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Autore: eileen    04/09/2005    6 recensioni
Iniziare con C’era una volta sarebbe, forse, un tantino scontato. Meglio cominciare dal principio, o almeno il più vicino possibile in cui la vicenda diventa interessante
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ho ideato questa fanfic dopo che, per sbaglio, ho letto un libro di mia sorella.

Vedendo che la storia mi è piaciuta ho deciso di riadattarla.

Mi dispiace se non tutti i personaggi rispecchiano il loro vero carattere, ma ho dovuto cambiarli perché, se no, non si addicevano alla storia.

 

 

______________

IL MAGGIORDOMO DI DRACO MALFOY

 

UNO DUE, TRE ECCETERA…

 

Mentre stavo andando a Camogli

Ho incontrato un uomo con sette mogli,

ogni moglie con sette sacchi,

ogni sacco con sette gatti,

ogni gatto con sette gattini:

gatti, gattini, sacchi e mogli,

in quanti stavano andando a Camogli?

 

                                                                  Anonimo

 

 

 

 

Iniziare con C’era una volta sarebbe, forse, un tantino scontato.

Meglio cominciare dal principio, o almeno il più vicino possibile in cui la vicenda diventa interessante.

Immaginate l’Inghilterra durante il periodo della reggenza.

Guerre, moti popolari, indulgenza,crudeltà, genio, sregolatezza.

Grandi opere letterarie, grandi invenzioni, grandi ingiustizie.

Grazie al cielo, gli appartenenti  a quest’epoca riescono anche a ricavarne un po’ di frivolezza, un po’ di divertimento.

E alcuni in particolari, potrebbero meritare di essere menzionati.

Chi sono queste persone?

Perché non iniziare da Draco Malfoy, marchese di Westham?

Un uomo che ha la fortuna di possedere un aspetto oltremodo attraente, un patrimonio immenso e una brillante intelligenza… e la sfortuna di avere un temperamento iracondo  che, cinque anni prima, lo aveva spinto a battersi in duello che per poco non era costato la vita al suo avversario.

Fatto vergognoso.

E Draco si era vergognato, ne era rimasto sconvolto.

Che diavolo gli era preso?, si era domandato.

Possibile che un insulto rivolto alla sua ultima fiamma- come si chiamava, a proposito?- avesse reso necessario recarsi a Lincolns Inn Fields per lanciarsi incantesimi alle prime luci dell’alba?

Che fosse uscito di senno? La morte di suo padre, avvenuta durante un duello quando lui incominciava a muovere i primi passi, non gli aveva insegnato nulla?

E perché poi si era battuto suo padre?

Se lui non ne ricordava il motivo, e si che era il figlio del Folle Lucius, appariva chiaro che era stato tutto sproporzionato al risultato finale… sua madre in gramaglie e suo padre in polvere nella cappella funeraria di famiglia.

Di conseguenza punito e contrito si era rifugiato nella sua tenuta in campagna per riflettere sulla sua vita.

Ma adesso che aveva appena compiuto venticinque anni e ne aveva fin sopra i capelli di fare l’eremita, Draco è ormai convinto che è pronto per tornare a Londra e vivere civilmente.

Tra l’altro gli serve una moglie.

Ha riflettuto, molto e a lungo, anche su questo.

Ciò che gli occorre è una moglie accondiscendente, tranquilla, imperturbabile, una donna educata e moderatamente intelligente, ma dotata di un carattere dolce come un mattino di maggio… per il bene della futura prole, ovviamente.

E quindi parte alla volta di Londra.

 

Si dà il caso che c’è anche una certa miss Virginia “Ginny” Weasley stia viaggiando alla volta di Londra.

Cara Virginia. È mai esistita una donna più incantevole?

Povera Virginia. È mai esistita una donna più tribolata?

È la figlia maggiore e il capo della famiglia Weasley, cosa che spiega le sue afflizioni.

Benché adorabile, sua madre è un tantino svampita.

Suo fratello un disastro.

La sua bisbetica nonna non fa che rivivere il suo non proprio irreprensibile passato.

E hanno tutti perennemente bisogno di soldi.

Così lei si reca a Londra con la speranza di avere un matrimonio vantaggioso, che risolvesse i problemi economici della famiglia.

E cosi la famiglia ha intenzione  di andare a Londra per farsi notare, fare acquisti al mercato matrimoniale, e rinnovare l’amicizia giovanile della madre con Sally Jersey, per ottenere così i biglietti d’ingresso per Almack’s, ed essere presentati all’alta società.

Molly, la madre di Ginny, riesce a stento a stare nella pelle per l’eccitazione.

Mai definita la vedova Weasley, titolo che spetta a sua suocere, è una donna dalla bellezza oramai sfiorita, ma ancora graziosa,  anche se gli anni le hanno regalato alcune rughe, e qualche chilo di troppo.

Anche se la sua intelligenza non è aumentata con gli anni.

Va detto che Molly ha l’abitudine di pensare a lettere maiuscole.

Fanny Weasley, la nonna di Ginny, è un tantino…bé, si potrebbe dire una donna estremamente indipendente.

All’insaputa della nipote, lei ha dei grandiosi progetti.

Ha ideato un piano destinato a convincere almeno uno dei suoi ex amanti a presentare a Ginny un ricco e possibilmente affascinante nipote deciso a sposarla.

Quello di cui non dubita  è che neppure per tutto l’oro del mondo, né per la prospettiva di fregiarsi di un altisonante titolo nobiliare, permetterà  alla nipote di sposare un uomo che assomigli anche solo lontanamente a quel deficiente di suo fratello Ron.

 

Diretto a Londra per la Stagione c’è anche Edgar Marmon avventuriero di professione, che ha la veneranda età di settant’anni. Si dirige nella capitale per attuare un’Idea Fantastica.

Un Piano Brillante destinato a procurargli per l’ultima volta una somma sostanziosa in modo tale da vivere di rendita per il resto della sua poca vita.

Oh, mio dio, ecco un’altra persona che pensa a lettere maiuscole!

Al momento si cela sotto le mentite spoglie di sir Edgar Marmington, che truffa i parlamentari facendogli credere che può trasformare in oro ogni metallo.

 

Già a Londra , ma con l’intenzione di cambiare indirizzo, è una certa Olive Norbert.

Una sarta di cinquanta due anni, ora a riposo per via dell’entrata in possesso di un modesto patrimonio ereditario da parte della sua ultima cliente, caduta accidentalmente dalle scale.

 

A Londra si trova anche Blaise Zaini, conte di Brentwood, amico e compagno di Draco, quando quest’ultimo si trovava ancora a Londra.

Fino a quando il marchese non lo aveva sfidato a duello provocandogli una cicatrice che gli ha portato fortuna con le donne, ma che da filo da torcere al suo barbiere personale.

 

Nella tenuta londinese del marchese, si trovano ancora alcuni dei suoi domestici.

Innanzitutto, Mrs. Hazel Timon, la governate e cuoca della residenza.

L’altro membro femminile della servitù è Luna, la giovane, graziosa cameriera dalla testa vuota che al momento funge da tutto fare, ma anche come cameriera personale, ma che trascorre la maggior parte del tempo a civettare con Harry.

Valletto, vice maggiordomo, stalliere  e cocchiere, Harry si presta ad ogni evenienza.

Alla residenza appartiene soltanto un altro domestico: lo stimato e ingegnoso Thornley.

È stato per anni il leale maggiordomo dei Malfoy.

È dignitoso quanto basta. Ed è anche altre due cose: è ambizioso e non tollera gli sprechi.

Così che, dopo essersi stancato di continuare a pulire i vasi, Thornley ha escogitato un sistema per tenere occupata la servitù.

Quindi da tre stagioni le camere della dimora sono state affittate.

Perchè una casa ha bisogno di gente.

E i guadagni non erano così misere.

Dunque quante persone stavano andando a Camogli…ehm, stanno per incontrarsi a Grosvenor Square?

Contiamole:

-una servitù poco numerosa ma piena di inventiva.

- una famiglia non comune.

-un vecchio amico.

-un avventuriero un po’ disonesto.

-un’assassina potenziale.

Infine, per ultimo sta arrivando senza preavviso, un puntigliosamente flemmatico Draco Malfoy.

Forse avrebbe dovuto mandare un biglietto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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