Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Ricorda la storia  |      
Autore: _Syn    04/06/2010    2 recensioni
4827 - SpannerxTsuna - Spoiler Future!Arc
[...]Gli sembra quasi ingiusto affidarsi a quella fragilità, sospirare di sollievo perché li salverà, perché continuerà a salvarli anche se perderà. Se all’inizio era un gioco pericoloso studiarlo e scoprire quanto sarebbe diventato forte, ora è solo un enigma che probabilmente preferirebbe non scoprire. E’ diventato forte, più di quanto avesse immaginato all’inizio.[...]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Spanner, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Titolo: Fragile Enigma
Personaggi: Spanner, Tsunayoshi Sawada
Pairing: SpannerxTsuna
Genere: Introspettivo
Avvertimenti: Shonen-ai solo se lo volete vedere, Flashfiction, Raccolta, Spoiler Future!Arc
Note: Spanner è un fiQo, Tsuna è fantastico da analizzare, la parola enigma mi piace più di quanto ricordassi ** E suvvia, non fate quella faccia. Lo SpannerxTsuna vi perseguiterà in eterno grazie a me.
Buona lettura!
Bella.
 


 


 

Fragile Enigma
***4827 ***

I


 

Guardare Tsuna, per Spanner, è come osservare un esperimento perennemente in corso, un’invenzione che non smette mai di migliorarsi, anche cadendo e subendo danni ingenti.

Sentire la pelle di Tsuna sotto le dita, mentre il ragazzo dorme ignaro, è come percepire il ferro incandescente delle spade che venivano forgiate una volta. E’ tagliente e pericoloso, Tsuna, quando deve esserlo, ma toccarlo genera piuttosto forza in Spanner, che debolezza. Toccarlo una volta gli è bastato per tradire Byakuran.

Avvertire il suo profumo, oppure immaginarlo, è come sentire odore di bruciato dopo un’esplosione. Ma poi si rende conto che Tsuna esplode continuamente, anche quando ha quell’espressione disperata o scioccata, anche quando cade sulle ginocchia abbassando il capo. C’è sempre una fiamma dentro di lui, pura come il cielo, a rendere un’esplosione di forza e risolutezza ogni sua azione.

Spanner vorrebbe smontarlo pezzo per pezzo e scoprire il segreto di quel corpo, studiarlo e toccarlo in profondità, per raggiungere la conoscenza. Ma poi, una mano dietro la nuca e l’altra sulle labbra di Tsuna, ancora addormentato, si dice che scoprire un segreto non è bello come restare stupiti di fronte al mistero che esplode nella verità.

Il mistero di Tsuna non è custodire mille segreti, avere un’aria misteriosa oppure agire nell’ombra. Il mistero di Tsuna è non avere segreti di sorta, nascondere nella sincerità e nella naturalezza una bellezza che puoi comprendere solo osservandolo nell’innocenza del sonno, quando è così facile vedere le labbra tremare ad un tocco estraneo, a te inconsapevole.

Tsuna non è poi questo grande mistero, in effetti. Ma è questo che lo rende la più grande invenzione in corso – priva di termine – che Spanner abbia mai visto e toccato.


 

II


 

A guardarlo, si direbbe che Tsuna sia ancora un bambino. Anche quando entra nell’Hyper Dying Will Mode Spanner riesce ancora a scorgere l’ingenuità che lo caratterizza. Forse è la forza che mette in ogni mossa, a tradirlo. E’ risoluto e disposto a dare il tutto per tutto per vincere, anche quando in realtà vorrebbe scappare via e piangere, anche quando vorrebbe arrendersi e chiudersi da qualche parte sperando di risvegliarsi in un letto che profuma ancora del detersivo che la mamma ha usato per lavare le lenzuola. E’ quella troppa forza che lascia penetrare l’ovvietà.

Tsuna ha la pelle chiara e gli occhi morbidi, che sembra possano sciogliersi da un momento all’altro mente ti guarda o mentre fa finta di non guardarti. Tsuna non ha il viso dell’eroe che salverà il mondo, ed è proprio per questo che Spanner non vorrebbe mai trovarsi nei panni nel prossimo nemico che lo affronterà. L’ingenuità e la risolutezza possono essere armi pericolose, che se non faranno male a Tsuna sicuramente distruggeranno chi lo ostacolerà.

A guardarlo ora, proprio in questo momento, mentre bisticcia con il piccoletto, Spanner potrebbe dire con certezza che quel ragazzino lascerà che il mondo cada nel caos. Ma basta guardargli le mani, strette a pugno, in un tremito che sa di paura e coraggio insieme, per essere sicuro che salverà tutti, anche all’ultimo secondo, quando ogni cosa sembra perduta. Anche se dovesse perdere mille volte.

Sarà in quell’ultimo istante, quando persino lui avrà chiuso gli occhi di fronte alla disfatta, che Tsuna ricorderà di non essere fuggito, che ricorderà ogni momento passato, felice o triste che sia. Sarà in quel momento che Tsuna crescerà un po’ di più.


 

III


 

La cucina è il posto migliore, la notte, per lavorare a qualcosa. E’ anche meglio del laboratorio, anche perché lì c’è Irie che russa e parla nel sonno, oppure si lamenta per il mal di pancia. Invece la cucina è sempre rilassante, e il ronzio del frigorifero è anche piacevole mentre si pensa.

Spanner sbadiglia, dando un’ultima occhiata ai dati che ha analizzato per ore. Ancora un po’, poi andrà a dormire. Corregge un paio di annotazioni e, mentre sbadiglia e gli occhi cominciano quasi a lacrimargli per la stanchezza, la porta si apre con un cigolio timido, rivelando la figura esile di Tsunayoshi Sawada.

Ah... Io sono solo venuto a... ehm, prendere del latte.” il pigiama gli va largo in maniera esagerata, potrebbero entrarci altri due Tsuna e continuerebbe a nuotarci dentro. A Spanner diverte quell’immagine, ma al tempo stesso lo porta a pensare a come facciano quelle spalle fragili, sottili a sostenere quel peso enorme. Forse Tsuna riesce a spostare la fatica da una spalla all’altra, alternandole, oppure ne nasconde alcuni frammenti in tasca, oppure modula il peso, come chi si mette i racchettoni sotto i piedi sulla neve.

Ce n’è nel frigo.” gli dice Spanner, senza cambiare espressione. E’ sempre la stessa: curiosa, contemplativa, quasi annoiata, ma con quella scintilla di interesse ossessivo che inquieta Tsuna ogni volta che lo vede. E’ un tipo calmo, imprevedibile e ha talmente tanta energia che riesce persino a infilarsi pigiama e cappellino da notte anche quando è distrutto. Questo a Tsuna fa paura, considerando che a lui basta avere un pochino di sonno per decidere che non è davvero possibile che i suoi piedi si liberino di calzini e scarpe. Perciò crolla sul letto senza neanche svestirsi, come un bambino pigro.

Ora che ci pensa, in quei giorni non ha neanche avuto il tempo di pensare di essere stanco, perciò infilarsi nel pigiama è risultato automatico. Forse è così che funziona Spanner. Si distrugge di fatica fino allo sfinimento, e poi entra in modalità automatica per compiere quelle azioni semplici come infilarsi nel pigiama o ricordarsi di spegnere la luce.

Ah, Tsuna... Potresti spegnere la luce mentre vai via?”

O forse no.


 

IV


 

Ora che lo guarda combattere, Spanner può dire che ogni pronostico sarebbe inutile. Non è come scommettere sulle partite o giocare a poker, quando anche la possibilità di barare ti assicura la vittoria.

La risolutezza di Tsuna, per quanto forte, non permette previsioni. Potrà vincere, potrà perdere, nessuno può saperlo. Ma al tempo stesso, Spanner continua a provare sollievo sapendo di non trovarsi contro di lui sul campo di battaglia.

Anche mentre lo guarda attraverso uno schermo, mentre vola e supera grattacieli vuoti, continua ad essere esageratamente esile, persino con tutte quelle potenti fiamme intorno. Gli sembra quasi ingiusto affidarsi a quella fragilità, sospirare di sollievo perché li salverà, perché continuerà a salvarli anche se perderà. Se all’inizio era un gioco pericoloso studiarlo e scoprire quanto sarebbe diventato forte, ora è solo un enigma che probabilmente preferirebbe non scoprire. E’ diventato forte, più di quanto avesse immaginato all’inizio.

Ma è un semplice enigma da risolvere, perché basta sentire il suo sguardo abbracciarli tutti, come un eroe che non vuole essere chiamato tale, per dire che per il loro bene non smetterà mai di diventare forte. Che perderà tutte le volte necessarie per raggiungere finalmente la vittoria. E nei momenti di debolezza Tsuna sa sempre che non sarà solo, e forse la sua forza deriva proprio da questo. Una solitudine che cerca di creare per trovare da solo la forza diventa la calamita perfetta per attirare chi lo ama, diventa la scintilla che non vorrebbe vedere esplodere. Perché lui il peso lo porta da solo, e le spalle gli si piegano spaventosamente solo perché sa che la forza gli è data dai suoi amici. Non è il peso che lo spaventa, ma il modo in cui è costretto a portarlo. Diventa forte, ogni giorno di più.

Semplice enigma, risposta che dà i brividi... Perché quelle spalle sono così esili.


  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: _Syn