Sto arrivando...






Scesa la notte, il tuo pensiero mi tormenta...

Nella mia stanza, distesa nel letto, il tuo viso appare nei miei ricordi: bello, duro, lontano, impossibile...
Chiudo gli occhi, alla ricerca di te. Stringo forte le lenzuola attorno a me, per colmare quel vuoto, quel dolore così immenso e profondo da potermici perdere.
“ Salvami “; urlo disperata nella confusione della mia mente.
La stanza è silenziosa, troppo e ho anche un po' paura, ma non so esattamente di cosa.
Stringo il cuscino al petto, e aspetto che l'oscurità mi porti con se, nella quiete temporanea, fuori dal mio dolore, distante da te.
Aspetto, aspetto e aspetto....
É l'alba, ma non sto meglio, ti ho sognato, ti ho incontrato, ti ho stretto a me incapace di fuggire dalla mia salda presa.
Il mio viso lambito di lacrime, macchiava la tua camicia immacolata. Il rumore delle onde che ci circondavano, ci impedivano di sentirci, anche il mio urlo strozzato tra i singhiozzi sembrava muto.
Era tempesta, anche l'acqua si ribellava alla nostra unione...
Le lacrime scendevano, il vento aumentava e tu eri sempre più invisibile e sparivi nelle acque, quelle stesse acque che ti hanno portato via da me.
Mi sento soffocare, mi manca il respiro.
Lo sento, sto per morire, finalmente starò con te, ovunque tu sia.
Le onde tormentate mi hanno raggiunta, ma non ho voglia di combattere, di dire loro di smetterla...io le attendevo, attendevo questo da molto tempo...
Un ultimo respiro, i polmoni mi bruciano, la gola sta scoppiando, le lacrime non si placano, ma sento la tua mano nella mia e già sto meglio.
Chiudo gli occhi.....Mi risveglio!
Era tutto un inganno, una bugia che aumenta il mio dolore.
Dovevo farla finita, dovevo smettere di credere che fosse possibile.
Una vita senza te era inaccettabile, un dolore troppo grande per una piccola, miserabile e debole come me.
Apro la finestra, il vento mi scompiglia i capelli, so che è sbagliato, so che farà soffrire, ma devo....
Apro le braccia, il cuore batte forte, una carezza sul mio viso: un invito caldo, rassicurante e non ho più paura.
Il mio piede agile, come fosse stato pronto da sempre, supera quel misero ostacolo nel nostro cammino, l'altro lo segue senza remore, disinvolto e felice.
Per la prima volta sento le mie labbra aprirsi in un sorriso, soddisfatta e felice, impaziente di rivederti.
<< Sto arrivando >>, è il mio grido di vittoria.
Una leggera pressione sulla mia mano: sei tu, lo so.
Mi fai strada, ti seguo a occhi chiusi, mi fido...
Sto volando, lo sento, ti sento.


Sono con te....