Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Daicchan    23/05/2010    7 recensioni
piccola shot sui Malandrini scritta quando ero alle prime armi. Senza alcuna aspettativa! xD
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Minuscola shot leggera sui malandrini.

Scritta quand’ero ancora giovane ed ingenua. (nel campo delle fic, intendo. Certo, no che ora sia una grande esperta.)

D’altronde, chi segue la mi fiction sui Malandrini noterà una marcata differenza.

Ma l’ho trovata nei meandri del mio PC, quindi…enjoy it!^ ^

 

 

Amore e Fascino

 

 

James Potter, Grifondoro, trasse un profondo respiro.

Percepiva il cuore battergli all’impazzata, violento contro lo sterno.

Ma non gli importava.

Perché, dopo un fase di totale imbarazzo, aveva gettato la maschera.

Perché, dopo anni ed anni, aveva ripreso la parte che, fin dal giorno in cui si erano incontrati, avrebbe dovuto interpretare.

Un ruolo che non si limitava alla sola recitazione, espressa con buffonate ed espressioni maliziose.

Era una parte vera, profonda, che più di ogni altra cosa nella sua vita si atteneva alla realtà, ai suoi veri sentimenti.

Perché lui, James Potter, l’amava.

Amava Lily Evans più di sé stesso, fin dal primo giorno in cui si erano incontrarti, sull’espresso di Hogwarts.

Solo, che era stato troppo orgoglioso, troppo stupido per rendersene veramente conto.

L’aveva preso come un gioco, semplicemente una battaglia che vedeva messo in discusso il suo onore, la sua reputazione.

Invece, si trattava di più, molto di più.

Ed ora che lo sapeva, James era pronto a mettere in gioco tutto sé stesso.

Passò delicatamente una mano in quella chioma infuocata, che aveva sempre ammirato, sognato.

<< Lily. . . >>

Pronunciò quel nome, prezioso e delicato, con quanto più amore riuscisse a mostrare.

Ma sapeva che non ci sarebbe riuscito.

Perché niente avrebbe mai potuto esprimere il sentimento che lo legava inesorabilmente a lei.

 

<< Lily. . . Ti amo.. >>

 

L’abbassarsi dello sguardo. Un lieve rossore sulle gote.

Reazione che lui mai era riuscito a suscitare nella sua Lily, dalla quale aveva sempre saputo di poter ricevere solo insulti e rimproveri.

Reazioni che, tuttavia, ora erano lì, palpabili, reali in quel viso.

E, in quel momento, James seppe di potercela fare.

Afferrò di scatto, seppur con delicatezza, quel mento tra le mani, e lo accostò al suo viso.

Lento ma deciso.

Gentile ma determinato.

Casto. Ma passionale.

Così fu il loro primo bacio.

Le loro labbra si sfiorarono, e James, in quell’istante di intensa dolcezza, rivide tutto.

Il suo volto, pulito ed immacolato.

I suoi capelli, di un rosso così scuro e travolgente.

I suoi occhi, di un verde smeraldo così intenso, brillante, gentile. Semplicemente splendidi.

E rivide il suo sorriso.

Non quello sarcastico, ironico ed impaziente che gli rivolgeva sempre, in ogni occasione.

Rivide il suo sorriso dolce. Rivide quelle labbra rosee incurvarsi in un’espressione perfetta, di pura ed autentica dolcezza. Il sorriso che tante volte aveva osservato, ed ammirato.

Il sorriso che aveva sempre sperato di poter, un giorno, vedere rivolto a lui, e di poter giovare del calore che esso trasmetteva.

E si lasciò andare.

Presto il bacio si trasformò in qualcosa di più.

In un vortice intenso, passionale, che lo travolse del tutto.

Avvolse con le braccia l’oggetto del suo amore, l’abbracciò, cercò di più, perché di più era il sentimento che li univa.

Non trovò nessuna resistenza.

Almeno, non finché un intenso e straziante dolore all’inguine lo spinse a staccarsi immediatamente, emettendo un gridolino di dolore decisamente poco virile.

Ma provate voi a sembrare dei grandi e mascolini uomini, quando un calcio ben assestato vi ha appena resi sterili a vita.

Sofferente, James si piegò su sé stesso, gli occhi lacrimanti che cercavano confusi quelli furiosi della figura davanti a sé.

<< Ma… Perché..? >>

Sirius Black, con gesto smanioso, si strappò la parrucca color cremisi dalla testa, rivelando la sua solita, perfetta, chioma corvina.

Il volto avvampato era contratto in una smorfia di rabbia ed imbarazzo, e gli occhi blu erano spalancati in un’espressione d’incredulità.

<< Tu… tu… >> il ragazzo cercò di balbettare qualcosa, additando tremolante James.

Infine, semplicemente, si limitò a scappare via… piangendo.

James si rialzò, raddrizzandosi gli occhiali sul naso ed osservando stupito il giovane rampollo dei Black fuggire giù per le scale del Dormitorio, piangendo come una ragazzina.

Godric, i suoi amici sapevano essere davvero strani.

Un sospiro rassegnato, dietro di lui, attirò la sua attenzione.

Ramoso si voltò verso Remus che, seduto sul bordo del letto, era intento ad annotare qualcosa su un quadernetto, con una biro babbana.

<< James… Di nuovo? >>

L’altro sbuffò, incrociando le braccia dinnanzi al petto ed assumendo un espressione imbronciata. << E’ che… Non è un po’ troppo realistico? >>

<< Quando la parte di Lily era interpretata da un manichino ti lamentavi del contrario. >>

<< Abbè, non posso mica dichiarare il mio amore ad un oggetto, no? >>

<< E lo stesso con una sua foto. E con il gufo di Peter. >>

Incredibile a dirsi, James sbuffò un’altra volta, offeso. << Ma adesso mi sembra di avercela davanti per davvero. Non riesco a trattenermi. >>

Moony scosse leggermente il capo. Era la seconda volta che il suo amico s’immedesimava fin troppo nella parte.

Eppure, lui l’aveva chiarito fin dal principio: niente baci.

Sollevando la testa in direzione di James, lo vide chino a raccogliere qualcosa dal pavimento.

Il giovane prefetto di Grifondoro sospirò.

Aveva ottenuto la conferma dei suoi timori, che si apprestava ad affrontare con inconsueta rassegnazione.

Magari, a lui sarebbe andata un po’ meglio.

Si rivolse a Prongs: << Immagino che dopo Peter e Sirius, adesso tocchi a me. >>

Dietro le lenti, gli occhi scuri dell’altro brillarono di una strana luce, mentre le labbra s’increspavano in un sorriso sornione.

O meglio, un sorriso spaventosamente malandrino.

James Potter tese la parrucca dai lunghi capelli rossi all’amico.

 

 

<< Oh, avanti Rem. So che non puoi resistere al mio fascino. >>

 

 

 

 

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Daicchan