelot. Respirava a fatica tanta era l'emozione. All'improvviso sentì le grida del bambino. Uther si sentiva l'uomo più felice del mondo, ma l'urlo improvviso della moglie lo rattristò. Uther corse dentro. Non guardò il bambino che tanto aveva voluto, ma corse dalla moglie stesa sul letto, sudata e fredda. Gli occhi azzurri di lei guardavano in alto senza però guardare questo mondo. Uther la prese fra le braccia. L'amava più di qualsiasi altra cosa: non POTEVA andarsene, eppure se ne stava andando. Il Re non poteva permetterlo.

“Igrenne... Igrenne!”

La moglie stava diventando sempre più pallida e fredda. Il viso bianco come le nuvole, le mani gelide come il ghiaccio... e lei sussurrò solo tre parole:

“Proteggilo... ti prego...”

Ma non erano rivolte a Uther queste parole. Erano rivolte a qualcun altro. Qualcuno di lontano e per ora irraggiungibile. Le finestre si spalancarono improvvisamente e un forte vento entrò nella stanza. Il vento trasportava dei petali che girarono intorno ad Artù come risposta.

“Grazie, Merlino...”

Un urlo di dolore echeggiò in tutto il regno. Quell'urlo era del Re. Un urlo straziato. Un urlo di disperazione e di rabbia. Uther non aveva sentito l'ultima parola di sua moglie... della sua bellissima e amatissima moglie. Lei era tutto per lui: cosa avrebbe fatto. Uther si alzò dal corpo senza vita della moglie. Il volto rigato dalle lacrime e contorto dal dolore.

“Colpa loro... è stata colpa loro...”

Intanto al confine del Regno un bambino stava nella culla e, aprendo gli occhi, un enorme potere si svegliò in lui.

Scusate, ma ho scritto una fanfiction che vorrei mettere, ma visto che ci sono i personaggi sia di Merlin che di FMA, non so dove metterla! Un consiglio?

Grazie ^^