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Autore: Francis93    31/05/2010    3 recensioni
lo so, non ne potrete più delle mie demenziali sugli arrancarXD ma vostro malgrado eccone un'altra U__U questa storia, parto ancora una volta di folleggiamenti con il mio fratellone, vedrà come protagoniste niente poco di meno che la tierza espada e il suo adorabile gruppetto di fraccion...enjoy!
Genere: Commedia, Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arrancar, Espada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Las Noches, ore 12:55

“Ma insomma, perchè dobbiamo farlo noi?” sbottò irritata Apache, fraccion della nobile tierza espada Tea Halibel.

Mila Rose si limitò a sbuffare, alzando lo sguardo al cielo con aria esasperata. Non si era ancora rassegnata?

“Apache, qualcuno deve pur farlo...” commentò la terza fraccion, Sun Sun, arrotolando parzialmente le maniche attorno alle braccia, con visibile rammarico.

“é degradante!” urlò Apache, punta sul vivo dalle parole di Sun Sun. Il suo slancio d’ira venne frenato dalle parole saggie della tierza espada.

“Basta.” Scandì soltanto, con voce profonda. Era girata di schiena, e teneva lo sguardo basso. Il silenzio calò nella stanza dove si trovavano le quattro donne.

Quindi con un movimento di innaturale eleganza Halibel si girò, stringendo un lembo di tessuto tra le braccia e squadrando una per una le sue fraccion.

Si fece passare dietro al collo una sottile cordicina di tessuto, che sorreggeva sulla parte frontale del corpo un lembo di tessuto graziosamente decorato con motivi floreali.

“Accendete i fornelli” ordinò, con un tono che non ammetteva repliche. Le tre arrancar si guardarono tra di loro, con aria smarrita. Nonché preoccupata per la sanità mentale della loro adorata Halibel-sama.

“Non è giusto che dobbiamo essere noi a cucinare!” si espresse ancora, con tono pacato quanto quello di una bestia inferocita, Apache.

“Hai qualche idea migliore?” sfidò la barriera dei decibel sopportabili dall’orecchio umano la voce di Mila Rose.

Apache si zittì un momento. Poi riprese con più furia di prima.

“Beh, potrebbe sempre farlo Starrk!” propose.

“Se non si addormentasse sulle pentole... “ commentò Sun Sun, con aria distaccata e calma. Forse l’unica che manteneva il proprio contegno anche in quelle situazioni.

“Forse Barrigan? Se riesci a convincerlo ad abbassarsi a guardare una pentola, fammelo sapere! Halibel-sama è qui con noi...hai altre idee?” fece eco Mila Rose, parlando con una tale delicatezza che i vetri della stanza tremarono.

“Perchè non Ulquiorra?” chiese quindi Apache, mantenendo la sua tipica calma e flemma, qualità che sicuramente non le mancavano.(come no <.< n.d.a)

“Intimidisce le pentole!” urlò di rimando Mila Rose, dando prova di un’ottima salute delle corde vocali.

“Beh, allora Nnoitra...” propose Apache.

Tutte le creature presenti nella stanza, comprese forchette, coltelli, cucchiai, mestoli, pentole, sedie, tavoli e armadi si girarono verso colei che aveva parlato.

“E va bene, Nnoitra no...” ammise la donna. “Ma perchè non Grimmjow?”

“Quando vorrai la cucina distrutta...” intervenì portando il lume della ragione Sun Sun.

“Zommari? Cucina solo pietanze africane, e ad Aizen-sama non piace il cous cous! ” Mila Rose precedette le parole dell’altra fraccion.

“E io quello che cucina Aporro mi rifiuto di mangiarlo...” proseguì Sun Sun, con una perplessità legittima sull’assenza di sostanze tossiche nei piatti cucinati dall’octava espada.

“Aaroniero?” chiese quasi speranzosa Apache.

“Mi dispiace, ha paura della luce dei fornelli!”

“Allora lo farà yammi!” giocò la sua ultima carta  Apache, senza però crederci davvero.

“Apache, Yammi non è capace di tenere in mano nulla senza distruggerlo...” spiegò calma Sun Sun, spegnendo definitivamente ogni speranza dell’amica per togliersi dall’inghippo di dover badare al pranzo di tutti gli espada.

“Sorelle...” scandì a voce bassa e profonda Halibel, posando una mano sul tavolo al centro della stanza e guardando una per una le sue fraccion.

“Questo è il compito che Aizen-sama ci ha affidato. Vogliamo forse deluderlo? No...Non potrà mai dire che le sue servitrici non hanno adempito al loro dovere. Non noi. “ si fermò qualche istante, prendendo il respiro.

“Siete con me?” Ad Apache brillavano gli occhi, e Mila Rose e Sun Sun si soffiavano il naso a vicenda a quelle parole.

“ma ci dica, Halibel-sama...cosa possiamo fare?” chiesero le tre donne.

Halibel abbassò la testa, e le sue labbra si incurvarono in un sorriso che aveva poco di rassicurante.

“Nel mondo degli umani le chiamano -pizzerie a domicilio-...“

 Angolo autrice

Oddio... non credevo l'avrei fatto davvero, intendo dire postare questa storiaO___O è...è idiotaXD. però spero almeno di avervi fatto divertire, nonchè di aver comunque mantenuto uno standard di scrittura buono. comico non significa sgrammatico, almeno nella mia visione.

Beh, spero che vi sia piaciuta, e che vorrete in ogni caso farmi sapere cosa ne pensate^^

  
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