Il
Giorno del mio Matrimonio
Ha smesso di piovere.
Il Sole inizia a far capolino tra le nuvole grigie, che pian piano
stanno svanendo.
Sarà passata un’ora, al massimo due, da quando ho
detto quell’unica parola che mi ha rovinato definitivamente la vita.
Erano due semplici lettere che pensavo mi avrebbero reso la donna
più felice del mondo.
Allora perché non riesco a sorridere?
Perché non riesco a dimenticare i suoi occhi?
Il suo viso?
Pensavo di averlo dimenticato, cancellato dalla mia mente.
Ma mi sbagliavo.
Appena ho incrociato i suoi occhi, tutta la mia sicurezza è
svanita nel nulla.
I ricordi dei momenti che avevamo passato insieme sono riaffiorati
e, insieme a questi, anche il dolore di una storia che è finita, che si
è sciolta come la neve al Sole.
Avrei voluto fermarmi, corrergli incontro e abbracciarlo, dirgli
che lo amavo, che senza di lui la mia vita è insignificante, che
è un susseguirsi di secondi, di minuti, di ore.
Ma essendo codarda non ce l’ho fatta a voltarmi e lasciarmi
tutto alle spalle.
Come non ce l’ho fatta a mettermi contro tutta la mia
famiglia, contro i miei amici quattro mesi fa.
Eppure lui per me hai rinnegato i tuoi ideali, è andato
contro tuo padre e il Signore Oscuro, andando così anche contro morte
certa.
Mentre ripenso a tutto questo le lacrime che non riesco più
a trattenere cadono lentemente, per poi cadere sul
mio vestito.
Cado in ginocchio davanti a tutti gli invitati, che stavano
ballando allegramente.
L’orchestra smette di suonare, la voce delle persone si
spengono di colpo.
L’unico suono che si sente è il mio singhiozzare
disperato.
Rincomincia a piovere, ma non me ne curo.
Rimango ancora per terra con la testa fra le mani mentre tutti gli
invitati corrono a ripararsi sotto il portico.
Poi un sussurro.
“Virginia”.
Alzo il volto e vedo l’uomo che amo che cammina verso di me lentamente.
Mi aiuta ad alzarmi, i nostri sguardi si incrociano.
Di nuovo, ma stavolta mi avvicino a lui, e sotto lo sguardo
sbigottito del mio neo marito e di tutti i presenti, lo bacio.
Dopo interminabili minuti, in cui ci siamo scambiati promesse e
abbiamo rivelato i nostri sentimenti, sorrido.
Per la prima volta sento il sangue scorrere di nuovo nelle mie
vene.
Mi giro verso la mia famiglia.
Vorrei dire qualcosa, ma dalla mia bocca non esce alcun suono.
Così mi avvicino a mia madre in lacrime e l’abbraccio.
Lentamente mi avvicino ad Harry, gli prendo la mano egli poso sul
palmo bagnato la mia fede nuziale.
Poi mi volto verso a Draco.
Insieme ci incamminiamo verso la sua moto e partiamo verso il
nostro domani.
Fine