Bellatrix si guardava allo specchio d’avorio nella sua stanza a Malfoy Manor. Quanto si annoiava! L’ultima sua uscita interessante era stata al ministero almeno un anno prima. Come poteva essere caduta nell’apatia?? Lei, così determinata ad affermarsi agli occhi del suo Signore.

Quanto aveva lottato per avere la sua fiducia e,  perché no, il suo rispetto??

Non c’era mai riuscita.. perché nemmeno la sua bellezza così sfrontata, quel suo sguardo carico di passione riuscivano a smuovere il Signore Oscuro dal suo antro di riservatezza, dal suo voler essere sempre e comunque dannatamente autonomo!

E lei, la bella e dannata mangiamorte si era innamorata di lui! Si, perché lei amava il suo Signore! Lo guardava da lontano, osservava con attenzione quel suo viso da serpente e non riusciva a fare a meno nutrire un desiderio così intenso da farle versare lacrime amare sul cuscino… a lei, alla regina della cattiveria della dissolutezza, a lei che non aveva mai pianto se non da bambina.

E allora era costretta a sfogare la sua passione su un uomo che non amava, su un marito che disprezzava.. e lo usava come pure oggetto sessuale, perché lei, nelle persone vedeva solo l’utilità, la rendita che le avrebbero portato.

E così con il passare degli anni si era abbassata a livelli inauditi.

Ormai era da tempo che si scopava Lucius Malfoy, perché lei non aveva nessun remore a fare sesso con il marito di sua sorella. Lei non provava sentimenti. Non provava odio, ma semplice indifferenza, non provava affetto ma cercava di avvicinare le persone per avere qualcosa in cambio. Lei provava solo un amore malato, cancerogeno, passionale, doloroso, che la faceva bruciare dentro…

Si spogliò di fronte al suo prezioso specchio la bella mangiamorte dai capelli neri, sfiorandosi con le dita affusolate la pelle diafana.

Quanti uomini la desideravano?? Dio, infiniti!

E lui?? Lui perché non era attratto dal suo seno pieno, dai suo fianchi accoglienti, dal suo corpo che si sarebbe aperto a lui senza esitazione!

Bellatrix sapeva bene il perché ma così orgogliosa non lo voleva ammettere. Lui non l’avrebbe mai voluta proprio perché l’avrebbe trovata disponibile, e al Signore oscuro piaceva lottare per avere ciò che voleva.

Si rivestì del lungo abito nero e coperte le bianche spalle con un mantello frusciante si avviò verso la grande sala di marmo del manor e vi trovò il suo Signore.

“Mi avete fatto chiamare?”

“Venti minuti fa Bellatrix!”

“Dovevo svolgere i miei doveri coniugali mio signore!”

“Con tuo marito o con quello di qualcun'altra?”

“Dettagli.. sempre della stessa cosa parliamo..”

“Io non sono un marito Bella…”

“E allora voi non rientrate nei miei doveri!”

“Ne sei sicura, mia fedele servitrice??”

avvicinandola a sé fece scivolare la lingua di serpente tra le labbra carnose della bella mangiamorte.

Bellatrix aveva di nuovo ottenuto ciò che desiderava.