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Autore: Rosie7    26/05/2010    4 recensioni
Una notte. Un'altra notte d'amore serve a Draco Malfoy per rendersi finalmente conto di quello che effettivamente desidera.
E' la mia prima fanfic ed è una Dramione ^^ Buona Lettura e se vi va lasciate un commentino ;) mi farebbe davvero piacere :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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E’ l’una e mezza di notte e io sono qui, steso nel letto, preso dall’impulso irrefrenabile di scriverti. Abbiamo da poco finito di fare l’amore e tu ti sei addormentata come un ghiro, come al solito. Dio mio, sei bellissima. I boccoli sparsi sul viso, le guance leggermente rosse, le labbra carnose socchiuse. Ancora non riesco a credere che un angelo come te stia con uno come me. Ma tu hai mandato all’aria tutti i tuoi piani, i pregiudizi dei tuoi amici e dei miei genitori solo per starmi accanto e per questo non ti ringrazierò mai abbastanza. Sei stata l’unica che ha visto e che ha voluto vedere la vera parte di me che continuavo a celare dietro una maschera per non deludere le sciocche aspettative della mia famiglia, di mio padre. Ma ora è passato. Averti accanto e avere la consapevolezza che ci saresti sempre stata mi ha fatto trovare il coraggio di ribellarmi a quelle ideologie in cui neanche credevo, così da far capire a mio padre che forse per la mia felicità avrebbe potuto anche fare uno strappo alle “regole”, dimostrarmi almeno una volta in tutta la mia vita che tenesse davvero a me. Eppure tutto il coraggio che avevo accumulato si è sgretolato al suo sgranare gli occhi all’affermazione “Non mi sposerò, padre. Amo Hermione Granger e non sposerò Astoria, mi spiace”. Ho litigato con lui come non avevo mai fatto. Avremmo anche duellato se non fosse stato per mia madre. Lei ci ha disarmato entrambi – incurante della furia di mio padre – e ci ha obbligato a discuterne civilmente alternando dei Languelingua su entrambi, permettendoci di parlare senza interferire tra di noi. E così sono riuscito a sfogare tutta la rabbia repressa nei confronti di mio padre. Ho pianto addirittura, lasciandolo senza parole, con un'espressione di stupore misto a disprezzo. « Non guardarmi così. I Malfoy non piangono. Lo so bene » gli ho detto « ma forse non voglio essere considerato più un Malfoy se non vengo considerato un essere umano dagli altri ». Poi mia madre ha sciolto il Languelingua a mio padre ma lui non ha profferito parola. Così ho preso la mia giacca, ho dato un affettuoso bacio a mia madre, alla quale delle sottili righe di pianto stavano bagnando il volto, sussurrandole « Mi dispiace. Comunque grazie » e sono uscito sbattendo la porta del maniero. Come è finita lo sai. C’eri anche tu oggi pomeriggio quando il gufo di mio padre è atterrato in salotto. Ci ha dato la sua benedizione anche se non era comunque convinto che stessi facendo la scelta giusta. D’altronde da quando Voldemort è caduto la famiglia Malfoy deve riscattarsi e cosa avrebbe potuto fare di meglio se non far stare il figlio con una mezzosangue e far credere a tutti che i pregiudizi e il disprezzo sono spariti? Ma questo non è importante. Non so di preciso come mai io non ti abbia raccontato quello che è successo pochi giorni fa a casa mia. Forse non volevo che ti sentissi in colpa. Ma ora vedendoti qui, accanto a me e ripesando a quello che abbiamo vissuto, che abbiamo condiviso, mi sono sentito in colpa per non averti detto la verità. Scusami. Finalmente ora posso dire di non avere segreti con te e mi sento molto meglio. Scrivendo e guardandoti poi sono stato assalito da una sconvolgente quanto bellissima consapevolezza: ogni mattina da quasi due anni ormai mi sveglio e ti trovo accanto a me oppure in cucina che prepari il tuo buonissimo caffè e la bellissima consapevolezza che mi ha colpito è che voglio che sia così per sempre: ogni mattina voglio trovarti accanto a me o in cucina a preparare il caffè; ogni giorno di ritorno da lavoro voglio trovarti a casa pronta ad accogliermi tra le tue braccia e a farmi rilassare dopo una giornata no; ogni sera voglio addormentarmi stringendoti tra le mie braccia e lasciandomi inebriare dal dolce profumo che hai. Tutto questo per il resto della mia vita. Voglio inoltre che tu sia la madre dei miei figli, dei nostri sicuramente bellissimi figli, data la bellezza della madre – e anche del padre. Voglio crescerli insieme a te e imparare a dargli l’amore e le attenzioni di cui hanno bisogno, e che io non ho mai avuto fino a quando non ti ho incontrato. Voglio invecchiare insieme a te, Hermione. Quindi ti chiedo solo una cosa. Una semplice riposta affermativa alla mia domanda mi renderà l’uomo più completo e felice di questa terra.

Sposami, Hermione.
Sposami, amore mio.

Tuo per sempre, Draco.

 

 

Hermione fece scorrere per l’ennesima volta gli occhi, ormai appannati dalle copiose lacrime, sul foglio di pergamena lasciatogli dal suo futuro marito sul comodino.
Sì, sarebbe diventato suo marito, ne era più che sicura. Aveva avuto modo di conoscerlo, solo lei sapeva davvero chi era Draco Malfoy e quella lettera gliel’aveva confermato. Ed era felice, felice come mai lo era stata prima.
Avrebbe sposato l’uomo che amava con tutta se stessa e che l’amava con tutto se stesso. Avrebbe costruito una famiglia insieme a lui, sarebbe invecchiata insieme a lui. Avrebbe fatto di tutto insieme a lui e per lui.
E nonostante quella parte ancora insicura di lei continuasse a cercare un qualche motivo per cui tutto quello che voleva fare era sbagliato, non ci riuscì.
Non c’era niente di più giusto e perfetto al mondo.

  
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