Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: Red Death    27/05/2010    1 recensioni
Perché lui era l'unico che mi avesse mai amato nel buio della notte, nella solitudine della morte.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
[size=7]Non stavo più combattendo per tenermi in vita. Le pallottole erano arrivate troppo in fretta perché io riuscissi a fermarle. Erano veloci, quegli angeli d'acciaio che mi hanno strappato dalle braccia del mio Mello. Ero la, sdraiato sull'asfalto, sentivo i suoi capelli biondi che mi solleticavano il collo.
Mi ha chiamato, la sua voce dolce. Cercavo di rispondere, ma sentivo che dalla mia gola non sarebbero uscite abbastanza suoni per potergli dire tutto quello che provo per lui. Ho socchiuso appena gli occhi, giusto quel poco che mi basta per riuscire a vedere i suoi. Erano quegli occhi che mi avevano fatto innamorare. Quello sguardo fiero che sembrava non volersi piegare davanti a nulla.
Neanche alla morte.
Ho allungato una mano, ho visto le mie dita insanguinate che sporcano il suo viso d'angelo.Era perfetto, l'uomo che amavo. Non volevo sporcarlo, non volevo rovinare quella sua bellezza diafana. Lui ha premuto la mia mano contro la sua guancia, e ha sorriso, anche se nei suoi occhi vedevo ancora le lacrime, quelle lacrime che erano cadute anche sul mio corpo. Sì, lo amavo.
Mi ha alzato, ha tirato il mio petto verso il suo, riuscivo a sentire il battito del suo cuore rapido, che pulsava vita contro il mio a cui ormai non restava più molto. Le sue braccia calde mi hanno stretto, mi hanno abbracciano, e di colpo mi sono sentito alzato dall'asfalto grigio, la macchina rossa è scomparso in lontananza. Correva. Ma non era umana la sua corsa. Forse erano solo le percezioni della morte.
I suoi capelli, spinti dal vento, mi sferzavano il viso. Avevano quel profumo dolce di cioccolato che da sempre è del mio Mello. Ho sorriso, ma tutto in me faceva male. Non mi restava più molto.
La mia vita era attaccata ad un filo.

Ci siamo fermati. Non sapevo più dove eravamo, dovevo aver perso conoscenza, ma sentivo che il sangue continuava a uscire. Ero in braccio a Mello, ho alzato lo sguardo verso il suo viso. Tutto in lui mi sembrava perfetto.
«Me-me-mello...»
Si è posato un dito sulle labbra, zittendomi come si fa con i bambini. Le sue braccia erano calde, il suo corpo palpitava di vita, il suo petto, su cui io ero poggiato, mi faceva sentire sicuro.
«Non parlare, ti prego, o non ti resteranno abbastanza energie.»
Siamo entrati in una stanza buia, ma tutto nel mio mondo prossimo alla fine era buio, ormai. Ho sentito che mi stendeva su qualcosa di freddo con delicatezza. L'ho guardato ancora una volta.
«Il mio sciocco amore... non dovevi farti colpire così! E se tu morissi, ora? Io come farei senza di te? Non ci hai pensato, mio dolce, dolcissimo Matt?»
Se avessi potuto avrei sorriso a quelle parole, avrei sorriso quando mi ha abbracciato, avrei sorriso quando ho sentito le sue labbra calde contro le mie umide. Ma non potevo, non avevo più forza nemmeno per sorridere. Non potevo fare altro se non lasciare che la mia lingua danzasse avvolta alla sua, mentre sentivo le sue lacrime che scivolavano lungo il mio collo.
Non avevo MAI visto Mello piangere. Ho iniziato a singhiozzare anche io, anche se ogni lacrima che usciva dai miei occhi sembrava una stilettata al mio petto, ogni singhiozzo un coltello dentro le mie ferite. Ma non riuscivo a smettere. Io lo volevo. Lo volevo con me per sempre. Ma sapevo che l'avrei avuto ancora per poco.
Ho premuto di più le mie labbra contro le sue, cercando di assaporare ogni istante come fosse l'ultimo. Perché ognuno di quegli attimi sarebbe stato l'ultimo. Sentivo già la morte che mi reclamava, ma non volevo ancora abbandonarlo, non volevo lasciare l'unico che avessi mai amato.
«Mello, devo andare.» dico, staccandomi appena dalle sue labbra. Dalla mia bocca esce un rivoletto di sangue, ho sentito il suo sapore metallico sulla lingua, e Mello lo lecca come fosse il più dolce dei nettari.
«Non ancora, mio palpitante amore. Resta ancora con me...»
I suoi baci erano sempre più ardenti, sempre più disperati. Sì, lo amavo più di quanto amassi la vita stessa. Lui era la mia vita. L'unico modo in cui avrei potuto abbandonarlo sarebbe stata la morte. E adesso era arrivata. Era arrivata mentre io ero con lui. Potevo morire felice.
Sento la vita rimanere sulle sue labbra. Sulle labbra dell'unico uomo che mi aveva amato nel buie della notte e nella solitudine della morte. Terrà su quelle labbra soffici per sempre la mia vita.
«Addio, amore mio.»
Mentre abbandono il mio corpo, tutte le immagini della mia vita mi sfrecciarono di fianco, i momenti meravigliosi della mia vita da bambino alla Wammy, quando ero scappato, Los Angeles, New York... tutto, rapido, una velocità che faceva quasi venire da vomitare se solo avessi ancora avuto uno stomaco e una bocca per farlo.
Poi tutto è finito con QUELLA immagine.
L'immagine di un angelo biondo.
L'immagine del mio Mello.
[/size]
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Red Death