21/05/2010
3 recensioni
È un momento, è un solo momento,
e alla fine ti accorgi che ciò che temevi davvero è arrivato.
Ti rendi conto che tutto quello che hai fatto non è
servito a niente, non poteva servire a niente,
che ormai hai perso, che tutto sarebbe comunque finito.
E ti ritrovi a terra, inginocchiato davanti a un Dio
che ormai avevi dimenticato, con i vestiti laceri,
il cuore che senti per la prima volta battere davvero,
e il pavimento sporco del tuo sangue e di quello delle tue vittime.
E capendo, così, che è finita, ti ritrovi da solo, a sorridere.
Nick: Aki Asage
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Fandom e Personaggi: Hellsing - Maggiore (Millennium) [Leggere Note d'Autore]
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Genere: Drammatico - Introspettivo
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Rating: verde
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Avvertimenti: Drabble, lievemente AU
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Introduzione: [Qui l'introduzione è d'obbligo XD] La ff è ambientata durante, o meglio, dopo, l'attacco del Millennium a Londra, per distruggere l'Hellsing. L'unico personaggio è il Maggiore, ma al tempo stesso non è lui il protagonista. Protagonista è l'Hellsing, protagonista è la carneficina che è stata fatta e protagonisti sono i due eserciti che si sono distrutti a vicenda. E adesso, il Maggiore è solo, Millennium ed Hellsing ormai non esistono più. E alla fine il Maggiore ha voluto quello che voleva, circondato dai cadaveri di entrambe le schiere, nella Londra distrutta come da programma, nella Londra rasa al suolo, nella Londra insanguinata. Ma qual è stato il prezzo della sua vittoria?
Ferito a morte, quando ormai le forze lo stanno abbandonando, nonostante tutto si compiace della vittoria, mentre qualcosa dentro di lui si spezza, in una sottile e ironica allusione all’uso – scorretto o meno, a lui e a un Giudice, ormai dimenticato, il verdetto – che ha fatto della sua vita che ormai volge al termine. E per una volta, forse la prima ed unica nella sua vita, sente una nota di rimorso, che però svanisce, come sempre, repressa dal suo animo corrotto, in un ultimo mero ghigno.
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Note dell'autore: Non so come verrà presa questa ff, essendo un po' particolare. Io, personalmente, la trovo evocativa... in 100 parole, ho concentrato la vittoria e il fallimento, la morte, la vita, la delusione e la gioia del successo... ed è stata un'impresa XD Sono contenta anche solo di averci provato^^
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Vorrei, prima di ogni altra cosa, motivare una scelta: se si leggesse SOLO la Fan Fiction, non si capirebbe di chi si parla. Si intuirebbe il contesto, ma il protagonista resterebbe ignoto. E' stata una mia scelta... E' nata come ff sul Maggiore del Millennium, ma voglio che sia letta anche in senso assoluto, e non solo nell'impostazione e nel significato che le ho conferito io. Può essere perfettamente appplicata, ad esempio, al tradimento di Walter, che dopo essersi alleato col Millennium per potersi scontrare con Alucard, vince, ma scopre qual è stato il prezzo da pagare. La morte di quelli che per anni sono stati i suoi compagni... Può essere applicato ad Alucard, un Alucard ferito, che non è riuscito a proteggere l'Hellsing, per il semplice ordine di Integra: Search&Destroy... e l'ordine assegnatoli veniva prima della protezione dell'Hellsing e del suo Master. Ha distrutto il nemico, ma ormai, morto il suo Master, venendo a mancare la sua immortalità, sente sulle sue spalle una 'vita' segnata esclusivamente dal sangue e dal disprezzo di qualsiasi fede tranne quella del Master&Slave... Ma quando tutte le sue convinzioni vengono meno, cosa resta?
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La mancanza, apparente, di un avvenimento centrale esplicitato, di descrizioni di un luogo e altro, non è una reale mancanza, ma un insieme di volute allusioni. Si tratta di un gioco di detti e non detti, mentre la mancanza dei miei adorati puntini di sospensione, che avrebbero appunto aumentato la suspance, come sembrerebbe mia intenzione, sono stati omessi. Semplicemente perchè il punto fermo dà un tono più deciso e marcato alla vicenza. Si tratta di una scelta stilistica per evidenziare il contrasto fra le parole dolci ma al tempo stesso accusatorie, e il tono marcato della punteggiatura e le brusche aperture e chiusure delle frasi, quasi incomplete, che spesso iniziano con una voce verbale o con una congiunzione, come se all'inizio dovesse esserci qualcosa di volutamente sottinteso.
Insomma, anche i dettagli più insignificanti, sono in realtà accentuati mediante una sorta di satirico 'teatro dell'assurdo' per evidenziale il contrasto interiore del Maggiore e quello esterno, fra vittoria e sconfitta. Il tutto, nel paradosso, finale, che aleggia tacito nella brevissima ff, esplicitato solo dal titolo e da frasi veloci, incidenti e suggestive: la VITTORIOSA SCONFITTA.
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VALUTAZIONE:
Correttezza grammaticale e sintassi: 19/20
Originalità: 11/15
Attinenza alla traccia: 4/10
IC dei personaggi: 10/10
Giudizio personale: 5/5
Totale: 49/60
Questa tua drabble mi ha veramente colpita. Devo ammettere che l'ho letta e riletta più volte, ed ogni volta mi ha trasmesso un messaggio diverso.
E' veramente stupefacente questa sua caratteristica, perchè è difficile riuscire a trovare una fic che ti dica tutto e niente allo stesso tempo! Senza contare che l'immagine che da è molto forte.
Mi spiace solo che sei stata penalizzata nell'attinenza alla traccia, poichè più che uno stravolgimento l'ho visto come possibile finale. Resta comunque il fatto che hai veramente scritto una storia come poche ed è per questo che ti faccio i miei più sentiti complimenti, davvero.
Bravissima! :)