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Autore: Arika    30/08/2005    7 recensioni
Dunque il titolo l'ho tirato fuori dopo mezz'ora che stavo pensando e nonostante tutto fa schifo. Un demone solitario incontra per sbaglio una ragazza che cambierà per sempre la sua vita in meglio. Leggete e commentate siate più spietati e crideli che potete.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno o buonasera(a seconda dei casi) Eccomi qui con una nuova ficcy su Inuyasha. Lo so alcuni di voi(la minoranza) si staranno chiedendo:”E l’altra fanficiton la lasci in sospeso???” per vostra enorme sfortuna no continuerò anche quella quando mi verrà l’ispirazione giusta. In questo momento però sono a corto di idee. Pensate che ci hpo messo mezz’ora solo per trovare u n titolo a questa schifezza. Comunque questa è la mia terza fanfic su Inuyasha e per questo vi autorizzo a essere il più spietati possibile. Ma ora si dia il via alla storia. Buona lettura



Uno spiraglio di luce tra le tenebre. Capitolo primo Youshi il demone notturno




Un lago,una distesa di verde dove potersi rilassare tranquillamente senza pensieri e una cascata che rende il posto ancora più suggestivo,capace di risanare qualsiasi ferita,capace anche di far dimenticare i problemi. Purtroppo questo concetto non è valido per tutti. Io almeno la penso così,vengo sempre qui quando qualcosa mi preoccupa. Ah dimenticavo il mio nome è Youshi,sono un demone notturno quindi vivo di notte. Un giorno mi capitò di incontrare una ragazza che mi cambiò radicalmente la vita. Non avevo mai visto una ragazza così bella. Non avevo mai visto una ragazza così. Aveva dei bellissimi capelli neri come l’ebano, vestiva uno strano kimono,molto corto di colore verde,o meglio la parte inferiore lo era mentre la parte superiore era bianca con un piccolo fazzoletto rosso. Ma la cosa che mi colpì di più furono i suoi occhi neri,così profondi da poter addirittura perdercisi dentro,con delle piccole sfumature violette. Era un vero peccato che quel giorno fossero offuscati da un velo di tristezza. Ma torniamo a quei giorni di modo tale che possa raccontarvi meglio la storia.


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“Com’è bella la luna stasera! Uh……..un rumore?.......Meglio nascondersi”.
Mi rifugiai in cima ad un albero in attesa,la quale non fu più lunga di una trentina di secondi. Un cespuglio,prima tranquillo,cominciò a muoversi e una mano lo scansò. Era una mano con lunghe dita affusolate. Dal cespuglio uscì lei illuminata dal pallore lunare,sembrava una visione,un angelo caduto dal cielo. Si sedette vicino la riva del fiume,lo sguardo perso nel vuoto. Stetti a guardarla per un po’ fino a quando non sentii la sua voce:stava piangendo. Presi tutto il coraggio che avevo(e non era poco) e cercai di farmi avanti,era la prima volta che parlavo con una ragazza.
Arrivai dietro di lei senza che se ne accorgesse,non sapevo cosa fare così feci la prima cosa che mi venne in mente,le misi una mano sulla spalla. Colta di sorpresa si voltò verso di me,gli occhi impauriti e un leggero tremore. Nonostante la paura la sua voce risuonò piuttosto sicura.
K:Chi sei?
Y:Non preoccuparti,non voglio farti del male. Ti ho sentita piangere e anche se può sembrare strano volevo accertarmi che tu stessi bene.
K:Si sto bene. Grazie.
Passarono alcuni secondi nei quali nessuno dei due osò emettere una sola vocale,fin quando stanco di quel surreale silenzio non le chiesi:
Y:E’ per caso colpa di un ragazzo?
La sentii sussultare,confermando così la mia tesi.
Y:So che non sono la persona più adatta per parlarne,soprattutto perché ci siamo appena conosciuti,ma molte volte è più facile confidarsi con uno sconosciuto . Silenzio. Di nuovo quel silenzio surreale. Capii che forse le avevo chiesto una cosa esagerata. Era comprensibile che non volesse parlarne con me. Così mi alzai e feci per andarmene quando....
K:Non lo so neanche io se sia veramente colpa sua.
La sua voce era quasi un sussurro,ma alle mie orecchie le sue parole risuonarono di una chiarezza unica. Mi voltai un’altra volta nella sua direzione e tornai a quello che fino a qualche secondo prima era il mio posto.
Y:Continua forse posso aiutarti.
K:Bhè vedi.........la storia è un po’ lunga......
Y:Non preoccuparti ho tutto il tempo che vuoi.
K:Allora........tutto cominciò il giorno del mio quindicesimo compleanno. Devi sapere che io non sono di questo mondo,la cosa potrà sembrarti strana ma io vengo dal futuro. Stavo per andare a scuola quando mi chiama mio fratello per dirmi che il nostro gatto Buyo era entrato nel pozzo dell’hokora. Non appena entrai mi pervase subito una strana sensazione...ma non ci feci caso più di tanto. Mi avvicinai al pozzo per cercare il mio gatto ma d’improvviso una strana luce cominciò a uscire dal pozzo e subito dopo mi ritrovai con uno spaventoso demone dietro di me che voleva la sfera degli shikon. Quando risalii dal pozzo mi ritrovai in un bosco,la mia casa e i miei famigliari sembravano scomparsi. Poi quando riconobbi l’albero sacro il mio cuore perse un battito,credevo di essere tornata a casa. Ma non appena uscii dai cespugli mi dovetti ricredere Sull’albero infilzato da una freccia c’era un ragazzo. Mi avvicinai ma gli abitanti del villaggio vicino mi catturarono temendo che fossi una spia o un demone. Riuscii a chiarire tutto con la sacerdotessa di quel villaggio la vecchia Kaede. Quando la quiete del villaggio fu interrotta dallo stesso demone che mi aveva in precedenza attaccata. Decidemmo di buttarlo nel pozzo dal quale io ero fuoriuscita poiché si narrava che quel pozzo fosse in grado di far sparire le ossa. Cominciai a correre per raggiungerlo al più presto. Il demone stava quasi per raggiungermi,io inciampai in una radice e finii ai piedi dell’albero sacro. Credevo che fosse tutto perduto ma lo stesso ragazzo che avevo visto prima mi parlò. Mi scambiò per la sacerdotessa che lo aveva imprigionato li cinquant’anni prima. Il demone tornò di nuovo all’attacco e io mi aggrappai al ragazzo,ma lui sembrava non demordere continuava a dirmi che voleva la sfera ma io a quel tempo ancora non sapevo cosa fosse. Improvvisamente mi morse un fianco non riuscivo a capire cosa avesse in ente fino a che dallo stesso punto in cui mi aveva morso usci una piccola pallina di vetro di un rosa pallido. Cercai di afferrarla ma il demone mi bloccò con il suo corpo all’albero dove era anche il ragazzo. Decisa più che mai a non morire in quel posto mi feci convincere dal ragazzo e togliergli quella freccia che lo imprigionava. Una volta fatto uccise il demone in men che non si dica,ma i guai non erano finiti perché sembrava anche lui interessato alla sfera. Fortunatamente però la vecchia Kaede conosceva molto bene il ragazzo e si era già premunita in precedenza di uno strano rosario capace di bloccare momentaneamente i suoi movimenti. Tornammo tutti al villaggio compreso Inuyasha,li scoprimmo che secondo Kaede io ero la reincarnazione della sua defunta sorella,la stessa persona che imprigionò Inuyasha. Quella stessa notte un demone corvo incominciò ad aggirarsi nei dintorni della capanna per tentare di rubare la sfera. Il giorno dopo tentando di tornare nel mio mondo venni catturata da dei malviventi che volevano impossessarsi della sfera,più avanti scoprimmo che al capo era stato mangiato il cuore dallo stessa demone della sera precedente. Nel tentativo di sconfiggerlo la mia freccia ruppe la sfera in tanti piccoli frammenti che adesso sono sparsi per tutto il Giappone. Così rimasi qui per aiutare Inuyasha nella ricerca dei frammenti. Nel corso del nostro viaggio inoltre abbiamo fatto molti incontri e amicizie. A noi si sono uniti Shippo un piccolo demone volpe al quale sono stati brutalmente uccisi i genitori dai Fratelli fulminanti, Miroku un monaco buddista con un vortice sulla mano destra capace di risucchiare qualsiasi cosa e Sango una giovane sterminatrice di demoni che purtroppo ha perso tutta la sua famiglia per colpa di un demone che tutti noi stiamo cercando. Piano piano inoltre incominciai ad innamorarmi. Sapevo sin dall’inizio che non sarei mai riuscita a farlo innamorare di me,poiché lui ha già una donna nella sua vita. Non ho più nessuna speranza ormai lui ha deciso che morirà con lei per farsi perdonare di tutto quello che accadde cinquant’anni fa. Sapevo tutto ciò dal primo momento in cui il mio cure perdeva un battito ogni volta che mi sfiorava,ogni volta che era in pericolo e rischiava di morire. Eppure gli sono rimasta accanto facendomi solo del male,ed ora è troppo tardi per tirarsi indietro ormai il mio cuore appartiene a lui. Stetti un minuto ad analizzare tutte quelle sconvolgenti informazioni che mi erano appena state date,e pensai.
Y:Non so come sia questo ragazzo, ma una cosa è sicura. Per far soffrire una ragazza così bella deve essere davvero spietato.
Il suo sguardo prima fisso sul lago incrociò il mio. Un attimo di esitazione e lo sguardo prima meravigliato si trasformò in uno sguardo dolce accompagnato da un tenero sorriso.
K:Grazie sei davvero gentile-subito dopo tornò a guardare la superficie del lago resa ora più luminosa da qualche lucciola-avevi ragione. Sfogarsi con uno sconosciuto è molto più facile.
Y:Youshi.
K:Scusa?
Y:Youshi. Il mio nome è Youshi.
K:Kagome.
Y:Ecco fatto adesso non siamo più degli sconosciuti.
K:Umpf….sei simpatico……………..oh accidenti!!!!!!! Si è fatto tardi. E’ meglio che torni dai miei compagni.
Y:Aspetta!
K:Sì?
Y:Tornerai?
K:Uhmm…….credo proprio di si,mi piace qui,tu mi sei simpatico e inoltre mi hai aiutata a superare un piccolo momento di tristezza.
Y:Allora ti aspetto.
K:Contaci!!!
Y:Ciao!!!
La vidi mentre correva via,quando ad un tratto si fermò e si voltò verso di me. La vidi mentre mi salutava con la mano e sfoggiava un altro dei suoi sorrisi. Poi si rivoltò subito e continuò la sua corsa. Era la prima volta che mi trovavo così bene con un umano,specialmente una ragazza. Non sapevo perché,ma sentivo che sarebbe tornata,mi fidavo di lei. Restai altri dieci minuti lì e poi me ne tornai a casa mia,la stanchezza cominciava a farsi sentire.



Eccoci qui alla fine del primo capitolo. Allora come già detto dovete assolutamente essere il più spietati possibile di modo tale che mi randa conto se questa storia merita di andare avanti o di finire direttamente nel cestino. Qualsiasi critica sarà ben accetta come anche del resto consigli e magari complimenti. Detto ciò vi do la buonanotte perché c’è mio fratello che scassa i maroni e ci sentiamo non appena aggiorno un’altra mia fanfic. Bacioni.

Kisses Arika-chan
  
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