Crossover
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Autore: Lu_Sama    02/06/2010    0 recensioni
Questa storia è stata creata un po' alla volta da me e le mie amiche. è iniziata come una campagna seria del gdr Vampiri - il requiem, ma ben presto è degenerata in un crossover, con personaggi di manga e videogiochi e spunti di trama presi qua e là. A volte è seria, a volte è comica, i personaggi crescono e cambiano. A voi il giudizio... ''Vivere ogni giorno come fosse l'ultimo, sorridere per le piccole cose, arrossire ad un complimento, amare, odiare, gioire... Quando si ha tutta l'eternità davanti a sè, queste cose iniziano lentamente a sfumare...'' (P.S. Lo shonen ai è presente, ma non parte integrante della storia)
Genere: Malinconico, Demenziale, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2 - PROBLEMI

Katrina dormì per due giorni di fila.
Non ero per niente pentito di averla condannata a quell'eterno inferno.
Io avrei dato qualsiasi cosa per avere ciò che aveva lei... Una vita con una fine predestinata, potermi creare legami senza doverli veder morire, vivere davvero... Erano tutte cose che non avrei mai più potuto avere, e lei le aveva.. E senza alcun riguardo le gettava via...
Certo, in più di duecento anni ne avevo viste di cotte e di crude, ma mi faceva sempre un certo effetto...
Quando laragazza si svegliò, trovò una ''sorpresa'' ad attenderla. Jude, l'inventrice del gruppo, la stessa che aveva programmato dei dispositivi per poterci far girare alla luce del Sole, le aveva installato un braccio meccanico.
Inizialmente si stupì, poi ricordò ciò che era accaduto, ed infine iniziò a tempestarci di domande.
Ci ero abituato, tutti i novizi lo facevano ed anch'io a mio tempo, in quel passato che mi sembrava quasi parte di un sogno, l'avevo fatto.
I compagni che mi avevano affiancato per i miei primi cento anni di vita, la mia famiglia, i miei fratelli, erano tutti morti in una missione suicida affidataci dal Principe. Da allora mi ero promesso che non avrei mai più avuto legami... Provocano troppo dolore...
Questo era il motivo principale per cui odiavo a morte il Principe, nonostante lui mi adorasse. Era un uomo meschino, che faceva solo i suoi interessi. Ma era pur sempre il Principe, quindi quando mi convocò non potei far altro che andarlo a trovare, anche se con profondo fastidio.
Entrando nell'atrio del Principato lo trovai stranamente vuoto... Pensai fossero tutti in missione, anche se era abbastanza strano...
In un angolo vidi Marie, un omone di due metri che bisbigliava concitato con Lawrence, il suo capo congrega.
Scuotendo le spalle e senza capire mi diressi verso il Consigliere del Principe, un Nosferatu fra i più ripugnanti.
-Il Principe mi ha convocato... -
- Da questa parte... - mi rispose questo soffocandomi con il suo pestilenziale alito che puzzava di cadavere.
Proseguii salendo per le scale a chiocciola che conducevano alle stanze private dell'Illustrissimo Figlio di Puttana.
Me lo ritrovai davanti impeccabile come al solito, con la sua neutra maschera bianca a coprirgli il volto ed i lunghi capelli biondi raccolti in una coda laterale.
- Sire... - dissi inginocchiandomi davanti a lui.
- ... So che c'è una novizia... Ricorda che è sotto la tua stretta responsabilità... Avresti dovuto presentarmela...-
Con un ringhio risposi:
- Non ne ho ancora avuto il tempo Vostra Altezza Illustrissima...-
- Evita questi inutili convenevoli con me Ludwig, lo sai che sono totalmente inutili.... In realtà ti ho chiamato qui per un motivo molto più rilevante... -
Fece una pausa ad effetto. Odiavo i modi teatrali di quell'uomo...
- Avrai notato che il Principato si è svuotato... -
- Sì... Certo che l'ho notato... -
- Dimmi, quanti vampiri sono rimasti? Sono giorni che non esco di qui... -
Sgranando gli occhi risposi:
- Bhè... C'è Katrina, la novizia, poi ci sono Jude e Riza e nell'atrio ho visto Marie e Lawrence... Ma... Non li ha mandati tutti in missione lei, scusi..? -
Ovviamente non potei vedere il suo volto, ma dal tono che usò capii che stava sorridendo come se stesse parlando con un bambino piccolo che non capisce.
- Direi di no, Ludwig... Secondo te lascerei il Principato senza difese..? Sai benissimo che soprattutto in questo momento siamo in guerra sia con i demoni, e cosa ancor più preoccupante, con i Lupi Mannari...-
Tralasciai la provocazione.
- E quindi dove sono tutti? -
- Proprio di questo volevo parlarti Ludwig. Non sappiamo ancora per quale motivo, ma deve esserci una qualche disfunzione di natura ignota che sta facendo lentamente impazzire i vampiri...-
- I... Impazzire..? -
Sgranai gli occhi. Non riuscivo a capire...
- Sì, impazzire. Perdono completamente la testa ed il giudizio, in loro non rimane più nulla di umano... Iniziano cambiando lentamente aspetto, finchè non perdono totalmente la testa... Attaccano qualsiasi cosa incontrino, corrono tutto il tempo, non avvertono il pericolo... Siamo già decimati. Molti corrono fino all'alba, finendo in polvere a causa del Sole, altri attaccano i Lupi facendo una fine ancor più dolorosa...-
Ero sconvolto...
- E... Perchè avrebbe bisogno di me...?-
- Tu ed il tuo gruppo siete gli unici in possesso di dispositivi... -
Ok, lo sapeva... Non avrebbe dovuto saperlo... Ero sempre più sconvolto...
- Inutile fare quella faccia... Sono pur sempre il Principe...-
Tzk...
- In ogni caso, proprio grazie a quei dispositivi voi non rischiate il ''contagio''. Quindi voglio troviate la causa e...-
La sua voce era diversa... Più roca...
Si schiarì la voce.
- E voglio che risolviate la faccenda...-
Mi accigliai. Avevo notato una cosa che non mi piaceva per niente...
- Sire... Permettete una domanda...? Da quando... I vostri capelli sono viola...?-
Il Principe non rispose.
Si mise a tossire molto forte. Sembrava stesse per vomitare... Aveva gli spasmi. La maschera gli cadde.
Il volto era ricoperto di piaghe. Gli occhi, completamente rossi, avevano uno sguardo crudele, gli usciva sangue dalla bocca.
I canini erano in mostra e sorrideva come avrebbe potuto sorridere un invasato.
- No... Anche voi... Siete contagiato... -
Con voce roca ed inquietante mi disse:
- No Ludwig... Cosa vai a pensare... Vieni più vicino... -
Istintivamente feci un passo indietro.
Il Principe con un salto animale mi fu addosso scaraventandomi per terra. Ansimava come una bestia. Saliva mista a sangue gli colava dall'angolo sinistro della bocca e quei due occhi, così rossi e così... liquidi, come fossero fatti di sangue che doveva sgorgare da un momento all'altro, mi paralizzarono.
Stava per attaccarmi, mi avrebbe ucciso.
- Non voglio morire...- pensai.
Istintivamente lo spinsi via con tutta la forza che avevo, scaraventandolo dall'altra parte della stanza.
Feci due passi avanti e lui caricò di nuovo, emettendo versi incomprensibili e sicuramente molto lontani dalla lingua umana.
Gli tirai un calcio nello stomaco ed il mio tanto amato Principe finì contro la finestra, mandandola in frantumi e finendo di sotto.
Mi affacciai e nel buio della notte vidi Jacques De La Ronchenant, il Principe, giacere in una pozza di sangue. Era morto.
Ma cosa più importante, ero nella merda.
Saltai giù dalla finestra con l'agilità di un gatto, ed usando Celerity, incurante di essere visto dagli umani, incurante del Codice e delle leggi vampiriche, giunsi al grande Palazzo che faceva da dormitorio a tutti i vampiri.
Raggiunsi Jude, Riza e Katrina, che stavano chiacchierando fra loro, totalmente inconsapevoli del pericolo.
- Alzate il culo e seguitemi! Siamo in pericolo, dobbiamo scappare! -
- Lu, ma cos..?- stava iniziando a chiedere Jude.
- Niente stronzate! A dopo le spiegazioni! Ho ucciso il Principe, fatevi bastare questo per ora. E adesso, FORZA!- urlai.
Loro alle mie parole balzarono in piedi.
Ci mettemmo a correre.
Stavamo per iniziare una nuova vita, ma non potevamo sapere che quello era solo l'inizio dei nostri problemi...
   
 
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