Appoggiato al vano della porta con una sigaretta che penzolava dalle labbra, Matt lo guardava.
Se ne stava rannicchiato nella poltrona, gli occhi innaturalmente fissi sul netbook che teneva sulle ginocchia.
Forse doveva scusarsi di nuovo.
Forse era quello che voleva Mello, no?
Mosse qualche passo incerto verso il centro del salotto, inspirando grosse boccate di fumo.
Si, Mail Jeevas aveva paura.
Paura di quegli occhi troppo azzurri che se ne stavano fissi e immobili sul piccolo schermo del pc.
Paura che tutto quello per cui aveva...avevano lottato, avrebbe potuto finire per una sola sua parola, in quel fottuto, precisissimo istante.
"Mel, ti prego, perdonami"
Una smorfia distorse i lineamenti delicati di Mello. "Vaffanculo", sibilò.
Matt ignorò l'insulto, stringendo i pugni e continuando a parlare.
Sapeva che era solo colpa sua, questo non bastava?
"Non volevo ferirti, Mel..."
Il ragazzo biondo che gli dava le spalle proruppe in una risata amara. "Ehi, ma allora perchè l'hai fatto?", scosse la testa. "E' la solita vecchia storia, Matt. Oh, ti prego perdonami, giuro, non lo farò mai più...sei patetico"
Matt strinse nel pugno la sigaretta, gettandone a terra i rimasugli. "Cazzo, ma lo capisci che ti amo, Mello? So che cosa ho fatto, so che ti ho ferito ma...ma ti amo. E tu lo sai!"
"Anch'io ti amo Matt, però", il sorriso che stava nascendo sul viso di Matt morì subito. "Però non posso più fidarmi di te"
"Mel! Sai che non lo farei un'altra volta!"
Di nuovo una risata amara su quel volto d'angelo. "Te l'ho già detto che sei patetico?"
Chiuse gli occhi, Matt, mentre le lacrime iniziavano a bruciargli sotto le ciglia. "Mello..."
"Potevi pensarci, prima di sbatterti Nate nelle cento posizioni del kamasutra sul divano del suo salotto. Vi sarete divertiti parecchio, immagino..."
"Ti ho già chiesto scusa"
"Una scusa non basta"
"Ah si? Allora dimmi, dovrò passare il resto della mia vita prostrato ai tuoi pedi?Oppure..."
Mello digrignò i denti, quasi come la frase che stava per pronunciare fosse una pugnalata autoinflitta al petto. "Vattene, Matt. Prendi la tua roba e vattene"
"Mel..."
E il ragazzo biondo tornò a fissare lo schermo del pc in silenzio.

Angolino Cimitero:
Ok, ho postato questa schifezza.
Stiamo a vedere che succede adesso.
Grazie in anticipo per le recensioni, questa fic è ovviamente dedicata alla mia Giulia, cui voglio un sacco di bene.
Chiunque recensirà sappia che ne trarrà  taaaaaaaanto sincero affetto.
Grazie ^.^