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Autore: Lady Burrows    27/05/2010    2 recensioni
[Tunnel, di Roderick e Brian] Eccomi qui con una nuova e demenziale fan fiction basata su un bel libro che ho letto qualche tempo fa (Tunnel magari qualcuno di voi l'ha letto xD) E' scritta dal punto di vista di Drake, personaggio che appare solo nel secondo volume della saga. Speriamo che vi piaccia!!!
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Che giornataccia ragazzi…oltretutto ho un mal di testa…* pensai spalancando la porta del mio studio ed entrando.
Allontanai la sedia dalla scrivania e mi ci sedetti sopra.
*Al lavoro Drake* aprii il primo cassetto e ci infilai dentro la mano per cercare i miei attrezzi da ingeniere ottico.
Li ripescai da sotto una risma di fogli e mi chinai su di essi mentre canticchiavo You are my sunshine.
*Però…che strano…non mi ricordo cosa ho fatto ieri sera…* pensai preoccupato *Non vorrei essermi ubriacato ancora…* All’improvviso qualcuno bussò alla porta del mio ufficio e io, ovviamente, mi chiesi chi fosse a quell’ora del mattino.
Mi misi di nuovo a lavorare sulla mia ultima creazione e urlai –AVANTIII!!!E’ APERTO!!-
-Buongiorno Drakuccio-  disse una voce femminile alle mie spalle.
Mi girai e la visione che vidi fu davvero strana, sia per il fatto che Rebecca aveva osato entrare nel mio studio, sia perché aveva in mano una camicetta scucita.
Sorrisi dolcemente e le intimai – Vattene befana-
Rebecca mi guardò male e si avvicinò sussurrandomi all’orecchio –Ehy, Drakey, ti sei già dimenticato di ieri sera?-
-I-ieri sera?- iniziai a sudare freddo.
-Sì, sì- confermò lei con un sorriso ebete stampato in faccia.
-C-cos’è successo ieri sera?- domandai in preda al terrore più totale.
-Ma non ti ricordi davvero?- disse iniziando ad accarezzare la maglietta con un espressione triste.
-N-no-
-Sei stato bravissimo- sorrise di nuovo.
-A fare cosa!?!?- stavo sclerando.
-A ripararmi la maglia, mi sembra ovvio!!E siccome sei stato così bravo nel svolgere il tuo compito sono venuta a portartene un’altra!!!- rise contenta e mi piazzò in mano la camicetta.
-Ciao Drakey!!!- salutò e se ne andò saltellando.
Io rimasi lì, shokkato, con gli indumenti di Rebecca in mano.
Li buttai per terra e mi rimisi a lavorare.
*Ora so cos’ho fatto ieri sera* pensai quando bussarono di nuovo alla porta.
Sospirai –AVANTII!! È APERTOOO!!!!- gridai per la seconda volta.
Mi voltai e vidi Will tutto sudato entrare e chiudere subito la porta alle sue spalle.
Poi si mise ad osservare qualcosa o qualcuno dallo spioncino.
-Ehi Will…cosa c’è?- domandai un po’ preoccupato.
Lui per tutta risposta si portò un dito alla bocca e mi fece segno di stare zitto.
Improvvisamente scattò verso l’armadio e ci si buttò dentro a capofitto chiudendo le ante dietro di sé.
Io guardavo la scena un po’ stupito.
-SETH SO CHE SEI LI’!!!!!!!ESCI IMMEDIATAMENTE O VENGO A PRENDERTI!!!!!- urlò una voce da fuori. E a quanto pareva la voce apparteneva a qualcuno perché 2 secondi dopo la porta del mio ufficio fu scaraventata a terra con una violenza tale da far tremare il pavimento.
Entrò una ragazza che aveva sì e no 17 anni. Ci misi un po’ a realizzare chi fosse, poi capii che era Elliott, la mia amica.
-Ehi Elly, chi stai cercando?- chiesi ingenuamente.
Lei mi fulminò con lo sguardo e mi puntò contro il fucile.
-Dimmi dov’è quell’idiota altrimenti ti becchi una pallottola in testa!- mi intimò.
Io ammutolii e puntai il dito verso la porta che dava sull’ala destra dell’Abisso.
-Se mi hai detto una balla finisci male- soffiò prima di catapultarsi fuori dal mio ufficio.
La osservai allontanarsi e alla fine dissi –Will esci…se n’è andata-
Il ragazzo uscì dall’armadio con le gambe che gli tremavano per la paura.
-G-grazie D-drake- mi ringraziò con un debole sorriso.
-Senti ma perché ti cercava?- domandai incuriosito dalla furia di Elliott.
Will ci mise un po’ ad afferrare, probabilmente per colpa dello spavento che si era appena preso.
-Le ho distrutto l’I-phone…mi ci sono seduto sopra per sbaglio…- spiegò sorridendo.
Sospirai –Bravo…ora vai, io ho da fare qui-.
-sisi…ciao Drake- mi salutò e uscì dal mio studio passando come se niente fosse sopra alla porta ormai distrutta.
*Credo che la riparerò dopo* pensai tornando a concentrarmi sul mio lavoro.
*speriamo che non arrivi qualche altro scocciat…*  non feci in tempo a finire di formulare il pensiero che qualcuno si mise a suonare furiosamente il campanello (visto che la porta non c’era più…).
Mi voltai e dissi – avanti…-
-Drake, drake! Aiuto!- era Rosalie, la ragazza di Cal.
-Cosa c’è, cara?- dissi sorridendo
-Si tratta di Caleb…è caduto in un burrone…non so se è ancora vivo…-
-Ohsantatalpa! (crediti d’autore a Will) Come cacchio ha fatto a cadere lì dentro?!- chiesi in preda al panico
-Ehm beh…io…forse…gli ho dato una spinta…e lui è… ehm…precipitato all’indietro…- spiegò lei sorridendo.
-Ho sempre pensato che tu non avessi tutte le rotelle a posto. Una che butta il proprio fidanzato giù da un precipizio non è tanto normale, non credi?- domandai squadrando Rosalie
Lei per tutta risposta mi lanciò uno sguardo di fuoco e se ne andò sbattendo i piedi per terra, poi ci ripensò, tornò indietro e si mise a saltare come una pazza sulla porta.
-Hai finito?- le domandai
-Certo, adesso me ne vado!- si girò scuotendo la chioma candida e se andò in stile “sfilata di moda”.
Tirai un lunghissimo sospiro e guardai l’orologio, mancavano ancora 20 minuti alla fine dell’orario di lavoro.
Ancora un po’di tempo prima di tornare a casa e, finalmente, dormire in santa pace.
Mi stirai sullo schienale della sedia per rilassarmi, quando un urlo mi perforò i timpani.
-DRAKEEEEEEEE!!!!!!!- Era di nuovo Will, chissà chi lo stava inseguendo adesso…
-Che hai ora?-
-Non trovo più Julie!- disse iniziando a sudare, a quanto pare ci aveva preso l’abitudine, il ragazzo.
-Chi è Julie?-
-LA MIA TALPAAAA!!! Come puoi scordarti di lei!! Ci ha tenuto compagnia nelle lunghe ore trascorse ad annoiarci!- gridò tutto d’un fiato.
-Aaaaaaaaah…ora ricordo…Julie…- finsi sorridendo.
Ad un tratto si sentì un rumore provenire da sotto la mia scrivania *TOC TOC*
-Chi è?- dissi per scherzare.
Gli occhi di Will si illuminarono e si buttò letteralmente sul tavolo.
Mise la mano a mo’ di pugno e picchiò sulla superficie di legno.
*toc toc*
E la risposta non si fece attendere *TOC TOC*
-E’ Juliee!! L’ho trovataaa!!!- esclamò entusiasta il ragazzo –Drake non è che posso portarmi via la scrivania? Sai c’è dentro Julie…- domandò facendo gli occhioni dolci.
-Ehm…va bene…- e che cosa dovevo rispondergli? C’era sotto la sua talpa, non potevo non cedergli la nuova tana del suo animaletto…
-Allora grazieee!- strillò sorridendo ebete e trascinando, non so come, il tavolo fuori dalla porta.
Mi guardai attorno e vidi il buco lasciato dallo scrittoio, la porta mezza distrutta (dopo che Elliott e Rosalie ci erano saltate sopra), la maglietta di Rebecca e pensai a quanto desiderassi andare a casa e stendermi sul divano a guardami un bel film, magari.
Non ci pensai due volte e mi alzai, presi la giacca e mi diressi alla porta.
*bah…speriamo che domani vada meglio…* Pensai uscendo mentre fischiettavo sottovoce You are my sunshine.
  
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