132. « Avvisteremo gli alieni dalla nostra casetta sull'albero! »

È una calda giornata di metà maggio, il tempo è clemente e lascia finalmente che il sole splenda alto. Due bambini giocano nel prato davanti la loro villetta, si rincorrono fino ad acchiapparsi. Poi, quando si sono stancati, si distendono sull'erba fresca per l'acqua che il papà, premuroso, ha bagnato perché i bambini si potessero rinfrescare. Poi anche lui, il padre, si distende sull'erba e i bambini gli si buttano di sopra.

Rory, seduta su una poltroncina in vimini posta sotto il portico in legno, chiude il computer sul quale sta scrivendo un'importante articolo di cronaca per il “Times” e si gode la scena.

Richard, il bimbo biondissimo e con gli occhi chiari, di appena 3 anni, è seduto a cavalcioni sulla pancia del papà. Victoria, la bimba dai vispi occhietti scuri e i boccoli castani, di 5 anni, è aggrappata al braccio dell'uomo.

E poi c'è lui, Logan, che ride. Ride di gusto, mentre i bambini cominciano a fargli il solletico. Lui si dimena e si contrae, ma il sorriso non si spegne sul suo volto.

Rory da un'occhiata al computer, un piccolo senso di colpa l'attraversa; deve scrivere un articolo importante da consegnare la sera stessa e ancora non ha scritto che poche righe. La concentrazione oggi scarseggia: il sole è alto e invitante e quei tre distesi sull'erba non sono da meno.

Guarda ancora il computer, poi alza la mano sinistra e la porta davanti i suoi occhi. Rigira, con il pollice, il piccolo e semplice anello d'oro che segna l'anulare. Rory sorride e si alza dalla poltrona.

Victoria si accorge che la mamma si sta avvicinando e, lasciando velocemente libero il braccio di Logan, si alza in piedi e le corre indietro. Rory, come è solita fare, si abbassa leggermente, la afferra sotto le braccia e la prende in braccia, tra le risatine della piccola, che le stampa un bacio sulla guancia. Con la piccola ancora tra le braccia si avvicina agli altri due e si siede, finalmente, sul prato.

Logan si mette a sedere, mentre Richard scivola leggermente e si appoggia sulle gambe del padre. I due si guardano e Richard sorride piegando leggermente la testa.

“Scheggia, niente articolo?” sussurra Logan all'orecchio della moglie.

Rory sorride e arrossisce. “Non per ora. Ora mi voglio godere la mia famiglia”. I due sorridono, mentre Logan bacia sulla guancia la ragazza.

I bambini, improvvisamente, si alzano e ricominciano a correre: si sono riposati abbastanza, devono tornare a giocare. I genitori li guardano divertiti, abbracciandosi. Osservano Victoria, così vivace e instancabile, nascondersi dietro un albero, mentre Richard, ciondolante, la cerca. Dopo un po' si scambiano i ruoli ed ora è il bambino che si nasconde in un'aula, mentre la sorellina lo cerca.

Vanno avanti così per parecchi minuti. Poi spariscono, per fare ritorno, correndo dopo qualche altro minuto. Si piazzano davanti i genitori, con le braccia unite a mo' di preghiera. Rory e Logan li guardano incuriositi.

“Possiamo avere una casa sull'albero?” chiede a bruciapelo Victoria, mentre il fratellino annuisce alle sue parole.

“Una... una casa sull'albero?” chiede Logan, guardando divertito Rory, che scoppia a ridere.

“Siiiiiiiiiiiii!!” gridano i bimbi in coro.

“Perché volete una casa sull'albero?” chiede Rory.

I bimbi restano qualche secondo in silenzio, chiaramente alla ricerca di una motivazione valida. Poi Victoria sorride, di un sorriso che a Rory ricorda tantissimo sua madre. Capisce che ha trovato la soluzione e si preparare ad ascoltare.

“Avvisteremo gli alieni dalla nostra casetta sull'albero!” esclama contenta, mentre Richard continua ad annuire, anche se, probabilmente, non ha capito molto bene ciò che la sorellina ha appena detto. Ma si fida di lei, perciò le da ragione.

Rory e Logan si guardano, con un punto interrogativo stampato sulla faccia.

“Te l'avevo detto di non lasciargli vedere E.T.!” sussurra Logan a Rory che finge un attacco di tosse per non ridere.

“Va bene, bambini, vedremo cosa possiamo fare!” dice Rory, sorridendo ai suoi figli.

I bambini battono vigorosamente le mani, contenti e abbracciano i loro genitori. Qualche secondo e sono già di nuovo in mezzo al prato a rincorrersi.

Rory e Logan continuano a guardarli, in silenzio.

“Ricordi quando ti ho detto che non riuscivo a capire a chi somigliasse Victoria?” chiede improvvisamente Logan, spezzando il silenzio.

“Sì” risponde Rory, guardandolo incuriosita.

“Ecco, ora so esattamente a chi somiglia. A una sola persona sarebbe venuto in mente l'avvistamente degli alieni per avere una casa sull'albero...”.

Rory ride di gusto, assieme a Logan. Lui ha pensato la stessa cosa che ha pensato lei. E lo ama anche per questo: a volte sembra proprio che ragionino con una sola testa.

“Mia madre...” sussurra Rory, mentre Logan la stringe a sé.

***

Ma Salveee!! Sono tornata a scrivere, yuppi!! Beh, non c'è molto da dire su questa fic, a parte un due o tre cosine, eccovele qui.

1- Sob sob T__T Così dovevano andare le cose, si dovevano sposare e avere due figli e riuscire comunque ad affermarsi nel mondo del lavoro. Non dovevano lasciarsi, Logan non doveva tornare improvissamente allo stato brado, lasciando vincere l'orgoglio dopo tutti i cambiamente avvenuti grazie e per Rory. Beh, ma le fanfiction servono a questo, no? Cambiare ciò che non ci è piaciuto e a me quel finale non è piaciuto per niente. Sono e sarò sempre una Sophies convinta <3

2 - Fanfiction partecipante all'iniziativa

3 - La Fanfiction è dedicata a Ila, alias Speranza19, perchè ci sei sempre, su di te posso contare e parlare con te mi fa stare bene. Ti adoro Ciccia <3