Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Rota    31/05/2010    1 recensioni
La chiamavano la Seconda Konoha, quella.
Dopo l’attacco di Pain al Villaggio, ogni cosa era andata distrutta – quindi, secondo l’ordine naturale delle cose, andava ricostruita.
Questa era diventata la missione dei ninja locali: aiutare i civili perché si ritornasse agli antichi splendori.
Certo, non era entusiasmante smuovere pietre su pietre, cementare muretti o trasportare pacchi pieni di ghiaia, ma piuttosto che continuare a sotterrare cadaveri e fare messe ricolme di tetro lutto i giovani curvavano la schiena in silenzio e proseguivano lo sporco lavoro da muratori.

**{SECONDA classificata al Contest "Sette Eterni" indetto da Beat e Isidanna indetto sul forum di EFP e vincitrice del "Premio Destino"}**
**TERZA classificata al contest indetto dal Picta!Comics nella sezione "Miglior fnafiction"**
**PRIMA classificata al contest "Storie Edite" indetto da Mokochan sul forum di EFP**
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kiba Inuzuka, Shino Aburame | Coppie: Shino/Kiba
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
terza konoha 5
Cinque – Spore





In tutto quel formicare concitato si sentiva chiaramente il suono viscido della carne molle che veniva smossa, mentre la terribile immagine di mille e mille bocche affamate e mai sazie di faceva largo nella mente.
Shino si girò lentamente verso il nuovo ospite, fissando lo sguardo su di lui.
-Kiba…-
Akamaru guaì, dietro le spalle del suo padrone, sinceramente terrorizzato. Non aveva mai visto l’Aburame in quello stato – così come mai l’aveva visto l’Inuzuka.
Pareva ancora meno umano del solito.
Ma di domande in testa Kiba ne aveva fin troppe e non riuscendo a scegliere tra di esse rimaneva muto a boccheggiare.
Terribile la sensazione di chi scopre di non aver mai conosciuto il proprio compagno, specialmente quando quello stesso compagno ti teneva in considerazione come nessun altro mai.
Più doloroso di un kunai nel petto, più profondo un colpo che trapassa da parte a parte il ventre.
Kiba sentì una terribile sensazione di vomito salirgli dallo stomaco. Si piegò in avanti, poggiando i palmi delle proprie mani al suolo e rimise la propria cena con conati dolorosi che gli fecero tremare tutto il corpo.
Quando tornò a vederci, poté notare Shino che si era avvicinato alla sua persona – e tutti questi insetti che gli camminavano addosso, facendo di lui una figura spaventosa e terrificante.
L’Inuzuka gemette, cercando di rialzarsi e di guardare il proprio compagno in viso.
Aveva sperato che qualcuno lo risvegliasse da quell’incubo, aveva davvero sperato di non dover costringere il cuore all’odio. Non verso di lui, non verso Shino.  
Nessuno fu così pietoso da accontentare la sua umile richiesta.
Respirò a fatica, la bocca ancora piena dello sgradevole sapore del vomito. Riuscì ad alzarsi con qualche difficoltà, tornando ritto davanti al proprio nemico – in meno di cinque minuti si era ripreso del tutto e aveva cominciato a guardarlo con astio.
-Shino…-
Qualcosa dietro quegli occhiali scuri brillò, una luce fioca ma non abbastanza debole da non essere scorta.
Fu come se tutti gli insetti presenti si voltassero assieme, puntando i loro capi e i loro arpioni contro Kiba. Shino era pronto per attaccare.

Kiba Inuzuka si era voltato indietro all’improvviso e aveva cominciato a correre a più non posso, seguito a ruota dal fido Akamaru.
La città ancora impazziva per la sventura capitata alla Principessa Tsunade – il dolore era ancora dipinto su ognuno di quei volti sfatti, completamente stravolti.
Gli insetti ronzavano da tutte le parti, quasi richiamati da una sola e singola matrice.
Shino gli era dietro, sparso in mille e più entità diverse ma uno e uno soltanto, smaterializzato e incorporato in ognuno delle sue piccole armi assassine.
Uno dei più grandi poteri Aburame era proprio questo, e il giovane Shino aveva superato di gran lunga tutti i geni del proprio casato.

Spore.
Gli insetti devastatori si riproducevano con la stessa modalità con cui si riproducevano i funghi: attraverso le spore.
Disperse le uova fecondate al vento, si aspettava che attecchissero ad un terreno fertile per la loro crescita. Una volta nati, l’unico scopo dei piccoli mostri era quello di infettare il posto conquistato.
Il ciclo prevedeva una durata di sole poche ore, da due ad un massimo di tre – di più mai era servito.
Era così che Shino era riuscito ad uccidere Sakura, Sasuke, Tsunade e persino Kakashi. Era bastato che l’Aburame si avvicinasse alle sue vittime per contaminarle, anche qualche metro di distanza era stato sufficiente.
Kiba ancora ignorava che buona parte di Konoha aveva addosso le spore, negli ultimi giorni Shino aveva mandato i suoi insetti ovunque. I danni sarebbero stati incalcolabili, le vite umane sacrificate alla Distruzione fin troppo numerose.
Ma erano inutili, inutili al mondo e ad ogni concezione retta di esso. Shino aveva capito che tutta Konoha era un cumulo di incompetenti e ipocriti – nessuno tra quelli meritava davvero di vivere.
Il suo piano di sterminio, dopotutto, era quanto di più perfetto che la mente di un Aburame potesse concepire.

Gli insetti presero Akamaru, probabilmente perché il cane era già stato contaminato da qualche pulce applicatagli addosso dall’Entomologo.
Cadde a terra, proprio nei pressi della Grande Foresta appena fuori il Villaggio. Kiba aveva sperato di trovare in quel luogo rifugio per lui e il compagno.
Ma quando l’animale era caduto a terra, l’Inuzuka era andato subito a soccorrerlo. Aveva giurato, una volta, di proteggerlo con tutte le proprie forze.
Davanti a lui si piantò Shino, lo sguardo più serio che mai – un kunai in mano e uno shuriken tra le dita.
Akamaru guaì, mentre il bianco del suo pelo si macchiava sempre più del nero di quel piccoli esseri famelici. Cominciò ad uscire il primo rosso sangue.
Ebbe paura, Kiba. Le sue gambe si mossero indietro, a cercare la salvezza nuovamente nella fuga.
Ma no! Akamaru non poteva essere abbandonato, Akamaru chiamava il suo padrone, Akamaru…
-Akamaru ormai è già cadavere, Kiba… I miei insetti si sono impiantati nel suo stomaco già da qualche giorno… Non ha la minima speranza di sopravvivere…-
Continuavano i guaiti disperati della bestia – e quel nero ormai copriva tutto.
Schiacciando l’ultimo orgoglio, l’Inuzuka mosse i piedi ancora e riprese a fuggire a più non posso.

Voleva allontanare Shino da quel luogo.
In un luogo impervio come la Foresta, un ninja come lui che si affidava alla prestanza fisica sicuramente avrebbe trovato un terreno favorevole per sé e la propria modalità di combattimento.
Kiba aveva sempre preferito certi tipi di terreno piuttosto che altri.
Così, lasciando dietro le spalle la città e tutto il resto, corse ancora una volta fintanto che le gambe glielo permettevano.

*******

Ed ora eccoli qui, l’uno di fronte all’altro.
Alla fine, Shino è riuscito a raggiungere Kiba – o forse semplicemente Kiba s’è lasciato raggiungere.
L’Inuzuka scatta in avanti, gli artigli sfoderati come armi mortali. Comincia a ruotare su se stesso, formando un vortice inarrestabile. Distrugge quanto incontra sul proprio cammino, specie il ramo dove fino ad un secondo prima Shino poggiava i piedi.
L’Aburame, con un salto, scansa l’avversario agilmente, ma ecco che, fermando il vortice, Kiba poggia tutte le zampe sul tronco di un albero e si spinge nella sua direzione, ricominciando a ruotare.
E’ un attimo, pare che Kiba abbia preso Shino quando questi si sparpaglia in aria dividendosi in mille insetti, ricomponendosi a qualche metro di distanza.
Improvvisamente, qualcosa lo afferra per la vita e lo scaraventa via, verso il terreno duro.
Durante la discesa diversi rami vengono distrutti contro la schiena dell’Aburame, continuando a infierire sul corpo del giovane. A terra, il vero Kiba lo inchioda e lo ferma con pugni serrati alla mascella.
Uno, due, tre, non si contano neanche più.
Prende il suo collo, scoperto appena dalla giacca aperta, stringendolo con forza tra le dita. Ringhia, sbuffando tutto l’atroce odio che prova per quel vile verme.
Ma è quando sente i muscoli di Shino tirarsi e il suo respiro cominciare a mancare che la sua coscienza ha un singulto doloroso.
Inizia a piangere, Kiba, senza mollare la presa.
Sussurra piano, avvicinando il suo viso a quello agonizzante dell’Aburame.
-Perché?-
La copia scompare in una nuvola di insetti, lasciando Kiba da solo col suo dolore. Shino gli si avvicina, lentamente.
-Perché possa nascere una Terza Konoha migliore di questa…-
Si china a terra, subito un altro colpo arriva a ferirgli lo zigomo. Gli occhiali scuri cadono a terra, scaraventati via dal colpo appena inferto.
Kiba urla – ancora non si è arreso del tutto, ancora è vivo dentro.
-Sei un idiota egoista! Non sarebbe stato meglio migliorare quello che già c’era? Perché ricostruire tutto da capo? Perché?-
Il respiro diventa affannoso, i muscoli pesanti e la vista calante.
Un insetto rotola via sulla schiena dell’Inuzuka: ha lasciato il suo pungiglione appena sotto la scapola.
Sono due occhi verdi che ora fissano Kiba – due occhi così intensi da ricordare tanto la Morte.
-Konoha risorgerà come la Fenice, dalle sue ceneri… Non può erigersi niente di buono da una base corrotta…-
Si fecero vicini, quegli occhi – Kiba giurò di starci annegando dentro.
-Tu devi credere in me, Kiba… Io solo posso farcela…-
Lo abbraccia stretto, ormai completamente irrigidito dal veleno.
Non è più bello accarezzare la sua mano bianca – la pelle è ormai secca e ruvida – eppure Shino gliela stringe quasi con delicatezza mentre con le labbra copre la sua bocca.
L’Inuzuka chiude gli occhi e comincia a dormire.

-Kiba… Tu credi in me?-









Con questo giungiamo alla fine. Domani o dopodomani meterò l'epilogo - e il commento delle signore giudici <3
Volevo ringraziare sushi e beat per le MERAVIGLIOSE recensioni. Mi hanno davvero commosso, sono incredibilmente felice che questa mia piccola opera sia riuscita a far passare qualcosa, a trasmettere qualche emozione.
Qui come in nessun altro posto ho descritto Shino nella sua faccia più turpe, quello che per me lo rende temibile ancora più di un Uchiha.
Beh, ci si vede all'epilogo :3
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Rota