Capitolo Uno

Un'ombra si stagliava sul riarso paesaggio di campagna che si stendeva per miglia e miglia. Una figura logora, come i suoi cenci, ma alta e snella, come di un colosso. Stava camminando su un sentiero batutto, in cerca di qualcosa. Un movimento alle sue spalle lo fece voltare; un golem di fuoco lo stava fissando, pregustando il primo pasto da giorni.
Non passavano molte persone per quella strada e se ne poteva capire il motivo: terribili mostri giravano per quel deserto di ampagna.
La figura non si intimorì alla vista dedl mostro. Addirittura, si poteva immaginare un ghigno sulla faccia della figura, sotto il cappuccio che copriva l'intero volto.
Il golem partì all'assalto, ma qualcosa lo fermò. Il mostro si fermò di colpo, paralizzaro, prima di cadare a terra, privo di vita.
La figura adesso rideva, con una voce profonda e tenebrosa, quasi come se fosse un demonio. Sotto al cappuccio due occhi luminosi fissavano la carcassa. Un luccichio verde uscì dalla manica.
Si accorsa troppo tardi che il golem era una trappola! Infondo, cosa ci faceva qui un golem del fuoco, che normalmente vive vicino ai vulcani?! Non ebbe il tempo di girarsi che era circondato da un gruppo di guerrieri, vestiti con armature verdi.
Era in trappola... Era nella merda. Era spacciato!
Ma doveva proteggerla! Non poteva finire nelle mani del nemico!
Decise di giocarsi il tutto per tutto!
Una luce verde si sprigionò tutto intorno, accecando i soldati. La luce durò alcuni secondi, poi più niente...

-----------------------------------------------------------------

Simon si svegliò come tutti i giorni all'albeggiare. Si tirò su dal letto, pronto pr una giornata all'insegna del lavoro, ma qualcosa lo stava pian piano preoccupando. Aprì una finestra e i suoi dubbi divennero realtà: non c'era nessun suono in tutto il villaggio.
Con calma, uscì di casa. Si avvicinò lentamente a uno dei campi vicini. Qualcosa lo fece preoccupare!
Corse in fretta verso il corpo di un suo amico riverso sul terreno.
Simon era senza parole, non riusciva a respirare. Davanti a lui, l'amico con ancora l'aratro in mano.
Era morto, morto durante il lavoro.
Simon corse senza fiato fino alla stalla. Gli animali erano morti, come anche le poche persone che vi erano dentro. Provò ad andare in qualche casa, ma non era rimasto nessuno vivo, tranne lui.
Iniziò a preoccuparsi; cosa aveva potuto fare una cosa del genere?!
Non riusciva più a pensare! Aveva paura!
Paura che gli potesse accadere la stessa cosa.
O forse peggio...
Magari l'avevano lasciato vivere perchè volevano torturarlo prima di ucciderlo. Volevano darlo vivo in pasto a un mostro. Venderlo come schiavo.
La paura si impossessò sempre di più di Simon. Stava tremando, se l'era letteralmente fatta addosso!
Era rimasto solo, in tutto il villaggio, senza nessuno...
Era ossessionato da un'idea malsana: perchè restare da solo, se poteva raggiungere tutti gli altri?!
Ma qualcosa lo distolse da quel pensiero.
Una strana luce verde brillava a pochi passi da lui.
Simon era stregato da quella luce, non riusciva a fare a meno di avvicinarsi, di prenderla in mano, di guardarla.
Di colpo, la pietra si illuminò, abbagliando Simon, che cadde svenuto...