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Autore: earlysunsets    21/05/2010    3 recensioni
Il dolore sciamava e un bambino piangeva, ma quel suono aveva qualcosa di inquietante, era sbagliato. Seppe di amare ed odiare quella creatura come niente al mondo prima d’allora.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merope Gaunt, Tom O. Riddle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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the poison ~
and you’ll fall down a hole.

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Passi. Uno dietro l’altro, la seguivano, era in pericolo, doveva salvarlo. Doveva salvare il suo Amore, tutto quello che le restava di Lui.
Il  respiro affannoso, un piede dopo l’altro, veloce, per quanto le sue condizioni potessero permetterglielo. Arrivò davanti a un grosso palazzo, grigio, malandato. Non avrebbe voluto lasciarlo lì, ma non aveva scelta, il suo tempo era finito, lo sentiva. Sentiva che qualcosa di malvagio la stava trascinando con forza via ma doveva resistere, forza, forza, forza.

Suonò il campanello insistentemente, sotto la neve, bagnata fradicia, infreddolita. Si accese una luce e poco dopo era al coperto, sdraiata per terra su un corridoio umido; due donne le stavano attorno, parlavano, le facevano domande. Come ti chiami? Cos’è successo? Lui sta bene?  Come faceva a sapere se stava bene? Erano loro quelle che avrebbero dovuto dirglielo, non lei. Lei aveva già fatto abbastanza, voleva solo liberarsi di tutto quel dolore, lasciarsi andare... ma doveva lottare ancora. Ancora poco.
Le dicevano di respirare, di spingere. Non vedeva nulla attorno, era tutto buio, sapeva solo che lui era lì che cercava di uscire con tutte le sue forze e lei doveva aiutarlo, solo quello. Poi sarebbe finito tutto.

E poi qualcosa, un rumore, la risvegliò per un attimo. Il dolore sciamava e un bambino piangeva, ma quel suono aveva qualcosa di inquietante, era sbagliato. Seppe di amare ed odiare quella creatura come niente al mondo prima d'allora; ebbe paura, ma si consolò dicendosi che era finito, tutto, il suo momento era arrivato.
« Qual è il suo nome? » « Tom... Tom Riddle, come suo padre. E Orvoloson, come suo n-nonno. » Ecco, adesso era pronta.  C’era solo una cosa, una piccolissima cosa. Chiese perdono per i suoi peccati, poi guardò quella creaturina, così dolce e allo stesso tempo inquitante, le faceva paura, tremendamente paura. Era orribile ed affascinante, incredibilmente simile all’uomo che aveva amato. E poi Merope sospirò e fu così che morì, in un freddo orfanotrofio di Londra, una gelida notte di dicembre. Negli occhi lo sguardo così simile a quello di chi aveva tanto adorato.

 

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Eccomi tornata dopo mesi che non aggiornavo. Per un po’ non ho avuto voglia di scrivere, ma questa shot mi ronzava in testa da un po’; mi sono sempre chiesta cosa avrebbe  provato Merope capendo che stava arrivando la sua ora. Penso che si noti anche che, secondo la mia visione delle cose, lei non riesce ad amare infondo suo figlio. Voldemort è un uomo che non riesce ad essere amato, venerato magari, ma nessuno ha mai provato amore per lui. Nemmeno sua madre, a mio parere.
Quindi niente, ve la posto e gradirei sapere che ne pensate. Tra l’altro questo potrebbe essere il primo capitolo di una serie di shot riguardanti la vita del caro Tom, ma prima vorrei sapere cosa ne pensate. Un bacio, Sà.
P.s. Il titolo, The Poison, mi sembrava piuttosto azzeccato perché... beh, perché in un certo senso Tom avvelena tutto quello che tocca.

  
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