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Autore: Valentina Viglione    02/06/2010    6 recensioni
Apro leggermente un occhio per vedere che la luce dalla finestra mi sta colpendo in pieno viso…grandioso! Dormivo così bene! Uff…cerco di nascondere il mio viso dal sole immergendomi nel morbido cuscino. Che bello, non mi sembrava che il cuscino fosse così caldo…che avesse il profumo…il profumo? Ma questo non è un cuscino. Apro di scatto gli occhi trovandomi il viso di Edward a pochi centimetri dal mio, oddio, mi ero dimenticata che avevamo dormito insieme e non mi ricordavo nemmeno che ci fossimo addormentati così vicini. E’ il mio migliore amico, ma mi basterebbe un qualunque movimento e potremmo…baciarci….
Ma cosa dico? Io ed Edward siamo amici. Punto
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Because i love you...

Capitolo n° 1

Delusioni

 

 

 

 

 

 

 

Non avevo mai veramente provato quella sensazione di rabbia mista a delusione e tristezza.

Non avevo mai assunto un’espressione in viso così indecifrabile da non far capire quello che provo agli altri.

Non avevo mai sentito quella voglia irrefrenabile di prendere qualcuno a pugni solo per sfogarmi.

E sinceramente… non avevo mai avuto un due di picche da un ragazzo. Dite pure che mi aveva dato buca, che aveva da fare e non mi ha avvisato per chi sa quale motivo. Ma comunque sta di fatto che sono qui, come una stupida, con un vestito argentato piuttosto elegante, in un ristante piuttosto elegante. Sola. Senza il mio accompagnatore, senza il mio ragazzo, Jacob Black. Che mi aveva invitata per la prima volta ad un vero appuntamento, non che non fossimo mai usciti, ma non era mai stato un appuntamento galante e ufficiale come sarebbe dovuto essere questo. Eravamo sempre usciti al cinema, al parco o a prenderci un panino. Eravamo insieme da un mese e per festeggiare mi aveva chiesto di cenare con lui al “Twilight”, un ristorante di Port Angeles. Un mese fantastico, Una storia fantastica, ma che stava per finire, perché nessuno e ripeto nessuno può dare buca ad Isabella Swan!

E poi che me ne facevo di un ragazzo come Jake, che neanche si è preso la briga di venirmi a prendere! Fosse solo questo! Non si è neanche presentato. Il mio, ormai quasi ex ragazzo, è il capitano della squadra di calcio della scuola, è abbronzato, alto e piuttosto muscoloso per la sua età. Ma anche se il suo corpo è cresciuto a dismisura, il suo cervello non ha fatto altrettanto! Sto facendo la figura della donzella abbandonata e sola! È più di un’ora che sto aspettando, la cameriera ormai ha rinunciato a chiedermi se voglio ordinare e mi guarda con compassione! Non si è fatto sentire, se mi avesse avvisato che aveva avuto un’ imprevisto o che comunque non poteva venire, non mi sarei sentita così infuriata! Jacob! Se domani mi vedrai…è meglio se corri!!

Cercando di non dare nell’occhio prendo la mia borsetta, argentata come il vestito e mi alzo, mi guardo un po’ intorno, per verificare se realmente Jake non stia arrivando all’ultimo momento, ma è inutile, vedo solo coppiette sorridenti che mangiano, parlano e si baciano…se Jake si fosse presentato anche noi staremmo facendo come tutte le altre coppie. Sento le lacrime agli occhi, ma le ricaccio subito dentro. Nessuno deve vedermi piangere, nessuno deve vedermi debole. Io sono Isabella Swan. Sai che roba, non ho molto da vantarmi. Di ragazze più carine di me ce ne sono migliaia, ne sono consapevole, non sono brutta, infatti molti ragazzi della scuola mi vanno dietro, ma sono una ragazza normale. Non sono ne la più bella, ne la più alla moda, ne la più intelligente, ne la più ricercata. Sono solo io, come ogni ragazza dovrebbe essere.

Mi dirigo verso l’uscita e esco, avvicinandomi al mio pick-up. Siamo ad aprile, quindi non ho bisogno del giubbotto. Salgo in macchina e parto per tornare a casa. Ho un’amarezza addosso, che non vi potete immaginare, mi sento abbandonata, delusa, ma soprattutto infuriata! Non ci si deve affezionare così tanto a una persona, perché quando la si perde, si soffre di più. Di Jake mi stavo innamorando veramente. Quando lo vedrò spero che abbia in serbo una scusa convincente, altrimenti romperò con lui senza neanche pensarci Mi sento sola…mi sento troppo sola… tutto questo silenzio mi fa sentire ancora più sola di quello che sono, così decido di mettere  la radio… Claire de lune. Chiaro di luna. Una luna che questa sera non riesco a vedere, ci sono troppe nuvole, probabilmente si metterà a piovere, e quella pioggia cadrà come le mie lacrime che stanno lottando per non scendere. Ancora poco Bella. Ancora poco e sarai a casa.

Accompagnata dalle musiche della radio, arrivo davanti al mio appartamento. Ho vent’anni e vado all’università, condivido il mio appartamento con la mia migliore amica e con il mio migliore amico, che oltretutto sono fratelli. Ogni fine settimana i nostri genitori ci vengono a trovare, ed anche se a volte Charlie, mio padre, mi manca, preferisco essere andata a vivere da sola con i miei migliori amici, sono la mia CASA.

Spengo radio e macchina e scendo, camminando a passo rapido le scale, ho paura degli ascensori. Arrivata finalmente alla porta, prendo le chiavi e in tutta fretta la apro, non ce la faccio più, sento che sto per cedere. Entro, l’appartamento non è troppo grande, ma va benissimo per tre ragazzi, ognuno ha la sua camera. Sento delle voci, sicuramente della tv accesa, così vado in sala dove trovo il mio migliore amico, Edward, che la sta guardando. Anche se sembrava concentrato totalmente su quello che stava guardando, appena entro in sala si accorge di me. Mi guarda prima sorpreso, forse si aspettava che tornassi più tardi, anche io pensavo che sarebbe stata una serata lunga e fantastica, ma mi sbagliavo. Poi mi guarda preoccupato, dalla mia espressione deve aver già intuito che qualcosa non va,  o forse devo avere una faccia talmente orribile in questo momento che pensa che io stia male.

<<  Bella, che è successo? >> dice alzandosi e arrivandomi di fronte. Io provo a sorridere un po’, mi si stringe il cuore quando lo vedo con quell’espressione, non voglio farlo intristire. << Non ho n-niente… >> Ma non ci riesco a tenermi tutto dentro, non riesco a trattenermi, non con lui. Il mio amico, il mio confidente da quando ero piccola. Così continuando a pronunciare parole sconnesse, piango quelle lacrime che da più di un’ora vorrei versare. << N-non ho…niente…non >> e inizio anche a singhiozzare. Edward fa un’espressione dispiaciuta, ma subito dopo, vedo i suoi occhi diventare dolci e comprensivi << Vieni qui piccola >> dice abbracciandomi.

Restiamo così per un po’, secondi, minuti, ore…non so quanto tempo. So solo che mi sento veramente meglio tra le sue braccia, so solo che mi sto liberando della tensione accumulata nelle ultime ore. So solo che sono a casa. Ed ho intenzione di restarci. Edward non mi chiede niente, sa che quando mi sarò sfogata gli racconterò tutto se me la sentirò. E’ anche per questo che Edward è un vero amico, sa ascoltare, sa capirmi, sa farmi stare bene. << Sh sh, va tutto bene >> mi dice all’orecchio, accarezzandomi la schiena. Io in risposta piango ancora di più. Mi sento come una bambina che deve essere rassicurata e a cui dicono parole di conforto. Ma è quello di cui ho bisogno adesso, ho bisogno che Edward mi dica che va tutto bene, anche se non è vero. Quando sembra che il mio pianto si sia calmato, Edward si scosta leggermente da me, non smettendo però di abbracciarmi. << Adesso dormi, sarai sicuramente stanca >> Mi accarezza una guancia, e io appoggio la testa su di essa chiudendo gli occhi. Mh…sto così bene. << Bella addormentata,non dormire in piedi, come faccio dopo a portarti su? >> Cerca di scherzare per farmi sorridere, e ci riesce. Faccio finta di non aver notato la battutina sul mio nome.

Apro gli occhi. << Edward >> << Dimmi Bella >> << Ora vado a dormire… >> << Ok >>

<< Stanotte resta con me, dormi insieme a me, non mi lasciare sola… ti prego >>

Edward sgrana leggermente gli occhi, sorpreso da questa mia richiesta. Quando eravamo piccoli dormivamo sempre insieme, ma adesso non è più la stessa cosa. Ma ho veramente bisogno di Edward in questo momento. Non voglio restare da sola.

Riprende ad accarezzarmi la guancia

<< Non ti preoccupare Bella, non ti lascio sola. Andiamo a dormire >>

 

 

   
 
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