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Autore: badluna    25/05/2010    3 recensioni
Ciao a tutti questa è la mia prima ff di Merlin, ovviamente la coppia centrale è ArtùMerlin ma si accenna solo all'amore fra i due, preventivamente questa fic è sull'amicizia!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Drago, Gaius, Merlino, Principe Artù, Uther
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
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Un grande dono, da una piccola luce




Una figura protese la mano e la strinse a pugno vedendo in una sfera nell’ acqua la morte di Nimue.
- Me la pagherai merlino, su tutto il potere che ho giuro che ti farò pentire di aver ucciso Nimue !-

*_*_*_*_*_*_*

Merlin correva per i corridoi di Camelot sballottando le ceste qua e là.
- Sono in ritardo, sono in ritardo ! -
Scivolando entrò negli appartamenti privati di Artù e cominciò a mettere a posto la stanza e a fare i suoi doveri .
Ad un certo momento si fermò e fissò fuori dalla finestra – Ho un cattivo presentimento…-

*_*_*_*_*_*_*

Artù era uscito a caccia e di conseguenza anche Merlin.
Tra le solite battute di rutine si trovarono davanti ad una quercia molto bella e stranamente alta.
I due giovani si distrassero a guardare quella magnifica e imponente pianta mentre dietro di loro una figura si avvicinava.
- Me la pagherai Merlin –
A quelle parole la figura, arrivata a qualche metro di distanza , si tolse il cappuccio del mantello, rivelando di essere una donna sui 30 anni dai tratti  esotici,  e lanciò un incantesimo verso Merlin .
Artù senza pensare, solo guidato dall’ istinto, si mise in mezzo facendo da scudo al moro ricevendo la maledizione dritta in petto.
Merlin scaraventò la donna lontano con la magia, la figura sbatte contro un albero e restò appesa, come un fantasma, con un ramo che gli trapassava lo stomaco.
Inciampando un paio di volte raggiunse il punto dove era caduto Artù dopo l’ impatto con la magia.
Notando le ferite fece un incantesimo che sollevasse il principe e si affrettò verso le mura di Camelot dove le guardie vedendolo arrivare con il principe, accuratamente fra le sue braccia per non farlo scoprire, lo aiutarono a portarlo nelle sue stanze.

*_*_*_*_*_*_*

- Non so che dire sire, è una maledizione e su questo non c’è dubbio ma è troppo potente anche per me !- disse Gaius al Uther.
- Avevo ragione , ho sempre avuto ragione – disse puntando un dito verso Gaius – la magia è malvagia e questa ne è la prova- disse spostando la mano e indicando Artù steso mezzo cosciente su suo letto.
Il ragazzo era pieno di piaghe su tutto il corpo e il petto era rosso per via delle abrasioni date dalla magia.
“ Purtroppo per questa volta devo dargli ragione” pensò con rammarico il medico di corte.

*_*_*_*_*_*_*

- È troppo rischioso Merlin! Ti potrebbe vedere! –
- Lo so Gaius ma se non ci provo lui morirà!-
Senza aspettare risposta Merlin entrò nella stanza di Artù e sedendosi accanto a lui sospirò.
- Me-rli-i-n – cercò di dire Artù alla vista del valletto.
- Non affaticarti asino reale! – gli disse con premura il moro.
Ben presto l’ espressione allegra e premurosa sparì e al suo posto vi era solo una serietà non da lui.
- Solo non odiatemi- gli sussurrò prima di posizionare le sue mani  sul petto del principe e sussurrare
– Zaen vendèsi mean- ( Lo ammetto l’ ho inventata di sana pianta! XP NdLuna) cercando di curare le ferite.
Vedendo che non aveva nessun’ effetto si prodigò in molte altre magie per quella sera e per tutte le altre a venire per una settimana.
Non avendo le faccende del principe di cui occuparsi, aveva molto tempo da dedicare alla ricerca di nuovi incantesimi curativi, ma nessuno dei molti che provò funzionarono.

*_*_*_*_*_*_*

Una sera, esattamente una settimana da quella famosa caccia, Merlin era nelle stanze di Artù.
Questa volta però non stava provando alcun incantesimo avendo finito tutte le sue conoscenze.
La sua fronte era corrucciata e gli occhi dubbiosi.
Vedeva la vita di quel asino davanti a lui spegnersi di giorno in giorno e anche se lui aveva provato di tutto, niente funzionava.
Restava solo una cosa da provare….quella cosa.

*_*_*_*_*_*_*

Il giorno dopo
- Non puoi Merlin !!-
- Artù sta per morire e lo sai anche tu, devo farlo !-
- Ma Nimue è morta e la religione antica non accetterà mai i tuoi compromessi!-
- Infatti non chiederò alla religione antica, ho trovato il rituale in un libro so come si fa e so che conseguenze ci sono, dopo tutto è il mio destino!-
Gaius a quelle parole si appoggiò al muro delle stanze del principe fissando con occhi sgranati e il sopracciglio inarcato Merlin
- Tu..tu davvero vuoi…-
- Si, Artù è importante per Camelot, sarà un buon re, lo sappiamo entrambi-
- Anche tu servi a Camelot !-
- Non quanto questo asino reale Gaius …non quanto lui-
- Non riuscirò a farti cambiare idea vero?-
- Già non cambierò idea-
- Già..-
Gaius corrucciato uscì dalla stanza mentre Merlin si portava accanto al principe.
- Sei proprio un asino reale, perché ti sei messo in mezzo si può sapere ?- chiese guardando l’espressione sofferente di Artù
- Ch-h v-oi f-fa-re?- gli chiese il biondo.
- Tranquillo, fra poco starai meglio- gli disse sussurrando qualcosa e passando la mano sugli occhi del principe.
Prima di addormentarsi, finalmente dopo ore di dolore, Artù vide due seri e sicuri occhi dorati.

*_*_*_*_*_*_*

Notte
Dopo aver vegliato per qualche ora su Artù, Merlin andò nella sua camera a preparare il tutto per il viaggio.
Dopo essere uscito silenziosamente per non svegliare Gaius addormentato con la testa sul tavolo, si affrettò ad uscire dalle mura di Camelot.
Nel bosco si permise solo una volta di girarsi a guardare Camelot, dopo poco si rimise in viaggio alla volta di un lago velato dalla nebbia.

*_*_*_*_*_*_*

Il giorno dopo, Uther , entrando nella stanza di Artù per poter vederne le condizioni, si trovò il figlio seduto sul letto che si guardava il corpo perfetto come sempre, privo da quelle piaghe che lo perseguitavano da una settimana.
Dopo aver gioito qualche momento con il figlio Uther uscì per rendere nota la notizia lasciando il biondo da solo a sussurrare - ….Merlin…-

*_*_*_*_*_*_*

Pomeriggio.
Artù si trovava seduto davanti a Gaius che lo guardava serio.
- Non voglio parlare di quello che è successo mentre stavo male, voglio solo sapere dove si trova Merlin!-
- Merlin mi ha detto di porgervi le sue scuse per non aver potuto aspettare una vostra guarigione, ma Eldor è succumbe di una malattia simile alla vostra ed è dovuto partire al più presto per andare a dare una mano –
Il principe valutò la risposta pensando da uno a dieci quanto sembrasse stupido agli altri se pensavano di propinarli una scusa simile.
- A Eldor non c’è nessuna epidemia o altro, non raccontatemi frottole Gaius e ditemi dove è Merlin!-
Gaius rimase in silenzio guardando il principe.
- Gaius vi ordino subito di dirmi dove è Merlin - Artù stava cominciando ad arrabbiarsi.
Silenzio Gaius ancora non rispondeva.
- Gaius v..- cominciò a dire ma venne interrotto
- È morto- lo sguardo del medico era profondo e pieno di dolore, tanto che Artù non ebbe nemmeno la forza di non credergli.
- Morto? – chiese con voce flebile.
- Si-
- Non può essere morto !- urlò il principe
- Maestà urlare non serve a niente- gli disse il medico serio.
Artù osservò la figura dell’ uomo per qualche secondo prima di correre fuori dalla stanza e precipitarsi nella stalleria a prendere il suo cavallo.
Partì al galoppo, senza una meta, senza pensieri, solo con il nome di Merlin in mente.

*_*_*_*_*_*_*

Spronato dalla rabbia, dal dolore e da altre mille emozioni Artù non si fermò ne tornò indietro.
Galoppò fino a trovarsi davanti a un lago, solo lì si fermò, quel paesaggio era desolato come il suo cuore, per quanto bello potesse essere non trasmetteva niente.
- Che cosa ci fa qui, Artù Pendragon, il principe di Camelot?- chiese una voce ponente
Artù sobbalzò e con uno scatto si mise in piedi mettendosi in posizione di difesa con la spada sguainata.
Vedendo chi aveva davanti tremò per un attimo.
- Allora non rispondi – gli chiese ancora la voce – la mania della spada ti è rimasta ma non mi sembrava che fossi muto l’ ultima volta che ci siamo incontrati !-
- Tu !-  davanti ad Artù c’era l’imponente Drago che era stato prigioniero di Uther.
- Che cosa spinge il principe di Camelot fino a questo luogo?- chiese il drago
- Merlin – rispose automaticamente il biondo
- Ah si – il tono di voce del drago cambiò radicalmente divenendo dispiaciuta e un po’ addolorata.
- lo stai cercando?- gli continuò
Artù annuì
- Lo troverai su quell’ isola giovane Pendragon, ma non aspettarti di trovare ciò che speri- gli rivelò la creatura.

*_*_*_*_*_*_*

Salì gli scalini e si trovò davanti ad uno spiazzo con al centro un altare, e li sul pavimento di erba vi era Merlin disteso.
La sua pelle era pallida e la sua pelle fredda.
-..Merlin…Merlin..- Artù cominciò a scuotere il corpo immobile del ragazzo.
Piano piccole gocce salate cominciarono a percorrere il viso del principe e ben presto egli si ritrovò a stringere quel corpo minuto contro il suo piangendo lacrime dolorose.
Dopo qualche minuto si accorse di un rumore o per meglio dire di un verso.
Spostandosi un po’ indietro per vedere meglio intorno a se scorse una piccola creatura che si era avvicinata richiamata dal suo pianto.
- Chi sei ?- chiese questa penetrandolo con i suoi occhi verdi
- Artù - gli rispose il ragazzo.
- E perché piangi Artù ?-
- Perché Merlin….- e li la sua voce si interruppe
- Gli volevi bene ?- gli chiese la creaturina avvicinandosi ancora di più
- …si..- sussurrò Artù
- È brutto restare soli ? Senza la persona a cui vuoi bene ?- gli chiese curioso il piccolo
- …si …è brutto …e fa male ..- gli rispose il biondo
- Vorresti che tornasse in dietro ?- gli chiese ancora il piccolo
- Con tutto me stesso –
La piccola creatura gli si avvicinò e lo annusò .
- Stai dicendo la verità ! – disse stupito il piccolo.
Artù non rispose.
- Sai ..-  cominciò la creatura – lui non piangeva…però ha detto il tuo nome-
- Cosa ?- chiese stupido il principe
La creaturina toccò con il muso il volto di Merlin e gli soffiò in faccia fiato caldo.
Avvicinandosi gli sussurrò qualcosa nell’ orecchio.
Poi leccando una guancia ad Artù la creatura si mosse per andare via
– Aspetta- disse Artù
Il piccolo si girò guardandolo interrogativo.
- Chi sei ? – gli chiese il principe
- Io ? Io sono solo un cucciolo- e con queste parole si andò a rifugiare di nuovo nell’ ombra, restando però ad osservarli.
Artù osservò la figura della piccola creatura allontanarsi, poi sospirò e riportò lo sguardo su Merlin.
Facendo cosi venne investito da acqua di mare.
Merlin lo osservava con i suoi occhi blu .
Artù respirò sorpreso facendo uno strano rumore.
Il moro mimò il nome di Artù con le labbra osservandolo serio.
Artù non pensò a niente mentre se lo stringeva al petto, finalmente felice.
- … Merlin…-

*_*_*_*_*_*_*

Qualche momento dopo i due giovani erano seduti sulla barca che li stava portando a riva, osservandosi e sorridendosi pronti a sommergersi di domande a vicenda.
Da lontano due occhi verdi li osservava felici.
Facendo qualche passo indietro e sussurrando
 – Ama e vieni amato-
L’ ultimo cucciolo di drago si ritirò nella sua tana.

°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°

* Lo ammetto l' incantesimo l’ ho inventato di sana pianta! XP

Spero davvero che la storia vi sia piaciuta, mi è venuta in mente oggi al lavoro e sono contenta di essere riuscita a metterla per iscritto visto che la maggiorparte delle volte non ci riesco !

Un grande bacione a chi legge e a chi, sperando, commenta.


Un sincero grazie a elixyz e a mindixx
badluna

  
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