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Autore: lilyblack    04/06/2010    8 recensioni
Io non volavo,io non amavo volare,io ritenevo le scope uno stupido passatempo. Per qualche istante ero tornata la vecchia Hermione,imbrigliata dai 'devo,dalle paure e da quello che gli altri si immaginavano di me. Poi mi ero resa conto che l'origine di tutto era una grande bugia. Io non avevo mai volato perchè non avevo mai trovato nessuno di cui fidarmi che mi insegnasse,che mi portasse per mano.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'T&H-Theodore ed Hermione'
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Era quasi il mio compleanno ed era tutto troppo tranquillo.
Tutto quest'anno era diventato troppo tranquillo, tanto che non avevo nemmeno la sensazione di essere a scuola, visto che non dovevo costantemente salvare la vita a qualcuno.
E non riuscivo a gioire di quella piacevole e apatica stasi, perchè mi sentivo perduta.
Senza dover combattere mostri che non cercavano nemmeno me, senza quella prigione dorata che l'essere l'amica intelligente di Harry mi aveva creato attorno, non sapevo dove sbattere la mia regale testa grifondoro piena di ricci troppo crespi.
''Signori e signori, Hermione Granger, settimo anno di grifondoro iniziato da diciannove giorni, si è persa''l'avrei potuto scrivere sui muri della scuola e rendermi utile facendo ridere qualcuno.
Perchè avrebbero riso: si ride sempre di quello che non si capisce.
Mi avrebbero chiesto che non avevo bisogno di una mappa abitavo li da sette anni, Ma io non avevo perso una strada
Mi avrebbero detto di aspettare che sarebbe ricomparso tutto, ma io non avevo perso degli oggetti.
Mi avrebbero detto di riattivare la mia giratempo, ma io non avevo perso delle stupidissime ore.
Negli ultimi sette anni, da qualche parte nelle pieghe del tempo, io avevo perso me stessa.

Non sapevo più chi ero o forse non l'avevo mai saputo.
Non sapevo più quali erano i miei hobby
Le mie passioni , oltre la ricerca di manufatti oscuri che a dirla tutta mi aveva anche stufato,
Cosa apprezzavo realmente nelle persone, affondata com'ero nel rapporto con Harry e Ron. 

Negli anni mi ero lasciata ingabbiare dalle aspettative del mondo, e in primis da quelle di me stessa: Mi ero data dei dogmi, e mi ero scordata che non corrispondevano alla realtà ma erano semplicemente una proiezione bella e buona della mia mente.


Quando mi sono resa conto che finita la guerra, non ero più obbligata a correre contro la morte, ma potevo vivere, mi sono sentita sgretolare la terra sotto ai piedi.

Un attimo prima ero la roccia su cui tutti si appoggiavano, l'attimo dopo ero io stessa  sabbia.

Sabbia troppo fine per rimanere anche solo nel piccolo pugno di un bambino.

Ero solo sabbia. E se nasci sabbia non ci fai caso, ma se sei stata il monte più alto d'inghilterra non riesci a farci il callo.

Ancora in quel momento, a nemmeno un'ora dall'inizio del mio compleanno, riuscivo sul serio ad essere serena.

Avrei dovuto. Avrei dovuto essere serena e felice perchè dannazione, ero viva.
Avevo rischiato la vita molto di più di tanta gente che invece giaceva sotto terra senza che il suo cuore potesse pulsare anche solo per un attimo, senza che il suo cuore potesse ancora far provare amore.

Io ero ancora viva, ma sentivo di non meritarmelo.
Non me lo meritavo perchè non sapevo valorizzare quel dono.

Dovevo fare qualcosa.
Dovevo smuovermi.
Erano giorni che me lo ripetevo.
Da brava secchiona metodica qual'ero mi ero fatta una lista delle cose giuste da fare e quelle sbagliate, dei pro e dei contro, di quello che andava tenuto e di quello che andava buttato...
Avevo fatto una catasta di liste talmente lunga che Ron l'aveva quasi scambiata per il tema della McGonagall e avevo salvato le mie deliranti elucubrazioni mentali giusto per un soffio.
Sarei finita in pasto ai leoni se Ron avesse letto, l'avrebbe spifferato e non per cattiveria, lui è la persona più buona che io conosca, ma è sostanzialmente un'impulsivo che non pensa mai prima di agire.
Deliziosamente ingombrante senza rendersi conto di esserlo.

Dopo aver fatto la catasta di liste, avevo incominciato im modo altrettanto noiosamente metodico a rispettarle. 
La prima cosa da fare era prendere una caratteristica dei Gryffindor e applicarla nella vita di tutti i giorni: ed ero finita non si sa come a portare del cibo ad uno slytherin con il quale non avevo mai parlato chiuso nella torre di divinazione.

La seconda cosa da fare era seguire un impulso dimenticando qualche dovere: e mi ero trovata a chiacchierare con il medesimo Slytherin nel bel mezzo della biblioteca, dopo aver scelto lo stesso libro, scordando il tema di pozioni.

La terza cosa da fare era abbandonarsi ad un hobby: e facendo facendo fotografie al lago, il ragazzo di cui sopra era comparso questa volta volontariamente vicino a me e mi aveva fatto da modello. Non riuscivo a capire bene perchè Theodore Nott fosse improvvisamente così interessato a me, o bendisposto verso di me, ma in fondo se io decidevo di abbandonarmi all'istinto cosa poteva esserci di strano a questo mondo?

Poi avevo riassunto tutti e tre i punti senza nemmeno rendermene conto ; avevo utilizzato l'avventatezza grifondoro, avevo dimenticato il fatto che dovevo fare delle fotografie per un concorso indetto dal club dei duellanti e mi ero abbandonata al mio hobby preferito nonostante l'interlocutore fosse dei meno canonici: parlare di libri.

Avevo scoperto che Theodore Nott era sicuramente un ragazzo fuori dai canoni.
Era silenzioso, studioso, amava leggere e si faceva generalmente i fatti suoi.
Era egocentrico senza essere sprezzante, anche se sospettavo che sotto questo suo non disprezzare gli altri ci fosse più un non voler perdere energie in cose inutili che un vero convincimento.

Seguire i miei punti aveva portato i suoi frutti e mi aveva infine fatto scoprire una nuova cosa su me stessa che molti avrebbero definito scandalosa :riuscivo ad avere dei rapporti interpersonali al di fuori di Harry e della famiglia Weasley.

Per una volta non era io quella forte,
Per una volta ero solo Hermione.

E questo volermi sentire diversa,
fuori dagli schemi
non mi faceva sentire un Clichè.


Probabilmente lo ero, probabilmente ero un dannatissimo clichè ma non me ne importava minimamente: era tutta la vita che ero immersa in un clichè ed ero abbastanza intelligente da sopportarlo.

Voler essere diversa come la maggior parte della gente e dei personaggi letterari non faceva di me qualcosa in meno di quello che ero.
E parlare con uno Slytherin non faceva di me una ribelle.

Quello Slytherin, nell'ultima settimana, si era rivelata l'unica pietra a cui potessi appoggiarmi quando tornavo ad essere un cumulo di sabbia smarrita nella strada della vita, e succedeva più spesso di quanto si possa immaginare.
Non chiedevo mai nulla, orgogliosa come poche, e lui non offriva mai il suo appoggio.
Eppure spesso era esattamente dove doveva, come se sapesse sempre quale fosse il suo posto.

In biblioteca a studiare quando avevo bisogno di un aiuto in pozioni avanzate.
In giardino a fumare assorto una sigaretta quando volevo un modello per una foto.
Quando volevo semplicemente parlare seduto su un davanzale qualsiasi lungo il mio cammino.

Non avevo ancora deciso se era il mio inconscio a cercarlo o lui che mi seguiva.
Forse nessuna delle due opzioni era quella valida, ma mi piaceva immaginare la cosa imbevuta di qualche goccia di predestinazione.

Perchè doveva esserci di mezzo il destino, se lui era l'unico al quale riuscivo a dire alcune cose anche se non capivo il perchè.
Doveva esserci un motivo.
Anche se erano oramai sette anni che non volevo più dare un motivo razionale al tutto, ero ancora abbastanza pragmatica da voler dare un motivo a tutto.
Anche se era un motivo che profumava di destino.

Doveva esserci un motivo se all'improvviso, mentre ero appollaiata sulla finestra della mia camera da Caposcuola, me l'ero trovato davanti alla finestra, tranquillamente seduto a cavalcioni della sua scopa da corsa, una mano tesa verso di me.

'Non guardarmi così Granger, non ho fatto in tempo a cercarti un regalo di compleanno e allora ti farò l'onore di salire con me sulla mia scopa..'

'Io non volo..'

Lui aveva continuato, ignorandomi del tutto e fissandomi con quegli occhi verdi sotto le ciocche castano chiaro con un'intensità che sarebbe dovuta essere al bando, per legge.

'Ti farò quest'onore così sfaterò per una sera il mito del serpeverde egoista,  e tu potrai spuntare un altro punto della lista.''Fare qualcosa che non avrei mai avuto il coraggio di fare''..'

disse, riferendosi ad una delle mie liste che un giorno prima, in un attimo di follia, gli avevo fatto leggere.

Avevo tentato ancora di protestare.
Io non volavo, io non amavo volare, io ritenevo le scope uno stupido passatempo.
Per qualche istante ero tornata la vecchia Hermione, imbrigliata dai 'devo', dalle paure e da quello che gli altri si immaginavano di me.
Poi mi ero resa conto che l'origine di tutto era una grande bugia.
Io non avevo mai volato perchè non avevo mai trovato nessuno di cui fidarmi che mi insegnasse, che mi portasse per mano.

'Vola con me..'

mi sussurrò, fissandomi ancora e usando quella voce sottile e profonda che aveva usato qualche giorno prima per invitarmi a quel pranzo strampalato fra i cuscini della cooman.

La sua voce mi ovattò le orecchie per qualche istante e quando mi risvegliai da quella trance avevo poggiato timida le dita sulla sua mano, ma per quanto io fossi stata timida lui era stato più veloce e mi aveva trascinata con sè, sulla sua scopa, proprio mentre l'orologio sul mio comodino suonava la mezzanotte. 

Angolo Autrice!!

Alloooooooora. Eccomi quì. Altra shot su Hermione e Theo, e questa volta torniamo indietro nella linea temporale.
Siamo più o meno una quindicina di giorni dopo la scena della sfera.Siamo all'inizio della loro storia e lei ancora non se n'è resa conto sostanzialmente.
A me questa storia,sarà che oggi mi sento in stato di grazia,ma mi piace tanto *_* e solitamente non me lo dico mai.
Spero piaccia anche a voi.Ringrazio ancora chi ha inserito fra le preferite,ricordate o seguite le altre mie storie,chi le ha anche solamente lette e magari chi le ha recensite. So che ci sono alcuni errori di virgole,come mi ha fatto notare una delle sante che ha recensito *_* e prometto che le sistemo,ma oggi sono proprio di corsa e questa shot ieri era stata scritta in preda al fervore creativo.Quando mi succede così se non posto poi non riesco a dormire u.u

Ah,a proposito,recensite u.u fa bene alla salute XD

un bacione,lily

   
 
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