Lo ammetto..dopo mesi e mesi e mesi che desideravo pubblicare qualcosa, finalmente, un po’ per via della fine della scuola e un po’ per via di aver trovato il coraggio mancante per farlo, mi sono decisa a pubblicare la mia prima storia su questo sito..
Non mi aspetto chissà cosa..
Non siate “gentili”: se fa schifo o non è all’altezza, ditemelo..
Non ho alcun problema ad accettare la cosa..anzi.. è sempre un modo per crescere e migliorare il mio modo di scrivere..
Come nella nota, è sulla saga di Harry Potter, un po’ su tutti i personaggi ma in modo particolare su Draco Malfoy e su Hermione Granger.
Inevitabilmente la coppia principale sarà proprio la loro..
Ma ora vi lascio leggere ^^
~•Moon & Mars•~
♣Prologo♣
E’ semplice immaginare la propria vita al di fuori delle costrizioni, senza alcuna regola, senza persone che ti dicano ogni momento cosa tu debba fare o cosa tu non debba fare.
Tutta la sua vita era stata programmata, perfino nei più piccoli particolari: nata tra genitori che avevano seriamente considerato di abbandonarla sul primo ciglio della strada perché “diversa”, crebbe in un perenne stato di tensione, di paura e di agitazione..
La sua unica pecca.
Alla tenera età di undici anni venne chiamata in una prestigiosa scuola, una scuola “diversa” rispetto a quanto le raccontavano i suoi genitori..
Suoi..
Per quanto ancora?
Fino a quando un ragazzo, spocchioso e senza alcun tipo di freno inibitorio, le sbattè in faccia la sua reale condizione: quella di “Mezzosangue”.
Era così che veniva considerata, perché nata tra genitori “diversi” da quelli “normali”.
Ma dove terminava il sottile filo della realtà ed iniziava quello della “fantasia”?
La sua vita,da quel momento, ebbe come unico scopo quello di primeggiare in tutto, in ogni minima cosa, affiancata e sostenuta da due giovani ragazzi che, di primo acchito, la considerarono una “povera pazza”.
Ma non era quello che desiderava in realtà: sognava il momento in cui, per suo merito e non altrui, sarebbe finita sulla bocca di tutti, avrebbe creato scalpore ed invidie tra i “normali” ed i “diversi” e questo l’appagava.
L’appagava e le faceva sopportare ogni più piccolo scherzo o derisione da parte di quelli che erano suo compagni di corso..
Ma soprattutto da parte del suo peggior nemico, colui che l’aveva chiamata con quel dispregiativo ed insignificante nomignolo.
Un modo per etichettarla ed allontanarla.
Ma il fato,avverso sia contro i “normali” che contro i “diversi”, li avvicinò col passare del tempo, fino ad un punto di non ritorno.
Dove la sottile linea della realtà si fondeva con quella della fantasia.