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Autore: Prayer    19/05/2010    8 recensioni
Sei ragazzi.
Un viaggio.
Un imprevisto.
E un'isola deserta.
Sei ragazzi che per sopravvivere dovranno collaborare, imparando
così a mettere da parte l'orgoglio e le divergenze che a volte ci spingono a odiare.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo primo: Prologo

POV ZOEY

Stavo sfogliando una rivista comodamente “svaccata” sul morbido materasso del mio letto , leggendo distrattamente le ultime notizie di gossip, quando a richiamare la mia attenzione fu mio fratello Dustin.

-Hey sorellona come credi che mi stiano i capelli in questo modo? Me li ha fatti Logan!

Esclamò entusiasta, rimirandosi soddisfatto della sua acconciatura nello specchietto che reggeva in mano.

Sbuffai, pensando a quanto potesse essere arrogante Logan nel prendere in giro un bambino più piccolo di lui...

Anche se, lo ammetto, ridevo sotto i baffi, pensando all'adorabile ridicolezza che distingueva il mio fratellino da ogni altro.

-E con cosa te li avrebbe fatti? Non sembra che abbia usato una spazzola!

Commentai, mezza divertita e mezza esasperata.

-No, infatti, ha usato il dentifricio come gel, dice che ha una tenuta più forte!

Mi sorrise innocentemente, non capendo il motivo delle mie risa sguaiate.

In quel momento entrò Chase.

-Ehi Zoey il preside ci ha mandato a chiamare, vieni?

Mi guardò intensamente, quasi volesse fotografarmi mentalmente, non accorgendosi della presenza di Dustin.

La reazione buffa che mi aspettavo non tardò ad arrivare.

-Ehm Ehm...

Due leggeri colpi di tosse da bambino arrivarono al suo orecchio e lui si voltò di scatto, spaventato.

-Oddio Dustin che ti è successo?

Chiese, trattenendo a stento le risate.

-Logan...

Mormorai, scuotendo il capo.

-Ora capisco...

Mormorò quasi impercettibilmente, infatti ho l'impressione che Dustin non lo sentì, ma io invece sì.

Come potevo non sentire ciò che diceva lui?

Per me ogni sua parola era sacra.

Era il mio migliore amico dopotutto!

-Andiamo?

Mi domandò poi.

-Certo.

Gli risposi sicura.

Dopo aver passato una mano tra i capelli biondi di mio fratello, mi seguì fuori dalla porta, che mi chiusi alle spalle, mormorando qualcosa del tipo “i suoi capelli odorano di dentifricio”.

POV LOLA

Ero già arrivata in presidenza, accompagnata da Michael, che poco prima stavo letteralmente stracciando ad una partita di ping-pong.

In compenso lui sapeva battermi nel lavoro a maglia...

Chissà di cosa voleva parlarci il preside...

Ero più curiosa che mai, perchè non mi sarei neanche potuta immaginare ciò che sarebbe successo.

Malgrado il nervosismo, che mi aveva fatto mangiare tutte le unghie, cosa che non sfuggì all'attenta Quinn, mi limitavo a fissare l'orologio, quasi volessi entrarci e in seguito ad osservare tutti i miei compagni.

Logan sembrava tranquillissimo, forse anche troppo e come al solito si pettinava avanzando commenti alla sua immagine riflessa, da bravo montato qual'era.

Michael parlava da solo, sognando ad occhi aperti non so bene che cosa.

Quinn, lei sembrava perplessa, non posso sapere a cosa pensava, ma sembrava la innervosisse, perchè il ripetitivo picchiettio della sua penna sul tavolo, lo interpretai così.

-Quando avrà intenzione di dirci perchè ci ha chiamato?

Domandò, forse un po' troppo frettolosa.

-Mancano ancora due vostri compagni, signorina.

Aveva ribattuto il preside, in tono gentile ma allo stesso tempo autorevole.

La ragazza alzò gli occhi al cielo, ricominciando il suo “motivetto”.

Finalmente, dalal porta sbucarono Chase e Zoey.

POV CHASE

Finalmente, anche se non proprio contenti, ma piuttosto ansiosi, arrivammo in presidenza.

Quel luogo non mi aveva mai inqiuetato, anzi, ci ero stato così tante volte che mi piaceva.

-Ora che ci siete tutti, posso dirvi perchè vi ho mandati a chiamare.

Aveva iniziato.

-Certo.

Avevano detto Lola , Zoey e Quinn all'unisono, probabilmente le più ansiose, al contrario degli altri, apparentemente tranquilli.

-Voi ragazzi, ricordate di esservi iscritti al concorso per rappresentare la PCA in una competizione interoscolastica?

-No!

Dicemmo tutti, alzando di qualche tonalità il tono di voce, scambiandoci di tanto in tanto occhiate confuse.

-Infatti, vi ho scritti io!

Ci aveva scherniti lui.

-Per questo effettuerete un viaggio all'estero, precisamente in Francia!

Si lanciarono tra noi gridolini di gioia e sbuffi, anche se non ho ancora capito il perchè di questi ultimi, io invece ero più confuso che mai.

POV MICHAEL

-Come?

Chiese Chase, forse il più intontito di tutti.

-La gara si terrà lì, per questo dovrete dare il meglio di voi stessi per rappresentare la nostra scuola.

-Certo.

Annuì io, ridacchiando al sorriso spavaldo che aveva stampato in faccia Logan, come al solito, quando credeva che il mondo girasse intorno a lui e che fosse il migliore.

-E quando partiremo?

Questa volta fu Lola a parlare.

-Precisamente tra due giorni, quindi fate in fretta le valigie, mi raccomando!

Scherzò lui, tranquillamente.

Sorrisi, pensando a quanti aggeggi tecnologici superflui si sarebbe portata Quinn.

A proposito di Quinn, lei sembrava fosse da un'altra parte, da poco tempo era “volata” su un altro pianeta.

Due giorni dopo...

POV LOGAN

-Logan muoviti!

L'ennesimo richiamo da parte dei miei compagni, mentre io tranquillamente, senza darci troppo peso continuavo ad aggiungere accessori ricchi alla mia valigia, dopotutto il mio stile è unico e nessuno può imitarmi.

-LOGAN!

Questa è la voce di Lola, che si fa sentire, mentre sento dei passi venire verso di me.

Era Quinn, che minacciosa mi puntò il dito contro e mi minacciò:

-Senti non costringermi ad attivare il mio sensore a raggi ultra VIOLENTI!

Sottolineo, marcandola, le parole “ULTRA VIOLENTI”.

Non intimorendomi per niente, mi feci scappare un commentino idiota, uno dei miei insomma.

-Quanto sei patetica...

Ma non avevo previsto la sua reazione.

Forse pe rnascondere le lacrime o forse per qualche altro motivo che ancora adesso mi sfugge corse via giù dalle scale.

Quando scesi, finalmente pronto la trovai ricongiunta con gli altri, a fissarmi in malomodo, come faceva prima.

POV QUINN

Dopo molto tempo, per colpa di vari imprevisti, uno di questi dai capelli spettinati ed i vestiti alla moda, chiamato Logan, arrivammo all'aeroporto.

Caricammo le valigie e ci sedemmo ugnuno al proprio posto.

Stranamente, ad accoglierci era venuto un elicottero, dove c'eravamo solo noi sei.

Io ero seduta vicino a Lola, che indossando la mascherina da notte e cospargendosi di crema, si mise le cuffie dell'i-pod, sistemandosi un cuscino dietro alla testa.

Dopo circa due ore di viaggio, un boato tremendo ci spaventò e l'aereo man mano perdette quota.

Io afferrai la mano di Lola, che nel frattempo impaurita si era tolta la mascherina.

Poi un enorme dolore alla testa mi colpì.

Ricordo solo un urlo.

E quando mi svegliai, capì a chi era appartenuto.

 

Angolo autrice:

Altra mia ff che spero vi sia piaciuta senza annoiarvi, io la vorrei continuare, ma solo se piace...

Quindi ditemi cosa ne pensate, mi raccomando!

Bacioni a tutti

girlstar

  
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