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Autore: Stray cat Eyes     30/05/2010    4 recensioni
[Satyricon]
Encolpio ritrova Gitone.
[Partecipante all'iniziativa 2010: a year together, del forum Collection of Starlight.]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note.
È la prima volta che azzardo una fanfiction su un classico. Ho scelto il Satyricon di Petronio sia perché l’ispirazione è stata fulminea, quando ho visto il prompt (indicato sotto il titolo), sia perché sono un’appassionata di slash, sicché immaginerete quanto fossi felice a scuola, quando lo studiai. <3
Ora, l’opera si basa per lo più su toni abbastanza leggeri, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto amoroso; però sul triangolo e sulla gelosia di Encolpio per questo efebico fanciullo l’autore ci ha giocato molto, mi pare, quindi ho pensato... perché no?
Certo, è venuta fuori un po’ ridondante e magari non particolarmente azzeccata in quanto genere eccetera, ma è andata così. ^^
Inoltre, partecipa all’iniziativa 2010: a year together sul forum Collection of Starlight.
Ciò detto (XD), vi auguro una buona lettura.








[Eterno ritorno]

#56. Banchetto per ubriachi




Il primo sole caldo di maggio scotta sul terriccio del sentiero, lontano dalle vie principali.
Il vento appena tiepido carezza e confonde, sospingendolo verso la sua trappola. Gitone: gracile corpo, graziosa astuzia - quella da cui bisognerebbe guardarsi.
Ma Encolpio si lascia tentare, ebbro e saturo dei suoi sguardi come nemmeno dopo la fastosa cena del liberto Trimalchione. Le mute parole del fanciullo - così fragile, ma tale e tenace padrone del suo cuore, dei suoi desideri - lo avvolgono e inebriano; l’involucro innocente che racchiude quegli occhi lucidi, splendenti come scintille in un focolare, lo corrompe più del vino, lo sazia più del miglior cibo che abbia mai - ahilui - ottenuto col sotterfugio.
Le mani che protende verso di lui, piccole e tanto dolci, sembrano offrirgli la promessa di un banchetto che soddisferà la sua fame. Gitone è lì, lì che gli tende le braccia, le labbra dischiuse che sussurrano in silenzio “Sì, non lo farò più.”; ma lui sa - purtroppo sa - quanto effimero sia il valore del languido calore in cui l’abbraccio del giovane lo costringe. Encolpio comprende bene di non contare più di un pugno di briciole, per lui - la mera e temporanea consolazione dopo la delusione di un amante sin troppo geloso - ma la mente è già ottenebrata dalle dita lievi di Gitone, intorbidita dalla sua arte (forse) inconsapevole.

Non c’è bisogno di versargli altro nettare, è già perso nel suo giogo.












*


Precisazioni.
1. Il titolo, “Eterno ritorno”, è ripreso dalla filosofia di Nietzsche, per quanto un bel po’ decontestualizzato. Il mio intento era solo quello di sottolineare questo: fra due pretendenti, di cui uno Encolpio, Gitone sceglie l’altro ogni volta. Però poi torna da lui perché qualcosa è andato storto. Si vede che Gitone mi sta antipatico? XD
2. In quanto alla caratterizzazione, è così che io li vedo - specialmente Gitone. Quel poveraccio di Encolpio, almeno nella mia testa, viene continuamente usato come ruota di scorta, mannaggia. D’accordo, Gitone mi sta antipatico e si vede.
3. Sinceramente parlando, non ho idea dell’ambientazione originale; più che altro non ricordo se sia stato mai precisato il mese o se vi fosse qualche indizio sul tempo, ma ambientare la fanfiction nel mese corrente era d’obbligo per poter partecipare all’iniziativa. Facciamo finta di niente, neh? XD
4. Per il cibo “ottenuto col sotterfugio”... non è un mistero che Encolpio e compagni abbiano scroccato il pranzo/la cena a più di qualcuno. XD

Nel caso abbiate consigli o critiche, signori, non esitate a farvi avanti! ^^
E qui chiudo.


  
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